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“ L'uomo formò la macchina dal silicio dai metalli rari gli diede la corrente e la macchina divenne anima cosciente.Cool Cosciente non vivo .:-P
„
ti riferisci a qualcosa che secondo te è già accaduto (e nel caso quali sarebbbero le macchine coscienti, posto che nessuno che io sappia ritiene che ci siano macchine coscienti), o è un auspicio, o una frase buttata li tanto per... Non scrivi in modo chiaro, ma forse non vuoi esserlo. Avevo scritto inizialmente perchè ho letto-visto qualcosa di Tonelli e Faggin, e volevo capire perchè li hai accostati. Ma vedo solo confusione, abbandono la discussione.
Abbiamo perso il senso di fare parte della natura come un corpo estraneo al di sopra di tutto il resto , eppure il nostro corpo è formato da atomi non di una materia ( mater ) esoterica sconosciuta . Da qui la presunzione di "ricreare " una copia di noi stessi con degli algoritmi
Se caso mai avvenisse che un calcolatore si rendesse conto di esistere che ruolo avremmo noi per questa nuova coscienza creata con i nostri ricordi , sarà in grado di comprendere che è qualcosa di diverso , oppure come nel mondo animale prevarrà l'imprinting.
“ Questo universo in base alle conoscenze attuali esiste da 13,8 miliardi di anni circa , facciamo finta di essere l'unica forma di vita "intelligente" „
Senza andare a scomodare la scienza, la matematica quantistica e il padre-eterno, basta prendere atto che siamo sul pianeta l'unica forma di vita che ha inventato le armi per la distruzione di massa.
user249402
inviato il 10 Maggio 2024 ore 10:37
“ siamo sul pianeta l'unica forma di vita che ha inventato le armi per la distruzione di massa. „
Siamo anche l'unica forma di vita che ha scritto la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo.
Generalizzare è quanto di più sbagliato si possa fare, gli esseri umani non sono tutti pacifisti, ma nemmeno tutti assassini.
In ogni caso, produrre armi per la distruzione di massa, presuppone l'uso di "intelligenza", cioè di coscienza di se e di capacità d'adattamento all'ambiente, perché l'intelligenza non è "operare per il bene", anche "operare per il male" è intelligenza, Nietzsche lo spiega benissimo nel suo "Al di la del bene e del male". Personalmente penso che operare per il bene sia infinitamente meglio, ma non credo che Rocco volesse interrogarsi sulla "nostra" intelligenza, quanto, piuttosto se un algoritmo, un software, possa essere definito "intelligenza". Personalmente ritengo di no, non vi è nulla d'intelligente nell'eseguire un numero infinito, o quasi, di operazioni al secondo, se manca la "coscienza" di starle eseguendo, un macchina non sa di esistere e non sa di star operando, qualsiasi sia l'operazione in corso, è lo strumento per raggiungere uno scopo, non l'attore dell'operazione. Non "dialoghiamo" con l'AI, come molti ritengono, ma con l' "intelligenza" umana che le ha impartito le istruzioni. L'ho già scritto, un gatto è intelligente, il computer che sconfigge in una partita di scacchi Magnus Carlsen, no, non ha idea di cosa sia vittoria o sconfitta, non gioisce per la prima e non soffre per la seconda, il gatto, che non è in grado di giocare a scacchi, sa di essere un gatto, il computer, che è più "bravo" negli scacchi del campione mondiale, non sa di essere un computer. La coscienza di esistere è il primo, e più importante, attributo, per la definizione d'intelligenza, se non si sa di esistere, non si è intelligenti.
che ogni animale sul pianeta non è così stupido come l'umano, ovvero il senso di stupidità è dato dal fatto che reca danno a se stesso ed altri senza trarre un beneficio atto alla sopravvivenza del pianeta che abita.
E non ci vuole tanto a capirlo, ma magari non lo si vuole ammettere e mi fermo qui solo per non andare OT.