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Foto digitale e foto analogica: la più affidabile nel tempo


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avatarjunior
inviato il 30 Luglio 2023 ore 23:48

Seguendo con interesse i video postati su YouTube da "Il fotografo venuto dal passato", ne ho visionato uno che mi ha indotto a riflettere. In tale video si parlava sia della fotografia analogica che di quella digitale, con i vari pro e contro di entrambe. Orbene, una riflessione esternata dal conduttore dei video su citati, che riguardava la longevità di tali sistemi, metteva in evidenza una palese pecca del digitale. Infatti, volgendo ad esempio lo sguardo al passato e rammentando sistemi come il minidisc ed il laserdisc, in voga dalla fine degli anni '70 al 2000 circa, ci si rende conto che la dipartita di tali sistemi ne abbia poi reso inattuabile il loro utilizzo per varie ragioni, come la forte difficoltà od impossibilità di trovare nel tempo sia i supporti che i lettori ed i pezzi di ricambio. Rammento bene di aver letto in passato di un museo italiano (purtroppo non ricordo quale) che creata una catalogazione di tutti i propri reperti, registrando tutti i files sugli specifici supporti utilizzati da uno dei lettori di laserdisc in commercio, tempo dopo aveva visto vanificare tale lungo quanto oneroso lavoro a causa della rottura del lettore, impossibile da far riparare a causa della mancanza delle parti di ricambio. Ritornando alla fotografia digitale, al giorno d'oggi al fine di preservare le nostre preziose foto, ci si premura periodicamente di traslarle da un supporto digitale ad un altro più avanzato (es.: da una unità a disco rigido HDD ad una unità a stato solido SSD). Ebbene, se in un lontano futuro per una qualsiasi ragione noi non potessimo più effettuare tali operazioni e non ci fosse nessun'altro che per mancanza di interesse o di tempo non volesse o non potesse farlo, tutte le nostre foto ed anche i video rimarrebbero relegati in supporti digitali che col passar del tempo diverrebbero sempre più obsoleti, con il conseguente quanto inevitabile sorgere della stessa problematica presentatasi al museo di cui parlato innanzi. In pratica, tutti i nostri dati digitali andrebbero irrimediabilmente perduti. Quanto illustrato non avviene invece con la fotografia analogica, che ci permette di avere sempre e comodamente a portata di mano foto e negativi che, se trattati bene, avranno una vita lunghissima. Infine, a parte le pellicole il cui supporto in poliestere dà un'innegabile garanzia di grande durata, in merito alla carta a seguito di ricerche e test effettuati nel tempo da vari laboratori nel mondo, fra tutti i vari supporti sia del passato che del presente, quello che si è rivelato più affidabile e duraturo nel tempo è la carta.

avatarsenior
inviato il 31 Luglio 2023 ore 0:04

Distinguerei: ci sono stati sistemi di conservazione dei dati legati a un particolare tipo di supporto, e quando il lettore non è più disponibile o quando il supporto si deteriora ci sono grossi problemi a conservare i dati o anche semplicemente a consultarli. Quando non ci saranno più lettori ottici consultare i CD e i DVD sarà un problema.
Oggi però mi pare che siamo in una situazione differente: un file audio o una foto digitale o un filmato non sono legati a un tipo particolare di supporto: un jpg è sempre un jpg, sia che stia su un cd dati, su un floppy o su un hard disk. Quindi è facilmente riversabile da un tipo di supporto a un altro. L'unico problema potrebbe essere, in futuro, che non sia più disponibile il software per la decodifica dei dati. Ma per rimediare potrebbe essere sufficiente, nel caso di archivi di dati che si considerino particolarmente importanti, conservare assieme ai dati anche l'algoritmo necessario alla loro decodifica.

avatarjunior
inviato il 31 Luglio 2023 ore 6:35

Nel suo scritto lei ha nominato il vetusto floppy-disc. Rifacendoci a quanto da me precedentemente citato, se un fotografo ritrovasse casualmente dopo tanti anni dei suoi vecchi floppy-disc od anche zip-drive, dove a suo tempo aveva memorizzato delle foto od altro, lei crede davvero che al giorno d'oggi riuscirebbe a trovare facilmente gli specifici lettori, in modo tale da poter traslare i files su un altro supporto digitale odierno? Molto probabilmente, se non sicuramente, tutti i dati contenuti in tali supporti andrebbero perduti. Ovviamente, in casi analoghi la medesima cosa avverrebbe con qualsiasi altro supporto o lettore.

avatarsenior
inviato il 31 Luglio 2023 ore 12:02

Nel suo scritto lei ha nominato il vetusto floppy-disc. Rifacendoci a quanto da me precedentemente citato, se un fotografo ritrovasse casualmente dopo tanti anni dei suoi vecchi floppy-disc od anche zip-drive, dove a suo tempo aveva memorizzato delle foto od altro, lei crede davvero che al giorno d'oggi riuscirebbe a trovare facilmente gli specifici lettori, in modo tale da poter traslare i files su un altro supporto digitale odierno? Molto probabilmente, se non sicuramente, tutti i dati contenuti in tali supporti andrebbero perduti. Ovviamente, in casi analoghi la medesima cosa avverrebbe con qualsiasi altro supporto o lettore.


Certo, ma quello che volevo dire è che ci sono stati dei formati di scrittura dei dati legati al supporto: un CD audio necessita di un lettore ottico per essere ascoltato, idem un'audiocassetta o un floppy disk . Ma la maggior parte dei formati che usiamo oggi non sono legati a un lettore specifico o a un supporto speciale: un jpg o un mp3 sono sempre uguali sia che stiano su un vecchio floppy o su un hard disk di ultima generazione. Per questo motivo si possono agevolmente riversare da un supporto all'altro quando si vede che i supporti stanno diventando obsoleti. In questo modo gli archivi che consideriamo importanti si potranno agevolmente consegnare ai posteri, semplicemente avendo cura di salvare, assieme ai dati, anche gli algoritmi necessari per la loro decodifica, e i dati saranno sempre accessibili anche in futuro, perchè potranno stare su supporti in uso. Ovviamente per garantirci da perdite accidentali dei dati saranno necessari anche dei procedimenti di ridondanza. Poi potrà sempre essere possibile la perdita di dati di qualche archivio per motivi accidentali, ma questo avviene da sempre, anche coi supporti cartacei: se brucia una biblioteca i testi che contiene e che sono esemplari unici, di cui non esistono copie, vanno persi. Già successo in passato.

avatarsenior
inviato il 31 Luglio 2023 ore 22:23

Analogico e digitale sono tecnologie diverse con problematiche diverse. Un album di negativi abbandonato in cantina non è più longevo di un floppy disk. I miei negativi degli anni 70 conservati male sono quasi tutti danneggiati. La differenza è che da un analogico anche se danneggiato qualcosa di vede, da un digitale o si ottiene il file integro o nulla.
Comunque anche l'immagine digitale può essere stampata su carta fotografica ed avere la durata di una stampa analogica.
Data l'ampia diffusione dei supporti di memorizzazione il periodo in cui si continueranno a trovare periferiche compatibili è sicuramente molto lungo garantendo la possibilità di trasferire i dati su supporti più recenti.
floppy disk e drive iomega zip sono ancora ampiamente disponibili, basta cercare su ebay.

avatarsenior
inviato il 31 Luglio 2023 ore 23:54

" Comunque anche l'immagine digitale può essere stampata su carta fotografica "
Esatto, il problema forse non e' tanto il digitale di per se ma il modo di utilizzarlo

avatarsenior
inviato il 01 Agosto 2023 ore 0:39

Tutti i dettagli presenti in una immagine digitale non ci stanno in una stampa di piccole o medie dimensioni, quindi vanno persi; pertanto, salvo voler stampare di ogni foto delle copie molto grandi, la stampa non è un buon modo di archiviazione (oltre a costi e spazio). Le pellicole occupano relativamente poco spazio (più dei supporti per file digitali ma meno delle stampe) e conservano tutti i dettagli presenti.
Sto da poco mettendo mano all'archivio fotografico di mio papà (riposto in cantina da decenni), con foto su pellicola di oltre 50 anni fa, nessun problema nel vederle e volendo di stamparla con ingranditore o rifotografarle o scansionarle. Invece voglio vedere quando qualcuno troverà tra qualche danno i suoi HD con le foto digitali più recenti che cosa riuscirà a cavarne (sempre che quegli HD funzionino ancora): finirano dimenticate.
La verità è che le foto su pellicola non hanno bisogno di particolari manutenzioni e sono sempre "visibili ad occhio", mentre questo non è vero per le foto digitali che hanno bisogno di "manutenzione".
Quindi sarebbe saggio rassegnarsi all'idea che il 99% delle foto digitali andranno perse nell'arco di una generazione; cioè al massimo nel passaggio dal fotografo ai suoi figli, non credo che andranno oltre. Ovviamente non parlo delle grandi foto di grandi autori, ma di quel patrimonio culturale e di memoria dato dalle foto della gente comune.

avatarjunior
inviato il 04 Agosto 2023 ore 2:04

Personalmente, dopo la riflessione di cui parlato, tralasciando la fotografia digitale mi sono avvicinato ancor più a quella analogica. A parte ciò, c'è da dire che a riguardo delle foto digitali, nella maggioranza dei casi la gente tende a stamparne ben poche se non affatto, con le susseguenti problematiche di cui già discusso.

avatarsenior
inviato il 04 Agosto 2023 ore 5:58

Quindi sarebbe saggio rassegnarsi all'idea che il 99% delle foto digitali andranno perse nell'arco di una generazione; cioè al massimo nel passaggio dal fotografo ai suoi figli, non credo che andranno oltre. Ovviamente non parlo delle grandi foto di grandi autori, ma di quel patrimonio culturale e di memoria dato dalle foto della gente comune
.

Magari poi servirà anche dividere per "grado di perdita", vedo sempre più gente che torna da uscite giornaliere con vagonate di file, sempre più gente afflitta da insonnie croniche nel pensare a come tenere salvati vagonate di Tb di file in varie copie fisiche con copia su disparati cloud, perfino che andando oltre fa copie su altrettanti Hd poi affidati in custodia a persone domiciliate in altri indirizzi.

Ma veramente esiste un così immane quanto prezioso "bolo" di non so cosa da proteggere perfino da una possibile invasione aliena?

avatarjunior
inviato il 04 Agosto 2023 ore 6:57

Per SaroGrey: "Ma veramente esiste un così immane quanto prezioso "bolo" di non so cosa da proteggere perfino da una possibile invasione aliena?" --- Per coloro che li creano, le foto ed i video sono importanti "cimeli" da conservare, perchè rappresentano innumerevoli attimi trascorsi con i propri familiari, parenti, amici. Momenti significativi di vita che non torneranno mai più, da conservate in preziosi files da preservare in ogni modo possibile. E' per questa ragione che si tende a far di tutto per porli al sicuro dal tempo od altro, tramite le traslazioni di cui parlato. Finchè sarà possibile far ciò i propri ricordi saranno salvi, ma quando per svariate ragioni non sarà più possibile, tutto cadrà irrimediabilmente nell'oblio del tempo. Infine, fino a che punto si potrà affidamento nel digitale?

avatarsenior
inviato il 04 Agosto 2023 ore 7:41

Certamente la stragrande maggioranza delle foto digitali andranno perse, ma soprattutto perché se ne fanno troppe: con l'analogico la gente mica fotografava i piatti al ristorante, mica si faceva i selfie eccetera. Si salveranno quelle poche che si vorranno salvare, forse stampate ma forse no, e saranno all'incirca le stesse dei tempi della pellicola.

avatarjunior
inviato il 04 Agosto 2023 ore 8:08

Penso che lei sia troppo ottimista. Credo che le stampe ricavate da files digitali non eguaglieranno mai numericamente le stampe ottenute da pellicola, per ragioni già esternate.

avatarsenior
inviato il 04 Agosto 2023 ore 11:21

Certamente la stragrande maggioranza delle foto digitali andranno perse, ma soprattutto perché se ne fanno troppe: con l'analogico la gente mica fotografava i piatti al ristorante, mica si faceva i selfie eccetera. Si salveranno quelle poche che si vorranno salvare, forse stampate ma forse no, e saranno all'incirca le stesse dei tempi della pellicola.


CoolCoolOra in tempo molto breve parecchi corpi macchina, in special modo quelli degli amatori, con il loro contatore scatti raggiungono centinaia di migliaia di scatti di cui il 99% sono al gatto castrato rinco sul divano, ai poggioli dei vicini comprese le auto e i camini, a tenebrose librerie poi tirate su di stop a iosa, poi non di meno a ritratti tipo foto segnaletiche, lago di Braies e variopinti canovacci da cucina,

qua servirebbe una Greta che salvi tutto questo da una possibile formattazione cosmica.

avatarsenior
inviato il 04 Agosto 2023 ore 11:53

Rammento bene di aver letto in passato di un museo italiano (purtroppo non ricordo quale) che creata una catalogazione di tutti i propri reperti utilizzando i supporti del laserdisc, tempo dopo aveva visto vanificare tale certosino quanto costoso lavoro a causa della rottura del lettore, impossibile da far riparare a causa della mancanza dei pezzi di ricambio.


E' sufficiente comprare un altro lettore, usato ovviamente. Su ebay ce ne sono una caterva, inclusi alcuni pezzi di ricambio, basta cercare "lettore laserdisc".

Rifacendoci a quanto da me precedentemente citato, se un fotografo ritrovasse casualmente dopo tanti anni dei suoi vecchi floppy-disc od anche zip-drive, dove a suo tempo aveva memorizzato delle foto od altro, lei crede davvero che al giorno d'oggi riuscirebbe a trovare facilmente gli specifici lettori, in modo tale da poter traslare i files su un altro supporto digitale odierno?


Anche qui, basta cercare su ebay (quindi nulla di esoterico o qualche sito di nicchia noto solo ad appassionati).
Lettori floppy disk da 3,5'' se ne trovano a iosa e te lo tirano dietro (5-10€). Ci sono anche USB. quindi utilizzabili anche sul pc ultimo grido. Anzi, questi li si può recuperare gratuitamente anche in qualche discarica (basta cercare) o da qualche pc vecchio finito nel dimenticatoio.
Lettori zipdisk si trovano anche loro su ebay, un po' più costosi perchè meno diffusi dei florri da 3,5'', ma si trovano tranquillamente. Unica questione, serve un attacco IDE (se interno) o la parallela (se esterno), ma anche questo problema si risolve tranquillamente, basta recuperare un pc di 10-15 anni fa e il problema è bello che risolto.
Floppy 5.25'' qui non so chi ci avrebbe potuto salvare delle foto, comunque anche con questi, oggi e sempre su ebay, si trovano sia i lettori, sia dei pc (ovviamente vecchi) in grado di leggerli.

Una volta letti i dati, basta travarsarli su un sopporto moderno (chiavetta usb, hard disk).
Ho di recente collegato e usato uno scanner SCSI del 2001 sul mio pc con windows 10 e senza nemmeno impazzire con i driver SCSI (trovati sul sito adaptec).

Problemi potrebbero darli quei formati-meteora proprietari (e sony ha dato un gran contributo in merito) introdotti dalle case e abbandonati di lì a poco per lo scarso successo, dovuto principalmente al rapporto q/p pessimo. Vero Sony?

Oggi come oggi, basta fare un backup su uno o più HDD e/o su cloud per stare tranquilli.

avatarsenior
inviato il 04 Agosto 2023 ore 15:51

@Roby: il problema non è e non sarà recuperare vecchi lettori o vecchi PC per leggere il contenuto di un HD, di un Floppy o di qulunque altro supporto; il problema sarà: qualcuno (i nostri nipoti, chi acquisterà la nostra casa con dentro le nostre cianfrusaglie, ecc.) avrà voglia di farlo? Io credo di No! Credo che quei supporti finiranno dritti in discarica; invece delle diapositive o dei negativi possono essere visionati senza troppe difficoltà e già il semiplice fatto che si vede che è una scatola di negativi/diapositive credo gli riservi un pochino più di riguardo e prima di finire nel cestino magari qualcuno un'occhiata gliela da (e magari decide di salvarle, vedi caso Vivian Mayer).

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