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Corsica


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Corsica, testo e foto by Gipeto. Pubblicato il 07 Settembre 2011; 3 risposte, 5305 visite.





Spesso, nel decidere le mete delle vacanze, pensando alla Natura, si pensa soprattutto a mete esotiche e lontane, mentre anche vicino a noi ci sono delle mete assai appetibili per fotografi naturalistici che, magari, non vogliono o non possono andare troppo lontano o spendere troppo.
Anche per questi motivi, quest'estate, con 4 miei amici (assolutamente disinteressati alla fotografia) abbiamo deciso di andare in vacanza in Corsica, meta vicina (più vicina della Sardegna per chi come noi abita nel settentrione) e molto interessante. L'abbiamo girata tutta (anche se non soffermandoci ovunque) in auto, dormendo negli attrezzatissimi campeggi che sono disseminati più o meno ovunque sul territorio dell'isola.

Una montagna in mezzo al Mar Tirreno: la maggior parte della gente pensa che la Corsica sia una meta balneare: spiagge bianche, località turistiche con discoteche, o tuttalpiù una meta gastronomico-culturale, con le sue cittadine caratteristiche, le sue birre, i suoi formaggi, i suoi salumi, il suo pesce ecc.. E' certamente tutto questo, ma è anche una montagna. Una montagna che supera i 2700 metri con la sua cima più alta (il monte Cinto) e dove, d'inverno, si può anche sciare. Ci sono vari sentieri, tutti egregiamente segnalati, ma il più importante è di certo la GR20, che attraversa l'intera Corsica in una quindicina di tappe da nord-ovest a sud-est. Per questa sua caratteristica, la Corsica è una meta molto interessante per un fotografo naturalistico, sia per la varietà di specie che può offrire (si va da una fauna marina ad una alpina in pochi minuti di macchina), sia nell'ottica di accontentare anche mogli/mariti/compagni/figli/amici che non avrebbero grande voglia di farsi due settimane nella giungla del Borneo o sulle cime dell'Himalaya solo perché noi si vuole fare fotografie naturalistiche quando loro vorrebbero rilassarsi girando per città o passando i pomeriggi sdraiati su di una spiaggia.




Zuiko Digital 14-45mm f/3.5-5.6 @ 14mm f/6.3 1/60. Nei pressi della località Centuri port.


Fotografia faunistica

La Corsica garantisce, per la sua varietà di habitat, una grande varietà di animali fotografabili.
Ovviamente, trattandosi di un'isola, la maggior parte di essi sono uccelli (la Corsica viene a volte definita l' Île des oiseaux), molti dei quali sono osservabili, anche se non nidificanti, perché sfruttano l'isola come ponte per attraversare il tirreno durante le migrazioni. Inoltre, vi sono anche specie endemiche (ad esempio il Picchio Muratore Corso (Sitta whiteheadi)) e gli animali tendono ad essere generalmente poco schivi e non è difficile vedere un falco o un'albanella fare lo spirito santo a pochi metri di distanza, o un cormorano tuffarsi in mare non distante dalla spiaggia dove i bambini giocano e le signore prendono il sole?
Andando poi in alta montagna, si può trovare un'avifauna alpina: il Corvo imperiale (Corvus corax), il Gracchio alpino (Pyrrhocorax graculus), ma soprattutto l'aquila reale (Aquila chrysaetos) e il Gipeto (Gypaetus barbatus), che qui sopravviveva anche quando si era ormai estinto in Sardegna e sulle Alpi, e continua a volteggiare indisturbato alla ricerca della carcassa di qualche pecora, o magari, di qualche Muflone corso (Ovis gmelini musimon var corsicana).




Zuiko Digital 14-45mm f/3.5-5.6 @ 14mm f/6.3 1/160s polarizzatore. Isola di Lavezzi.

Non avendo un'attrezzatura adatta alla caccia fotografica, non mi sono informato in particolare sulle possibilità di praticarla (presenza di capanni, località segnalate, ecc..) ma certamente un abile cacciatore fotografico troverà pane per i suoi denti sia negli stagni costieri della costa orientale sia sui sentieri montani, sia sulle scogliere scoscese della costa ovest.
Personalmente, disponendo di un sigma 150mm macro mi sono dedicato molto alla fotografia di insetti. Nel periodo in cui sono andato (fine agosto-inizio settembre) le libellule spadroneggiavano: ho portato a casa svariate foto di moltissime specie di Libellule, che, come mi han fatto sapere gli amici di Odonata.it, sono in gran parte endemiche e in molti casi veramente particolari. Anche chi ama fotografare lucertole e altri piccoli rettili non sarà deluso, dato che sia sulla costa rocciosa ovest sia sulle montagne rocciose dell'entroterra vi è una grande quantità (e varietà) di questi animali.


Fotografia paesaggistica




Zuiko Digital 14-45mm f/3.5-5.6 @ 14mm f/8 1/100 polarizzatore. Lungo il sentiero per arrivare al rifugio Ciuttulu (che è ai piedi della cima visibile nella foto), 2000 mslm.

Se faunisticamente la Corsica risulta molto interessante, è però paesaggisticamente che rende al massimo, infatti, ancor più spesso che " l' Île des oiseaux" l'isola viene definita, a ragione, "l' Île de beautè".
Le coste offrono tutto quello che si può desiderare: scogliere scoscese, spiagge bianche, spiagge di ciottoli neri (come la famosa spiaggia di Nonza), formazioni granitiche che ricordano le guglie di una cattedrale gotica (le calanche di Piana, patrimonio dell'Umanità secondo l'UNESCO). Dalle montagne, poi, è facilmente visibile il mare e la non lontana Sardegna. E praticamente ovunque, andando in giro per le strade di quest'isola, si offrono scorci interessanti da immortalare sui nostri sensori (o pellicole?).
In particolare, a nord merita certamente una visita la spiaggia di l'Ostriconi, dove sfocia il fiume omonimo che offre bellissime possibilità di riflessi dei canneti sulle sue sponde e dei monti del vicino Desert des Agriates, ottima location peraltro anche per la fotografia di insetti, uccelli acquatici e non (Cormorani, Upupe, Passeri solitari, giusto per citare quelli che ho visto personalmente) e per osservare la macchia mediterranea che si inerpica sulle dune alle spalle della spiaggia. Le ripide scogliere del "dito", interrotte solo da spiagge di ciottoli neri, sono anch'esse un'ottima fonte di scatti spettacolari, ma forse i punti migliori sono le calanche di piana, vicino a Porto, sulla costa Ovest. Queste formazioni sono veramente spettacolari e meriterebbero di essere esplorate a fondo per poter osservare ogni singolo scorcio che offrono. La costa est, forse la più turistica grazie alle spiagge sabbiose e lisce non offre grandi scorci, almeno nella sua parte più settentrionale, anche se andando poco all'interno si può addentrarsi nella verde Castagniccia, mentre andando verso sud prima di Porto Vecchio si iniziano ad incontrare delle spiagge tanto belle quanto generalmente affollate d'estate, quali Palombaggia e Rondinara, giusto per citarne un paio, che vengono divise da grossi roccioni granitici che preannunciano l'innalzamento della costa che diventerà via via più pronunciato andando verso Sud.
Un possibile reportage interessante, poi, sarebbe andare a scovare e a fotografare le infinite torri di guardia erette in tantissimi punti della costa dai Genovesi per proteggersi dalle incursioni dei pirati saraceni. Queste torri, trovandosi ovviamente nei posti più prominenti della costa, sono generalmente dei soggetti piuttosto fotogenici.




Zuiko Digital 14-45mm f/3.5-5.6 @ 14mm f/5 1/160 polarizzatore. Cap Corse.

Particolarmente interessanti, poi, sono le isole che si trovano tra la Sardegna e la Corsica, in particolare l'isola di Lavezzi, riserva naturale protetta, raggiungibile solo tramite i viaggi organizzati che offrono una visita della costa meridionale (che, nella zona di Bonifacio è veramente spettacolare con le sue scogliere calcaree a picco sul mare) e quindi portano sull'isola dalla quale si ritorna a sera. L'isola è deserta, nel senso che non ci abita nessuno, ma durante il giorno d'estate si riempie di gente, con molte barche alla rada nei suoi golfetti ed insenature. Ciononostante, è sempre possibile trovare uno scorcio sui magnifici megaliti granitici e osservare animali (in particolare gechi e uccelli marini) e piante, alcune delle quali endemiche senza subire troppo disturbo dalla massa di turisti.
I monti, invece, offrono paesaggi dal sentore "alpino" per quanto diverso: pini larici secolari si stagliano contro le vette o si riflettono nei laghetti e nelle pozzines. Superato un crinale, si osserva a una distanza che pare veramente risibile il mare e, poco oltre, la Sardegna e magari il continente molto più lontano. Ci si può inoltre infilare lungo le stradine che risalgono le strette gole dei torrenti avendo degli scorci quasi da canyon americano.
Tutto questo, parlando solo di fotografia prettamente naturalistica: infatti le cittadine corse offrono già da sole tutta un'ampia varietà di possibili scatti interessanti, spesso integrandosi meravigliosamente con il paesaggio naturale circostante, come ad esempio Corte, incastonata alle pendici di un monte.


Considerazioni sull'attrezzatura

La mia attrezzatura durante il viaggio è stata la seguente: Corpo macchina Olympus E-500, Zuiko digital 14-45mm f/3,5-5,6, Zuiko digital 40-150 mm f/3,5-4,5, Sigma 150mm APO macro EX-DG e polarizzatore Hoya.
Trovandocisi spesso a dover lavorare con il mare in buona parte del fotogramma, magari con il sole alto, quando la radiosità della Corsica è al suo massimo, il polarizzatore può veramente aiutare una foto. L'ho sempre tenuto montato sullo Zuiko Digital 14-45mm salvo durante qualche uscita notturna e devo dire che ne è sempre valsa la pena, complice anche il bel tempo che ci ha accompagnato durante tutta la vacanza. Per quanto riguarda gli obiettivi: ai fini della fotografia paesaggistica ovviamente le focali grandangolari offrono degli scorci unici, ma non disdegnate anche le focali medio-lunghe, ad esempio per fotografare delle isole a largo della costa senza che queste risultino puntini in mezzo al mare.
Personalmente ho usato soprattutto lo Zuiko Digital 14-45mm f/3,5-5,6 (che per essere un'ottica kit è veramente buona) e si è comportato veramente bene, offrendo rarissime volte flares o altre aberrazioni fastidiose e, nonostante l'abbia portato spesso e volentieri in spiaggia o trattato senza troppi riguardi nell'arrampicarmi su roccioni o nel scalare sentieri non ha dato nessun segno di problemi, al contrario del sigma 150mm macro che ho dovuto portare a riparare appena tornato per rottura del modulo hsm dovuto (a detta del riparatore) allo sporco accumulatesi. E pensare che l'ho trattata con un riguardo infinitamente maggiore rispetto alle due ottiche kit zuiko digital! Ad ogni modo, dato che spesso ci si può trovare in riva al mare, sulla spiaggia o in altri posti non proprio pulitissimi o asciuttissimi (come sotto alle cascate dell'entroterra) avere un'ottica tropicalizzata è certo una condizione, seppur assolutamente non necessaria, utile per non avere troppi patemi d'animo.
Riguardo alla macchina, la mia Olympus E-500, pur non essendo di certo al top della tecnologia attuale mi ha offerto comunque ottime prestazioni, visto anche il tipo di fotografie fatte (macro e paesaggi) che non sollecitano troppo i suoi punti più deboli, velocità dell'AF in primis.




Sigma 150 macro f/2,8 1/200s @ f/8. Nei pressi della località Centuri port.



Lorenzo Caccianiga nato nell'aprile 1988, è studente di Fisica, ma da sempre è interessato (anche) alla natura. Ha iniziato a scattare con un'olympus OM-1 anni fa, dedicandosi inizialmente alle fotografie astronomiche per poi passare in fretta a quelle naturalistiche. Dal dicembre 2006 ha fatto il salto verso il digitale con una Olympus E-500 e da allora ha iniziato a dedicarsi seriamente alla fotografia e alle sue tecniche.



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user24002
avatar
inviato il 27 Giugno 2013 ore 23:22

Ciao Lorenzo anche io amo la Corsica, appena ho un po di tempo ci vado con la famiglia,ho un appartamento in un residence a Moriani plage da cui appena posso mi muovo per visitare le bellissime montagne corse. come te anch'io fotografo con Olympus e sigma. ciao un caro saluto e complimenti per il bel reportage.:-P

avatarjunior
inviato il 28 Giugno 2013 ore 10:00

Grazie! anche io conto di tornarci a breve... magari per fare il GR20 ;)

user24002
avatar
inviato il 28 Giugno 2013 ore 23:09

è il mio sogno nel cassettoSorriso





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