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Rosazza: borgo misterioso..


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Rosazza: borgo misterioso.., testo e foto by Giuly.mos. Pubblicato il 01 Giugno 2020; 12 risposte, 2839 visite.


Troppo spesso si abita vicino a dei luoghi particolari, se ne sente parlare e non ci si prende mai il tempo per visitarli con calma. Oppure, sempre troppo spesso li si visita in maniera superficiale, passandoci per caso o frettolosamente, o ancora senza nemmeno prendere informazioni e ascoltarne la loro storia.
Ed é quello che é capitato a me con il borgo di Rosazza, non tanto lontano da tutti i miei confini, famoso per essere un paesino pedemontano, subito dopo la strada per andare a Bielmonte, luogo turistico e sciistico per eccellenza nei dintorni di Biella.
Ma il crescente interesse per la fotografia in bianco e nero, mi ha portato a domandarmi dove e cosa potessi andare a fotografare. Da questa domanda l'idea di andare in Valle Cervo a fotografare quei paesini dall'aspetto un po' retrò. Senza sapere bene cosa andavo cercando ho scoperto che, quello che sarei andata a fotografare, aveva in realtà origini storiche e misteriose.
Ebbene si, misteriose e suggestive, ma anche semplicemente spiegabili.
Per arrivare a Rosazza ho, quindi, dovuto salire i pendii piemontesi, lungo le rive del fiume Cervo, che da il nome all'omonima valle ai piedi delle Alpi Pennine. Rosazza é in provincia della mia amata Biella, luogo mio di nascita e storico se settore laniero del passato, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo.
Il Comune di Rosazza

é situato ad un altitudine di quasi 900 metri sul livello del mare, attualmente é abitato da meno di 100 abitanti, sicuramente perché lontano dalla città e dalle sue comodità tanto preferite dai giovani e dai meno giovani. Ho subito notato entrandovi che é disseminato da numerose opere architettoniche e artistiche che vedono la presenza di simboli massonici, quali rose e stelle a cinque punte, che rappresentano l'essenza del Senatore del Regno nella fine del diciottesimo secolo, Federico Rosazza, membro della Giovane Italia mazziniana e Gran Maestro Venerabile della massoneria, dal quale il paese prende il nome.
Nato nel 1813 in questo paese della Valle Cervo, che originariamente era una stretta striscia di terra ritenuta una frazione del paese più da basso, chiamato Campiglia Cervo, Federico é un uomo di grandi interessi e capacità. Scrittore famoso di romanzi, aveva anche notevoli interessi per i dipinti e per la musica, approfittando dei suoi viaggi politici a Torino e Genova per frequentare le opere ai teatri come al teatro Regio di Torino dove un intero palco era riservato alla sua famiglia.
L'interesse per la musica non rimane però solo puramente teorico. Infatti pare che la sua passione lo portasse a prendere lezioni da un noto maestro del territorio, il maestro Ronco. Famoso é il bel pianoforte ancora oggi presente in una delle sale del castello. Anzi, era talmente appassionato da voler un pianoforte in ogni sua abitazione, anche quelle frequentate più di rado come la casa di Genova o il casale di Alba.
Insomma un uomo con l'interesse per l'arte in tutte le sue forme, una persona veramente di cultura generale notevole.
Purtroppo il filantropo e politico biellese Federico Rosazza, nel 1865 subisce la tragica morte della prima figlia Ida Rosazza che cede alla vaiolo. Questo lutto segna indelebilmente la sua vita.
Incomincia ad interessarsi alla parte esoterica dei misteri e con l'intento di mettersi in comunicazione con la figlia Ida si abbona agli annuali dello spiritismo ed assieme al suo amico, architetto e pittore Giuseppe Maffei nativo anche lui del Biellese (nel paesino di Graglia nell'opposta valle Elvo 1821-1901) partecipa a numerose sedute spiritiche. Durante alcune di queste sedute alcune fonti sostengono che la figlia gli fosse apparsa, le stesse fonti affermano che il Maffei fosse dotato di poteri mediatici e facoltà paranormali. Pare infatti che molte decisioni fossero prese dal maestro solo dopo aver “consultato” il proprio spirito guida,
Fu proprio durante alcune di queste sedute che la figlia di Federico lo esortò a costruire per il paese, chiese, tempi, monumenti e non meno importante il castello che diventerà la residenza dello stesso Senatore Rosazza.
Fra le curiosità che ho letto più volentieri é la propensione al territorio del Senatore Rosazza anche verso l'arte della cucina. Forse spinto dalla sua passione per la botanica accanto alle piante esigeva anche un orto. Prediletti dal Federico erano gli asparagi, le patate e i cavoli di inverno. Verdure accostate sovente al riso, al punto da predisporre, nei periodi in cui abitava a Torino e a Genova, numerose spedizioni in carrozza o in treno di questi prodotti. Ma anche di vini, formaggi e burro biellese. Una sorta di “pacco da giù” dell'epoca. Possedeva anche un azienda vinicola a Cerreto Castello destinata alla produzione del nostro noto nebbiolo, così come accadeva anche ad Alba.
Insomma un uomo segnato dall'esoterismo che non si faceva mancare nulla.
Tutto questo mi spiega anche un po', o forse per i più scettici sarebbe opportuno dire che mi condiziona un po', nel mio giro fotografico. L'aria fresca che si respira passeggiando per il paese, sembra essere carica di importanza. Forse le opere storiche che si sussieguono continuamente, forse la ricerca delle notizie che vi sto elencando, mi mette addosso una sensazione di pesantezza mentre mi aggiro con attenzione osservando il paesaggio.
Ma torniamo alla storia.

Dunque assieme al Maffei nel 1883, sulle rovine della precedente chiesa, il senatore progetta e costruisce la Chiesa/Templio dedicata a San Eusebio. La Chiesa principale che ospita numerose statue e sculture rappresentanti santi, rose e stelle a cinque punte. In essa vi é addirittura una svastica, il cui significato ottocentesco originario però si distacca completamente da quello che conosciamo oggi.
Nella sala principale il soffitto, ispirato al firmamento stellato, riporta l'Orsa Maggiore, l'Orsa Minore e la Via Lattea. Dicono sia una spettacolo. Ovviamente in questi giorni di restrizioni per il virus non mi é stato possibile visitarla, ma credo che tornerò.
Si dice che proprio in questo tempo si tenevano sedute spiritiche, con lo scopo di evocare maestri spirituali defunti.
Secondo le mie ricerche l'attività del duo Rosazza-Maffei fu, tra il 1883 ed il 1887, influenzata dal medium polacco Towianski accolto a Torino grazie alle leggi sabaude volute da Cavour, in un periodo nel quale gli occultisti erano condannati alla esilio in tutta Europa.
Sempre parlando del Cavour che intratteneva spesso corrispondenza massonica con il Senatore pare che i due, per non essere scoperti usassero, come di costume fra i massonici, nomi in codice. Il Rosazza si dice si facesse chiamare “il Gatto”.
Qualche metro prima del Tempio sulla destra del fiume, un ponte in pietra a tre archi che segna l'ingresso del cimitero monumentale alle porte del paese. Davanti ad esso un altro sito storico con tre pietre religiose contenute in una specie di rientranza oscura.


Non da poco la vista sul fiume Elvo che si gode dal ponte, anche quella spesso fotografata per le sue discese d'acqua che formano brevi cascatelle.
Lunghe passeggiate mettono in comunicazione tutte le parti del paese. In realtà il cammino di queste porta fino alla galleria che sottopassa il Colle della Colma, che collega i santuari di Oropa a quello di Andorno. Il traforo e la strada che li collega sono stati costruiti tra il 1889 ed il 1898 e sono ancora tutt'oggi in uso. Molte sono state le mulattiere ripristinate in questo periodo e tutti questi percorsi sono disseminati, per non cambiare tema, da cappellette religiose.
Non solo. A contributo di queste opere di notevole importanza spiccano le cave di granito e di pietre ritenute a gran conto dal Rosazza. La famosa pietra della Balma, per chi non la conoscesse, é molto apprezzata in tutto il mondo.
Basti pensare, vanto del Biellese che non tutti conoscono, che il piedistallo della statua della Libertà di New York é stato realizzato proprio con il granito ricavato dalle mie valli. Queste opere hanno dato lavoro per più di trent'anni agli scalpellini biellesi di cui una recente scultura posta alla base della conca della “Balma” a loro dedicata.


In centro al paese il Municipio con la Torre Civica composta da merlature ghibelline

possiede al suo interno una scala in marmo bianco di indubbio interesse architettonico.
Alla destra del paese in direzione Colle della Gragliasca, in alto il Castello residenza di Federico Rosazza iniziato nel 1881 e terminato nel 1889; anno, tra l'altro, della morte dello stesso. Il castello possiede un enorme sala dove il Senatore aveva posto tutti i suoi più bei dipinti.

Il castello progettato dall'amico Maffei é stato costruito seguendo l'estetica “della rovina”. In esso sono presenti finti colonnati, architravi e muri trattati con acidi. Sono chiari i riferimenti agli antichi templi di Paestum con evidenti collegamenti esoterici.
Il giardino del castello ed il paese sono adornati da piante di grande pregio provenienti da tutto il mondo.

Se leghiamo dunque le fontane, i monumenti e gli edifici storici, ai detti ed alle leggende sulle sedute spiritiche e sull'indubbia appartenenza del Senatore Rosazza alla massoneria, riusciamo indubbiamente a spiegarci quell'aria misteriosa e magica che si respira in tutto il paese.
La pace e la serenità di questo borgo turistico é fermamente difesa dai suoi abitanti e coadiuvata dal fatto che la moderna telefonia poco si collega. Qui infatti le montagne schermano il segnale ed i telefonini per lo più, tacciono.
I visitatori che nel fine settimana passeggiano per i sentieri del paese in cerca di serenità e di frescura in estate, si fanno ora più numerosi. In questa stagione infatti molte famiglie dalle grandi città vengono per “aprire” le residenze estive, rendendo il paese un tantino più vivace.
Ma a detta di tutti i visitatori, il borgo medioevale resta comunque il più misterioso d'Italia.

Giuliana Mosca



Risposte e commenti


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avatarjunior
inviato il 24 Settembre 2020 ore 8:05

Complimenti, bel reportage, avvincente. Brava. Roby;-)

avatarjunior
inviato il 30 Settembre 2020 ore 20:53

Graaazie:-P

avatarsupporter
inviato il 11 Ottobre 2020 ore 18:36

Articolo interessante e ben corredato da bellissime immagini monocromatiche... complimenti... Cool

avatarjunior
inviato il 11 Ottobre 2020 ore 20:41

GrazieSorriso

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2020 ore 19:18

Concordo con Luciano e Roby, una bella narrazione, interessante e con belle fotografie a complemento.
Brava

avatarjunior
inviato il 14 Ottobre 2020 ore 21:21

Grazie Fabio. Gentilissimo

avatarsenior
inviato il 28 Novembre 2020 ore 13:43

Rosazza! Mia moglie aveva lì una grande casa,quando era piccola, ogni fine settimana ci andava con la propria famiglia.
Confermo l'aspetto "vintage" del paese ed un aria misteriosa ma molto affascinante.

avatarsenior
inviato il 28 Novembre 2020 ore 15:59

Di grande interesse storico e culturale, non conoscevo, ti ringrazio per il bellissimo articolo.
Ciao
Pierpaolo

avatarjunior
inviato il 28 Novembre 2020 ore 17:55

bravissima! abitando a bi ci passo ogni tanto per camminare o correre... oggi me l'hai raccontata in modo diverso! :)
ps: ogni tanto guardo per prender casa li o a piedicavallo... guardo solo... un giorno chissà!

avatarjunior
inviato il 28 Novembre 2020 ore 23:19

Grazie a tutti.
Andrea se ti piacerebbe una casa in queste zone, ragionaci perché di questi tempi i prezzi sono veramente molto bassi;-)

avatarsenior
inviato il 29 Novembre 2020 ore 0:18

io pugliese trapiantato a milano ci ho fatto un capodanno molti anni fa....ricordo una faggeta e tanta neve. un bel posto, specie se si fugge dalla mondanità
grazie x il racconto

avatarjunior
inviato il 30 Novembre 2020 ore 22:44

Grazie a te. Questo anno temo che non lo vedremo con la neve. L'ultimo diluvio ha portato via 2/3 delle strade.Triste





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