| inviato il 31 Maggio 2024 ore 15:42
Ok, immagino che già conosciate DeCarava.
Io l'ho scoperto un annetto fa e mi ha aiutato molto a migliorare, con la sua combinazione unica di immagini e testo e il suo approccio non-documentaristico .
Perciò ho scritto questo sul tema: sono curioso di sapere che pensate, sia di DeCarava che dell'articolo! E' il primo di una serie di pezzi dedicati agli autori che ho studiato/sto studiando per crescere (james robertson, camille mcmillan, fred herzog, matt black, william allard ecc ecc).
cicloreporter.wordpress.com/2024/05/31/storytelling-falso-vero-e-veros
Già che ci siamo, vi giro la domanda: quali opere/autori vi hanno particolarmente colpito e fatto crescere? |
| inviato il 01 Giugno 2024 ore 8:59
DeCarava lo ho conosciuto leggendo il libro "L'infinito istante" di Geoff Dyer |
| inviato il 01 Giugno 2024 ore 9:16
Non pratico il genere del reportage ciclistico anche se, fino a qualche anno fa, facevo lunghe uscite in bici da corsa, delle gran fondo e oltre che cicloamatore sono fotoamatore.
Uno dei libri che più mi ha fatto crescere fotograficamente è stato il catalogo dell'esposizione New Topography del 1974.
Recentemente poi un altro americano, leggermente più giovane, mi ha ispirato per una serie di mie fotografie scattate subito prima e durante il periodo del covid:
steidl.de/Books/The-Thirty-Two-Inch-Ruler-1722385457.html
è un libro che, sulle prime, mi ero quasi pentito di avere acquistato e che invece ho imparato ad apprezzare nel tempo. Per prima cosa racchiude scatti a piccoli particolari ed angoli catturati poco lontano da casa propria che, nel suo, caso era un quartiere residenziale altolocato, nel mio un quartiere di case popolari costruite a ridosso di una zona borghese della mia città.Seconda cosa è un libro che include esclusivamente scatti in orientamento portrait, orientamento che raramente uso e che, in una sorta di esercizio di stile, mi sono autoimposto di usare oer fito che non fossero ritratti. Per darvi un'idea alcune prove le avevo inserite in questa galleria per avere poi dei consigli da altri utenti di juza, consigli che poi sono arrivati e mi sono stati utili.
www.juzaphoto.com/me.php?pg=309164&l=it#iniziopaginagalleria
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| inviato il 03 Giugno 2024 ore 10:23
Ciao Andrea,
ecco dove ne avevo sentito parlare anch'io, nel libro di Dyer!
Grazie della segnalazione, non conosco Gossage; lo cercherò. Purtroppo online si trova poco, e sono foto che hanno bisogno di contestualizzazione/spiegazione per essere capite bene.
L'idea dei dettagli è sicuramente buona, e ci sto lavorando negli ultimi reportage, ma... c'è tanto da lavorare!
New Topography mi ispira molto, avevo visto dei video ma non ho ancora trovato il libro. E' nella lista insieme a Dislocations di Webb e altri 5 o 6 
Bel progetto il tuo, e sicuramente è utile sforzarsi di scattare in modi a cui non siamo abituati; è un bel modo per migliorare!
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| inviato il 03 Giugno 2024 ore 22:21
Cicloreporter hai aperto una discussione a mio avviso molto interessante che potenzialmente potrebbe dare spunti a tutti... peccato che non ci siano interventi fino ad ora, interventi che darebbero forse modo a noi ed anche ad altri di conoscere e crescere attraverso l'esperienza altrui. |
| inviato il 04 Giugno 2024 ore 8:35
grazie dei complimenti e delle segnalazioni, andrò a curiosare! non sembra esserci molto online su questi due autori, ma magari scavando si trova.
Eh sì, non parliamo di tecnologia, quindi non attira così tanto :)
Gli articoli del sito saranno dedicati a libri in qualche modo utili al reportage/storytelling in bici, ma raramente sono fotografie di bici: trovo che ci sia molto di più da imparare mescolando altre fonti e pescando un po' qui, un po' lì. |
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