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Esiste il progresso nei motori a combustione?


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user81826
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inviato il 06 Ottobre 2018 ore 9:26

Il DPF permette però anche di bruciare una grande quantità di agglomerati carboniosi incombusti, non è semplicemente uno spezza particelle 10->2.5 come descritto da molti.

avatarjunior
inviato il 06 Ottobre 2018 ore 9:43

"Esattamente, ringraziamo il FAP per questo... fatto passare per una grandissima invenzione mentre alla fine non fa altro che aumentare a dismisura il PM 2,5... eh però il pm10 è ridotto, sai che affarone"

"Il DPF permette però anche di bruciare una grande quantità di agglomerati carboniosi incombusti, non è semplicemente uno spezza particelle 10->2.5 come descritto da molti."

Esatto, c'è molta disinformazione purtroppo. Nel video che ho linkato qualche post fa (fap sui benzina) si fa riferimento ad una ricerca commissionata al CNR dal ministero dei trasporti italiano. Il risultato è che il dpf è efficace su particelle da 10 micrometri (pm10) a 23 nanometri; al di sotto non esistono strumenti sufficientemente accurati per la misurazione.

avatarsenior
inviato il 06 Ottobre 2018 ore 10:40

Grazie per la delucidazione Lucaarx! Son rimasto indietro... Io ho la sensazione che, le penultime auto benzina, di medio/bassa cilindrata e senza sovralimentazioni, con la storia delle 4 valvole x cilindro hanno si migliorato combustione ed abbattuto l'emissioni. Ma han spostato più ad alti giri la coppia motrice, costringendoci a "tirare" di più le marce. Col risultato di consumare di più... è solo una mia sensazione?

avatarsenior
inviato il 06 Ottobre 2018 ore 10:58

non è semplicemente uno spezza particelle 10->2.5 come descritto da molti.


Sì ma purtroppo l'effetto collaterale è quello ed è tutt'altro che salutare... ;-)
Io mi riferisco al filtro antiparticolato per diesel, sui benzina non sono informato.

user81826
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inviato il 06 Ottobre 2018 ore 11:25

Matthew, quando hai due coppie di valvole hai anche la possibilità di parzializzare meglio ed usare una sola coppia a bassi giri, migliorando il coefficiente di riempimento anche a bassi giri oltre ad altri effetti positivi. Anche molte HarleyD ora montano le quattro valvole, anche se a detta di puristi (io non me ne intendo) si va a perdere un po' del fascino dei vecchi motori MrGreen

Cri, però non è che tu tutto il PM10 lo trasformi in PM2.5 od inferiore, una buona parte lo elimini del tutto ottenendo prodotti della combustione innoqui. Le particelle più fini che ottieni dovrebbero essere una piccola percentuale del totale.
Benzina o Diesel non fa differenza.
Ovviamente si tratta del male minore, non del bene in assoluto.


avatarsenior
inviato il 06 Ottobre 2018 ore 11:55

una buona parte lo elimini del tutto ottenendo prodotti della combustione innoqui.

In che senso innocui? A meno che tu non faccia una combustione perfetta, avrai sempre specie radicaliche: siccome la combustione perfetta non esiste, perlomeno non in quelle condizioni, cosa sarebbe innocuo? Inoltre, la maggior parte del particolato non viene dalla combustione, quindi la soluzione sarebbe una: ok, basta automobili e TIR; per questo apprezzo, parzialmente, l'area B di Milano.

al di sotto non esistono strumenti sufficientemente accurati per la misurazione.

Scusa, non ho visto il video, ma che tipo di strumenti servono che ancora non riescono a misurare sotto i 10nm?? Eeeek!!!Eeeek!!!

user81826
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inviato il 06 Ottobre 2018 ore 12:07

Jack, nel mondo reale si lavora con stime, approssimazioni, modelli e misure.
Gran parte dei prodotti della combustione saranno, grazie appunto ai filtri, gruppi ossidanti, riducenti, catalizzatori ed additivi di vario tipo (Cerio, Vanadio, Bario ecc.) i prodotti della combustione ideale che fondamentalmente sono clima-alteranti al più, ovvero innoqui. È chiaro che una parte di incombusti od ossidati rimarrà ma tutta quella robetta sopra serve proprio a diminuirne la quantità, compresa quella della materia particolata.
Il particolato, da qualunque fonte arrivi, può essere mandato in combustione alle giuste temperature, con la giusta ossigenazione.

www.im.cnr.it/?p=393

avatarsenior
inviato il 06 Ottobre 2018 ore 12:26

Ora forse divago, ma avete idea di quanto ci costi in termini di emissioni nocive il trasporto via container, effettuato da meganavi spesso carrette del mare, prive di alun controllo che solcano avanti ed indietro gli oceani lungo le coste?

user81826
avatar
inviato il 06 Ottobre 2018 ore 12:37

Non lo so Alessandro, so però che c'è chi preferisce quelle grosse navi rispetto ad un gasdotto per portare il metano in Italia MrGreen

avatarjunior
inviato il 06 Ottobre 2018 ore 12:47

Non ho idea di quanto consumino le navi (penso si vada in tonnellate all'ora...), ma gli inquinanti sono un problema pazzesco, a causa del combustibile di qualità pessima. In teoria dovrebbero usare olio combustibile a basso (basso.......... minore dell'1% del totale, quindi una quantità spropositata) contenuto di zolfo entro le 12 miglia dalla costa, in mare aperto quello ad alto (massimo 3,5%). Se non ricordo male l'ultima specifica per autotrazione prevede un contenuto massimo di zolfo pari a 10mg/kg, ovvero lo 0,01%, 2 ordini di grandezza inferiore. E lo zolfo non è l'unico dei problemi; piombo, vanadio, ecc ecc ecc.
Pensa che alcuni 2t diesel navali turbocompressi potrebbero bruciare anche polverino di carbone, ma non viene usato perchè riempie di cenere le camere di scoppio e i condotti di scarico...

user81826
avatar
inviato il 06 Ottobre 2018 ore 12:55

Su Gcaptain dicono:

"While ships are already incredibly efficient compared to all other modes of transportation the merchant fleet still has yearly carbon dioxide emissions equal to the emissions of 130 million to 195 million cars. Of course they carry more cargo than trucks and cars but there is room for significant improvements in emission reduction."

Non so se sono dati buoni però dà l'ordine di grandezza. Se la CO2 sta su quei livelli si può immaginare il resto dei prodotti. Diesel ne fa la finlandese Wärtsilä.

avatarjunior
inviato il 09 Ottobre 2018 ore 22:16

l'altro problema del puro elettrico è la densità di energia che si può accumulare in una batteria, mentre la densità di energia di
un combustibile chimico a parità di peso è per ora nettamente superiore

Premetto che non è il mio campo, ma non è esattamente così. Le forme di energia sono "classificate" e diciamo che le possiamo dividere in Prima e Seconda specie. Energia cinetica, chimica, elettromagnetica etc sono in un certo senso nobili e di prima specie. Il calore è di seconda specie e meno nobile. I motori termici funzionano trasformando l'energia chimica (nobile) in calore (scrausetta) ed il calore in lavoro meccanico (la più nobile di tutte le energie).
I motori termici fanno abbastanza pena ed anche se un combustibile chimico ha potenzialmente tantissima energia termica, noi sappiamo usarla poco e male (deve essere calore ad altissima temperatura e non abbiamo materiali economici che resistono a queste condizioni). Per cui anche se non possiamo stoccare molta energia elettrica, sappiamo usarla meglio. Il problema È che ci mettiamo ore per riempire un "serbatoio elettrico" e 2 secondi uno termico...

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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