| inviato il 11 Aprile 2024 ore 8:51
“ Vabbè, la maggior parte dei giovani non legge o legge pochissimo in confronto ai miei tempi.
Hanno altre qualità però.
Io non avendo altro potevo solo leggere e scavallare nella natura.
Ma non leggendo il vocabolario si assottiglia e senza la conoscenza delle parole si fa fatica a formulare pensieri „ .
@Paolo Iacopini
+100, Ragionamento molto sensato di cui sposo in pieno la prima parte.
Non si assottiglia la capacità di pensare ma la ricchezza del vocabolario e questo vale solo per alcuni giovani perché in questa discussione la tendenza alla stigmatizzazione è molto alta.
Ogni era culturale e tecnologia ha pregi e difetti, un ragazzo sveglio oggi impara nei suoi primi anni di giovinezza una quantità enorme di informazioni ma ha anche nuovi sistemi per elaborarle, la frontiera della cultura in questo secolo può migliorare nella capacità di fare connessioni sensate, anche con meno strumenti o diversi rispetto ai nostri.
Una fetta sempre più consistente di 18/20 enni ha un ritorno ai libri cartacei e in generale all'analogico. È molto romantico parlare di libri e dischi in vinile o di foto analogiche fino a quando non si hanno figli che chiedono soldi per spendere 10 volte quello che costano e-book e mp3 oggi. Parlo per esperienza diretta, i soldi volano.
Infine la critica mossa in questa discussione alla qualità media nell'uso degli strumenti fatti per scambiare 'pensieri” è fatta con strumenti usati mediamente in modo improprio.
Nessuni usa l'ipertesto per inserire un link, quasi nessuno propone argomenti esterni accompagnati da una introduzione che aiuti a ottimizzare o specificare la lettura dell'argomento proposto. Anche nel rispetto di chi ti dedica tempo nel leggere.
Come i lunghi periodi senza interruzioni di linea, probabilmente scritti di fronte ad un computer con un monitor comodo, senza porsi il problema della lettura on the go. Altro esempio, pochi usano gli strumenti di quote in modo corretto, proponendo soluzioni personali.
Prima di criticare a priori un sistema di linguaggio diverso dal nostro, stigmatizzandone come irrecuperabile la superficialità (dei giovani) magari diamo il buon esempio usando in modo corretto ed evoluto il sistema che condividiamo altrimenti si crea un cortocircuito.
Questo forum è rappresentativo del tipo di alfabetizzazione informatica dei nati prima del 2000
Se un 20 potesse esprimere delle opinioni sulla qualità espositiva nell'uso di strumenti digitali probabilmente suggerirebbe di tornare a parlare a voce, esattamente come in questa discussione si consiglia loro di leggere.
My two cents |
| inviato il 11 Aprile 2024 ore 10:02
E cosa dovrebbero leggere i giovani?
Manzoni?
Non e' poi che noi leggessimo tutta questa meraviglia..
Periodici Lancio, Periodici Caprotti, Tuttosport,,Motociclismo ,Alan Ford e tutta la sfilza di Libracci e fumetti di bassa lega .
Non e' che avendo perso il treno della tecnologia, neppure si riesca a comprendere i tempi attuali?
I giovani non leggono.
A parte il fatto che non è vero.
Leggono furiosamente . eBook ed informazione digitale.
Leggono in più lingue.
Ma oltre a questo dispongono anche di strumenti multimediali.
NB non è il linguaggio che si riduce. È il linguaggio a noi comprensibile che si è ridotto.
In Francia per esempio c'è la moda di dire le parole al contrario.
Tra di loro si capiscono. Se non sei abbastanza sveglio ne resti fuori |
| inviato il 11 Aprile 2024 ore 10:11
Grazie Michelangelo per le tue disamine chiare ,mai fuori dalle righe e costruttive.
Mi spiace se a volte posso sembrarti irriverente nell'esporre il mio punto di vista.
Buona giornata. |
| inviato il 11 Aprile 2024 ore 10:49
Su, adesso.. seriamente...
Se ripenso alle porcherie che ho letto in passato.. (e di libri ne ho letti parecchi) ne salvo pochissimi..
Insomma, ci si imbottiva ben bene la testa con scrittori perlopiu' americani , anglosassoni e scimmiottature varie...
Per non parlare delle ore passate davanti alla televisione (quelle si davvero sprecate).
A partire de Friends, per finire alle sitcomedy.. tutta roba prodotta in serie, a bassissimo costo e altissimi ritorni.
Vogliamo davvero sostenere che era meglio allora?..
Detto 50 anni dopo.. ma un film come " EASY RIDERS", "Hairs" , Il laureato.. hanno portato benefici o hanno fatto danni incalcolabili in una generazione?. No, perche' erano chiaramente film di indottrinamento e propaganda.
Oggi che dovrebbero leggere? Fabio Volo? A giudicare dal successo, dovrebbe essere il riferimento...
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| inviato il 11 Aprile 2024 ore 16:48
@Rocco Vitali
Il mio ragionamento non era riferito a te e mi scuso se il modo che ho scelto di esporlo può avertelo fatto pensare.
Ho evidenziato il primo controsenso evidente che si ripete in ogni discussione dove si criticano i giovani in questo forum. Fa statistica, non è solo una opinione.
“ Leggono furiosamente . eBook ed informazione digitale.
Leggono in più lingue.
Ma oltre a questo dispongono anche di strumenti multimediali. „
@Salt
+100 ma per saperlo bisogna vederlo e se uno si fa la propria idea sui giovani (17/21) guardando tv e TikTok ci sta che pensi il contrario e che tutti poi siano così.
Io pago per gli ebook, Spotify e l'account gpt4, questo come sevizi e risorse e poi l'account pro di Dropbox per avere uno spazio privato per la condivisione e infine un cloud a pagamento per il backup. Ciò che oggi corrisponde al nostro ambiente di studio e svago del passato.
Ho smesso di parlare con i miei coetanei di certe cose a voce su come intento supportare la crescita culturale dei figli.
La musica è uno svago, i libri si comprano in libreria e l'intelligenza artificiale rende stupidi ed ignoranti .
È la terna risultate nella maggior parte dei casi.
Mia figlia direbbe che l'accesso ai vocabolari online e la analisi del testo via gpt le hanno reso lo studio più efficiente dandole un numero di connessioni possibili tra ciò che studia difficilmente realizzabile con le risorse che lo stato italiano dedica alla cultura.
All'esame della maturità uno dei dati rilevanti nella valutazione è la capacità di fare connessioni tra le discipline e non tutti hanno la fortuna di avere professori e strutture adeguati.
Impostare lo studio in modo dinamico e critico, anche sulla bontà dei testo proposto è oggi realmente possibile anche per un ragazzo.
Dovrebbe intervenire in questa discussione qualche professore del liceo o professori delle università per spiegare come è più difficile oggi confrontarsi con i giovani (quelli che hanno voglia di studiare).
La capacità di fare connessioni “multi lingua” tra eventi cultuali, storici e di costume di un giovane e che usa in modo “sensato e produttivo” gli strumenti moderni è talmente alta da essere quasi al di fuori della nostra esperienza passata. Questo è il vero elemento di novità ed è quasi sempre estraneo al nostro modello.
E dopo questa pappardella noiosa vale ricordare che i soldi poi escono ancora per dischi in vinile, libri stampati e rullini per foto analogiche (dove litighiamo perché mia figlia vuole usare una camera automatica analogica, mentre in digitale usa la x-100 in manuale che secondo me è un controsenso)
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| inviato il 12 Aprile 2024 ore 11:47
Michelangelo capisco quanta passione ci metti e ti risponderò in modo esaustivo.
La prima università era esattamente questo, un posto dove le menti curiose si incontravano, e scambiavano opinioni e conoscenza.
Non c'è differenza tra giovani curiosi ed anziani eruditi nell'approccio del futuro e della vita.
In un mondo agreste, coltivi esperienza di botanica, di faunistica, ambientali, etc sino alle famose interconnessi disciplinari.
In più, rendi tangibili tutte quelle risposte che danno un senso alla presenza in questo mondo.
Capisci di appartenere ad un sistema, e capisci che la memoria non è solo una zavorra.
Preservare, capire ed apprezzare il senso della misura, evitare l'accumulo, la sovrabbondanza.
Provare empiricamente a creare un vino, una pietanza, o semplicemente a riparare un attrezzo che ha attraversato i tempi.
Sono, lo ripeto, fiducioso nelle possibilità tecnologiche.
Vedo il progresso medicinale, e la conoscenza.
Sono stato tra i primi a usare il neuromarketing ed a promuovere un approccio olistico al sapere.
Ed ora, pur conoscendo il valore di poter apprezzare in diverse lingue i testi scritti in origine e le sfumature, scorgo un'altra esigenza.
Quella di potermi rallentare per capirne anche i ritmi, come quella semplicità sia stata essenziale per essi, per ascoltarsi e darsi il tempo di creare.
Di come lo scontato sia banale, senza il percorso interattivo. Del pane che mangi, degli odori che senti, della forma delle sensazioni che se clicchi e trascini non scompaiono.
Questo sto dicendo e non che il mondo dei giovani è povero, sono gli occhi che mancano, gli occhi semplici, e le mani che rendono concreta l'esperienza.
Aggiungo un pensiero a posteriori:
Immaginate un mondo in cui tutti sono padroni di più lingue e di istruzione superiori e poi uno in cui chiunque sia in grado di auto sostenersi in semplicità. Ed ora pensate bene in quale sistema vorreste far crescere figli.
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| inviato il 12 Aprile 2024 ore 12:02
@Juan Luca
Mi devi scusare ma non ho capito il senso di quello che hai scritto, cosa c'entra il modo di dedicare il tempo alle cose? Se è quello ma sinceramente non l'ho inteso bene e nel caso mi scuso se ho equivocato.
Ha a che fare col fatto che ho fatto notare che se un adulto vuole criticare un ragazzo almeno dovrebbe usare un modo conforme di scrivere e di esprimersi sul web.
Questo è il primo dei controsensi che vedo in questa a discussione e ho fatto una lista abbastanza dettagliata. Link senza testo introduttivo, quote a fantasia e interruzioni di riga assenti ecc;
forse risulto intransigente ma come si può pensare di criticare gli altri se ci si esprime in un modo così distante dagli standard della comunicazione di chi si critica da rendere meno attendibile anche la sostanza dei propri ragionamenti e non mi riferisco ai refusi, quelli li facciamo tutti.
Questa discussione va pubblicata Facebook e il confronto va fatto con chi si critica. Senza nascondersi dietro al fatto che la prevedibile reazione sarebbe ingiusta e non voluta. |
| inviato il 12 Aprile 2024 ore 12:15
Provo così.
Puoi fare in auto 200 volte, in un giorno, il tragitto da casa fino in centro. Non riuscirai a vedere quello che vedresti a piedi in una volta sola. |
| inviato il 12 Aprile 2024 ore 12:17
Ciechi in un mondo di ipervedenti.
Questo siamo.
hai ragione.. sono gli occhi che mancano.. ma mancano a noi. Abbiamo occhi stanchi. Non sono in grado di "vedere" oltre la superficie.
Gli occhi semplici che citi sono gli occhi giovani, che riescono ad olprepassare la barriera, impenetrabile per noi, di uno schermo da 7pollici.
A noi mancano i simboli. Manca la capacita' di notare particolari infinitesimali, ma funzionali all'uso dello strumento.
Manca la manualita' del gesto.
Certo, il nostro gesto e' la bella calligrafia con pennino d'oro.
Ma vuoi mettere la potenza e l'efficacia di uno swipe rispetto alla lettera scritta a mano?
Voglio dire..
Quando regatavo, e lo facevo ai massimi livelli, sapevo leggere la flessione di uno scafo solcante e le nostre barche facevano 30 nodi.
Oggi bisogna saper usare gli hydrofoil e far volare lo scafo fuori dall'acqua. E le barche fanno 60 nodi.
Io, abituato ai classe libera con i loro trapezi, su una vela moderna volerei fuori bordo in meno di dieci minuti. 
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| inviato il 12 Aprile 2024 ore 12:18
Salt stai confondendo efficenza con efficacia.
In una regata c'è uno start un percorso ed un traguardo, in una vita solo lo start.
E un immenso spropositato bisogno affettivo.
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| inviato il 12 Aprile 2024 ore 12:19
no.. affatto.. |
| inviato il 12 Aprile 2024 ore 13:29
beati monoculi in terra caecorum |
| inviato il 12 Aprile 2024 ore 13:51
Il tragitto poi se lo fai a piedi 200 volte sempre nella stessa direzione è incompleto lo stesso.
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