| inviato il 06 Maggio 2024 ore 14:51
Ehhehe e già... mica mi posso far pagare e mettere la postilla *crescita artistica in corso d'opera Però il mio obbiettivo è riuscire ad arrivare ad una consegna completa fatta solo di opere frutto di consapevolezza piena ma la strada è fortunatamente lunghissima perchè nel frattempo io mi diverto ad imparare: Anche questa che avevo titolato "appuntamento da non perdere" mi aveva ben soddisfatto perchè le possibili interpretazioni, osservandola bene, potevano renderla interessate e lasciare ampio spazio all'immaginazione usando alla fine pochi elementi e con un buon accostamento cromatico che dava forza al messaggio.
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| inviato il 06 Maggio 2024 ore 14:53
@Istoria. Complimenti ! Ho tanto da imparare.... |
| inviato il 06 Maggio 2024 ore 14:55
Quella firma però, mannaggiallaputtàna... |
| inviato il 06 Maggio 2024 ore 14:59
“ Quest'immagine non può "non funzionare" possiede tutti gli elementi per essere "letta ed approfondita". „ chi ha aperto il post, mi pare di capire che ami fotografare fiori e gatti, forse portare esempi di capolavori di street photography non ha molto senso. |
| inviato il 06 Maggio 2024 ore 15:06
Il libro che ho consigliato è molto incentrato sul soggetto dell'autrice del topic e insegna bene a rendere queste immagini più interessanti, a sfruttare sfocati davanti e dietro a preparare composizioni di colori pensati che si sovrappongono e a sfruttare anche i mossi I consigli di Istoria sono sensati, ma anche io ho capito che si voleva restare in tema fiori per affinità con il soggetto dell'autrice |
| inviato il 06 Maggio 2024 ore 15:09
Slow_photo l'essenzialità dei capolavori dei grandi maestri è "la Via" una sintesi perfetta per far capire i concetti espressi. Nessuno pretende che il passaggio dal fiorellino e dal gatto che abbiamo fatto sia semplice ed "indolore" salvo i rari casi in cui uno è dotato di talento innato. Io ho cercato di spiegare come funziona il linguaggio e dove si può arrivare se lo si apprende. Ho messo a disposizione, come faccio sempre, la mia personalissima esperienza. E dal momento che con me sta funzionando e proprio grazie all'osservazione consapevole (inziale mi raccomando) di tali opere ho iniziato il mio percorso ho detto la mia :D Io tutti i giorni mi cimento nella crescita, a volte si riesce altre meno. Però se non si sa da dove partire e verso dove andare finisce che poi ci si stufa e non ci si capisce più nulla. Sono certo che l'autrice del post possa identificarsi benissimo nella mia esperienza perchè io mi ci sono identificato molto nella sua. Magari avessi avuto uno che mi desse qualche input... ci ho sbattuto la testa da solo miliardi di volte. Poi ho avuto l'illuminazione... la ricerca delle connessioni... e tutto è stato più chiaro (non più facile, solo più chiaro). |
| inviato il 06 Maggio 2024 ore 15:13
Ma il discorso sostanzialmente è: se si ha urgenza di dire qualcosa, come dice anche Slow, il modo lo trovi anche se tecnicamente non sei eccellente. Il punto è che, con i fiori, difficilmente puoi raccontare qualcosa che non siano sensazioni/sentimenti radicati nell'immaginario collettivo. Un po' come i tramonti "romantici", o la tenerezza dei gattini. Mi viene in mente, qui su Juza, Lara Bonazza ( www.juzaphoto.com/me.php?p=205467&pg=profile&l=it ), in cui c'è quella delicatezza "poetica" che si ricrea più con lo stile estetico che con le connessioni concettuali/semantiche. Però anche qui, si vede che c'è padronanza del mezzo e della post...ma a livello di comunicazione personale siamo pressoché intorno allo 0. Bisogna capire (ma questo sta a te) se l'insoddisfazione dipende semplicemente da una carenza nei risultati tecnici/estetici che invece vuoi colmare, o dal fatto che (più o meno inconsciamente) le foto ti sembrano banali e poco comunicative perché comunque ti sei scelta (magari per tua inclinazione caratteriale) un genere che difficilmente fa spiccare qualcosa che colpisca. |
| inviato il 06 Maggio 2024 ore 15:17
Ehm, no... non vorrei sembrare saccente ma l'autrice cita proprio i gatti ed i fiori in termini "riduttivi" ed "insoddisfacenti" sperando proprio in una crescita che possa portare la sua comunicazione al di la di quelli ;) Che poi, comunque, tutto ciò che ho detto può essere riportato in qualsiasi ambito
Questa è un'immagine che ho scattato consapevolmente ed anche se può sembrare una foto banale è stata proprio il frutto dell'applicazione di alcuni dei concetti espressi. In particolare ho cercato (grazie anche alla dinamica a vortice creata con i vari elementi) di connettere gli elementi per raccontare la crescita del fiore fino ad arrivare all'esplosione complessiva. Per faro ho cercato un aurea e l'ho rafforzata con la foglia laterale. Ripeto può sembrare banale ma ogni elemento è stato posizionato per ottenere consapevolmente il risultato finale. Un semplice esercizio ma che mi ha soddisfatto a pieno :D L'obbiettivo no è quello? |
| inviato il 06 Maggio 2024 ore 15:25
cito : “ ... cosa provo mentre scatto? Per me è come entrare in un mondo parallelo, i problemi , le ansie, le difficoltà spariscono, sono io, la mia macchina fotografica e il soggetto che ho davanti, prediligo i fiori, perché in essi mi pare di cogliere la mano di Dio e la sua perfezione, e sono innocenti e puri. Il guai non sono nella fase di scatto, li mi sento libera di esprimermi...ma quando vedo la realizzazione delle mie "opere" mi sento di colpo insoddisfatta, perchè avrei voluto fare di meglio. Probabilmente non riesco a far uscire attraverso la foto quello che ho effettivamente dentro da dire. „ |
| inviato il 06 Maggio 2024 ore 15:25
Scusate mi permetto di ricitarla “ Buona domenica, sono qui perché, pur amando tantissimo la fotografia, sono insoddisfatta del "mio" modo di fotografare, vorrei poter trasmettere qualcosa con le mie immagini, e invece mi potrei definire a tutt'oggi come … "Mary i suoi gatti e i fiori", nulla più. Io credo nell'immenso potere comunicativo della fotografia solo che, non riesco a trovare la strada per esprimermi. Quando riguardo le mie foto, mi viene da sbottare con un: "non dicono nulla", e questo mi sta portando allo scoramento e sconforto totali. „ E' stata chiarissima, ed onesta (con quel nulla più) ad esporre le sue necessità. Comunque Rombro io "ti seguo" :D perchè apprezzo quelli che "costruiscono" la connessione. Hai uno stile commerciale applicato al concettuale quindi vai a ricreare e studiare ex novo (data la mia passione il tuo profilo non mi è passato inosservato). Quello però richiede ancora più "mano" ed esperienza, tanta di più. Il primo passaggio, quello più, naturale è andare a cercare connessioni semplici e man mano poi risulta più facile crescere. Un giorno cerchi una connessione di dimensione, l'altro di stato d'animo, di colori ecc... La palestra è pressochè infinita. Quando poi sei pronto puoi anche iniziare con le opere concettuali come le tue, oppure le mie legate alla comunicazione di servizi o di prodotti. |
| inviato il 06 Maggio 2024 ore 15:34
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4564216 In questa ad esempio c'è tanta tanta roba! L'apertura all'interpretazione è totale. E come te la sei giocata, facendola alzare di livello? I dadi senza numeri! La "privazione" logica spesso è uno degli elementi fondamentali di un racconto che cattura... l'attenzione cade subito li e ti chiedi perchè?!?! e tanto che te lo chiedi sei OBBLIGATO a scorrere tutta l'immagine... ad osservarla attentamente a perdertici dentro perchè DEVI trovare la risposta. Quindi "subdolamente" costringi l'osservatore a pesare ogni singolo elemento. Questa è padronanza! Ti potrei dire che non mi piace la post, che l'avrei fatta meno "pulita" come avrebbe meritato quell'ambiente, che avrei "corretto" in negativo la perfezione della tua Sony ma la verità, quello che in pochi capiscono, è che quello che conta, quello che vince è il tuo pensiero che ha distorto la realtà rendendola una storia chiusa in un frame non la qualità di immagine che è solo uno dei tanti elementi (tra l'altro non proprio fondamentale) che caratterizza una foto. |
| inviato il 06 Maggio 2024 ore 15:41
Anche a me fa un po' cacare la pulizia del digitale (almeno per quello che faccio io), infatti cerco sempre di ricreare un minimo di grana e non ripulire troppo il rumore per smorzare la resa complessiva Comunque mi sembra che ci sia una evidente discrepanza tra il sentire passionale che riferisce Mary e quello che tira fuori con le foto. Per curiosità le chiederei se ha degli esempi del genere "floreale" che le sembrano invece carichi di potenziale comunicativo. |
| inviato il 06 Maggio 2024 ore 15:51
E poi il whisky!!!! Dovevi mettere il whisky. A parte gli scherzi, quello è veramente un gran concept. Sono sincero l'ho guardata più volte e in più occasioni ma non ci sono mai saltato fuori. Se tiro ad indovinare qualche indizio lo puoi dare? |
| inviato il 06 Maggio 2024 ore 15:53
“ e invece mi potrei definire a tutt'oggi come … "Mary i suoi gatti e i fiori" „ sbagli: Mary nelle tue foto non c'è; prova a includerla, se i tuoi fiori e i tuoi gatti non riescono a parlare da soli, prova ad inserire un elemento nuovo e vedrai che Mary, i sui gatti e i suoi fiori sarà una definizione che potrà soddisfarti appieno, ammesso che tu abbia dentro sufficiente spinta da farti mettere i gioco, tu e le tue emozioni. |
| inviato il 06 Maggio 2024 ore 15:54
@Istoria hai scritto un poema, hai messo immagini, hai espresso pensieri e dato consigli. Hai scritto della comunicazione, della tua esperienza e di come tu hai raggiunto la tua consapevolezza di essere quello che sei. Il tutto è racchiuso in una frase: "siamo quello che mangiamo". Restando nella comunicazione, esiste una grande verità, chi si esprime tende a creare un linguaggio logico che lo renda per connessioni logiche espressivo. Chi ascolta o osserva, tende a ritenere la sua esperienza e conoscenza quindi consapevolezza come lingua del comprendersi. Il compito di un artista è però andare oltre quell'equilibrio stabile che tiene tutti ancorati alla propria visuale, la sua ricerca è andare a capire un equilibrio dinamico, e quindi sempre in continuo movimento, capire che non è la logica la lingua universale. Cosi come chi osserva o ascolta dovrà andare oltre la sua logica per capire l'artista, dovrà saper collocare l'artista in un periodo storico ben preciso, capire cosa succedeva in quel periodo storico e notare le differenze in cui l'artista si pone rispetto al suo periodo storico. Detto questo però si sta andando fuori dal tema, giustamente @MatteoGroppi ha consigliato la lettura di un libro che è fondamentalmente uno stimolo a continuare la ricerca della propria soddisfazione nello scattare quando quell'equilibrio stabile che prima ti bastava inizia a diventare un limite delle tue sensibilità che al contrario sono di natura instabile. Tutto questo però non in una visione di abbandono all'oblio, ma ad una visione allargata e quindi solo più complessa e non negativa. Poi come sempre ogni testa è un mondo e non esiste un mondo giusto o sbagliato, ma solamente tanti mondi diversi. Buona luce a Tutti... |
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