| inviato il 25 Aprile 2024 ore 13:18
“ La foto dei marines ad Jiwo Jima è magnifica e resta tale anche se ovviamente e manifestamente costruita. I film sono tutte ricostruzioni, finzioni, ma ci emozionano come se fossero veri. La foto documentaristica lasciamola ai tecnici. Gran parte delle foto di HCB e Doisneau sono costruite: ed è qui che si vede la genialità. „
La foto di Iwo Jima non è costruita. Delle foto di HCB, come ho già scritto in un'altra discussione, quelle che si possono definire "costruite" si contano letteralmente sulle dita di una mano e soprattutto non si spacciano per spontanee. |
| inviato il 25 Aprile 2024 ore 13:38
@ Kwlit
Riguardo questi famosi provini, in cui Federico Borrell Garcia verrebbe ritratto ancora vivo dopo aver finto la caduta a morte, parli di una rivista, ma non ricordi nemmeno quale...pazienza.
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| inviato il 25 Aprile 2024 ore 14:12
Simone Rota, la rivista era degli anni 70/80 e all' epoca le leggevo praticamente tutte. |
| inviato il 25 Aprile 2024 ore 14:45
Allora per essere assolutamente originali le foto non devono essere assolutamente passate in post produzione o camera oscura…quindi solo diapositive…e nemmeno duplicate… |
| inviato il 25 Aprile 2024 ore 15:20
Kroki: questa è una esagerazione. Mi spiego: un conto è se rimuovo un cartello rosso in un angolo del frame che infastidisce la scena di due che stanno sputando. Un conto se pago due tizi per sputarsi o vado su firefly. E dai, non è proprio la stessa cosa  |
| inviato il 25 Aprile 2024 ore 15:58
“ un conto è se rimuovo un cartello rosso in un angolo del frame che infastidisce la scena di due che stanno sputando. Un conto se pago due tizi per sputarsi o vado su firefly. E dai, non è proprio la stessa cosa „
C'è comunque da dire che nella fotografia giornalistica entrambi i casi sono considerati inaccettabili (per esempio: www.ap.org/about/news-values-and-principles/telling-the-story/ ). |
| inviato il 25 Aprile 2024 ore 17:55
Ecco cosa intendo per falsificazione della realtà, che è molto grave nella fotografia di reportage:
" il bambino israeliano – non ha nemmeno provato a cercare un bambino palestinese per ottenere lo scatto con l'abbraccio reciproco con Shapiro, perché difficilmente avrebbe trovato qualcuno disposto a farsi fotografare mentre abbracciava un ebreo "
Quindi quell'immagine falsava completamente la realtà. Secondo me dovevano specificare fin da subito che era un'immagine costruita, che rappresentava un loro desiderio e non la realtà.
Invece facendola passare per reale hanno realizzato un falso, un pessimo lavoro. |
| inviato il 25 Aprile 2024 ore 18:38
Beh certo che la scusa accampata dalla Rosen è ancora più patetica, anzi no RIDICOLA, di quella con la quale Sestini giustificava i due piedi sinistri.
Torniamo sempre punto e a capo... oggi tutti noi viviamo nel mondo del falso, del tarocco, delle frottole insomma! |
| inviato il 25 Aprile 2024 ore 18:40
E la cosa peggiore è che ormai ci abbiamo fatto il callo  |
| inviato il 25 Aprile 2024 ore 19:29
Mi sembra che si stiano valutando due cose diverse:
1) La foto
2) Il lavoro del fotografo
Guardare una foto non ha nulla a che vedere con il lavoro del fotografo. State confondendo le cose e se il fotografo non l'ha fatto a modo vostro, la foto è scadente. La colpa non è della foto. |
| inviato il 25 Aprile 2024 ore 19:46
“ Guardare una foto non ha nulla a che vedere con il lavoro del fotografo. „
Perdonami ma non ho capito, se io guardo una stampa, sto gurdando il risultato di un processo che và dallo scatto alla stampa quindi sto guardando anche il lavoro del fotografo. |
| inviato il 25 Aprile 2024 ore 20:19
Non mi riferivo a queste banalità tecniche. Come si fa a guardare la migliore foto mai scattata senza sapere dove, quando e da chi è stata scattata?
Si può guardare qualsiasi foto in questo modo. E se si scopre che il fotografo è un assassino, questo non cambia la qualità della foto. Nemmeno se è stata messa in scena. |
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