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Le volpi del Gran Paradiso


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Le volpi del Gran Paradiso, testo e foto by Guido Muratore. Pubblicato il 27 Settembre 2012; 55 risposte, 19981 visite.


Da quando ho iniziato ad utilizzare una reflex in natura (ossia da non molto tempo a questa parte), ho sempre desiderato descrivere i retroscena delle mie foto, soprattutto di quelle per me più belle ed emozionanti. Ed in questo breve articolo parlerò del mio incontro più bello: quello con le tante volpi del Gran Paradiso.
Essendo nato in una città, quando ho iniziato a praticare questo genere fotografico, ne ero entusiasta, sia perché mi permetteva di praticare questo hobby che mi prendeva sempre di più, sia perché mi consentiva di stare in mezzo alla natura, vedendo posti ed animali che fino a quel momento avevo visto solamente in televisione. Un giorno, un mio caro amico, nonché compagno di avventure fotografiche, mi propone una nuova meta: il Parco Nazionale del Gran Paradiso. Avendo visto le bellissime foto che aveva fatto proprio lì, ero esaltato dall'idea. Marmotte, camosci, stambecchi e soprattutto lei... la volpe! Un animale affascinante che mai avevo visto dal vivo (come gli altri del resto), e che quindi sarebbe stato l'obiettivo principale della nostra gita. Ovviamente accetto immediatamente la sua proposta e subito cominciamo a pianificare data, ora e modalità della giornata.




Partenza da Torino in direzione di Ceresole Reale molto presto, in modo da avere una luce non troppo forte. Arrivati lì, ci fermiamo in un posto molto particolare, ricco di tane di marmotte che sembrano abituate alla presenza dell'uomo. E' possibile fotografarle, avendo qualche accortezza sui propri movimenti, anche da pochi metri. Ne noto subito una che emerge dalla sua tana fiera come se fosse un leone. Cerco di aggirarla, mi sdraio per terra in modo da aver la miglior visuale possibile e le faccio un po' di foto. La giornata era cominciata più che bene!




Continuando la nostra escursione incontriamo anche un gruppo di stambecchi, ad una quota stranamente bassa per il periodo. Giocano, corrono, saltano da una roccia all'altra e si mettono anche in posa per noi. Riesco ad andargli talmente vicino che sembra di poterli toccare, ma viste le dimensioni delle corna decido di rimanere a debita distanza! Che dire...gran fortuna! Non avevo mai visto né marmotte né stambecchi, figurarsi quindi se sognavo di riuscire a farlo da simili distanze! Tuttavia non sono soddisfatto... sono venuto per un motivo soltanto. E non me ne sarei andato felice se non avessi avuto qualche scatto della volpe. L'ora comincia a farsi tarda e la luce a scarseggiare...decidiamo di tornare a casa, abbastanza dispiaciuti. D'un tratto sulla strada, una piccola macchia rossa cammina verso di noi: è lei!!! Scendiamo di colpo, apriamo il portabagagli per prendere l'attrezzatura e cominciamo a scattare. Il mio primo incontro con una volpe..."è davvero piccola!" pensai fra me e me. Si lascia fotografare tranquillamente, sembra quasi addomesticata, non entra nell'inquadratura per quanto è vicina. Ci concede qualche minuto, poi, vedendo che non avevamo nulla per lei, ci abbandona, lasciandoci felicissimi per una chiusura di giornata inaspettata.

Ero alle prime armi, sbagliai molte foto quel giorno. Oggi direi che questa foto "ha un punto di ripresa troppo alto e l'orecchio tagliato è un grave errore". Ma quel giorno non aveva importanza, era la "mia" prima volpe!
Esaltati da questo incontro improvviso, decidiamo di tornare la settimana successiva. La fortuna è dalla nostra parte ed incontriamo un'altra volpe, anche lei molto confidente. Si avvicina, ci scruta, sembra assolutamente a suo agio con noi. Solamente in un secondo momento avremmo scoperto che lei è la volpe più fotografata del parco, la famosa Orecchia Tonda, riconoscibile per l'occhio destro cieco, ma non per questo meno affascinante delle altre. Ci conduce fino alla sua tana incurante della nostra presenza, si siede addirittura davanti a noi che, increduli, le scattiamo centinaia di foto!




Dopo quella settimana comincia un periodo molto impegnativo per me che non mi consentirà più di andarla a cercare. Mi perdo la nascita dei cuccioli di Orecchia Tonda e questa è probabilmente la delusione (fotograficamente parlando s'intende) più grande avuta finora. "Poco male" pensai per consolarmi, "ho una vita davanti per fotografare una volpe con i suoi cuccioli". Finita l'estate, iniziano altri progetti fotografici, dal cervo, al martin pescatore, ai rapaci, tutti conclusi con altrettanto entusiasmo e più o meno successo. Ma lei è sempre nei miei pensieri.
I mesi passano, cominciano le prime nevicate ed osservo le prime foto dei miei "colleghi" appassionati di fotografia che ritraevano la volpe su magnifici sfondi bianchi. E' giunto il momento di tornare su! Ma dove andare? Era già difficile trovarla in condizioni normali, figurarsi adesso sulla neve! Dati i miei numerosi impegni settimanali inoltre non ho tempo e modo di andare fin lì per studiare un po' i suoi possibili movimenti/spostamenti. Comincio ad informarmi in giro e, nonostante qualche difficoltà iniziale, finalmente ottengo le giuste indicazioni per trovarla. Il 15 Gennaio si parte; ricordo quel giorno come se fosse ieri! Partiamo ancora una volta molto presto e arriviamo nel luogo indicatomi cominciando ad aspettare. Nulla si muove, se non qualche camoscio che si lascia anche avvicinare. La luce è molto bella, sembra un vero peccato che non ci sia il soggetto più desiderato.




Ad un tratto vediamo una macchiolina bianca muoversi rapidissima. Non posso crederci, è un ermellino! Anche questo era un animaletto che non avevo mai visto e che addirittura, vista la mia ignoranza in materia, non pensavo neanche di poter osservare in quella zona! Corre a zig zag sulla neve, sembra sapere che stiamo tentando di fargli una foto e fa di tutto per impedircelo. Poi si ferma. E' lontanissimo, la foto è un forte crop che ha causato la perdita di dettaglio e molto rumore, nonostante una pesante riduzione, ma l'emozione di quell'incontro fa passare in secondo piano l'insoddisfazione per una foto così così.

Dopo qualche scatto riprende la sua corsa forsennata, tentiamo di seguirlo mantenendoci lontani per non disturbarlo troppo ma si nasconde sotto un cumulo di pietre. Ci accostiamo dietro un masso e aspettiamo...ma dell'ermellino neanche l'ombra.
E la volpe? Che si sia presa una giornata di vacanza? Aspettiamo ancora un po', la fame comincia a sopraggiungere e noi abbiamo lasciato il pranzo in macchina! Cosa fare dunque? Aspettare ancora o scendere fino in macchina e poi magari spostarsi altrove? Decidiamo di attendere ancora ma con scarsi risultati. L'ermellino era ormai andato e anche i camosci visti prima erano ormai lontani. Delusi per il mancato incontro con la volpe, ma comunque soddisfatti per l'altro simpatico amico trovato, ci avviamo verso l'auto per pranzare dopo la mattinata comunque movimentata. Quando all'improvviso da una roccia appare lei: Orecchia Tonda!!!




Si avvicina, con aria sospetta, sembra meno spavalda dell'ultima volta. Poi si tranquillizza. "Chissà" penso, "forse ci ha riconosciuti". Si avvicina sempre più, ed ancora una volta non entra più nell'inquadratura del mio 400. In pieno inverno la sua pelliccia è più bella che mai, sembra quasi un peluche, e quel rosso risalta sulla neve in modo splendido. Comincia a girarci intorno e ci annusa. Poso la macchina e rimango immobile a guardarla.

Cerca del cibo ma nel parco è severamente (e correttamente) proibito dar da mangiare agli animali. Nonostante ciò, più volte sono stato costretto a rimproverare persone che davano di tutto alle volpi, dalle fette di prosciutto ai biscotti al cioccolato! Capisce che non otterrà nulla da noi e comincia ad andar via. La seguo per un po' e lei mi scruta come per controllarmi. Arrivata su una piccola sporgenza si gira verso di noi e si mette in posa come una vera modella, consentendomi di scattare la mia foto più bella.




Poi si dilegua e noi andiamo via soddisfatti per questo magnifico incontro, impazienti di arrivare a casa e guardare se gli scatti che avevamo fatto quel giorno fossero degni di nota. E così fu (quantomeno ai nostri occhi). Di recente siamo tornati a cercarla: la prima volta non riusciamo a trovare né lei né altre volpi. In compenso quel giorno le marmotte ci regalano uno splendido spettacolo. I cuccioli giocano a pochi metri da noi, rincorrendosi e rotolando per diversi metri, consentendoci di fare delle foto indiscutibilmente dinamiche!

All'uscita seguente abbiamo invece maggior successo: Orecchia Tonda si fa desiderare, ma riusciamo a trovare una nuova amica. Sembra un esemplare giovane ed a noi piace pensare che sia uno dei suoi cuccioli (e probabilmente è così). Anche lei dimostra la stessa confidenza, venendo vicino per cercar da mangiare. Dobbiamo addirittura stare attenti a chiudere bene le portiere dell'auto per non farla salire a bordo. Ci gira intorno lasciandosi immortalare per parecchi minuti e poi si dirige lontano, nella direzione dalla quale è venuta. Prossimamente andremo ancora in questo parco, è ormai diventata una delle nostre mete preferite. La varietà di specie che è possibile trovarvi è davvero enorme e, con un po' di fortuna, si fanno degli incontri davvero spettacolari (Aquile, Gipeti, Camosci, Stambecchi, Ermellini solo per citarne alcuni). Ma torneremo sicuramente avendo come principale obiettivo loro, le bellissime volpi del Gran Paradiso!


Guido Muratore scrive di sè: "Sono nato a Palermo 24 anni fa e lì ho conseguito la mia laurea in Ingegneria Aerospaziale. Proprio in quell'occasione ho ricevuto in regalo la mia prima reflex Canon, una Eos 1000D con la quale mi sono avvicinato al mondo della fotografia. Passione che si è incrementata con il mio trasferimento a Torino, dove frequento il corso di laurea specialistica, indirizzandomi verso l'Aerodinamica. Grazie ad alcuni amici mi sono avvicinato alla fotografia naturalistica e ne sono rimasto subito affascinato. Questo mi ha portato, nei limiti delle possibilità di uno studente, a continui cambi di attrezzatura, che oggi consiste principalmente di una Canon Eos 7D cui affianco un Canon 400mm f5.6L USM.
www.facebook.com/GuidoMuratoreWildlifePhotography




Risposte e commenti


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avatarjunior
inviato il 27 Settembre 2012 ore 12:28

Il Gran Paradiso è un ottimo posto per fotografare se si sa dove andare!! La volpe, oramai, si fa vedere di rado!

avatarjunior
inviato il 27 Settembre 2012 ore 12:30

Bellisimo articolo! grazie di aver condiviso con noi quei momenti...

avatarjunior
inviato il 27 Settembre 2012 ore 12:35

Hai fatto un percorso particolare per andare in cerca di volpi e stambecchi?

user181
avatar
inviato il 27 Settembre 2012 ore 12:35

Bell'articolo piacevole da leggere e belle foto! Per fortuna ci sono ancora posti dove non devono temere la presenza umana... qui le volpi se riesci anche solo a vederle da lontano è grasso che cola (e soprattutto quasi esclusivamente di notte)! Triste

avatarjunior
inviato il 27 Settembre 2012 ore 12:48

in Valnontey se percorri la strada verso il Gran Paradiso è facile incontrarne una che ti mangia dalle mani, abituata ai camminatori si fa avvicinare

avatarjunior
inviato il 27 Settembre 2012 ore 12:50

E' bello sentire trasparire dal tuo racconto, e vedere nelle foto, quella rara emozione che "l'amicizia" tra uomo e animali riesce a dare, quella meraviglia di trovarsi parte della natura che è attorno.
Sentirti raccontare "forse ci ha riconosciuto", o "si è seduta davanti a noi" o "era uno dei suoi cuccioli" (come in un passaggio di consegne)..
Un'esperienza sicuramente da provare.
Se puoi, racconta in quale zone sei andato.

Michele

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2012 ore 12:54

Un articolo che trasmette emozioni ! Strapa lacrime .. Da tanto che nel narrarlo sei riuscito a farlo rivivere a noi lettori .
Posso solo farti tanti complimenti !

P.s ottime anche le foto .

avatarjunior
inviato il 27 Settembre 2012 ore 12:57

una che ti mangia dalle mani
Secondo me è meglio una volpe diffidente e che devi seguirla per fotografarla che fare foto ad un animale "addomesticato".

avatarjunior
inviato il 27 Settembre 2012 ore 12:59

Bravo bel racconto mi sembrava proprio di essere lì con te :)
Bye
Luca Casale

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2012 ore 13:08

Bellissimo articolo e bellissime foto. Grazie per aver condiviso questo racconto che trasmette emozioni: ho fatto una passeggiata nel Parco del Gran Paradiso anche se virtuale!!!!

avatarjunior
inviato il 27 Settembre 2012 ore 13:08

Grazie Giudo per aver condiviso questa tua esperienza...

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2012 ore 13:19

Bravo Guido.
Condivido tutto, anche la vicinanza con il Parco, meta di uscite e di emozioni che tu sei riuscito a trasmettere.
Un saluto

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2012 ore 13:26

Sono contento che l'articolo stia piacendo! Mi è piaciuto molto scriverlo ed adesso la soddisfazione è doppia ;-)

avatarsupporter
inviato il 27 Settembre 2012 ore 13:45

Ottimo racconto e foto invidiabili....
Bravo i miei complimenti!
Marco.

avatarjunior
inviato il 27 Settembre 2012 ore 13:57

Bell'articolo, molto piacevole sia nel contenuto che nella costruzione dinamica.
Complimenti.





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