| inviato il 23 Gennaio 2023 ore 11:46
ma non è che per caso ci siano già aziende o brand che abbiano in mano il monopolio per la realizzazione dei cavalletti ... |
| inviato il 23 Gennaio 2023 ore 11:51
Mmmh no... però c'è un grosso rincaro globale dei prezzi ed un discreto oligopolio di materie prime, quello si. Basti pensare che un 18-55 kit, se lo vuoi da uno di questi negozi che ricertificano l'usato, lo paghi non meno di 100 euro. CENTO EURO! Un 18-55 kit. La linea torna allo studio... |
| inviato il 23 Gennaio 2023 ore 11:55
Non facciamola troppo complicata . A parte la produzione dei tubi in fibra di carbonio che di solito è fatta in grande scala da aziende dedicate, per un cavalletto fotografico non sono necessarie tecnologie di progettazione e produzione tanto diverse da quelle necessarie per un altro prodotto consumer di qualità come scrive Joca Se come per la gran parte dei casi la produzione è fatta in Asia le materie prime costano all'incirca come in tutto il mondo ma la enorme differenza è nella trasformazione : costi orari di macchinari , manodopera di produzione e specializzata , spese generali e non solo a causa sei salari più bassi. Anche gli stampi, che sono progettati in modo più pragmatico di quelli definiti in Europa, sono molto più economici Con meno dei 10 mila Euro di costo di cui si parla per un piccolo stampo si pressofusione sto trattando l'acquisto di 10 stampi con vita garantita superiore ai 50 000 pezzi per componenti di precisione in tecnopolimero caricato , compresi ingranaggi e relativi carter, da fornitori di cui uno certificato ISO 9001 da anni e che già producono da tempo i prodotti che ho sviluppato per i miei clienti Leone Giuliano e Joca ipotizzano a ragione che le aziende ci marcino; dato che per la mia attività conosco gli investimenti ed i prezzi franco stabilimento di produzione di prodotti non troppo diversi ed il relativo prezzo di vendita al pubblico , sono dell'idea che lucrino molto più tutti gli altri che girano attorno piuttosto che chi realmente produce |
| inviato il 23 Gennaio 2023 ore 11:57
beh.. come ripeteva spesso mio nonno (medico appassionato di agricoltura): " quando vai in ferramenta, che tu compri un chiodo o una manciata di chiodi, sempre cento lire devi spendere". Al di sotto di una certa scala di produzione il costo principale non e' piu' l'oggetto, ma il fatto che c'e' una persona li apposta per fornirtelo. |
| inviato il 23 Gennaio 2023 ore 12:01
Comunque io ripeto, non vorrei che l'impressione di marciarci sia semplicemente dovuta al rialzo di tutto, che è indubbiamente avvenuto, in questi ultimi tempi (anni). Se ora vado a vedere quanto costa l'accoppiata di teste e treppiedi che ho io adesso, spendo cento euro e passa in più rispetto a quando li ho acquistati negli anni passati. Ed è la stessa identica roba... ma dipende dalla congiuntura e dal mercato, non solo dal marciarci. Non è come la situazione avvenuta col pellet, ecco, parliamoci chiaro. |
| inviato il 23 Gennaio 2023 ore 15:11
....Io sono solo un addetto che allestisce le presse per lo stampaggio di materie plastiche, e... forse è perchè non abbiamo la certificazione iso che non stampiamo particolari per attrezzature fotografiche (per fortuna con tutti i casini che già abbiamo per gestire i nostri stampi ) “ La linea torna allo studio... MrGreen „ No no io la linea la lascio volentieri in mano ai Senior |
| inviato il 23 Gennaio 2023 ore 15:30
“ dato che per la mia attività conosco gli investimenti ed i prezzi franco stabilimento di produzione di prodotti non troppo diversi ed il relativo prezzo di vendita al pubblico , sono dell'idea che lucrino molto più tutti gli altri che girano attorno piuttosto che chi realmente produce „ Non siamo qui per fare i conti intasca ad un produttore di cavalletti. Pero' e' vero che dal momento in cui si produce al momento in cui l'utente finale caccia fuori i soldi c'e' un bel rincaro. Rincaro che, per la maggior parte, e' dovuto a spese diverse dal costo di fabbricazione e dei materiali. Se calcoliamo IVA, tasse, costo del pagamento digitale, tutti i costi di trasporto, magazzino, commercializzazione, etc... ci rendiamo conto che il costo del prodotto finito, inteso come lavoro e materiali, e' al massimo del dieci per cento del prezzo finale. Cio' non significa che il 90% sia margine... Significa solo che stiamo sbagliando approccio per la valutazione del prezzo del prodotto in esame. |
| inviato il 23 Gennaio 2023 ore 17:31
“ non vorrei che l'impressione di marciarci sia semplicemente dovuta al rialzo di tutto „ ovviamente no, è per la differenza di prezzo che c'è tra i vari modelli |
| inviato il 23 Gennaio 2023 ore 20:58
@Joca Si chiama barriera d'ingresso, non è che i costruttori di Cavalletti si mettano d'accordo per tenere i prezzi alti (sarebbe ovviamente illegale) è la dimensione del mercato e la concorrenza moto forte, che scoraggia qualsiasi potenziale concorrente di alto livello. Non è colpa di nessuno, è ovvio che molte aziende sarebbero in grado di produrre simili prodotti, semplicemente non ne vedono il vantaggio. Ci sono molti mercati che sono in questa situazione, anche molto più grandi rapportati a questo. Un esempio tratto dal mio lavoro. Al mondo le aziende che producono frigoriferi per gli autoarticolati sono essenzialmente due. Esistono molte altre realtà in grado di farlo, ma hanno deciso che il gioco non varrebbe la candela. Quindi per ora rimangono solo in due (esattamente come il mercato delle reflex prima dell'avvento delle mirrorless). |
| inviato il 23 Gennaio 2023 ore 23:09
L'ambiente di mercato di economia e di marketing non è un ambiente in cui ci vivo e navigo dentro, non è una mia professione , anche se come ognuno di noi ne sono coinvolto passivamente, nel senso che di quante cose siamo padroni di dare e fare un prezzo, e di quante cose ci tocca di pagare un prezzo che non corrisponda all realtà del valore! Visto che a grandi linee i processi di produzione per un qualsiasi pezzo di serie sono questi ... “ uno stampo per pressofusione va progettato, va realizzato il cad. da questo va realizzato il cad dello stampo. Bisogna poi fare il CAM e metterlo in macchina utensile per realizzare lo stampo. Rifinire lo stampo. Portarlo in pressofusione ed allestire la macchina. Fare una produzione di serie 5-10mila pezzi. Ripetere per ogni pezzetto che compone il cavalletto. A quel punto raccogliere tutto ed inviare all'assemblaggio. Fare grafiche scatole e imballaggi. Imballare e magazzinare. „ Il prezzo del cavalletto per bici non è sottoprezzato non ha proprio prezzo, sia che sia fatto in ferro ferraccio sia che arrivi dalla nazione più sottosviluppata che cè sulla faccia della terra! Il prezzo del cavalletto cullmann non posso farlo io e mi adeguo, ma vado a prenderlo dove so che costa qualcosa di meno e a mio rischio e pericolo porto a casa quel prodotto che dico io, cosa che magari non potrei fare in un qualunque centro commerciale o in negozio di fotografia Sulla manodopera chi produce oggi non ha margini elevati di guadagno, come già lo è da 20anni a questa parte, sempre che non sei una bella industria con i tuoi macchinari che ti girino 24h su 24 e 7 giorni su 7 ! 30 anni fa una panda (base) costava circa 10.000.000 milioni di lire e già allora era prodotta diciamo automaticamente e su catene di montaggio, oggi una panda di ultima generazione e con dei sistemi di sicurezza più completi e avanzati che esistano in circolazione è realizzata con dei sistemi produttivi molto più performanti (non so i dati ma facciamo che negli anno 90 nel tempo di produrne una, oggi se ne producano 100) ma al prezzo di 18.000 mila€ uguale a circa 36.000.000 di lire cioè più del triplo di 30 anni fa ! Io che sono l'utente finale , cosa ci ho guadagnato di questa industrializzazione e globalizzazione ??? Ecco non vorrei che la fotografia stesse diventando un ambiente e settore di nicchia per pochi visto che ho in mano i prodotti più economici ! |
| inviato il 24 Gennaio 2023 ore 8:49
“ ma io che sono l'utente finale cosa ci ho guadagnato di questa industrializzazione e globalizzazione „ Un prodotto un po' migliore, e poi devi anche spendere per la vaselina che ti serve per pagarla 18k Euro ... nella globalizzazione chi ci ha guadagnato sono i paesi del menga, non certo noi. |
| inviato il 25 Gennaio 2023 ore 17:00
“ (non so i dati ma facciamo che negli anno 90 nel tempo di produrne una, oggi se ne producano 100) „ ahahahahaha, ma dici sul serio? in trent'anni hanno centuplicato la produzione? E nessuno è ancora nobel?? Nella panda nuova ci paghi tutta una serie di sistemi di sicurezza e antinquinamento mentre la panda vecchia era una (pur funzionante) baracca di lamierino. E a 18000 ci compri di listino quella più cara, in realtà parte da 15000 e con le promozioni probabilmente sei dalle parti dei 10000. E ai 10milioni di lire di lire del 1990 possiamo mettere un fattore 2x per arrivare al valore attuale (inflazione, non considerarla è un trucco vecchio ma un po' barbino. Altrimenti cosa dovremmo dire delle caramelle che mio nonno pagava probabilmente meno di una lira e oggi costa un euro?). |
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