| inviato il 07 Dicembre 2024 ore 15:50
Ciao a tutti,
domani andrò a visitare le grotte di Frasassi ed informandomi sul loro sito ho visto che indicano una temperatura media di 14° sia d'estate che d'inverno ed un'umidità al 100% praticamente tutto l'anno.
So che le fotocamere soffrono molto L'umidità e ho un po' di paura di poterla danneggiare, anche se mi piacerebbe moltissimo portarla con me.
Il manuale di uso riporta che le corrette temperature di utilizzo sono tra lo zero e 40° e che l'umidità massima debba essere dell'85%.
Avete esperienza in merito? |
| inviato il 07 Dicembre 2024 ore 16:49
Ciao!
Ci sono andato qualche anno fa per l'ultimo dell'anno.
Avevo una Nikon D750 non ricordo con che lente montata.
Le grotte oltre che umide sono più calde dell'esterno e a me è successo che le lenti diventate gelide durante l'attesa in fila all'esterno hanno, una volta entrati in grotta, condensato tutta l'umidità sulla lente frontale (e non solo penso) con il risultato che tante volte le ho asciugate e tante volte si sono appannate, la macchina avrebbe funzionato regolarmente ma non sono riuscito a fotografare nulla. Sicuramente, tenendo preventivamente al caldo la macchina, avrei potuto evitare la condensa e consiglio di studiare qualche stratagemma in questo senso.
P.S. La D750 successivamente a questa vicenda ha sempre funzionato regolarmente.
Saluto |
| inviato il 07 Dicembre 2024 ore 19:06
Visitato grotta del vento l'anno scorso.
Umidità elevata ma nel mio caso molto caldo fuori e freddo umido dentro. La condensa si fece appena uscito.
Se la porti una volta non succede nulla. Altrimenti non andremmo mai a fotografare mentre piove.
L'importante è lasciarla poi all'aria quando hai finito in modo che l'eventuale umidità non resti all'interno. |
| inviato il 07 Dicembre 2024 ore 19:27
Posso darti un consiglio? Lascia perdere le foto..goditi l'esperienza che dato che è guidata non dura molto e non hai il tempo di farti troppo i fatti tuoi con la fotocamera |
| inviato il 07 Dicembre 2024 ore 19:45
Sono andato a papiliorama a Kerzers.
Un enorme serra tropicale, zeppa di farfalle.
Era inverno, ho fatto una camminata nella neve e poi sono entrato in serra. Caldo e umidita' a stecca.
All'inizio pensavo di avere un malore... sudavo e vedevo tutto appannato attraverso il 70/200.
Poi mi sono reso conto che fotocamera e lenti erano freddi e si erano coperti di condensa (credo anche il sensore, perche' non metteva piu' a fuoco )
Bene non fa...  pero' dopo un'oretta son riuscito a fotografare normalmente. |
| inviato il 07 Dicembre 2024 ore 21:08
Stylo +1
Anni fa (30) era possibile contattare il Gruppo Speleologico CAI Ancona e organizzare visite riservate alla fotografia fuori dagli orari di apertura al pubblico, previo corso base di speleologia e sicurezza. Si poteva accedere anche ad aree non attrezzate e normalmente non visitabili. |
| inviato il 07 Dicembre 2024 ore 22:50
...avrei già buttato via un mare di attrezzatura! - ho fatto scatti in miniera x Ca 4h e mi sono fermato solo x mirino e lente frontale appannati ( nessun danno a macchina e ottica) - alle Marmore invece ( ma avevo bagnate anche le mutande) condensa dietro alla lente frontale delle 2 ottiche ...nulla sulle macchine ! |
| inviato il 08 Dicembre 2024 ore 10:02
Stylo+1 |
| inviato il 08 Dicembre 2024 ore 15:06
Alle grotte di Frasassi ci deve andare oggi 8 dicembre.  |
| inviato il 09 Dicembre 2024 ore 7:58
Il vapore si condensa abbassando la temperatura. Tieni al caldo la macchina e sei a posto.
Più facile a dirsi che farsi in una grotta fredda e umida.
Dubito però che la macchina ne soffra, se vedi che si riempe di condensa spegnila togli la batteria e mettila nello zaino al riparo.
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| inviato il 09 Dicembre 2024 ore 18:33
Se la grotta è più fredda dell'esterno, il problema è quando esci, non quando entri.
Se la grotta è più calda dell'ambiente esterno, il problema è quando entri. In questo caso dovresti riuscire a "riscaldarla" prima per non avere condensa |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 0:32
Usa un sacchetto di naylon e tieni camera ed obiettivo sotto la giacca al caldo.
Se poi ai fotocamera e lente water resistant riduci i rischi.
Ma per evitare condensavora che la temperatura grotta è superiore che all'esterno tieni al calduccio la macchina.
Se vuo puoi metterla dentro una borsa termica con del termo gel che riscaldato a bagno o nel microonde emana calore senza esagerare con la temperatura e separando almeno con un panno camera dal gel. |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 10:27
Ha scritto il 7 dicembre che sarebbe andato il giorno dopo...oggi è il 10..per cui... |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 15:12
Grazie a tutti per i preziosi consigli e per le varie opinioni che avete scritto, sono state utili e saranno sicuramente utili anche a qualcun altro che, come me, un giorno, vorrà andare a fotografare in ambiente di questo tipo, ovvero con umidità elevatissima.
Com'è andata?
Bene: ho preparato la macchina fotografica già con l'ottica che avevo in mente di utilizzare e ho portato solo quella, evitando quindi di smontarla e applicarne altre dentro all'ambiente, questo per evitare di raccogliere umidità tra il corpo macchina e le ottiche.
La macchina fotografica L ho messa in un sacchetto ermetico, il tutto l ho riposto in una borsa di quelle piccole comode da portarsi in giro e l ho indossata tra tra me ed il giubbotto, riparandolo quindi dall'aria esterna e cercando di mantenere calore.
Il risultato è stato buono, la fotocamera non ha avuto problemi in grotta per una buona parte.
Una buona parte?
Eh sì - e qui fa veramente ridere - a un certo punto ho iniziato a vedere sfocato.
Ho provato a pulire l ottica e il mirino, ma niente da fare.
La paranoia ha quindi preso il sopravvento ed ho messo via tutto (anche perché là dentro l illuminazione è scarsissima). Arrivato a casa la sera l'ho messa in un sacchetto con della Silica ed ogni 24 ore ne controllavo lo status. Fino ad oggi a pranzo, ma ancora niente da fare. Sempre uguale. Vedevo ancora tutto malissimo. A un certo punto, di riflesso, mi viene il pensiero sul regolatore di diottria… Lo muovo… e magicamente tutto torna a vedersi correttamente  
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