| inviato il 29 Giugno 2024 ore 12:10
Ciao a tutti! Un problema vecchio come il mondo, la conversione da RGB a CMYK per la stampa... ho realizzato un poster in Photoshop, sto cercando di esportarlo in PDF per la stampa con una resa quanto più simile all'originale, ma il risultato è veramente troppo desaturato. Sto lavorando in sRGB e Adobe RGB (nel senso che ho provato con entrambi) e sto esportando in Photoshop PDF con profilo FOGRA39 Ecco un esempio: ibb.co/TkRKW3x Mi sapreste consigliare una procedura adeguata per questo passaggio? -- Mi sono accorto che l'upload non mostra bene la differenza, ma perché?? Ho caricato i file qui: drive.google.com/drive/folders/1say_O8w2XslPMTXZpDAOl5tfwDW17kql?usp=s |
| inviato il 29 Giugno 2024 ore 13:32
Perché convertirlo in CMYK .... e perché convertirlo in PDF per la stampa....? Per avere una stampa il più simile a quello che vedi a video (meglio se profilato)serve un profilo colore ( carta inchiostri/ o altro sistema) che mantenga le corrispondenze (+ o -) Poi magari hai esigenze o metodologie che non conosco..... |
| inviato il 29 Giugno 2024 ore 14:26
Probabilmente lo converte in PDF perchè i centri stampa (non il classico stampatore ma il centro stampa) chiedono appunto il formato PDF. E la conversione in CMYK è sempre per la questione che alcune aziende fanno casino, non usano i profili RGB ma usano il CMYK. Almeno a me sono capitate queste esperienze poi magari ho sbagliato a leggerli nel pensiero |
| inviato il 29 Giugno 2024 ore 14:42
Anch'io sono perplesso, se anche fosse che le aziende chiedono il pdf lo lascerei fare a loro, io le mie stampe le ho fatte sempre con conversioni in sRGB e non ho avuto problemi. Alcune stampe ho portato i file con conversione in ADOBE RGB e neanche in questo caso ho avuto problemi, prova ad esportare in sRGB e vedi come va |
| inviato il 29 Giugno 2024 ore 15:26
Il problema Sasal è che questi stampatori stampano ciò che gli arriva e non gliene frega un fico se il file non è perfetto, stampano ciò che gli arriva senza nemmeno avvisarti che il supporto scelto può bruciare i neri o le luci...stampano come una volta quando portavi il rullino. Anche io sono abituato allo stampatore professionale dove ti guida ed è lui a correggerti il file in base al supporto utilizzato. Da questi stampo sempre.in TIFF 16 bit RGB...ma quando vado dal grande stampatore tipografico allora mi chiede solo PDF qualunque cosa voglia stampare. Fatto sta che ho voluto fare una prova, dal mio stampatore ho fatto stampare su carta metallica ed è uscita una fotografia impeccabile. Sono andato dal tipografo con lo stesso file provando la stampa su alluminio spazzolato e...ha perso una miriade di dettaglio, ma questo senza nessun avvertimento e ho dovuto.pure pagare per un pessimo risultato... sì perchè ti fanno pagare anticipatamente. |
| inviato il 29 Giugno 2024 ore 20:25
Cambia stampatore. |
| inviato il 29 Giugno 2024 ore 20:41
Ho fatto alcune stampe in centro specializzato in produzioni fine Art e ho dato loro file .tiff a 16 bit. Il passaggio a pdf non mi convince molto. |
| inviato il 29 Giugno 2024 ore 20:46
Posso consigliarti Giuseppe Andretta, uno stampatore con la S maiuscola. www.fineartconnection.it/ |
| inviato il 30 Giugno 2024 ore 10:54
Grazie a tutti per le risposte. Ho l'abitudine di esportare in PDF per la presenza del vettoriale e del fatto che lavoro molto su Illustrator, poi mi è stato spesso chiesto questo formato, ma capisco che il TIFF vada altrettanto bene. Succede spesso però che questi file vengano dati a persone non esperte, che a loro volta lo portano a stampare in posti che non conosco, spesso in altre città, quindi mi aspetto che gli stampatori facciano un po' come dice Miky00, ossia stampano quel che gli arriva e cavoli tuoi, la resa non gli interessa, mi è successo e mi fido poco. Su servizi come Flyeralarm, mi pare, devi pagare per avere un controllo avanzato dallo stampatore. Dunque alla fine parto sempre dal presupposto che mi convenga convertirlo da me e produrre il file CMYK il più simile possibile all'originale e fargli fare solo la stampa. Sbaglio? |
| inviato il 30 Giugno 2024 ore 11:08
“ Dunque alla fine parto sempre dal presupposto che mi convenga convertirlo da me e produrre il file CMYK il più simile possibile all'originale e fargli fare solo la stampa. Sbaglio? „ Il problema è che dovresti sapere anche il tipo di stampante che usano e quale tipo di supporto, gli stampatori troppo grandi/industriali li lascerei perdere a meno he non si tratti di stampare tante copie o i lavori semplici tipo volantini biglietti da visita, locandine ecc.ecc. ma se parliamo di fotografia...appoggiati ad un laboratorio dove il confronto è uno a uno, tu e lo stampatore, se hai bisogno prova a dirci in che provincia sei, magari qualcuno conosce uno stampatore nella tua zona, anche sceglierlo troppo lontano non è il massimo |
| inviato il 30 Giugno 2024 ore 11:37
Perdonatemi, qui non si sta parlando di stampa fotografica ma di stampa digitale "tipografica" faccio questo lavoro da 20 anni. La stampa tipografica utilizza SOLO la quadricromia, le stampanti "tipografiche digitali" stampano SOLO in quadricromia, i plotter per la stampa dei manifesti stampano prevalentemente in quadricromia. L'errore, in questo caso è dell'utente. Chi fa grafica per la stampa DEVE lavorare in quadricromia perché questo è l'output finale. Fotografia e grafica sono due cose radicalmente diverse. Considerate che il mio primo lavoro 20 anni fa era proprio quello di prendere il lavoro sbagliato (come in questo caso) e far in modo che esca il meglio possibile. Oltre tutto la carta per fare manifesti (come mi sembra di vedere sia questo il caso) per ovvi motivi non è di pregio come quella fotografica, tanto che dove una singola stampa fotografica 70x100 costa centinaia di euro una manifesto costa pochi euro, visto che di base ne va fatta una tiratura maggiore. Considerate che non esiste un modo univoco di lavorare, ma bisogna lavorare sempre in base a quella che sarà la destinazione finale. Lo spazio RGB è più ampio dei quello CMYK quindi certi colori brillanti NON possono essere riprodotti, oltre tutto a monitor il colore viene dalla luce in stampa da inchiostro e carta e quindi non può essere così brillante. La stampa tipografica sia la canonica che la digitale ha molti limiti. Detto questo, alcuni colori NON possono essere riprodotti. In ogni caso di questa immagina il problema non è tanto il rosso centrale quanto la parte celeste in alto sinistra che è difficile da riprodurre. Comunque considerando che la saturazione CMYK NON PUÒ essre come quella RGB, e che non ho l'origianle, guarda se così ti sembra un po' meglio. we.tl/t-C7gu8uFJoV |
| inviato il 30 Giugno 2024 ore 14:53
Grazie Nesky, sto usando la tua versione come fondo e sembra molto migliorata, grazie davvero. La ragione per cui il progetto è stato realizzato in RGB è che questa locandina ha un doppio utilizzo, prevalentemente digitale, in alcuni casi c'è bisogno di stamparne un paio in occasione di proiezioni ma la priorità resta la versione per uso online, che poi tento di adattare quanto possibile per la stampa quando serve. La questione per me era quindi sapere quale fosse la procedura migliore possibile per questo tipo di adattamento, o forse, dopo questa discussione, può aver comunque senso partire dalla quadricromia, per stabilire già da subito dei limiti per il lavoro in generale, anche se poi sarebbe un peccato perdere certi colori nella versione digitale... per ovvie ragioni di comunicazione le due versioni si dovranno assomigliare sempre. Per rispondere a Miky00, si tratta di file che non sempre sono stati creati da me, e che dopo averli aggiustati devo mandare a persone in vari luoghi, che poi stamperanno dove meglio credono e in base alla loro zona, quindi la cosa tende a diventare complicata... appunto come diceva Nesky, sono poster grafici, quindi vanno stampati in tipografie su carte leggere. In questo caso verrà stampato diciamo tra Roma e Rieti, quindi se avete un consiglio ben venga! |
| inviato il 01 Luglio 2024 ore 0:38
Come dicevo, premesso che cmyk e rgb(qualsiasi) non potranno mai essere uguali, se il lavoro deve assomigliarsi sia sui social che in stampa (assomigliarsi, non potrà mai essere uguale per ovvie ragioni) bisogna lavorare nello spazio colore più piccolo. Hai fatto bene ad usare il fogra39 per la stampa come profilo. In ogni caso ci sono vari modi di conversione colore per avvicinarsi tra i profili ma difficilmente sono automatici. 1) per i fondi raster usa photoshop per la conversione non illustrator. Ovvero crea il file di illustrator in quadricormia, converti l'immagine con PS e poi reimportalo in illustrator. Trovo terribilmente insoddisfacente la conversione diretta da illustrator 2) converti il file prima di esportarlo in pdf non far fare la conversione all'esportatore pdf qualunque esso sia. 3) quando fai la conversione su ps, prima imposta il profilo di destinazione poi converti, se la conversione automatica non ti aggrada devi procedere manualmente. Per farlo manualmente hai due strade: 1) converti in lab, aggiusti il range di colore come dici tu poi converti in cmyk 2) converti in cmyk da rgb poi vai a ritoccare il colore (curve, saturazione, colore selettivo, sostituisci colore ecc.) Per avvicinarti all'originale. Fatto tutto questo, prega la madonna che lo stampatore abbia le proprie macchine calibrate, non è scontato sia così. In ogni caso, so che i più inorridiranno, ma nella vita vera il colore è aleatorio. Per il web ogni persona che vedrà il lavoro lo vedrà sul proprio monitor (calibrato a ca**o di cane, o cellulare) ed ogni stampatore stamperà, in genere di corsa, sulla carta che tiene in magazzino con la macchina settata alla bene e meglio. E alla fine, al 90% della gente comune, non fregherà nulla se l'azzurro che ha visto a monitor avrà una tonalità più o meno acqua marina di quello che vede stampato È una triste verità ma è purtoppo così P.s. anche io sono di Roma. |
| inviato il 18 Settembre 2024 ore 15:14
Eccomi qui! Scusate ma il progetto è stato messo in sospeso per un po' di tempo e non ho avuto più modo di lavorarci. Abbiamo fatto la famosa stampa romana partendo dal file prodotto da Nesky ma purtroppo non è andata molto bene , nessuna colpa naturalmente, è una gestione un po' fuori controllo.
Ora però si è creata una occasione più importante e mi piacerebbe riuscire a risolvere meglio, dovrò spedire il file in Moldavia e lo stamperanno in una tipografia di là quindi insomma, faccio il meglio che posso! Sto provando a seguire le procedure dell'ultimo messaggio di Nesky. Specifico subito che il progetto è interamente su Photoshop. Ho provato quindi così: - Eliminate parti grafiche e testi - Metodo Lab, ho aggiustato contrasto e saturazione - “Converti profilo” a FOGRA39 - Ho reinserito le parti grafiche e testuali - Export come Photoshop PDF con queste caratteristiche: 1. [Stampa alta qualità] , Standard: Nessuna, Compatibilità: Acrobat 5 (1.4) 2. Compressione Downsampling bicubico a 300/450, JPEG, Qualità immagine massima 3. Output: Nessuna conversione colore, Includi profilo destinazione Ha senso? Ecco il risultato: we.tl/t-u1SV2SKRdm |
| inviato il 18 Settembre 2024 ore 18:18
Perchè metodo lab e poi converti in cmyk? Io faccio semplici lavori di stampa con stampatori online che mettono sempre i profili colore consigliati e i formati che dicono loro. Solitamente pdf con testi converti e colore fogra39 o icc iso coated v.2 300%. Io solitamente lavoro cosi: - Apro le immagini varie acquistate online in jpg o prodotte da fotografi più o meno professionali e le converto in cmyk in photoshop, oltre ad eventuali ritocchi e lavorazioni. Uso il profilo colore richiesto nel file finale (fogra o iso coated v.2) Poi salvo in psd. - Creo il documento cmyk in illustrator e importo l'immagine psd (nel tuo caso la userei come sfondo) e sopra aggiungo icone, testi, forme vettoriali, etc. In illustrator c'è una funzione che simula (non saprei quanto è precisa) il profilo colore richiesto dalla tipografia, in qualche caso attivandolo o meno non vedo differenza (fogra39), in qualche caso si nota una buona differenza (tipo iso coated v.2 300%). Esporto da illustrator il pdf con le impostazioni consigliate dalle tipografie online, che solitamente danno delle istruzioni molto precise tipo queste: www.flyeralarm.com/it/i/linee-guida-per-i-file-di-stampa/ Diciamo che nella mia ignoranza, seguendo pedissequamente le loro istruzioni mi è sempre andata bene. |
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