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Dispositivo antiabbandono


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avatarsenior
inviato il 11 Novembre 2019 ore 14:51

da www.hdmotori.it/mobile/speciali/n512176/seggiolini-antiabbandono-guida

Volete sapere l'assurdità nell'assurdità? In Italia, secondo il governo, quindi dati verificabili, sono circa 250 i bambini che muoiono ogni anno per la SIDS, Sudden Infant Death Syndrome, ovvero la sindrome di soffocamento in culla.

Quindi, se per circa 4000 bambini deceduti in culla in 20 anni non si crea alcun obbligo (che sarebbe impossibile da verificare me ne rendo conto, ma l'informazione massiccia sui media sarebbe sacrosanta), è corretto fare una legge, imporre un costo ai genitori prevenire 8 morti in 20 anni?


per questi 250 bambini che muoiono ogni anno perchè non si scomoda nessuna poltrona?

Altra ricerca e si scopre che ogni anno muoiono circa 10-20 bambini investiti durante manovre di retromarcia (auto, autobus...)...questi, e i prossimi 20 del prossimo anno, non meritano di essere salvati?

Proprio adesso leggevo che un'altra ministra ha annunciato che faranno una proroga per l'entrata in vigore del regime sanzionatorio, perchè effettiamente la ministra che ha firmato il decreto si è "dimenticata" dei termin idi entrata in vigore....altra tipica situazione italica: decreto in urgenza a fronte di mobilitazione popolare per vietare di morire, o poco meno, che rimanda ad altri decreti per definire cosa fare....dopo svariati anni (in questo caso sono stati più veloci) decreti attuativi che attuano poco o nulla, quindi inevitabile proroga o dei termini oppure, come fanno recentemente, delle sanzioni. Così la legge inapplicabile è comunque in vigore, entra nel curriculum del governo, ma i cittadini possono fare a meno di applicarla.

avatarsupporter
inviato il 11 Novembre 2019 ore 14:52

C'entrano unicamente a riguardo dell'attenzione mediatica a cui facevi riferimento e che infatti è quella che ha portato alla luce diversi misfatti a danno di minori; detto questo, ribadisco ancora una volta, se ancora non bastasse, che concordo sull'inadeguatezza del metodo (cosa consueta in Italia) ma non certo del merito!

user177356
avatar
inviato il 11 Novembre 2019 ore 14:58

Se le Costituzione italiana imponesse una valutazione d'impatto per le leggi italiane, la supererebbero un decimo di quelle emanate dal Parlamento (e sono ottimista).

Proprio perché ogni vita umana conta, e le risorse non sono illimitate, bisogna concentrarsi sulle misure per le quali è possibile prevedere un effetto numericamente maggiore. Questo richiede però la capacità degli uffici tecnici del Parlamento e dei ministeri di realizzare questo tipo di analisi. E la capacità dei politici di resistere alle derive dell'opinione pubblica.

Non c'è speranza.

avatarsenior
inviato il 11 Novembre 2019 ore 15:06

se vogliamo fare della retorica tra di noi, va bene, concordo: una qualsiasi vita umana vale qualsiasi prezzo.
Ma la realtà non è così: 100 vite valgono più di 1.
Questo è ben esplicitato nel triage.
Ma un governo non può, non dovrebbe, permettersi di fare retorica: se decide di impegnare parte delle LIMITATE risorse, sue o dei cittadini, DEVE farlo in modo da massimizzarne il risultato.

Rimanendo in ambito seggiolino, abbiamo due problemi:
1) mancato utilizzo
2) dimenticanza del bambino.

In entrambi i casi il danno massimo è la morte.
Ma il primo problema coinvolge un numero elevatissimo di bambini (stime dicono il 50% dei bambini trasportati) con un numero molto alto di vittime, dell'ordine delle centinaia ogni anno.
Il secondo coinvolge 1 bambino ogni 2/3 anni.

Un governo SERIO, che avesse voluto dare un reale contributo a "salvare la vita dei nostri figli", si sarebbe concentrato su come fare per obbligare ad allacciare i bambini nei sedili.
Un qualsiasi provvedimento inteso in tal senso, anche se fosse stato poi applicato solo nello 1% dei casi, avrebbe salvato più bambini di quello che farà questa pagliacciata. Se mai entrerà in vigore, visto che già di proroga si parla a fronte di mille problemi applicativi che il Governo si è ben guardato dall'affrontare.

Considera che il prossimo bambino che morirà in un incidente perchè non allacciato (e capiterà molto presto, probabilmente mentre sto scrivendo o al massimo tra oggi e domani), avrebbe potuto essere salvato usando le risorse impiegate per preoccuparsi di quello che, FORSE, verrà abbandonato tra 1 o 2 anni.

avatarjunior
inviato il 11 Novembre 2019 ore 15:47

@angor totalmente d'accordo con te:bisogna impegnarsi per migliorare la sicurezza di tutti e, dato che le risorse sono limitate, occorre sfruttarle nel miglior modo possibile.
Come prima cosa sono fondamentali le campagne di sensibilizzazione perché fin troppo spesso mi sento dire la più classica delle frasi: "e che deve succedere!". E non vale solo per i seggiolini, ma anche per le cinture, per le gomme lisce e in generale per il rispetto delle più banali norme del CdS e del buonsenso.
E, ribadisco, i risultati sono sotto gli occhi di tutti: una media di 13 morti al giorno solo in Italia. Ogni anno sulle nostre strade muoiono più persone di quante ne morirono l'11 settembre, ma chissà come mai a questa strage quotidiana nessuno da peso.

avatarsenior
inviato il 11 Novembre 2019 ore 16:28

Non ci si da peso perchè ciascuno di noi ha familiarità con questo rischio...cosa che fa sottostimare la probabilità, che fortunatamente rimane "bassa" (si fa per dire) a sufficienza da far si che una persona mediamente fortunata molto facilmente passi tutta la sua vita senza mai fare un incidente grave, e avendo conoscenza diretta solo di poche persone che li hanno avuti.
Io, personalmente, ho conosciuto solo 2 persone morte in incidenti stradali....e immagino che le casistiche di altri siano molto simili.

Aggiungi la naturale tendenza a sottostimare un rischio che si è costretti ad affrontare (fa parte dei meccanismi di sopravvivenza, senza il quale l'uomo sarebbe rimasto paralizzato nelle caverne, invece di uscire a cacciare animali che potevano ucciderlo in qualsiasi momento), ed ecco perchè l'opinione pubblica si straccia le vesti per 1 bambino morto in una condizione "strana", atipica, ma ignora bellamente tutti gli altri che muoiono in condizioni normali.


avatarsenior
inviato il 11 Novembre 2019 ore 17:10

la morte di una persona e' un dramma. La morte di 1000 persone e' una statistica

avatarsenior
inviato il 11 Novembre 2019 ore 17:47

Cinico, ma vero

avatarsenior
inviato il 11 Novembre 2019 ore 18:21

non e' mia (naturalmenteMrGreen) e' di Churchill

user177356
avatar
inviato il 11 Novembre 2019 ore 19:24

Concordo con Angor e aggiungo: siamo più disposti ad accettare un evento negativo del quale possiamo individuare le cause, come un incidente (velocità, distrazione, colpa altrui, condizioni meteo, etc.) rispetto ad un altro per noi inspiegabile, come abbandonare il proprio figlio in un'auto al sole.

E siamo molto più disposti ad assumere rischi statisticamente più elevati che riteniamo di poter tenere sotto controllo (e ci mettiamo alla guida per percorrere settecento km) rispetto a quelli del tutto la di fuori della nostra possibilità di intervento, che sappiamo essere statisticamente inferiori (e abbiamo paura a prendere un aereo per percorrere lo stesso tragitto).

user175007
avatar
inviato il 12 Novembre 2019 ore 20:05

Smettere di fare figli è l'unico modo per preservarli dai pericoli

trovo assurdo che per un morto all'anno si imponga a tutte le famiglie ulteriori spese economiche, di un'ipocrisia demenziale, ne muoiono di più quando attraversano sulle strisce, cosa facciamo in questo caso, li teniamo sempre a casa o eliminiamo le macchine

questo per far capire quanto insulso sia il concetto che salvare una vita vale il sacrificio di tutti

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2019 ore 14:53

www.asaps.it/68307-_i_dati_della_piu_grande_delle_tragedie_stradali_&8

e per questi, che facciamo? eppure, tutto sommato, sarebbe molto semplice imporre l'installazione di una telecamera posteriore, possibilmente dotata di IA per il riconoscimento delle figure umane...."aspettiamo la prossima tragedia", o ce ne freghiamo altamente come abbiamo fatto finora?

O, forse, morire schiacciati, con gli organi interni spappolati dalle ossa che si schiacciano è meno orribile che morire di colpo di calore? O magari i genitori, in questo caso, essendo direttamente responsabili e non semplici smemorati/distratti, si meritano il dolore di aver ucciso i propri figli?

Così, giusto per capire dove io stia sbagliando a considerare più urgente occuparsi di questi, piuttosto che di quei 10 dimenticati che potrebbero capitare nei prossimi 20 anni.
O questi
www.leggo.it/italia/cronache/incidenti_strage_bambini_rapporto_sicurez


Che cosa ne pensi di questo argomento?


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