| inviato il 18 Giugno 2018 ore 18:55
ciao amici... mi preme condividere con voi una riflessione, nata da un'esperienza recentissima: Venerdì scorso io e Paola siamo saliti al lago Blu, a Cervinia, che non vedevamo dai tempi, ormai lontani, del fidanzamento. Giornata bellissima...non c'è quasi nessuno...ci fermiamo in silenzio davanti a tanta bellezza: non avevo ancora neanche tirato fuori la fida Nikon...ed ecco giungere un tipo, non voglio chiamarlo fotografo, munito di attrezzatura al collo e con al fianco una "valletta" . Subito si è messo a scattare come un matto, senza neanche "guardare" con i propri occhi il paesaggio...ad ogni minimo cenno del capo la tipa gli metteva sul volto una giacca, immagino per vedere il risultato degli scatti in macchina...dopo un quarto d'ora circa passati in questo modo i due a grandi falcate sono corsi giù per il sentierino e in un attimo sono scomparsi... Immagino che il "fotografo" sia un professionista affermato...chissà che scatti tirerà fuori costui in camera bianca !...metterà in vendita scatti meravigliosi e magari stamperà poster magnifici ma...c'è un ma...per me costui non è un fotografo...chiamamolo esperto di scatti, tecnico come volete, ma un fotografo è secondo me un'altra cosa...un innamorato che quando vede con l'intelletto, non cogli occhi un qualcosa che lo colpisce, sia esso paesaggio, street, modella, scatta e cerca di condividere una sensazione che non è solo uno scatto... cosa ne pensate, amici ? Scusate se l ho fatta lunga ma mi interessa sentire il vostro parere...buona luce a tutti !!! Giacomo |
| inviato il 18 Giugno 2018 ore 19:12
Beh Giacomo tirando all'estremo questa tua teoria allora il vero fotografo è solo quello che adopera la diapositiva ... perché solo la diapositiva ti obbliga a fermarti per riflettere. Scherzi a parte amico mio ognuno fotografa come vuole ... |
| inviato il 18 Giugno 2018 ore 19:18
ciao Paolo...hai ragione anche tu...volevo estremizzare un po' il concetto....il vero fotografo, anche nel caso debba pensare anche al business, se è un professionista, secondo me è anche un po' un innamorato.... |
user12181 | inviato il 19 Giugno 2018 ore 6:15
Ci scommetto però che le sue foto non pendono. |
| inviato il 19 Giugno 2018 ore 7:42
A volte lo scatto istintivo viene meglio di quello pensato |
| inviato il 19 Giugno 2018 ore 7:44
Secondo me, l'unica distinzione che si può fare é tra l'amatore e il professionista, come in molti altri campi del resto. Il professionista é uno che deve guadagnare dei soldi da quello che fa e quindi a volte é costretto a fare tutto in poco tempo col massimo risultato perché il cliente vuole il lavoro per il giorno prima. Io stesso sono a volte un professionista (quando qualche cliente dell'azienda dove lavoro ci chiama per realizzare foto o filmati da pubblicare sui siti web che realizziamo) e molto più spesso sono un'amatore. L'approccio é un po' diverso perché nel primo caso sei chiamato a fare buone foto di qualche cosa che ti interessa meno, nel secondo scatti per cercare di trasmettere le emozioni che provi. Una cosa accomuna però i due aspetti, la soddisfazione che ottieni quando qualcuno apprezza il lavoro che hai fatto. |
| inviato il 19 Giugno 2018 ore 8:33
E' un argomento complicato, cioè il fotografo è quello che con la foto porta a casa il pane, quello che ci fa arte o l'amatore che scatta per piacere personale? Sergio Campari ha detto cose molto sensate, ricordo un topic polemico di Benedusi in cui diceva che la foto che ha un valore non è quella più bella ma quella che qualcuno è disposto a pagare, è un'estremizzazione, ma in un certo senso credo metta l'accento sulla differenza tra amatore e professionista |
| inviato il 19 Giugno 2018 ore 8:54
Non esiste un modo giusto di fotografare, io stesso a volte scatto a volo, estraniandomi dal contesto, altre sono così preso dal contesto, che non scatto. ;-) |
| inviato il 19 Giugno 2018 ore 8:56
La foto che siamo disposti a pagare non e' le piu bella, bensi la piu' utile. In tutti i casi. Io pago una foto quando mi serve. Ricordo, pubblicita', autostima,lapide,circuito stampato. Non e' necessario che sia "bella" serve soltanto che sia funzionale allo scopo. Una fotografia bella invece e' una immagine che mi suscita emozioni anche se non serve a nulla o e' inutilizzabile. |
| inviato il 19 Giugno 2018 ore 9:00
Il tratto distintivo? Lui era pagato, tu facevi in giro in montagna. Tutto lì. Non è escluso che in una giornata non lavorativa, quella persona non torni lì con la moglie per godersi la natura in tutta calma. |
| inviato il 19 Giugno 2018 ore 11:12
Era un vero fotografo invece...si è concentrato su quello doveva fare e basta...molto professionale... |
user90373 | inviato il 19 Giugno 2018 ore 15:22
“ " Fotografo è chi fotografie fa !" ma, attenzione, " mentre tutte le fotografie sono immagini, non tutte le immagini fotografiche son fotografie!". „ |
| inviato il 19 Giugno 2018 ore 15:29
Per quanto mi riguarda un "fotografo" inteso come creatore di immagini (o belle, o significative, o quello che vogliamo) è che è capace di "vedere" e "cogliere" ciò che gli può interessare cerca in un determinato contesto. Tutta la parte tecnica è completamente in sottordine. |
| inviato il 19 Giugno 2018 ore 15:37
Un vero fotografo si distingue per la determinazione, competenza, ampiezza di visione dei vari generi, consapevolezza di quello che cerca e di come lo cerca, per la sua indipendenza da mode effimere. Ma principalmente un fotografo è tale per il suo talento naturale, istintivo ed irrazionale. Talvolta quest'ultimo aspetto risulta efficace più di ogni altra cosa, studio o apprendimento o emulazione possa cercare. Buona giornata |
| inviato il 19 Giugno 2018 ore 15:39
ciao Paolo...hai ragione anche tu...volevo estremizzare un po' il concetto.... il vero fotografo, anche nel caso debba pensare anche al business, se è un professionista, secondo me è anche un po' un innamorato.... In linea di principio caro Maurizio io sono più che ben disposto ad abbracciare con totale convincimento la tesi che, professionista o amatore che sia, un fotografo, prima di ogni cosa, deve essere una persona innamorata della fotografia però ... beh, si ... alla fine c'è sempre un però, molto (troppo?) spesso le esigenze legate alla necessità di portare il pane a casa ci fanno passare sopra alla nostra pur legittima passione. Insomma amico mio la nostra è una visione un poco troppo romantica di una questione che alla fine, andando cioè al fondo della vexata quaestio , è molto più prosaica ... quando la fotografia diventa un lavoro dentro di noi si affievolisce lo spirito romantico e prende forza quello legato alla vile pecunia! E ricordati che, parafrasando il saggio Vespasiano: pecunia non olet . |
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