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Sviluppo e scansione rullini







user250784
avatar
inviato il 17 Settembre 2023 ore 22:02

Checofuli
Parer mio non c'è nulla che il digitale possa fare per eguagliare la resa di una pellicola in bianco e nero e la sua grana analogica.
Poi stampatela o scansionatela, quella resa rimane.


Mi pare talmente ovvio che non tutti lo sanno...MrGreen

L'atmosfera della pellicola, le sfumature, la grana, la bellezza ed il profumo emanato - MAI e poi MAI - potranno essere da nessun sensore.

Almeno per una volta nella vita, provate per credere...Coraggio! "Semel in anno licet insanire"MrGreen

avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2023 ore 22:18

Il sistema ibrido è meglio che la filiera analogica: Informatene!!!
qui ti sbagli.

Ho già detto che la differenza consiste che per ottenere un negativo per la stampa in camera oscura, devi sapere come farlo e va bene anche per lo scanner e NON viceversa. Insomma con la scansione e la post produzione al PC ottieni risultati diversi ed é meno appagante.

La stampa in CO se fatta bene sarà sempre meglio di quella derivata con il sistema ibrido.

Non mi chiedere se ho provato...parlo per esperienza diretta.

avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2023 ore 22:35

Fiche la discussione sarà sul 'cosa è meglio' non si potrà arrivare a nessuna conclusione. Perché la cosa è assolutamente soggettiva.
Io non voglio sapere qual'è il metodo migliore (che tra l'altro non esiste, tutto è relativo e correlato alla persona), e sopratutto non mi piace che qualcuno si metta su un piedistallo per dirmi (impormi) un metodo piuttosto che un altro alludendo al fatto che solo uno è quello giusto/corretto/divino.

Ed è un peccato che quando nel titolo del thread compare 'pellicola' o 'analogico' ci sia sempre qualcuno che deve spiegare al mondo cosa è giusto e cosa no.
A questo punto prendo atto del fatto che a te tutto questo non interessa e ti auguro di trovare, lungo la tua strada sbagliata alla pellicola, delle indicazioni che possano riportarti sulla retta via.


Carlo

avatarsenior
inviato il 18 Settembre 2023 ore 6:52

Al limite, se proprio volete l'analogico e non potete e volete lavorare in camera oscura, ci sono le diapositive.

@Grik
Molto semplicemente è un errore di battitura, intendevo scrivere "non potete o volete", ma magari si capiva lo stesso, e forse non c'era bisogno di farlo notare dopo svariate pagine di discussione.

avatarsenior
inviato il 18 Settembre 2023 ore 6:59

L'atmosfera della pellicola, le sfumature, la grana, la bellezza ed il profumo emanato - MAI e poi MAI - potranno essere da nessun sensore.

Questa mattina ho letto la frase che mi ha illuminato e chiedo profondamente scusa a Grik e all'altro che in precedenza ho bloccato.
Mi prostro profondamente a terra e chiedo nuovamente scusa: sono un "grezzaccio" che non capisce niente, ma prometto che mi applicherò e cercherò di assaporare tutte queste cose che mi sono finora sfuggite, profumo incluso, eppure sono state lì, per decenni, davanti ai miei occhi insensibili ed al mio naso probabilmente tappato.
Ma davvero fate? Cool

avatarsenior
inviato il 18 Settembre 2023 ore 7:37

Il signore continua a ridicolizzarsi.

le sfumature, la grana

Comunque nel lato pratico, tralasciando le sensazioni che quelle sono troppo personali, sfumature di colore e grana sono oggettivamente superiori nella pellicola. Chi ridicolizza queste cose boh mi viene il dubbio che di gran stampe da pellicola non ne hanno fatte.

La stampa in CO se fatta bene sarà sempre meglio di quella derivata con il sistema ibrido.

Mickey questo è assolutamente vero ma purtroppo allestire una co in casa non è cosa semplice così come avere uno stampatore professionista che ti permette di affiancarsi durante il processo di stampa nel suo laboratorio. Penso che qualsiasi persona che scatta a pellicola se potesse sceglierebbe la stampa in co.

avatarsenior
inviato il 18 Settembre 2023 ore 8:34

Per evitare talune accese discussioni basterebbe che alle immagini venisse affiancata la filiera di produzione, un pò come avviene per taluni alimenti. Poi ognuno sarà libero di scegliere il prodotto più consono sulla base di una non meglio definita "soggettività-oggettivata".;-)

avatarsupporter
inviato il 18 Settembre 2023 ore 9:20

Io che non sono un nativo digitale il sistema ibrido l'ho adottato già da molti anni a questa parte, sia per recuperare le decine di migliaia di scatti che ho realizzato sia come negativi e sia come diapositive e lo sto utilizzando tutte le volte che scatto in analogico. Ritengo di poter dire per esperienza personale che i risultati sono più che buoni e che l'eventuale perdite nel passaggio dall'analogico al digitale sono più che compensate dalle possibilità di elaborazione che gli strumenti software di post produzione mettono a disposizione. Ho visto decine di negativi o di diapositive rinascere letteralmente in post produzione. A questo punto ho il dubbio che chi sconsiglia questo processo sarà sicuramente un bravo fotografo analogico ma non si è mai confrontato sul campo, magari perché non conosce o non è interessato alla pp digitale. Su questo come su tanti altri argomenti è bene parlare sempre per esperienza diretta che ritengo sia quella più utile in un forum e non per convenzioni aprioristiche non supportate dall'esperienza. My 2 cents. P.S. fotografo dal 1975 e la mia prima macchina è stata una Nikkormat Ft2 acquistata nell'estate del 1977.

avatarsenior
inviato il 18 Settembre 2023 ore 9:49

@AdrianoGattoni la mia esperienza fotografica inizia nel 1971 e la mia reflex una Pentax Spotmatic nel 1975 e questo cosa vuol dire? Vogliamo fare a chi lo ha più lungo o ha iniziato prima?

Ad ogni modo al momento fotografo in digitale da 4 anni ovvero da quando per motivi logistici ho dovuto smontare le mie due Camere Oscure, prima avevo fatto qualche tentativo digitale tornando sempre alla mia pellicola perché non soddisfatto, ho anche scansionato molto … non mi sono mai confrontato con la PP in digitale? Opinione tua ovviamente… attualmente ho ancora la mia Pentax MX che negli anni 80 ha sostituito la Spotmatic che mi avevano rubato, ho ancora la mia amata M4 oltre ad una IIIf Numeri Rossi ed una Rolleiflex con Planar f/3,5 quindi volendo ne ho per scattare in analogico, ma appunto da quando ho smontato le CO dovendo pagare, rullini, sviluppo, scansione, ecc non l'ho più trovato conveniente economicamente ed in 4 anni ho più che ammortizzato la mia M10P digitale, oltretutto con i prodotti sul mercato digitale degli ultimi anni ho trovato una qualità superiore del digitale, anche in stampa, alla scansione e stampa da pellicola e non a caso nel mio ultimo libro scattato quasi interamente in digitale per uniformare le due fotografie fatte in analogico la persona incaricata della PP ha faticato non poco per uniformare la qualità al digitale per questo scatto non più di due o tre rulli all'anno più per divertimento e per provare le macchine che siano sempre efficienti che per scattare in qualche progetto specifico … ciò non toglie che in analogico ho avuto bellissime soddisfazioni anche dalle scansioni e non solo in un libro pubblicato, ma anche con importanti riconoscimenti internazionali … tutto questo per dire che so di cosa parlo e prima di dare giudizi sugli altri bisognerebbe conoscere bene la storia di ognuno

Detto questo ognuno è libero delle sue scelte e di divertirsi come vuole, ogni scelta è personale ed assolutamente corretta ed infatti ho fornito all'autore del post un laboratorio professionale do ottimo livello e non particolarmente caro, anzi!
Ma i dati oggettivi sono inconfutabili dando agli altri del poco competenti nella PP bisogna fare attenzione ed è meglio rimanere on Topic rispondendo alla domanda su un laboratorio cosa che ho fatto

avatarsenior
inviato il 18 Settembre 2023 ore 11:54

Tralasciando atmosfere, profumi ed altre cosucce considerabili solo a livello di dogmi più o meno religiosi, il limite tecnico della foto digitale, a parità di attrezzature, è discretamente superiore a quello della foto su pellicola.
Ho detto più volte che se uno è appassionato di macchine fotografiche questo limite può passare in secondo piano, e non ci sta niente di male ad ammetterlo, se invece si è appassionati di fotografia, non resta che prendere atto dei grandi progressi compiuti in questi anni.
E poi c'è l'enorme facilità con cui si possono ottenere determinati risultati oggi, rispetto ai notevoli sbattimenti di una volta.
Le esperienze fatte da ognuno di noi, penso che potrebbero essere utili a tutti, ma vedo che qualcuno considera il parlarne come una vanteria arrogante, da parte di un fotografo attempato.

avatarsenior
inviato il 18 Settembre 2023 ore 12:06

Ho detto più volte che se uno è appassionato di macchine fotografiche questo limite può passare in secondo piano, e non ci sta niente di male ad ammetterlo, se invece si è appassionati di fotografia, non resta che prendere atto dei grandi progressi compiuti in questi anni.

Ma quindi oggi una bella fotografia non si può fare con una analogica? Eeeek!!!
Ma cos'è la fiera dei luoghi comuni e cagate da bar questa?
Che poi con il digitale è tutto più "immediato" questo è assodato. Ma ripeto: "immediato" non vuol dire "meglio".



avatarjunior
inviato il 18 Settembre 2023 ore 13:20

Checofuli,
ti dico la mia idea, anche se non richiesta Cool

Per avvicinarti alla fotografia analogica (bn) credo che un buon modo possa essere quello che ti suggerisco qui sotto:

-Scegli un genere fotografico che si sposi bene con la pellicola bn, alcuni esempi: paesaggio naturale, paesaggio antropico, ritratto posato, still life semplice, reportage urbano "non rubato". Parti con un genere che ti possa permettere di pensare ogni scatto, magari con la possibilità di scrivere delle note su un taccuino.

-ti procuri una reflex (magari meccanica) perettamente funzionante, magari te la fai prestare o la compri in un negozio. E' importante che siano stati tarati e verificati l'esposimetro e l'otturatore (che non deve essere "pigro"). Anche la lente deve essere ok. Devi eliminare con assoluta certezza ogni variabile legata al mezzo.

-Ora sai cosa vuoi fotografare, hai il mezzo, devi scegliere la pellicola.Dando per scontato che partirai con il piccolo formato, io andrei direttamente su di una pellicola 400 iso. Si vedrà la grana, ma l'obbiettivo ora è imparare un processo, non avere la qualità alla Ansel Adams. Alcuni consigli: spesa minima, Fomapan 400 esposta a 200 iso; miglior prodotto (scludendo la Tri-x che è a prezzi da rapina) Ilford HP5 esposta a 250 iso.

-Ora sei pronto per scattare, scegli il tuo soggetto e attenzione, passaggio importantissimo, valuti l'esposizione accuratamente per ogni foto. non sarebbe male avere un cavalletto e con la digitale andare a vedere l'esposizione in vari punti della scena per capirne l'esposizione. Attenzione, l'esposizione in bn è molto importante se vuoi ottenere buoni risultati.
Per partire scatta scene non ad alto/altissimo contrasto, non controluce e no sole nell'inquadratura. Qualche scena in ombra, prati, boschi vanno benissimo. Se hai il cartoncino grigio medio portatelo con te, in questo caso è utile.
Magari non sarà il massimo della vita, ma è meglio partire per gradi.

-Trovi uno stampatore/sviluppatore (se non vuoi divertirti con tank per casa) che sia disponibile, gli porti i rulli a sviluppare e guardate insieme i negativi sul pannello luminoso. Lui potrà iniziarti ai primi rudimenti della lettura del negativo (che consiste nel giardare le densità per capire se abbiamo toppato o no qualcosa). Allo sviluppatore chiedi che la pellicola venga sviluppata nel D76 (al massimo qualcuno usa HC110 ma il primo di solito lo usano un po' tutti).

-Provino a contatto e via.

Adesso sei ad un bivio, che fare?

Semplice tutte e due le strade...

-Parli con lo stampatore e ti fai stampare (2-3 spero ci siano) foto dei tuoi primi rulli. Formato, basta un 13x20, meglio se baritato, non spendere soldi per un 24x30 ora a meno che lo stampatore non te li faccia pagare uguale. Alcuni stampatori non vogliono stamapre in piccolo perchè diventa difficile chiedere 10e per un 13x20. Se è una persona disponibile fatti fare (con un piccolo sovrapprezzo) una stampa senza correzioni per poter vedere tutte le informazioni presenti sul negativo. All'inizio è utile per capire quale sia l'effettivo intervento che lo stampatore applica in fase di stampa.

Se ti è andata bene ti ritroverai un paio di stampe, con una spesa totale di 40e (rullo + sviluppo + stampe) e penso sarai soddisfatto.

Parallelamente, se hai una lente macro e un buon treppiede (il massimo sarebbe uno stativo a colonna per riproduzioni) ti compri il kit della Lomo per la scansione che costa veramente pochissimo(meno di 100e) e te le scansioni tutte con calma. Lascia perdere i talebani dell'analogico, avere le scansioni è sempre utile, anche solo per condividerle con gli amici... Io ho la camera oscura a casa, ma scansiono tutti i miei negativi... e vivo sereno nella mia blasfemia.

Spero di non essere stato troppo lungo e noioso ;-)




avatarjunior
inviato il 18 Settembre 2023 ore 13:22

Aggiungo,
se non usi un metodo (non per forza quello che ho indicato sopra ovviamente) ma scatti un po' a caso qua e la senza aver le idee chiare, temo che otterraio grandi delusioni. Quantomeno dopo qualche rullo ti mancherà la voglia di spendere tutti quesi soldi, per ottenre un risultato che non ti appaga.

avatarsupporter
inviato il 18 Settembre 2023 ore 14:03

Penso che in questo thread ci sono troppi risentimenti, io ho portato la mia esperienza citando anche gli anni di fotografia analogica non per dimostrare che c'è l"hoi più lungo, cosa dici non mi può fregare di meno, ma per testimoniare un esperienza sul campo che nasce proprio dall'analogico. Per quanto riguarda la PP non ho citato nessuno in particolare non conoscendovi di persona ho solo fatto un ipotesi su eventuali poco conoscenza delle tecniche, se poi qualcuno si è offeso ha fatto le classiche due fatiche. Visto il tenore delle risposte per quanto mi riguarda il mio contributo finisce qui.

avatarsenior
inviato il 18 Settembre 2023 ore 14:25

Visto il tenore di alcuni interventi non potevano esserci risposte diverse … ah la lingua italiana che bella cosa



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