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Problema colori monitor calibrato: sto impazzendo


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avatarjunior
inviato il 26 Ottobre 2014 ore 20:37

Buonasera a tutti,
c'è un passaggio che mi sfugge e che davvero mi sta facendo diventare matto: io ho calibrato con apposita sonda il monitor, poi, volendo stampare su vetro acrilico, ho scaricato i profili colore della stampante tramite il sito internet dello stampatore (notando che i rossi erano fortemente accentuati). Ho elaborato la foto tramite lightroom, ho portato a photoshop elements dando una ritoccatina minima e aumentando dimensioni del file, ho salvato la foto dando spazio colore rgb?ed ecco che a seconda di quale programma uso per aprire la foto questa mi appare in modo completamente differente .
Come si fa ad essere certi dei colori effettivi? Scusatemi ma questa cosa mi sta uccidendo perché proprio non ci arrivo.
Grazie a tutti!

avatarsenior
inviato il 26 Ottobre 2014 ore 22:46

Un attimo, salvi in srgb o in Adobergb?

avatarjunior
inviato il 26 Ottobre 2014 ore 23:18

ogni volta che esporto da lightroom salvo con srgb. Vorrei capire come posso mantenere corrispondenza tra il file che elaboro con lightroom ed il file esportato, poi aperto con altri programmi (tipo photoshop elements).
Vorrei anche capire se avendo impostato come profilo colore del monitor quello della stampante, se apro le immagini con lightroom il programma me le fa visualizzare con quel dato profilo colore.
Grazie!Sorry

avatarsenior
inviato il 26 Ottobre 2014 ore 23:46

Ma se devi stampare perché salvi in srgb? L'srgb è un formato colore ridotto, Mentre invece quello della stampante e dello schermo immagino sia un formato colore esteso. Poi dipende cosa intendi con altri programmi, ci sono programmi che se ne fregano del formato colore del file (tipo il visualizzatore di foto di Windows) e che quindi te lo fanno vedere sempre diverso

avatarsenior
inviato il 27 Ottobre 2014 ore 1:10

Linobanfi: hai impostato il profilo della stampante sul monitor???????

avatarjunior
inviato il 27 Ottobre 2014 ore 8:38

Grazie zkphoto: qualcosa inizio a comprendere.
Sì, wolf3d, ho fatto così: ho scaricato il profilo della carta su cui stamperò sul monitor del mio mac.

avatarsenior
inviato il 27 Ottobre 2014 ore 10:10

Non mi sembra una procedura molto corretta

avatarjunior
inviato il 27 Ottobre 2014 ore 12:20

Forse ho capito: conviene agire all'interno di lightroom e fare una simulazione di stampa, caricando il profilo della stampante scaricato da internet e solo successivamente esportare la foto convertendo il colore in srgb. E' giusto così?

avatarsenior
inviato il 27 Ottobre 2014 ore 12:56

Se la tua intenzione è quella di stampare non devi esportare in srgb

avatarjunior
inviato il 27 Ottobre 2014 ore 14:28

devo inviare il file a digitalpix e, per delle stampe su acrilico, a whitewall: se hanno la stampante che legge srgb credo che io debba esportare in tale formato.

avatarsenior
inviato il 27 Ottobre 2014 ore 19:30

Perdonami, ma credo ti serva un corso base sulla gestione del colore. Puoi avere il migliore spettrofotometro del mondo, ma se poi usi il profilo colore della stampante sul monitor, lo spettrofotometro è stato solo un inutile capriccio.

Un profilo di caratterizzazione di una periferica caratterizza (appunto) quella periferica. E' indicibilmente insensato utilizzarlo su di una periferica diversa. Un profilo colore serve a "convertire" i valori, i numeri standardizzati dei colori rappresentati in uno dei vari spazi colore di riferimento, nei valori, numeri, dello spazio colore della periferica di riproduzione.
A loro volta i numeri di un certo colore in uno spazio di riferimento vengono ottenuti attraverso l'applicazione del profilo colore dello spazio colore in cui sono state memorizzate le informazioni.
Certamente la riproduzione dei colori di una stampante è legata alla carta utilizzata. Infatti è tecnicamente scorretto parlare di profilo colore di una stampante, in quanto il colore di una stampa è in funzione anche della carta utilizzata e della luce sotto cui viene osservata la stampa.

Il discorso su quale spazio colore utilizzare per memorizzare una immagine può essere affrontato facendo una prova colore con PS, chiedendogli di evidenziare i colori dell'immagine che si stà visualizzando che non hanno un corrispondente esatto in un dato altro profilo. Il più delle volte sRGB è soddisfacente...

avatarsenior
inviato il 28 Ottobre 2014 ore 0:36

Calibrare e profilare il monitor da come risultato il profilo di caratterizzazione .icc che devi associare al tuo monitor appunto; solo e soltanto questo profilo deve essere associato al monitor. E sostituito con i nuovi quando ripeterai il processo nel tempo.

Supponendo che la tua catena del colore sia correttamente impostata, la cosa migliore è convertire la foto da stampare nello spazio colore di destinazione.
Quindi dalla foto pronta dopo la necessaria post-produzione dovrai convertire da ProPhoto (immaginando che tu usi questo spazio di riferimento) verso il profilo che ti sei scaricato e descrive la tal stampante/carta del service.
Quando fai la conversione tra due spazi colore devi scegliere l'intento di rendering; il profilo di destinazione nel tuo caso è di una stampante, quindi è di tipo a tabella e ti consente di scegliere. Data la particolarità della stampa il più indicato dovrebbe essere il percettivo.
Il file che ottieni così esprime coordinate colorimetriche già device dipendent; ciò significa che il service manderà il file in stampa senza gestire il colore.

Ti sconsiglio di usare la soft proof, simulare a monitor un gamut di una periferica di natura tanto diversa potrebbe essere assai controproducente. Più indicato sarebbe un calcolo del DeltaE da effettuare con apposito programma.
Ricorda anche che i limiti hardware di una periferica non si possono eludere. Se per esempio il tuo monitor può rappresentare un certo "verde" e la stampante/carta no, non c'è nulla da fare. In questo caso l'intento di rendering (colorimetrico relativo, percettivo, saturazione) cerca di avvicinarsi il più possibile; diminuendo il più possibile la distanza colorimetrica tra il colore originale e quello riproducibile.

Un alternativa a questo sarebbe impostare un workflow direttamente sullo spazio di destinazione, ma occorrerebbe valutare i gamut in gioco..... e si divaga.

avatarsenior
inviato il 28 Ottobre 2014 ore 1:12

La cosa più semplice/veloce/giusta da fare è apportare le modifiche che si vuole all'immagine e salvarla in uno spazio colore che contenga il più possibile dei colori del file su cui si sta lavorando e che si vuole salvaguardare.
Se il compito della stampa non tocca a te occupati soltanto della riproduzione a monitor, valutando le tue scelte su un monitor eventualmente calibrato e profilato.
Dei problemi di stampa se ne deve occupare lo stampatore!
Non c'è motivo di acquisire il profilo colore della stampante/carta che lo stampatore andrà ad utilizzare, perché.... perché non c'è proprio motivo!

A volte si pensa che la gestione del colore debba essere più complicata di come in realtà è, e finisce per creare più problemi che se non ci si pensasse affatto.
Lo scopo dei profili colore è quello di riprodurre il più fedelmente possibile i colori, nei limiti della periferica. Quindi a chi vuole inviare delle immagini a stampare tocca soltanto il compito di elaborarle secondo i propri gusti possibilitmente su un monitor che mostri il più fedelmente possibile ciò che "c'è scritto" nei numeri.

Non ci sono alternative valide e sensate a questo semplice workflow!

Soft proof (che comunque non è ciò che ho menzionato io nel commento precedente) e quant'altro possono interessare soltanto chi, ad esempio, ha da stampare immagini grafiche (intese come stampe pubblicitarie, volantini, scatoli, libri) e vuole verificare che i colori che ha scelto sono riproducibili o meno ed eventualmente avere una "anteprima" di ciò che più o meno verrà stampato.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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