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IL SOGNO AMERICANO


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IL SOGNO AMERICANO, testo e foto by Nicola Orlandini. Pubblicato il 21 Marzo 2018; 9 risposte, 2637 visite.


Arrivano i 30 anni, aumentano le responsabilità (?), divento più saggio, festeggio, scarto il regalo della mia fidanzata: un pacchetto piccolo delle dimensioni di metà foglio A4, cerco di capire cos'è. Non trovo nulla, finché sul fondo non vedo due pezzi di carta, due biglietti per gli Stati Uniti, destinazione Florida. È così che inizia il mio sogno americano, tanto desiderato e agognato che una volta preso tra le mani sembra incredibile poterlo vivere davvero.

Preparativi infiniti ma, finalmente, il 28 Novembre 2017 ore 10 siamo partiti da Milano Malpensa con destinazione Miami, Florida, dopo un breve scalo a New York, JFK.
Arrivati all'aeroporto di Miami sembrava di essere dentro una puntata del famoso programma tv “Airport Security”! Gli americani hanno un'organizzazione incredibile e trasmettono una sensazione di sicurezza ben differente da quella proposta negli aeroporti italiani. Dopo averci controllato tramite metal detector, scanner e ispezione manuale, aver compilato la carta del viaggiatore e averci “intervistato” sulle motivazioni del nostro viaggio, finalmente oltrepassiamo le barriere dei controlli e raggiungiamo il suolo americano! Ci accoglie infatti la visione della bandiera americana con sottostante un messaggio di benvenuto.
L'aeroporto di Miami è incredibilmente grande e senza il giusto senso dell'orientamento si rischia di perdersi.
Dopo esser usciti dall'aeroporto abbiamo subito percepito il caldo tropicale tipico del Tropical State: 28 gradi di sera alle 21,30 a fine Novembre!

Infatti per il clima e per le temperature Novembre/Dicembre è uno dei migliori periodi per visitare il bellissimo “Sunshine State”. È caldo, ma non troppo. Si toccano circa i 30 gradi ma il vento fresco dell'oceano permette senz'altro di trascorrere ampi momenti all'aperto per fotografare le bellezze di questa nazione baciata quotidianamente dal sole. Agli americani non piace “soffrire” il caldo, quindi quando siete in giro portatevi sempre una maglia legata in vita, perché fuori c'è una temperatura estate/primaverile, ma dentro i locali, negozi e ristoranti, l'aria condizionata si sente in maniera considerevole e difficilmente riuscirete a tenere la sola t-shirt.

Io e la mia ragazza abbiamo alloggiato per la maggior parte della vacanza a North Palm Beach, una cittadina vicino Palm Beach (70 miglia da Miami) che prende il nome dalle numerose palme presenti in ogni giardino, strada e angolo della Florida, le quali per Natale vengono addobbate ed illuminate come lo si fa con i nostri abeti. Provate ad immaginare la sensazione che suscita vedere le palme, notoriamente associate al caldo-sole-mare, addobbate come alberi di natale nel periodo invernale. Ogni giardino è curato, ogni palma è seguita e decorata. Niente è lasciato al caso.




L'oceano è immenso e quando città e natura si incontrano, offrono dei paesaggi mozzafiato sia di giorno e specialmente di notte. Consiglio a tutti di fotografare i grattacieli di Palm Beach o di Miami di notte, quando le luci si riflettono sull'acqua del mare. Spettacolo assicurato!




Le costruzioni locali sono tante e le prospettive da cui fotografare il paesaggio sono numerose. Mi sono divertito a scattare curiose foto ai grattacieli.

A prescindere dagli elementi caratteristici presenti in Florida, ogni occasione era buona per fotografare tutto ciò che più mi entrava nell'occhio, come semplici cartelli stradali che sembrano opere d'arte moderna per un turista europeo. Ogni dettaglio, anche il più piccolo era originale e particolare. Come una vera e propria missione alla scoperta di un “nuovo mondo”.




Abbiamo articolato il nostro viaggio in varie tappe per organizzare il tempo a disposizione nel miglior modo possibile. Ci siamo concentrati prevalentemente sullo Stato della Florida e nell'ultima settimana abbiamo visitato la Grande Mela.
Infatti in questi 21 giorni siamo stati come delle trottole, non ci siamo mai fermati perché era necessario sfruttare al massimo ogni minuto. Non volevamo perderci niente.

Palm Beach è stata la prima destinazione scelta: abbiamo ammirato la natura e gli edifici presenti, le zone oceaniche e le palme. Dopo aver noleggiato delle biciclette abbiamo visitato Palm Beach Island in un vero e proprio bike tour ed è stato senza dubbio uno dei luoghi più apprezzati. È un'esperienza che consiglio a tutti di provare!

Nonostante il grande caldo ed il sole onnipresente a volte ci sono stati dei brevi temporali, durante i quali ne abbiamo approfittato per visitare i famosi centri commerciali americani. Non ci aspettavamo di trovare dei negozi così grandi. A partire dalla multinazionale statiunitense di negozi al dettaglio di Walmart, in cui dove è possibile trovare di tutto: da ogni tipo di cibo in scatola, fresco, bibite, ai vestiti, accessori, souvenir, articoli per animali, oggetti tecnologici (tra cui macchine fotografiche, ma non come in Europa), telefoni, computer, oggetti per la pesca, per lo sport, articoli per la cura della persona. Addirittura era presente anche un angolo farmacia in cui era possibile acquistare medicine con o senza ricetta, o chiedere un parere medico.

Considerando la nostra passione per gli apparecchi tecnologici ed in particolar modo per la fotografia, ho notato che , sia in Florida che a New York, i negozi (Wallmart, Best buy che è paragonabile ai nostri Unieuro, Media World) non offrono un'ampia scelta di articoli. Sia per Reflex, obiettivi, Mirrorless, compatte o accessori di ogni tipo non c'è un'ampia offerta. Il mercato della fotografia si sviluppa molto online, in particolar modo su Amazon. Ad esempio mi è capitato di chiedere ad un commesso di Best Buy la batteria per la mia Mirrorless M3. Risultato? Il negozio non l'aveva ma mi è stato detto che volendo l'avrebbero potuta ordinare su Amazon per farmela avere in pochi giorni.

Dal punto di vista alimentare nei supermercati americani (come Wallmart, Castco, Whole Foods Market, Publix, Trader Joe's) è possibile trovare ogni genere di cibo, quelli confezionati e già pronti e per tutti i gusti, surgelati da scaldare nel microonde, cibi in scatola ipocalorici o dolcetti di ogni tipo. Tra gli scaffali dei dolci abbiamo trovato svariati tipi di Oreo: quelli al limone sono davvero spettacolari, peccato che qui in Italia non siano commercializzati.
Tutto sommato quindi i supermercati americani sono una vera e propria attrazione turistica da visitare in cui si scoprono le usanze, le abitudini e la cultura alimentare di un popolo. Allo stesso modo la grande vastità di prodotti ci dimostra come per gli americani mangiare sia un “compito giornaliero” fatto per rimanere in piedi e dove il pasto deve essere super veloce, talvolta fatto con un piatto unico, molto abbondante e poco costoso.
La mia ragazza aveva bisogno di alcune caramelle per la gola, quindi cercando una farmacia per trovarle siamo stati da Wallgreen e CVS/Pharmacy. Se pensate che le farmacie americane siano come le nostre vi sbaglierete perché in quelle oltreoceano vendono di tutto: acqua, bibite, generi alimentari, medicinali e addirittura sigarette!!!!!

Contemporaneamente abbiamo dedicato molto tempo anche ai centri commerciali visti i prezzi davvero convenienti di maglie, pantaloni e accessori delle migliori marche. Eravamo convinti sin dall'inizio che avremmo acquistato veramente tante cose, ma non ci saremmo mai aspettati che per rientrare avremmo dovuto acquistare una nuova valigia (da stiva!) e pagare una tassa per sovrappeso del bagaglio in aeroporto! La prossima volta sceglieremo senz'altro più scrupolosamente sia le cose da portare che quelle da comprare!
Va detto però che sarebbe stato davvero impossibile rinunciare allo shopping low cost americano. Vi consiglio di visitare TJ Maxx, Ross Dress for less, Homegoods Marshall, Nordstrom, Conteiner Store, Sears perchè potrete trovare ogni tipo di articolo a dei prezzi impensabili qui in Italia. Ci sono infatti dei veri e propri villaggi commerciali outlet.

Continuando nel racconto delle tappe scelte non potevamo rinunciare alla fantastica Miami (visitate per ben 3 volte), che con i suoi grattacieli e le spiagge è tappa d'obbligo dell'Everglade. C'è sempre vita e quando cala il sole inizia la movida in ogni locale.

La zona di Bayside, caposaldo della vita commerciale e mondana, dove è possibile trovare moltissimi negozi con prezzi davvero competitivi, ristoranti di ogni tipo come fast food, fish&chips ed il famoso ristorante della Bubba Gump Shrimp Company Restaurant and Market, ispirato al celebre film “Forrest Gump”.
Nonostante l'ora legale, le giornate di novembre in Florida sono nettamente più lunghe delle nostre del medesimo periodo, infatti il sole tramonta più tardi. La sua presenza offre infinite possibilità di scatti, specialmente per chi ama fotografare i tramonti.
Spesso abbiamo scelto di passeggiare sulle infinite spiagge americane dove l'oceano ci ha offerto un incredibile senso di libertà e quella sensazione di spensieratezza che si prova da bambini.




Tra le migliori zone visitate ci sono:

Miami Beach che offre tantissimo: spiagge che sembrano non avere una fine con guardaspiaggia in stile “Baywatch”, che ricordano come le cose in America vengono sempre fatte in grande.




La zona di Bayside è il caposaldo della vita commerciale e mondana, con numerosi negozi sia di prodotti commerciali che tipici.

Mangiando fuori ci siamo soffermati sulla famosa TIP, ovvero la mancia, che negli Stati Uniti sembra essere la regina della buona educazione. Noi europei siamo abituati a lasciare la mancia solo in caso di rari eventi in cui ci siamo trovati particolarmente bene col ristorante ed in segno di fiducia e di ringraziamento verso di esso. Al contrario, nel Nord America è buona norma lasciare la tip per ogni servizio al tavolo, sia che si paghi in contanti sia con carta di credito. La tip può variare dal 10% e arrivare al 30%. Addirittura, se optando per i contanti possiamo scegliere di non lasciare la tip, in alcuni bar e ristoranti, pagando con carta di credito il sistema ci “impone” di lasciare una tip.

Un aspetto che valorizzano gli americani sono gli “avanzi” che lasciamo al ristorante: quando capita di lasciare qualcosa nel piatto il cameriere automaticamente arriva e chiede se vogliamo portare tutto a casa in una box.
Questo riduce sensibilmente gli sprechi di cibo ed è una bella abitudine che mi piacerebbe acquisisse il nostro paese visto che se chiediamo una cosa del genere nei nostri ristoranti siamo guardati un po' straniti.

Nella contea di Palm Beach si trova Jupiter Beach, una piccola cittadina caratterizzata dalla presenza di un faro creato nel 1860. Il prezzo per visitarlo è 10$ ma attenzione agli orari perché apre solo poche ore durante la prima mattina e dalle 16 alle 18 il pomeriggio. La vista che offre è davvero bella e merita di farci un salto.
Inoltre il paesaggio limitrofo è molto caratteristico ed interessante per poter fare una passeggiata immersi nella natura.

Giorno 12, visita al parco a tema più famoso al mondo: Walt Disney World, a Orlando. Uno dei parchi Disney più grandi del pianeta, che nel complesso (4 parchi a tema, 2 parchi acquatici e diverse aree commerciali e alberghiere) si estende per 110,30 kmq! Considerate che è più grande della città in cui vivo!

Il castello Disney svetta su tutto il parco ed è un ottimo punto di riferimento per chi perde spesso la strada.

Questo luogo nel periodo natalizio è davvero magico e fa proprio credere di essere in un sogno. Non mi sarei stupito di veder passare Babbo Natale con le renne.




Al posto del famoso Nonno con la barba bianca che porta regali, ci sono state le parate con i personaggi Disney più famosi, che si sono ripetute più volte nell'arco della giornata. Anche se possono apparire adatte solo ai bambini, vi consiglio di guardarle perché i personaggi sono molto curati nei dettagli ed offrono un'occasione fotografica non male per chi ama i ritratti!




Come ciliegina sulla torta del nostro viaggio, abbiamo visitato la città che non dorme mai: New York.
New York è stato artisticamente il “metaviaggio”, ovvero il viaggio nel viaggio. Siamo passati da +30° della calda Florida ai -10° percepiti sulla vetta dell'Empire State Building, lo skyscraper più alto della grande mela.

Sembrava di essere in luoghi già visti nei film americani ma mai vissuti realmente. Invece eravamo lì per davvero. Persone che distrattamente correvano in qua e in là, il suono dei clacson, macchine in continuo movimento e turisti provenienti da ogni parte del mondo. Tutto questo succedeva ad ogni ora del giorno e della notte.

Appena scesi dal taxi siamo andati in hotel per lasciare le valige (alloggiavamo a Manhattan, zona Central Park), dopodiché siamo partiti alla riscossa di New York.
Muoversi a New York è davvero semplice e più economico di quello che si potrebbe pensare. Per quanto riguarda le tipologie di mezzi, personalmente ci siamo trovati benissimo sia con i taxi che con la metropolitana.
Per l'utilizzo dei taxi, la città di New York offre un'applicazione per cellulare che permette, inserendo il punto di partenza e la destinazione, di calcolare in maniera esatta il prezzo minimo e massimo che il tassista vi farà pagare. La variabilità del prezzo è rappresentata dal traffico. Abbiamo testato la veridicità del prezzo indicato dall'app e vi posso assicurare che funziona!
Anche per quanto riguarda la metropolitana la nostra esperienza è stata davvero positiva. Il prezzo di un abbonamento settimanale è notevolmente più basso di uno equivalente acquistato ad esempio a Londra o Parigi. Il grado di pulizia è nella media e la sensazione di sicurezza trasmessa, soprattutto nelle ore notturne, è superiore rispetto a quella delle grandi città europee.
Consiglio di prenotare anticipatamente volo, albergo e biglietti per visitare i maggiori luoghi di attrazione in quanto, per questi ultimi ci sono lunghe file e non sempre è possibile prenotare all'ultimo momento. Considerando invece vitto e alloggio, fissare tutto per tempo offre la possibilità di risparmiare notevolmente molti soldi!
Inoltre, solitamente durante il periodo natalizio New York è spesso accompagnata dalla neve, per questo serviranno sciarpa, guanti, vestiti caldi e scarpe molto comode, adatte per camminare sulla neve.

Abbiamo visitato le zone più conosciute e rinomate: Times Square, Central Park, Brooklyn Bridge, l'Empire State Building, Liberty Island con la famosissima Statua della Libertà.

Times Square è come la vediamo nei film e sicuramente anche meglio, in una parola: SPETTACOLARE!
…A voi i giudizi. :)




Central Park, il “polmone verde” di New York, situato nel distretto di Manhattan, è incredibilmente grande ed al suo interno è davvero possibile praticare qualsiasi tipo di attività: gite in barca nel lago, lunghe passeggiate, pattinare sul ghiaccio in una delle piste locali, corse come la famosa Maratona di New York. Il clima non spaventa i corridori più temerari: il 16 dicembre con 20 cm di neve e -4° moltissime persone, uomini e donne di tutte le età, correvano per una gara locale! Per quanto riguarda il paesaggio, è spettacolare vedere Central Park ricoperta da un tappeto di neve!

Visitando l'Empire State Building, siamo saliti sino all'86° piano grazie ad un ascensore che si elevava come un razzo nello spazio. Per entrare al grattacielo è necessario comprare un biglietto, che consiglio di acquistare per tempo visti i numerosi turisti presenti ad ogni ora. Dopo pochi minuti siamo arrivati circa in cima (solo al piano 86 di 102!) nella terrazza panoramica: vista incredibile e panorama mozzafiato!




Nel pomeriggio, presi dall'entusiasmo e dall'atmosfera americana, abbiamo scelto di incidere sulla nostra pelle un ricordo indelebile. Dopo non pochi dubbi e indecisioni: tatuaggio fatto!

Il terzo giorno lo abbiamo dedicato interamente alla Statua della Libertà, in quanto per arrivarci è necessario prendere un battello da Battery Park, nella zona più a sud di Manhattan.

L'imponente costruzione si intravede dal punto di partenza e, mano a mano che il traghetto si avvicina, balza agli occhi non lasciando spazio a niente intorno.

Fortunatamente il giorno che abbiamo scelto di visitarla era soleggiato anche se freddissimo (-7°) e questo mi ha permesso di scattare foto luminose con un cielo di un azzurro incredibile.

Le prospettive che offre Liberty Island sono molte:

-vista dello Skyline di New York




-vista del Brooklyn Bridge




-vista dai piedi della Stadua




Il penultimo giorno di vacanza a New York lo abbiamo trascorso visitando il Brooklyn Bridge, la Grand Central Terminal e il 9/11 Memorial.

Brooklyn Bridge è un'opera architettonica straordinaria che il 10-18 mm riesce a mettere in risalto in tutta la sua bellezza. Adoro le linee architettoniche della struttura, che fino a quel giorno avevo visto solamente nei film e nelle cartoline.
Abbiamo percorso circa 1 km visto che mano a mano che si camminava il vento aumentava ed il freddo si faceva sentire. Ci siamo fermati dove la prospettiva ci sembrava migliore per catturare il ponte in tutti i suoi dettagli.




La stazione centrale di New York, la Grand Central Terminal al suo interno è davvero “lussuosa” e sembra tutt'altro che una semplice stazione dei treni. Entrando in questo luogo sembra di essere catapultati in un castello ottocentesco.




Nella grande mela abbiamo visitato anche il memoriale delle Twin Towers. La costruzione rappresenta il baratro che hanno toccato gli Stati Uniti quel tragico giorno. L'atmosfera è cupa ma si respira un'immensa voglia di ricordare tutte le vittime dell'11 settembre, i quali nomi sono incisi sul memoriale. Riaffermare lo spirito americano e preservare la libertà sono stati gli obiettivi di questa costruzione, toccante e allo stesso tempo significativa per la storia statiunitense.




Un aspetto interessante che mi ha colpito è stato l'uso delle carte di credito. Infatti negli Stati Uniti i soldi contanti vengono usati molto raramente e solitamente dai turisti. I cittadini americani scelgono la semplice e veloce credit card. I meccanismi per ottenerla sono notevolmente più semplici rispetto ai nostri. Qui in Italia è necessario aspettare sino a 20 giorni per l'emissione della carta e altrettanti per la sua attivazione! In America invece le carte di credito vengono realizzate anche da semplici negozi più piccoli o più grandi, come i già ricordati TJ Maxx, Marshall o Dress for Less. È senz'altro un sistema che permette di dichiarare ogni somma spesa e di pagarci sopra le tasse.

Arrivati alla fine del nostro viaggio non volevamo credere che 21 giorni fossero volati così in fretta. Il caldo, l'oceano, le palme, la Florida, la neve di New York, i grattacieli, i taxi gialli, Manhattan erano trascorsi troppo velocemente.

Gli Stati Uniti sono sbalorditivi e letteralmente incredibili! Mi hanno stupito in tutto: le dimensioni degli edifici e delle auto, le persone cordiali e sempre col sorriso pronte ad aiutarti in ogni occasione, i paesaggi mozzafiato della Florida e i grattacieli chilometrici della magnifica New York, le sue opere architettoniche ed il paesaggio urbano futuristico. Ogni cosa che mi ha colpito ho cercato di catturarla in uno scatto.

Grazie a questo viaggio ho conosciuto il sogno americano, perché gli Stati Uniti sono il luogo dove tutto è possibile, dove ogni idea è realizzabile, dove ogni sogno può diventare realtà.


"L'America è l'altro nome dell'opportunità" (Ralph Waldo Emerson)


Scritto da: Valentina Di Mugno
Foto di: Nicola Orlandini



Attrezzatura utilizzata:
- Canon eos 100D;
- Canon eos M3;
- Apple iPhone 7;
- Canon EF-S 10-18 mm f/4.5-5.6 IS STM;
- Canon EF 50 mm f/1.8;
- Sigma 17-70 mm f/2.8-4 DC OS HSM Macro C;
- Adattatore EF-S / EF-M;
- Treppiede Manfrotto con testa a 3 movimenti;
- n.3 batterie di ricambio;
- n.3 scheda SDHC Lexar professional classe 10.



Risposte e commenti


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avatarsenior
inviato il 22 Marzo 2018 ore 22:49

Bell'articolo! Grazie per la condivisione e per le ottime foto !

avatarsenior
inviato il 23 Marzo 2018 ore 0:19

Grande Nicola. Gran bel viaggio. Da invidia. Ciaoooooo

avatarjunior
inviato il 23 Marzo 2018 ore 11:15

Grazie mille, non vedo l'ora di tornarci! MrGreen

avatarsupporter
inviato il 15 Aprile 2018 ore 11:19

Ottimo reportage, accompagnato da notizie di viaggio molto interessanti, oltre che da belle foto che rendono evidente quanto descritto. Cari saluti.

avatarjunior
inviato il 16 Aprile 2018 ore 13:39

Grazie mille Pinitti MrGreen

avatarjunior
inviato il 21 Aprile 2018 ore 9:53

Meraviglioso!

avatarjunior
inviato il 22 Aprile 2018 ore 14:52

Grazie Claudio! Ho già nostalgia dell'America Triste

avatarjunior
inviato il 17 Maggio 2018 ore 10:26

MrGreenTra non molto si avvicina anche il mio di compleanno MrGreen

Che bell'esperienza e sicuramente avrai in memoria ancora un bel po' di foto da postarci.
Invidia veramente

avatarjunior
inviato il 25 Maggio 2018 ore 16:32

Grazie mille KonradCoreander, è stato un viaggio indimenticabile!





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