| inviato il 18 Aprile 2024 ore 14:17
Ma 'nfatti... |
| inviato il 18 Aprile 2024 ore 14:21
Grazie dei commenti ragazzi ma ancora non sono convinto del tutto.
Io non dico, sia chiaro, che un "maestro" che non post-produce e non stampa non sia da considerarsi tale ma che, almeno in parte, sia tolto quel piccolo merito (per me poi non tanto piccolo) di aver rivolto un ultimo sguardo finale a quello che consegna al mondo rispetto ad altri "maestri" che hanno invece, forse perché lo consideravano parte inscindibile della loro opera (fotografi completi, non a metà) rivolto, realizzato, pensato e concepito l'ultimo sguardo.
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| inviato il 18 Aprile 2024 ore 14:24
Io,emeririto signor nessuno adoravo il Kodachrome,ovviamente non sviluppavo io le mie DIA ma sapevo come acquisirle per avere un risultato degno di ciò che usavo,un saluto. |
| inviato il 18 Aprile 2024 ore 14:47
Messaggio di MarcoMarra, inviato il 18 Aprile 2024 ore 14:21:
“ sia tolto quel piccolo merito (per me poi non tanto piccolo) di aver rivolto un ultimo sguardo finale a quello che consegna al mondo „
Allora non ti è chiaro il fatto che il fotografo professionista con stampatori e post producer ci lavora a stretto contatto, se il risultato è importante.
Quando non ci lavora a stretto contatto - proprio perché il risultato NON è importante - ecco che escono due piedi sinistri. A quel punto magari un piccolo passo indietro da "grande photographer" puoi anche farglielo fare, mentalmente e a livello tuo personale. Ma solo allora! |
| inviato il 18 Aprile 2024 ore 14:49
Marco … è dal tempo del rinascimento che gli scultori, pittori, per opere grandi e commissionate eseguivano solo il 10% finale : Canova, Correggio, ecct ecct .
Qui è uguale : se tu fossi stato a un backstage di un famoso fotografo ritrattista vederesti che le luci, la altezza della camera, il tempo e il diaframma viene preparato da un altra persona.
Nella stessa tv la stragrande maggior parte dei comici ( tranne Guzzanti e pochi altri ) hanno dietro degli autori he scrivono per loro .
In letteratura ci sono i ghostwriter che modificano con tagli . Cambiano nomi ecct ecct i romanzi insomma.
Morale : è così per tutte le arti espressive .
Se poi uno vuole stampare o pp da solo meglio o peggio per lui.
Ma il valore finale non cambia
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| inviato il 18 Aprile 2024 ore 14:59
Marco, seguendo il tuo ragionamento, dovremmo dire che tutti i capolavori del cinema sono realizzati da "registi a metà". Perché (quasi) nessun regista cura le luci o il montaggio o la stampa del negativo o la postproduzione digitale. Nemmeno mettevano l'occhio in camera durante l'azione (oggi hanno i monitor).
Con illustri eccezioni come Kubrick, che però lo faceva solo agli albori della sua carriera.
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| inviato il 18 Aprile 2024 ore 15:03
La post, la faceva il fotografo di concerto con lo stampatore. |
| inviato il 18 Aprile 2024 ore 15:04
Ale, solo uno faceva tutto da solo : musiche montaggio sceneggiatura recitazione regia ecct ecct.
Charlie Chaplin. |
| inviato il 18 Aprile 2024 ore 15:06
+1 … |
| inviato il 18 Aprile 2024 ore 18:27
Cos'è che rende grande un fotografo? Le idee da una parte e, diciamo così, la finezza del suo occhio fotografico. Per quanto riguarda le idee è evidente che se non ci sono non sarà la post a crearle, e per quanto riguarda la postproduzione o la stampa fatte da altri se il fotografo non sa esattamente cosa vuole e non ha le nozioni tecniche e la capacità di spiegarlo a chi se ne occuperà, cioè non ha un buon "occhio fotografico" anche in questo caso la papera non galleggerà mai. Per cui penso che molti grandi fotografi abbiano avuto o abbiano ottimi collaboratori che si occupano della post e/o della stampa, professionisti eccellenti, ma la cosa non li sminuisce di sicuro. |
| inviato il 19 Aprile 2024 ore 8:57
“ Marco, seguendo il tuo ragionamento, dovremmo dire che tutti i capolavori del cinema sono realizzati da "registi a metà". „ non sono d'accordo, il regista fa la sua parte, la regia, appunto. E per la regia viene o meno premiato e riconosciuto, ma non fa il film che è un prodotto corale, tranne pochi casi. Tanto che ci sono gli oscar per miglior film e per miglior regia.
Però è vero che quando ci sono svarioni di post produzione la colpa ricade subito su chi l'ha eseguita e mai sul fotografo. Ma i meriti invece li prende solo quest'ultimo. |
| inviato il 19 Aprile 2024 ore 9:23
“ Molti fotografi, che il mondo da sempre celebra come "maestri", non stampavano da soli le loro fotografie ma si affidavano, anche nella "post produzione", ad un fidato stampatore.
Questa cosa, non dovrebbe farne, quantomeno, ridimensionare la loro fama? „
In pratica sarebbe come domandarsi : Maradona, si sempre affidato a produttori di scarpini e palloni da calcio... questo non ne ridimensiona il talento? |
| inviato il 19 Aprile 2024 ore 9:33
Molti fotografi, che il mondo da sempre celebra come "maestri", non stampavano da soli le loro fotografie ma si affidavano, anche nella "post produzione", ad un fidato stampatore.
Questa cosa, non dovrebbe farne, quantomeno, ridimensionare la loro fama?
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NO.
Erano fotografi, non stampatori, il loro compito precipuo era cogliere l'attimo, non stamparlo.
Alla fine sarebbe bastato che le scene per cui sono famosi le avessero immortalate in diapositiva per fugare ogni dubbio!
Ci sarebbe da discutere se l'attimo invece di limitarsi a coglierlo l'avessero anche preparato in anticipo, come è accaduto fin troppo spesso, e in questo caso sarebbero dei semplici taroccatori "ante diem".
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| inviato il 19 Aprile 2024 ore 9:41
Messaggio di PaoloMcmlx, inviato il 19 Aprile 2024 ore 9:33:
“ in questo caso sarebbero dei semplici taroccatori "ante diem" „
Ma direi proprio di no: perché se - preparato o meno - quello che hanno ritratto dice quello che deve dire e continua ancora a dirlo, in modo costruttivo per l'umana stirpe, chi se ne frega se era preparato oppure no.
Altrimenti no dai, è vero, è tutto tarocco... però buttiamo alle ortiche anche il 99% del teatro, della pittura, della scultura, perché tanto ritraggono roba in posa o storie preparate a tavolino, quindi è tutto taroccato. |
| inviato il 19 Aprile 2024 ore 9:42
Io,emeririto signor nessuno adoravo il Kodachrome,ovviamente non sviluppavo io le mie DIA ma sapevo come acquisirle per avere un risultato degno di ciò che usavo,un saluto.
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Questo è un NON problema amico mio, perché il K-14 era uno sviluppo protetto da brevetto, quindi fuori dagli USA poteva essere trattato solo dai laboratori Kodak ufficiali.
Insomma TU, anche volendo, MAI lo avresti potuto trattare.
Discorso diverso per quanto riguarda l'E6, che essendo "libero" può essere trattato anche dai privati, ma alla fine l'E6 è un semplice sviluppo, poco più macchinoso di un comune sviluppo BW per intenderci, di certo non complesso e dispendioso come una stampa Fine Art! |
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