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Autonomia Auto elettriche: simulatore


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avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2022 ore 22:39

Anche perché con la motocarriola da 3 kW sei liberissimo di girarci tu MrGreen

avatarsenior
inviato il 06 Settembre 2022 ore 8:27

Angor, io parlo di intero ciclo di vita. Cioè da quanto inquina produrre, mantenere e poi smaltire un auto elettrica ed una a benzina.
Logico che entrambe inquinano e lo fanno anche quaando le si costruisce o le si smaltisce, ma IN TUTTO IL CICLO DI VITA, l'elettrica inquina meno.
Punto.
Se vuoi i dati te li fornisco, ma ormai è un fatto consolidato.
Inutile che insisti.


E io torno a chiederti: QUANTO inquina di meno? E' zero? No, e allora insistere a chiamare "zero emissioni" l'auto elettrica è solo demagogia, bene che vada.

E comunque, quello studio parla proprio dell'intero ciclo di vita. Peraltro, comparando i consumi in uso in ambito urbano, che è l'unico dove l'elettrico ha un vero vantaggio di rendimento. Se si parla di extraurbano, il maggiore rendimento dell'elettrico va a farsi benedire, perso tra rendimenti di generazione dell'energia elettrica (che al momento, fuori dalle fiabe, è solo fossile o nucleare) e trasporto fino alle colonnine e poi ricarica ed erogazione delle batterie.

Certo che si può imporre ulteriori limiti sulla CO2 emessa dalle sole automobili....ma perchè?
Per ridurre, a livello globale, forse dello 0,1% la CO2 emessa da tutto il resto del mondo?
Forse sarebbe il caso di chiedersi se abbia senso farlo, a fronte dei costi che comporterà.
Ha senso impoverire il futuro dei nostri figli per una ideologia tutta europea?
COMUNQUE vivranno in un mondo inquinato. Ma sarebbe meglio viverci da ricchi, piuttosto che da poveri.


@Callisto: fidati, le carrozzerie dei cinesi sono scarse, a volte, per scelta. Non per incapacità di farle.
Sono i motori il vero limite. Specialmente man mano che si sale di potenza. Non per nulla i vari produttori di hypercar asiatici, prima dell'elettrico, costruivano tutto loro e poi per i motori finivano sempre per montare mercedes amg.
Ci sono anche molti costruttori artigianali che sono in grado di costruire carrozzerie e interni da impallidire.
Ma per produrre un motore serve una filiera verticale estremamente specializzata.

Certo, a furia di autocastrare la nostra industria, il divario si è fatto sempre più lieve, dove i nostri costruttori sono stati costretti a sprecare risorse in nome della ecologia per inseguire l'ultimo euro x. Tra poco ne pagheremo le conseguenze.

avatarsenior
inviato il 06 Settembre 2022 ore 8:39

Io prima facevo il quality engineer per Tiberina group, primo fornitore di Stellantis.

Fidati quando ti si dice che i telai, i pianali, sono il vero banco prova... E l'elettronica di conseguenza! Fare un motore è molto più semplice.

avatarsenior
inviato il 06 Settembre 2022 ore 8:43

Per la filiera industriale c'è da dire che la delocalizzazione verso i paesi dell'Est e verso l'Asia ha comportato:
- impoverimento del ceto medio nei paesi occidentali
- perdita di capacità produttiva
- dipendenza dell'occidente dai paesi dove è stata spostata la produzione
- miglioramento delle conoscenze dei nuovi paesi produttori che così si sono resi indipendenti.

Tutto questo favorito dall'avidità dei produttori e dalle leggi conseguenti la globalizzazione.


avatarsenior
inviato il 06 Settembre 2022 ore 8:58

Angor, ancora insisti!?
"emissioni zero" non è una pubblicità, si riferisce alla normativa sulle emissioni di CO2 (euro1, euro2, euro3... hai presente?).
Per una moderna euro6 le emissioni di CO sono 0,5 g/km per i diesel e 1 g/km per i benzina, quelle di NOx 0,080 g/km per i diesel e 0,060 per i benzina, quelle di particolato (PM) 0,005 g/km per entrambe.
Per un elettrica sono 0 (zero).
E' chiaro adesso?

Per essere onesti si fa il calcolo sull'intero ciclo di vita, inclusi tutti i materiali e le lavorazioni sin dalla costruzione fino alla demolizione e smaltimento. L'unica variante differenziale è il paese di origine, quindi una macchina costruita in Polonia è peggiore di una costruita in Germania, per fare un esempio.
Ma a parità di condizioni, l'impatto ambientale TOTALE PER L'INTERO CICLO DI VITA è SEMPRE inferiore.
Da un 19-34% se prodotte in India fino al 66-69% se prodotte in Europa.





Fonte ICCT International Council on Clean Transportation
theicct.org/publication/a-global-comparison-of-the-life-cycle-greenhou


avatarsenior
inviato il 06 Settembre 2022 ore 9:18

Se osservi attentamente il grafico, ti accorgi che le elettriche hanno un maggiore impatto in fase di costruzione in quanto si deve sommare l'impatto importante della realizzazione della batteria. L'impatto per la manutenzione è inferiore ma in percentuale totale è di scarsa importanza, mentre l'impatto più rilevante è nei consumi e nella produzione di energia.
Quindi alla fine l'elettrica recupera abbondantemente il gap iniziale.
Altra osservazione da fare: in europa produrre energia elettrica impatta meno che produrre carburante (benzina).
In Cina ed India vale il contrario.
Questo perchè, come è noto, in quei paesi si produce energia elettrica col carbone.
Ed è questo il motivo per cui in quei paesi l'impatto di un elettrica è maggiore, rimanendo SEMPRE inferiore all'impatto di un endotermica.

avatarsenior
inviato il 06 Settembre 2022 ore 9:34

Per la filiera industriale c'è da dire che la delocalizzazione verso i paesi dell'Est e verso l'Asia ha comportato:


Ha comportato che il disastro della filiera industriale automobilistica l'ha fatto e continua a farlo la delocalizzazione, mentre è tutto da vedere quale sarà l'impatto (graduale) della transizione verso l'elettrico.
Tanto per fare un esempio è già entrato in funzione il più grande impianto in Europa per il riciclo delle batterie.
Si chiama Hydrovolt e conta di smaltire (ad olre il 95%) 70.000 tonnellate per il 2025 ed è proiettato alle 500.000 tonnellate per il 2030.
Si è già accaparrato contratti da 50 MILIARDI di dollari da BWV, Scania, Volvo ecc.
Come vedete, la chiusura di una filiera, non comporta necessariamente (anzi quasi mai) la scomparsa di posti di lavoro.

user198779
avatar
inviato il 06 Settembre 2022 ore 9:46

Al netto di tutto è inconfutabile che il motore elettrico è più efficiente.
Il problema quasi insormontabile sarà la transizione nei termini indicati.
Non ci sono più i soldi per le auto a motore endotermico figuriamoci per un'auto elettrica, le aziende negli ultimi vent'anni si sono sostenute con la crescita dei mercati emergenti .

avatarsenior
inviato il 06 Settembre 2022 ore 9:52

@Old-pentax:
Per la filiera industriale c'è da dire che la delocalizzazione verso i paesi dell'Est e verso l'Asia ha comportato:
- impoverimento del ceto medio nei paesi occidentali
- perdita di capacità produttiva
- dipendenza dell'occidente dai paesi dove è stata spostata la produzione
- miglioramento delle conoscenze dei nuovi paesi produttori che così si sono resi indipendenti
Condivido

Tutto questo favorito dall'avidità dei produttori e dalle leggi conseguenti la globalizzazione.
Aggiungerei il desiderio dei consumatori di risparmiare fino all'ultimo euro nell'acquisto.
Questa corsa al ribasso ha "costretto" i produttori a delocalizzare.
Alla fine dei conti però siamo noi consumatori a dirigere il mercato... incitati però dal marketing che batte incessantemente il chiodo sull'argomento "costo".

Non abbiamo una visione lungimirante, e non dobbiamo sempre dare la colpa a qualcun altro.
Teniamoci in casa le nostre produzioni, anche se i prodotti costano più cari. Avremo più posti di lavoro e meno inquinamento per i trasporti.
Inoltre saremo meno dipendenti da altri stati e meno alla loro mercé.

avatarjunior
inviato il 06 Settembre 2022 ore 9:55

Peraltro, comparando i consumi in uso in ambito urbano, che è l'unico dove l'elettrico ha un vero vantaggio di rendimento. Se si parla di extraurbano, il maggiore rendimento dell'elettrico va a farsi benedire, perso tra rendimenti di generazione dell'energia elettrica (che al momento, fuori dalle fiabe, è solo fossile o nucleare) e trasporto fino alle colonnine e poi ricarica ed erogazione delle batterie.

Ma anche no guarda:
1) l'extraurbano è dove l'elettrico consuma meno perchè non ha molta perdita associata alla velocità e allo stesso tempo non ho gli start/stop della città
2)Non capisco cosa centri l'extra urbano con le perdite di generazione del'energia elettrica. Ciò premesso, la più sfigata centrale elettrica a combistibili fossili è più efficiente di qualsiasi motore endotemrico, come a dire che prorpio devi bruciare qualcosa, meglio farlo in centrale. E non parliamo di qualche punto percentuale,le centrali a gas a ciclo combinato viaggiando tra un 47% e un 63% di efficienza a seconda della generazione a cui appartengono. Qualsiasi motore endotermico di auto non supera il 30%. Poi ci sono le perdite di rete, corretto. Ma la benzina al distributore non arriva con il teletrasporto: voglilamo fare il conto delle CO2 associata a raffinazione e trasporto dei combustibili?
3)Nucleare: non sono un fan, ormai peraltro mi sembra tardi per ripensarci, ma oggettivamente l'impronta di CO2 del nucleare è bassina, legata tutta alla costruzione della centrale e alla sua demolizione.
4) In Italia la produzione da fonti rinnovabili viaggia intorno al 40%. Il carbone stava a circa il 4%, quest'anno probabilmente sarà l'8%, in parte per compensare le fermate di quasi tutte le centrali nucleari francesi che sono in manuentenzione e in parte per provare a risparmiare un po' di gas.

Quindi, fermo restando che le auto elettriche sono ad emisisoni zero solo a livello locale (dove circolano), i numeri dicono che le emisisoni associate alla produzione di energia elettrica necessaria per farle marciare o sono zero (fonti rinnovabili/nucleare, almeno sul medio periodo) o sono comunque inferiori a qulle associate alla medesima produzione di energia ma fatta nei motori termici.

Poi, e torno a dirlo per l'ennesima volta, al momento l'elettrico non è per tutti per vari motivi, soprattutto di costi e di semplicità d'uso legato al tempo di ricarica e alla infrastruttura di carica. Ma da qui a dire che dal punto di vista delle emessioni non siano convenienti direi che ce ne passa parecchio, e mi ripeto anche qui, non capisco il volersi scagliare a tutti i costi contro le EV senza riportare i numeri correttamente. Basta dire "non fa per me" e la questione finisce li.

avatarsenior
inviato il 06 Settembre 2022 ore 10:11

Basta dire "non fa per me" e la questione finisce li.


+1 ed amen

Non ci sono più i soldi per le auto a motore endotermico figuriamoci per un'auto elettrica, le aziende negli ultimi vent'anni si sono sostenute con la crescita dei mercati emergenti .


Ma infatti il problema non è affatto la transizione, bensì il potere d'acquisto.
Tuttavia anche questo è un non problema dal punto di vista "Transizionale".
Le persone non compreranno ne elettrico ne endotermico, ma andranno avanti sfruttando al massimo quello che già hanno, anche se è un catorcio.
Ripeterò all'infinito che in realtà la transizione andrà ben oltre il 2050 e sono tanti, tantissimi anni!
C'e' tutto il tempo per adeguare la rete distributiva ed i costi delle automobili sono destinati a scendere sensibilmente.
Oggi come oggi, le case automobilistiche (tranne casi particolari) stanno speculando enormemente sul prezzo e sugli incentivi che, così come sono concepiti, sono una presa in giro per il consumatore ed una fonte di guadagno extra per le case costruttrici.
Peggio del fatidico 110%

avatarsenior
inviato il 06 Settembre 2022 ore 10:17

Per la sicurezza, per me più alle prestazioni, è dovuto alle distrazioni e al mancato rispetto di norme sulla circolazione.
Pensate solo a quanti incidenti in meno ci fossero, se nell'abitacolo i cellulari avessero rete solo se collegati e usati nei modi previsti dall' infotaintment.

Per le emissioni di co2 si è fatto poco, qualcosa in più si poteva fare anche per l'endotermico.
C'è da dire che le auto, oggi sono molto più longeve e con poca manutenzione.

avatarsenior
inviato il 06 Settembre 2022 ore 10:27

Purtroppo parallelamente al miglioramento dell'efficienza crescono anche dimensioni, peso e potenza, vanificando così ogni sforzo... Triste

a benzina o ibride
elettriche

pura follia... Confuso

avatarsenior
inviato il 06 Settembre 2022 ore 10:57

Da un lato c'e' un prodotto ancora acerbo e dall'altro c'e' tutto un altro sistema di guida.
Basti pensare allla guida a pedale unico o alla percezione del baricentro più basso e del comportamento in curva o frenata, senza contare l'assenza di un cambio marce.
Con le prime ibride era anche aumentato il numero di incidenti con pedoni (che non sentivano il sopraggiungere del veicolo).
Le elettriche pure, per esempio, fanno un rumore simulato quando sono sotto i 30kmh

avatarsenior
inviato il 06 Settembre 2022 ore 12:03

Mak, le auto a guida semiautonoma non hai idea quanti incidenti prevengano



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