| inviato il 26 Luglio 2024 ore 23:53
Quali generi fotografici praticate? Io per lavoro faccio fotogiornalismo, eventi e manifestazioni (utilizzando prevalentemente 24mm, 15-85mm e 50mm).
Per passione invece naturalistica (compresi i dettagli della natura, oltre agli animali e avifauna nello specifico). Ma purtroppo non essendo automunito non riesco a spostarmi più di tanto da sotto casa dove c'è un torrente, e quindi spesso sono limitato e mi capita di praticare di più il genere che faccio a lavoro.
A volte mi capita di fotografare qualche band dal vivo (per questo motivo valutavo di prendere un 70-200 f2.8 da piazzare sulla mia 7d mark II, anche se forse è sprecato visto che i concerti mi capitano di rado).
Secondo voi fare più generi (soprattutto diversi tra loro come nel mio caso) è controproducente? Io ad esempio ho una pagina Instagram dove pubblico solamente foto naturalistiche, mentre nel profilo privato a volte metto qualche scatto ben riuscito fatto per lavoro. |
| inviato il 27 Luglio 2024 ore 9:33
Grazie a chi vorrà esprimere la sua opinione! |
| inviato il 27 Luglio 2024 ore 9:39
Per mio diletto molti ritratti, paesaggi e street.
Dipende dai momenti. Però tutto deve essere nell'ordine del relax e del divertimento.
Ad esempio per i paesaggi attendo sempre oramai per abitudine l'autunno.
Ritratti e Street agli eventi e Sagre.
Il 70-200 2.8 è una ottima lente ed è utile sia per ritratti che per paesaggi (io la uso molto per i paesaggi).
Uso anche un 135 per i ritratti.
Ho fatto molte macro e l'ho trovato interessante imparando la tecnica da uno più bravo di me.
Ho un corredo decente con le lenti che mi servono.
Ciao
Buona luce |
| inviato il 27 Luglio 2024 ore 10:29
Ciao, prima di approdare alla street ne avevo provati diversi (paesaggi, still life, close up su insetti, qualche animale, un paio di tentativi di astrofotografia) ma mi annoiavano tutti. Vedo scatti meravigliosi in quei generi ma...non mi ci vedo a realizzarli. Preferisco fruirli e basta.
Da qualche anno faccio solamente street e uso solo due lenti, un equivalente 50mm per il 90% dei miei scatti e un equivalente 135mm per il resto degli scatti.
Penso che praticare più generi abbia tanti vantaggi: imparare cose diverse, gestire la luce, la composizione e il movimento in ambiti diversi, impratichirsi con focali differenti.
I vantaggi che trovo io nel praticare invece solo un genere: massima focalizzazione nello studio e nella pratica, omogeneità di produzione/riconoscibilità, crescita più rapida in quell'ambito, più facilità nel creare serie/progetti, corredo minimale.
Mi riferisco al praticare generi da fotoamatore che non deve vivere con essi.
Penso vadano praticati i generi che sentiamo appagarci o che sentiamo affini a ciò che cerchiamo di esprimere con la nostra fotografia.
L'importante è divertirsi e scattare prima di tutto per noi stessi :) |
| inviato il 27 Luglio 2024 ore 10:40
Sostanzialmente fotograto quasi tutti i giorni all'alba e al tramonto uccelli in volo (se possibile, mi concentro sulle specie particolari, altrimenti mi accontento di quello che c'è, ovviamente solo e solamente in natura libera) e se capita anche la fauna, poi qualche evento sportivo, qualche ritratto, qualche paesaggio.
Non mi piace invece (e quindi evito a prescindere), la street, foto in studio di qualsiasi genere, architettura, nudo di qualsiasi genere, astro, fotosub, macro.
Dall'anno prossimo, mi sono ripromesso di aggiungere anche il motorsport (F1, rally, superbike etc), in altre parole, mi piace riprendere la velocità, l'azione, le fasi concitate di un evento sportivo o di natura.
Per rispondere alla tua domanda, personalmente non ritengo controproducente fare più generi se li fai con passione e ti gratificano, anzi, impari più cose e forse diversificare alla lunga potrebbe annoiare meno, in generale, poi ovviamente, c'è chi come me che fa bif tutti i giorni e non mi annoio mai, anzi, mi diverte e non vedo l'ora di ritornarci il giorno dopo 
Mi sarebbe piaciuto fare il giornalista inviato di guerra per reportage fotografici in quelle zone, per raccontare la stupidità umana |
| inviato il 27 Luglio 2024 ore 10:40
Tante volte anche il tempo è un fattore chiave non indifferente, chi ne ha poco finisce per fare poco e di fretta con pochi ottimi risultati. Effettivamente non essere automunito è estremamente limitante. Cerca comunque di sperimentare sempre con un po' di coraggio, un vicolo cieco non è una sconfitta.
Fine del commento inutile :D |
| inviato il 27 Luglio 2024 ore 10:43
Ps, ho dato un'occhiata alla tua galleria e ci ho visto dei bei lavori. Potrei dire che avresti la versatilità di sperimentare altro che ti incuriosisce, sei di Genova?
Buona giornata |
| inviato il 27 Luglio 2024 ore 10:51
Io faccio naturalistica a 360 gradi.
Mi serve ogni tanto fare soggetti diversi. Non sempre volatili o animali, ma anche insetti, fiori, paesaggi etc.
Se non facessi così ci sarebbero periodi dove sarei più annoiato ed ho comunque bisogno di staccare un po' variando genere (ma sempre in natura). |
| inviato il 27 Luglio 2024 ore 12:43
Ciao Red Tale! Grazie innanzitutto!
Vivo a Genova, sì
Grazie a tutti coloro che hanno risposto finora! |
| inviato il 27 Luglio 2024 ore 13:10
rispondo in modo molto stringato :
chi fotografa tutti i "generi" fotografa tutto e male.
Chi si specializza in un genere ha piu' possibilita' di tirare fuori foto buone.
Il che non vuol dire che : un genere = foto buone. |
| inviato il 27 Luglio 2024 ore 18:33
Fotografo esclusivamente per hobby, come genere pratico soprattutto la macrofotografia naturalistica (in senso lato comprendendo anche quella che molti chiamano close up), poi un po' di naturalistica e raramente paesaggistica.
Per via del genere utilizzo soprattutto obiettivi macro, attualmente in primis il 200mm macro liscio o con 1.4x e poi un supermacro 25mm, a volte anche il 100mm macro ma da quando ho il 200mm che mi consente di stare più distante dai soggetti rischiando meno di spaventarli lo uso meno (un tempo era il mio obiettivo più utilizzato). Per avifauna generalmente la Nikon 1 con il suo tele 70-300mm, per la naturalistica sott'acqua ciò che ho a disposizione. Per la paesaggistica soprattutto il 28mm ed il 50mm, a volte anche il 200mm. |
| inviato il 27 Luglio 2024 ore 23:23
Ciao Samuel, per avifauna usi il 70-300? Non ti trovi corto? Non è una critica ma una curiosità, sono qui per imparare sempre più. Grazie
Ps: io utilizzo il sigma contemporary 150-600 per avifauna. |
| inviato il 28 Luglio 2024 ore 13:57
Scattare foto di diversi generi non è controproducente, semplicemente non ci dara' la possibilità approfondire alcun tema e non riusciremo a ottenere il massimo da noi stessi, per una mera questione di tempo e risorse.
Se guardiamo i fotografi famosi, lo sono per uno stile, un genere soltanto, perché per arrivare a quel livello, hanno investito tutta la loro carriera.
Non c'è nulla di male nel scattare foto dei generi più disparati, in fondo a parte chi lo fa di mestiere, noi amatori dobbiamo solo divertirci. Basta essere consci che dividere le energie in vari generi, non ci permetterà di approfondirne nessuno. |
| inviato il 28 Luglio 2024 ore 14:12
“ in fondo a parte chi lo fa di mestiere, noi amatori dobbiamo solo divertirci „
Aridaje |
| inviato il 28 Luglio 2024 ore 14:13
Perché limitarsi? Si può fare tutto quello che ci piace. Personalmente street, ritratti, foto concettuale e storytelling. Ovviamente ci si concentra di più sul progetto che si sta portando avanti |
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