| inviato il 03 Gennaio 2023 ore 19:09
Già il fatto che si siano spese 5 pagine di post per stabilire se sia corretto o meno inserire le parole "cinque terre" nel titolo delle foto la dice lunga . |
| inviato il 03 Gennaio 2023 ore 19:09
“ Perche' a questo punto incide il livello culturale dei cosiddetti fotografi „ Ad esempio, a me le foto in questione non piacciono, ho scritto qualche messaggio prima il perché, mentre sono affascinato dalla Merda di Artista di Piero Manzoni... (tutto rigorosamente maiuscolo). |
| inviato il 03 Gennaio 2023 ore 20:34
Anche per me, come è stato già scritto, in fotografia non ci si deve porre il limite alla fantasia. Esistono strumenti per esprimerla e chi vuole è liberissimo di farne l'uso che gli pare. Personalmente faccio fatica a definire foto di paesaggio quelle che vedo. Sono più che altro fotografie di qualche particolare del paesaggio. Il paesaggio vero è solo quello che osservi ad occhio nudo volgendo lo sguardo in più direzioni e include sia le parti belle che quelle meno accattivanti. |
| inviato il 03 Gennaio 2023 ore 20:52
In fotografia, come per tutte le attività creative, il limite vi è solo quando un professionista esegue un lavoro commissionato. In questo caso il cliente può stabilire lui quali sono i limiti, qual è il perimetro. In tutti gli altri casi non vi è limite, se non quello che si impone il fotografo. Se poi per esigenze concettuali, espressive, evocative, la fotografia non rappresentasse più quello che normalmente si definisce paesaggio, chi se ne importa? |
| inviato il 03 Gennaio 2023 ore 20:56
“ Il paesaggio vero è solo quello che osservi ad occhio nudo volgendo lo sguardo in più direzioni e include sia le parti belle che quelle meno accattivanti. „ Ecco, volevo arrivare qui. C'è un fotografo inglese che si chiama John Davies che fa foto di paesaggio che spiega con queste parole: To view the landscape as a pictorial composition of elements is simplistic. To perceive the landscape within a set of rules (art, science, politics, religion, community, business, industry, sport and leisure) is a way people can deal with the complexity of meanings that are presented in our environment. We are collectively responsible for shaping the landscape we occupy and in turn the landscape shapes us whether we are aware of it or not. I suoi paesaggi non sono ne "cartoline" e nemmeno il contrario, come il caso di questa discussione ma semplicemente hanno una enorme carica critica, comunicativa, politica ed in definitiva artistica. Tradotto, nel paesaggio ligure rappresentato dal "nostro" autore, sono certo (anche perché sono di casa) che vi sono uno o più degli elementi "art, science, politics, religion, community, business, industry, sport and leisure" e sarebbe bello provare a metterne qualcuno dentro una foto che abbia un senso. Delle onde mosse e sfocate che "lo riportano alla sua infanzia" non frega nulla a nessuno se non a lui ed a qualcuno che ne voglia fare un poster, esattamente come per la "cartolina" solo con un gusto puramente estetico diverso. |
| inviato il 04 Gennaio 2023 ore 0:20
“ Il paesaggio vero è solo quello che osservi ad occhio nudo volgendo lo sguardo in più direzioni e include sia le parti belle che quelle meno accattivanti. „ Quindi secondo tale ragionamento non può esistere la foto di paesaggio! Neanche una foto fatta con il più estremo dei grandangolari lo è! Al limite solo la tecnica delle foto credo che si può avvicinare ad essere una foto di paesaggio. Applicando questo tuo ragionamento non esiste nessun tipo di foto: di viaggio no perché solo il viaggio ti consente di vedere un luogo nella sua interezza (qualunque cosa significhi); ritratto no perché mostra solo un lato di una persona; ecc. ecc. |
| inviato il 04 Gennaio 2023 ore 0:43
Da quello che ho visto e letto, l'autore sta lavorando ad un progetto sui "fantasmi" delle 5 terre e non. È chiaro dalle immagini che l'autore non voglia rappresentare il paesaggio di quei luoghi ameni e ha altro per la testa. Che sia indicato o meno che siano le 5 terre non è così importante, per noi, concordo con l'autore del topic; è invece importante sottolinearlo per l'autore, per farci capire che solo in quei luoghi ha sentito l'esigenza di esprimersi con quel linguaggio. Quindi per quanto mi riguarda è giusto indicarlo, anche se la spiegazione "condisce" bene il concetto. Questa per quanto mi riguarda è fotografia di ricerca nel paesaggio, che trovo molto più interessante delle solite ore blu, ma questi sono gusti personali. Il lavoro mi convince il giusto perché lo trovo in po' ripetitivo, oltre ad avere la foto finale che utilizzando un linguaggio diverso suona un po' stonata. |
| inviato il 04 Gennaio 2023 ore 0:55
Per scrupolo ho riguardato le foto oggetto della discussione, continuano a non comunicarmi niente e mi sembrano anche ripetitive e virate pesantemente sui toni blu per evocare il metafisico. Viceversa le foto di Fontana le adoro anche se non sono legate ad un luogo fisico ma sono il risultato del suo percorso artistico. Del resto a me la Merda d'Autore è sempre sembrata una presa per i fondelli. |
| inviato il 04 Gennaio 2023 ore 1:30
@luca ballotta ha centrato il punto, mi meraviglio che non sia stato portato prima nella discussione, volevo scriverlo io. Quindi quella presentata è la sua personale visione di oggi di quello che era quel luogo in passato. Assolutamente lecito, mi meraviglio di cosa si stia parlando. Poi se andiamo a valutarne la realizzazione nella pratica , posso dire che soggettivamente quelle tre foto del progetto non riescono ad evocare in me quanto magari vuole trasmettere l'autore e le trovo un po' banali. E visto che rende pubblico il suo lavoro, il mio giudizio soggettivo è, nel piccolo, importante. Ma questo è un discorso di valutazione personale. Il topic parte su valutazioni assolutamente sbagliate,ma almeno risulta più stimolante del solito discorso sul cielo finto appiccicato dai fototappezzieri. |
user109536 | inviato il 04 Gennaio 2023 ore 6:39
Concordo pure io con Luca.ballotta. Ho guardato il sito dell'autore delle foto “incriminate” con tante bellissime foto di paesaggi però in parte già viste da altri autori ( uno della zona dove vivo) e quindi le mie preferenze vanno a quelle incriminate. |
| inviato il 04 Gennaio 2023 ore 8:21
Diebu, la fotografia di paesaggio esiste ma ha il limite di mostrare solo scorci scelti dall'autore e lavorati come meglio crede. Juza ne è pieno di esempi e anche le fotografie qui in discussione lo sono. Un ritratto lo si può considerare stupendo se stretto su uno splendido volto ma magari a mezzo busto o intero non ha lo stesso impatto per svariati motivi. In fotografia si sceglie cosa fotografare e come proporlo. |
user204233 | inviato il 04 Gennaio 2023 ore 9:03
Io se dovessi andare alle Cinque Terre proverei una roba di questo tipo, il problema qui è che la parte destra della foto non è male (i "palazzi" sono storti), ma la parte sinistra è indecorosa. Con trenta hashtag su Instagram prenderebbe molti like comunque. |
| inviato il 04 Gennaio 2023 ore 9:10
Io non sono né un purista né un bacchettone, e faccio post produzione "alla come mi pare a me"... però questo esempio lo trovo un po' troppo spinto e artificiale. Poi l'effetto di quelle bandierine tutte sfumate dalla lunga esposizione proprio mi urta |
| inviato il 04 Gennaio 2023 ore 9:26
Dico la mia opinione partendo dal tema proposto: interpretare il paesaggio. Interpretare il paesaggio dal mio punto di vista significa comprendere la specificità di un luogo, la sua significatività e trasmettere questo agli altri. Questo è ciò che fa "l'interprete". Il fotografo quindi si muove in una posizione di ricerca, di attenzione e di ascolto che gli permette di cogliere gli elementi caratterizzanti l'originalità di un luogo. Non è un lavoro semplice, richiede tempo e sensibilità, non sempre riesce… Il paesaggio è il protagonista. Quindi il fotografo dà voce al luogo. Non schiaccia il luogo sotto una serie di tecniche "barocche" che mostrano molto banalmente la sua abilità a copiare per l'ennesima volta visioni viste e riviste, che rendono i paesaggi in fondo tutti uguali. In questo modo l'originalità di un paesaggio scompare… Come è già stato detto, il paesaggio non è semplicemente un insieme di bellezze naturali, ma nasce nell'interazione tra ambiente naturale e umano. Questa naturalmente non è una mia opinione personale, ma la definizione di paesaggio ormai universalmente accettata e richiamata anche all'art. 1 della Convenzione europea del paesaggio del 2000. Dal mio punto di vista, esistono quindi per il fotografo molti spunti di lavoro, perché se "il paesaggio forma un tutto, i cui elementi naturali e culturali vengono considerati simultaneamente" (cit.), si può andare molto oltre la semplice "copia cartolina" della "bellezza bucolica". Basta attualizzare il proprio modo di vedere. |
user204233 | inviato il 04 Gennaio 2023 ore 9:27
La Convenzione di che? Dai su... |
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