| inviato il 17 Novembre 2024 ore 22:08
Doska perdona ma viaggio da una vita e la prima cosa che ho fatto è andare in dogana a chiedere, la risposta è stata: Non esiste nessuna lista dichiarata in uscita….lei deve avere i documenti di acquisto! Anche esistesse il modo , al controllo se non si hanno i documenti di acquisto quanto dichiarato lascerebbe il tempo che trova. Stop. Se parli della carta del viaggiatore questo è quanto riporta il testo: La Carta dice testualmente che: “Gli effetti personali di valore (quali, ad esempio, apparecchiature fotografiche, videocamere, personal computers, orologi), portati dal viaggiatore in partenza verso Paesi extra-U.E., necessitano di una documentazione (ricevuta di acquisto, certificato di garanzia o bolletta d'importazione) che dimostri, in caso di controllo al momento del rientro, il loro regolare acquisto o la loro regolare importazione in Italia. In mancanza di tali documenti, si consiglia al viaggiatore di produrre, presso l'ufficio doganale di partenza, una dichiarazione di possesso da esibire al rientro”. Per produrre la dichiarazione in partenza la dogana farà esattamente il controllo che farebbe al rientro, se si tratta di materiale nuovo richiederà un documento di acquisto. Serve in pratica per non portarsi i documenti dietro.. La scelta di trattenerla è una decisione del doganiere ma è chiaro che non farà mai storie per ottiche datate, o apparecchi evidentemente non “nuovi”, mentre sarà im caso di fermo molto probabile su ottiche o macchine importanti senza segni d'uso. |
| inviato il 17 Novembre 2024 ore 22:15
Ma se io sono in possesso di un oggetto acquistato usato, in maniera legale, supponiamo da un sito di aste o Subito, potrei non essere in possesso di un documento fiscale che comprovi l'origine. Potrei avere abiti costosissimi e vistosi addosso, non credo che nessuno ne conservi un documento di acquisto. Inoltre qualora tale documento non fosse una fattura intestata ma un semplice scontrino potrebbe essere facilmente contestato e non essere utile a dimostrare niente di che. Sostanzialmente qualsiasi cosa potrebbe essere sequestrata. Eppure non avviene o comunque avviene con una frequenza molto scarsa, quasi nulla in situazioni "normali". Situazioni "normali" dove non vi siano ambiguità che destino sospetti vale a dire i flussi di decine anzi centinaia di milioni di turisti che ogni anno attraversano le frontiere portandosi spesso e volentieri cessò...cellulari da 1200€. Non penso che tutti si portino la fattura. Posso supporre che siano rischi che sussistano solo in determinati casi non so...un viaggiatore che circola con due valigie piene di 30k€ di attrezzatura fotografica? |
| inviato il 17 Novembre 2024 ore 22:17
Ti RIPETO, io lo faccio abitualmente dall'aereo porto di Milano Malpensa!!! |
| inviato il 17 Novembre 2024 ore 22:19
Queste cose dovrebbero essere governate meglio anche il passaggio citato di quella carta è ambiguo. Cosa significa "di valore" ? Rispetto a che sistema di riferimento? Io ho un orologio da 300€. È un pezzo "di valore" ? E se fosse da 7-800€ ? Ma chi è che circola con la fattura di un orologio? Nessuno |
| inviato il 17 Novembre 2024 ore 22:22
Lorenzo leggi le ultime righe ….ma secondo voi dico le cose solo per perder tempo??? Per falso intendo che non è vero che ti garantisce un lasciapassare al rientro. Doska …fai una cosa che non ha nessun valore, il documento (carta del viaggiatore) riporta esattamente il fatto che la dichiarazione non comporta nessuna evidenza di possesso o regolarità fiscale! Leggete!! I controlli sono banalmente randomici ed i doganieri fanno il loro lavoro, se trovano uno con una macchina e un paio di ottiche evidentemente non all'ultimo grido è quasi sicuro che non dicano nulla. Ma se uno dentro ha un'ottica importante senza segni d'uso…possono tranquillamente chiedere la prova di acquisto, stesso dicasi per una macchina molto recente senza segni d'uso. Poi se trovi un rompiballe chiede comunque dei documenti (solitamente di rientro da paesi come singapore o simili). “ pertanto essa non vale né quale titolo di legittimazione al possesso dei predetti apparecchi, né quale riconoscimento della loro posizione fiscale all'interno dello Stato che dovrà essere dimostrata con altri mezzi. „ poi volete credere che sia tutto a posto....ma fate come ve pare oh |
| inviato il 17 Novembre 2024 ore 22:41
Per inciso proprio perché viaggio per lavoro con decine di migliaia di euro, e non solo io, ero ben interessato a trovare un modo per aver un lasciapassare evitando di tenere sul cellulare copie delle fatture. Purtroppo non esiste…e pur essendo assolutamente onesto e con tutti i documenti mi auguro di non essere fermato perché il processo è una rottura di balle e mi sono anche sentito chiedere la copia cartacea (tranne poi essere esentato dall'altro doganiere..). Sarebbe molto utile un bollino doganale con il numero di serie dell'oggetto ottenuto dopo verifica documentale…purtroppo non esiste. |
| inviato il 17 Novembre 2024 ore 22:46
Eh appunto. Per quanto probabilmente il doganiere possa tecnicamente sequestrare quello che vuole e l'onere della prova spetta a te (cosa che io trovo filosoficamente aberrante ma ...é opinione mia), penso che di fatto accada in determinati casi cioè si portano valori che in maniera evidente ammontano a decine di migliaia di €. Penso che nessuno dei milioni e milioni di turisti che si portano lo zainetto con una macchina e 3 lenti si sia mai visto sequestrare qualcosa in queste circostanze. Sempre, a meno di situazioni particolari tipo movimenti tra paesi con regimi fiscali "peculiari" e cose del genere, ma in tal caso magari uno é preparato. Ma mete turistiche standard di quelle da milioni di turisti di viavai... |
| inviato il 17 Novembre 2024 ore 22:50
Simone dubito fortemente che possa capitare al rientro dalle Maldive o dall'Islanda, ma se torni da posti (o ci fai scalo) dove l'acquisto di certo materiale è conveniente, la possibilità ci sta…e magari anche se hai una macchina con una sola ottica. Possibilità significa possibilità, ovviamente le possibilità aumentano all'aumento della quantità di materiale presente. |
| inviato il 17 Novembre 2024 ore 22:57
Lo stesso discorso se compri un orologio di valore in Svizzera, il gioielliere ti dice di metterlo al polso e di buttare via la confezione, il problema è se giri con una "batteria" di orologi |
| inviato il 17 Novembre 2024 ore 23:00
Beh mettersi un orologio al polso per scampare dalla dogana è comunque una cosa illegale, ognuno poi faccia ciò che crede. |
| inviato il 18 Novembre 2024 ore 7:33
non esiste l'obbligo di conservare scontrini o fatture se non per professionisti, per questo nella carta si riporta : in mancanza di tali documenti si consiglia al viaggiatore di produrre, presso l'ufficio doganale di partenza, una dichiarazione di possesso da esibire al rientro”. Se poi per dar valore a tale documento devo produrre la fattura o lo scontrino non vi sembra ridicolo ? in pratica per dimostrare che non ho più la fattura devo portare la fattura . |
| inviato il 18 Novembre 2024 ore 8:09
Sono d'accordo anche io che non esista tale obbligo. O almeno non dovrebbe esistere. Però potrebbe essere scivoloso perché anche se tale obbligo non esiste nel Paese tal dei tali, di origine del viaggiatore in questione, temo che "di fatto" soprattutto in alcuni paesi il doganiere possa fare quello che gli pare, dopodiché non penso sia molto agevole cercare di convincerlo che ciò che fa non é legale nel paese tal dei tali e che tu non saresti tenuto a conservare i pezzi di carta. Probabilmente avresti ragione ma dimostraglielo... |
| inviato il 18 Novembre 2024 ore 8:18
Lucky perdona ma la conservazione delle ricevute è un tuo interesse, vuoi per la garanzia vuoi per eventuali controlli legati a situazioni particolari come appunto l'entrata da paesi esteri con condizioni particolari. Per altro la maggior parte delle ricevute sono oramai digitali. Scandalizzarsi perché si può subire un controllo per verificare che non si stia commettendo un reato lo trovo indecente visto che l'evasione è qualcosa che danneggia tutti i cittadini. Se viaggi puoi portare solo un tot di soldi con te, se rientri con una quantità sospetta….devi dimostrare perché. Allo stesso modo se rientri da Singapore e ti trovano con una macchina non nuova, una ottica non nuova…e 2 palesemente nuove …di valore, possono tranquillamente chiederti la prova di acquisto in Italia, che ti sia bene o meno. Esiste il buonsenso, e non è difficile capire perché; se rientri con dentro la valigia due paia di Nike nessuno ti dirà nulla nemmeno ai controlli, ma se dentro la valigia hai 20 paia....puoi stare sicuro che ti chiederanno le ricevute di acquisto, anche se sei un privato o uno studente. Ripeto….non ci credete, volete ribellarvi al sistema, siete convinti che non succederà mai….fate come vi pare. Ognuno fa ciò che crede. Comprare una macchina di importazione in Italia non comporta nessun rischio se si ha la ricevuta di un negozio italiano dove appare che è stata pagata l'iva, altrimenti si sta commettendo un reato....fine. |
| inviato il 18 Novembre 2024 ore 9:00
“ ...Ti RIPETO, io lo faccio abitualmente dall'aereo porto di Milano Malpensa!!! „ Verissimo, faccio una cosa simile ogni qualvolta vado a fotografare in Val Roseg (Grigioni svizzeri), alla dogana di Villa di Chiavenna porto il modulo di esportazione temporanea compilato come dice Doskavisual, ma attenzione questo comporta solo che sei uscito dall'Italia con quel materiale, ma non ne comprova la proprietà e l'acquisto legale, quei parametri valgono solo con i documenti di acquisto *validi anche se esibiti su supporto elettronico .... almeno così dicono gli uomini della finanza. |
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