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World Press Photo of the Year


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avatarsenior
inviato il 02 Maggio 2024 ore 20:49

questa foto è invece del 2012, ma il ragazzo ritratto ha perso le sue gambe durante l'eccidio israeliano del 2009

sempre di paolo pellegrin, foto molto esplicita




avatarsenior
inviato il 02 Maggio 2024 ore 21:16

E lo raccontano meglio di quella vincitrice questa volta

avatarsenior
inviato il 02 Maggio 2024 ore 22:59

Altro livello, al contenuto dell'immagine si aggiunge il linguaggio del fotografo, che Pellegrin ha nelle corde.

avatarsenior
inviato il 03 Maggio 2024 ore 6:53

Una Fotografia di reportage dovrebbe immortalare un momento irripetibile, documentando e raccontando una storia solo con la forza dell'immagine. Quest'ultima parola è il nocciolo della questione. Ti dovrebbe permettere di "immaginare" cosa stia succedendo in quel momento in quel luogo senza spiegazioni o didascalie.

Questa immagine cosa racconta? Potrebbe essere la foto di una donna mussulmana in qualsiasi parte del mondo, anche di 30 anni fa, che ha subito una disgrazia che certamente e senza alcun dubbio addolora lo spettatore, ma non può essere in alcun modo identificata come documento rappresentativo di un determinato avvenimento.



Questa Fotografia invece, ti proietta esattamente nel momento istantaneo, nel luogo, ti colpisce, ti addolora e ti fa riflettere sull'avvenimento storico

avatarsenior
inviato il 03 Maggio 2024 ore 8:30

il problema dell'ultima foto è che, come dici, ti colpisce, addolora e fa riflettere...ma non lancia un gran messaggio politico. Si, in linea generale contro la guerra...ma vuoi per il tempo passato, vuoi perchè non è evidente l'appartenenza ad uno dei due popoli in guerra, non si legge una chiara condanna verso una delle due parti.

La foto del topic, invece, non ha altro scopo che fare propaganda ed è infatti stata costruita e presentata proprio per ottenere quel risultato.

avatarsenior
inviato il 03 Maggio 2024 ore 10:45

Capisco alcune critiche alla foto, al di la' idee politiche che ciascuno possa avere. Credo pero' che abbia avuto, come sempre del resto nell'assegnazione di questo premio, un grosso peso semplicemente la rilevanza del tema.

Foto come quella di Nick Ut che vediamo sopra difficilmente si possono fare oggi sui teatri di guerra. Con i sistemi di controllo digitali, droni, ecc..la tecnologia che c'e' oggi qualsiasi cosa di anomalo (potenzialmente il nemico) si muova, rischia di essere fatto saltare istantaneamente in aria da km di distanza, fotogiornalisti compresi. E' successo anche ad un gruppo che voleva portare aiuti.

Le foto di Pellegrin infatti sono state scattate in un momento in cui le "scosse telluriche" erano meno forti, (di queste "scosse" si vedono le tragiche conseguenze). E' vero reportage che non ha i tempi cosi stringenti della cronaca.



avatarsenior
inviato il 03 Maggio 2024 ore 10:58

Ritorno sulla foto vincitrice con un breve personale riassunto.

La foto è vera.
La foto è di bassissimo livello.
La foto ha un unico scopo oltre a quello politico, quello di saturarci all'abitudine di bimbi morti.

avatarsenior
inviato il 03 Maggio 2024 ore 11:06

Al di la di Nick Ut e del suo scatto, il mio ragionamento era appunto improntato sul fatto che è una foto "simbolica" per noi e non un racconto di Gaza.
Tanto è vero che la chiamano la pietà di gaza, un riferimento cristiano a una donna mussulmana, il riferimento è per noi osservatori, non racconta lei, non era lo scopo

avatarsenior
inviato il 03 Maggio 2024 ore 11:19

A parte una certa, oggettiva tristezza nel momento in cui immagino il genuino dolore di quella donna, dato che ho figli anche io, ma poi l'unico sentimento che mi ispira questa foto proprio quando la collego alla situazione in cui è stata scattata, è un profondo ribrezzo per due culture che non si fanno problemi a massacrare civili, meglio se bambini, per i loro "sacri" scopi. O persino mandarli volontariamente al macello.

Ma che poi, quando si tratta di subire la stessa medicina, allora pretendono che l'intero mondo pianga con loro. Ed è quest'ultima che veramente detesto. Da ambo le parti.


avatarsenior
inviato il 03 Maggio 2024 ore 11:23

Angor vediamo le cose diversamente, sicuramente ci sono scopi politici, ma non è per me una questione palestina/israele.
Semplicemente la foto non racconta la questione come un reportage tutto qui.
Poi che la reazione israeliana sia spropositata e ingiustificabile penso che ci siano pochi dubbi

avatarsenior
inviato il 03 Maggio 2024 ore 12:27

si, abbiamo focalizzato aspetti diversi relativamente alla foto...ci sta.

per la questione specifica delle violenze israele vs palestina, in questo momento la reazione di israele potrebbe essere spropositata, ma non è che l'attacco di hamas con 1200 morti israeliani, buona parte civili donne e bambini, sia meno grave. Anche perchè hamas ha ammazzato "solo" quelle persone solo perchè, avendo meno capacità offensiva, più di quello non è riuscito a fare. Avesse potuto ammazzarne 20000, 20000 sarebbero stati.

Non è il mondo che deve capire il dramma di questi popoli...sono loro per primi che devono capire che o trovano un modo di convivere, oppure continueranno a vedere i loro figli morire in quel modo. Cosa peraltro difficile, fintanto almeno che, per entrambi, sia considerata una cosa buona e giusta morire e ammazzare in nome della religione.

avatarsenior
inviato il 03 Maggio 2024 ore 13:00

Io non so se ci si abitua a certe immagini.
Anni fa segnalai questa rubrica dil The Guardian.

www.theguardian.com/profile/jim-powell

A me certe immagini continuano a toccare e farmi riflettere.

avatarjunior
inviato il 03 Maggio 2024 ore 15:25

.
reazione leggermente spropositata.




avatarsenior
inviato il 03 Maggio 2024 ore 15:34

ragazzi stiamo sfociando nella cronaca però...

avatarsenior
inviato il 03 Maggio 2024 ore 15:49

credo sia inevitabile dato chesi parte ds una foto che ha il 99% della sua ragione di esistere nella cronaca



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