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Autonomia Auto elettriche: simulatore


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avatarsenior
inviato il 04 Settembre 2022 ore 14:03

Veramente tra ciò che dice il contakm, ciò che è la reale e la tolleranza ci stai benissimo dentro.

Altrimenti sarei pieno di multe.

Per quanto riguarda la sicurezza avrei molto da ridire in quanto ho corso per anni in pista, un po' di ossa rotte e mi sono rimasti riflessi fulminei, una macchina con gomme sempre fresche e molto performanti, impianto frenante ben sovradimensionato e basso peso. Ho guidato per anni su neve e ghiaccio senza ABS e vari aiuti, con ogni tipo di gomme e auto fino alle chiodate o ai patrol con le ricoperte...

Mi è già capitato 2 volte che quello dietro di me mi tamponasse ed adesso ogni volta che inchiodo guardo nello specchietto, già una volta mi sono fiondato nella corsia di emergenza per evitare uno che si stava avvicinando troppo... Mi ha pure ringraziato dopo...

La maggior parte della gente guida suv vicini alle 2 tonnellate con gomme di dubbia utilità, spesso distratta dallo schermo 10", quindi non entrerei a fondo nel tema sicurezza che escono bei teatrini, magari col Kuga 1.6 e le Fulda 4 stagioni...

avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2022 ore 8:16

anche io ho visto che per un viaggio con tappe mediamente lunghe, la velocità media autostradale è sui 100km/h.
Il problema è che le tappe mediamente lunghe con l'auto diesel sono da 500-600km, per fare magari un viaggio di 1000km (es. quando vado a Vienna o dalle parti di Colonia).
E la sosta consiste in mezzora, un'ora massimo se proprio voglio fermarmi a mangiare al ristorante.
In 10 ore, arrivo a destinazione.

Ma se sto facendo un trasferimento da 3-4-500km, non faccio tappe. E la velocità media, se non c'è code o traffico intenso, è molto vicina ai 130km/h.

Mettiamola così...quanto tempo serve per fare 1000km con un'auto elettrica che costi meno di 40000 euro?
[EDIT] ma diciamo pure 400 km....


Ribadisco comunque che non sto a criticare chi prende l'auto elettrica e la usa, ma la scelta politica di voler forzare il mercato a fare questa scelta, peraltro suicida in termini di economie nazionali europee.

avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2022 ore 8:57

Sono d'accordo

avatarsupporter
inviato il 05 Settembre 2022 ore 11:07

Come ho già avuto occasione di dire, a mio modesto parere da qui al 2035 possono cambiare tante cose ... comunque , sono pienamente d'accordo sull'aggettivo "suicida" : già oggi , benzina/gpl Fiat produce solo più due modelli , limitando quindi enormemente la scelta di chi volesse questa tipologia di motorizzazione che ad oggi ritengo sia l'optimunm tra costo e rispetto dell'ambiente.
Fortunatamente , altre Case sono più lungimiranti e offrono più scelta .
Forse questa che ho sarà l'ultima auto che guido ma se così non fosse , ne acquisterei un'altra con la stessa motorizzazione , benzina/gpl .

avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2022 ore 12:34

forzare un ecosistema complesso quali sono i mercati economici e produttivi è un errore gravissimo.

questa scelta equivale ai piani dei regimi comunisti e non potrà che dare gli stessi fallimentari risultati.

se da qui al 2035 dovessero essere inventate batterie tali da rendere pratico (e democratico) l'uso dell'auto elettrica e dovessero essere installate nuove tecnologie di produzione e TRASPORTO dell'energia elettrica, questo divieto autoimposto sarebbe inutile, perchè naturalmente le auto elettriche sarebbero la scelta della gente.

Ma se, come invece è probabile, da qui al 2035 non cambierà quasi nulla, significherà una pesante riduzione della possibilità di trasporto autonomo per le fasce meno ricche della popolazione.


avatarjunior
inviato il 05 Settembre 2022 ore 12:59

Sul tema forzatura di mercato sono pienamente d'accordo anche se sono anche un filo più "ottimista" nel senso che la mossa le vedo più come una indicazione alle case automobilistiche che devono muoversi in quella direzione che non come una scadenza perentoria vera e propria. Questo perchè è una scadenza talmente lontana (il 2035) che ci sarà spazio per modificarla, aggiustarla, senza "perdere la faccia" da parte delle istituzioni perchè tanto saranno cambiate le condizioni al contorno talmente tanto che si potrà giustificare qualunque nuova decisione.
Senza contare, come giustamente già detto da altri, che o i prezzi saranno abbordabili o non se ne farà nulla, perchè non puoi far scoppiare la rivoluzione perchè vuoi privare per decreto ad una larga fetta di popolazione europea (che vota e paga le tasse per inciso) la possibilità di accedere alla mobilità privata. Soprattutto in quei contesti dove o ti muovi privatamente o non ti muovi proprio.

Sul tema soste quello che posso dire è che un viaggio di 300 km non comporta soste e quindi sei in parità con il termico, sui 400 km di devi fermare 30 minuti, sui 500 km devi prevedere 40/45 minuti extra. Questo però con la mia auto che non è un fulmine a caricare e non è parca nei consumi. Se hai una Tesla i tempi li puoi dividere per due ... ma non ci sono Tesla a 40.000 euro. Con auto più piccole i tempi alla fine sono più o meno quelli che ti ho detto, consumano meno ma le velocità di carica sono proporzionali alle dimenzioni delle batterie, quindi batterie più piccole velocità di carica inferiore. Alla fine le due cose un po' si compensano.

Comunque Roma - Nimes che sono circa 950 km li ho fatti in 11h e 30 a cui potresti togliere una 20ina di minuti per un tappo al casello della frontiera e per un altro ritardo in Francia.

I viaggi "lunghi" durano di più. Punto. Anche con le Tesla. Sta a ciascuno valutare se la cosa è un problema o meno e ovviamente a rapportare la cosa con i soldi che costano le auto elettriche.

Come ho scritto non voglio convincere nessuno, credo al contrario che dovrebbe essere una scelta personale e ben ponderata. Allo stesso tempo però volevo sfatare qualche mito del tipo "non si possono fare viaggi", "non si ricarica" e cose simili perchè non sono cose vere, almeno non in assoluto. Poi chiaro che se vai nell'europa dell'est ti devi fare il segno della croce per caricare e nel sud Italia la situazione ancora non è ottimale.

avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2022 ore 13:09

Le auto elettriche sono una tecnologia profondamente immatura e inadatta alle esigenze della maggior parte degli utenti.
Autonomia ridotta e tempi di ricarica lenti rendono improponobile tale tecnologia per tutto ciò che non sia micromobilità urbana o poco più, ove però sarebbe preferibile di gran lunga si utilizzassero mezzi meno costosi, meno inquinanti (le auto elettriche inquinano moltissimo, sia per la produzione che per lo smaltimento delle batterie, solo che non si vede e sono quindi tutti felici di nascondere la polvere sotto al tappeto) e meno ingombranti: mezzi pubblici, piedi, bici, monopattini.
Con la mia auto diesel, che uso esclusivamente per i viaggi, faccio serenamente 1200 km in 10 ore e mezza (autonomia pieno-pieno 730km, mi fermo 5 minuti 1 volta in autogrill). Se dovessi ricaricare 3-4 volte una macchina che ha 300-400km di autonomia, ci metterei almeno 15-16 ore, che sono almeno il 50% in più del tempo e rendono il viaggio non fattibile in un'unica tratta.

avatarjunior
inviato il 05 Settembre 2022 ore 13:52

Ricordo che la maggior parte degli utenti italiani fa si e no 10.000 km l'anno per lo più intorno a posto dove vive. Possiamo dire che le auto elettriche costano e sono meno adatte a fare lunghi viaggi, ma inadatte alla mobilità della "maggior parte degli utenti" mi sembra un filo eccessivo.

Su "inquinano moltisismo" vedo sempre la classica frase che per questo tipo di mobilità si considerano le emissioni a vita intera e per tutta la filiera (che sarebbe pure giusto eh ...) mentre per le termiche sembra che il petrolio lo trovi già raffinato sotto al distributore e che produrre e smaltire una auto convenzionale non comporti inquinamento.

Poi sono contento per te che riesci a fare 1200 km senza fermarti, io e la mia prostata non ce lo possiamo più permettere MrGreen (si scherza eh, nessun intento "polemico").

avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2022 ore 14:03

Uno dei maggiori problemi è rappresentato dalle infrastrutture per le ricariche.
Non parlo solo di quelle pubbliche ma anche quelle delle abitazioni.
Come ho già detto in altre occasioni:
chi abita in un alloggio del centro storico senza posto auto privato e con vie anguste dove il parcheggio è impossibile cosa fa?


avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2022 ore 14:15

Questo perchè è una scadenza talmente lontana (il 2035) che ci sarà spazio per modificarla


questa è l'idea di chi è profrano in materia di produzione industriale in grande serie e di ricerca tecnologica quale è quella automobilistica...ci sta per l'uomo "della strada", assurdo che errori simili li faccia chi ci governa.

il 2035, per quanto riguarda un'industria, è dopo domani.
Per la cronaca, i produttori europei hanno già chiesto, inutilmente, almeno una proroga....se non arriveranno smentite a questa follia a brevissimo, le industrie inizieranno già a sospende oggi gli investimenti che sarebbero necessari per produrre i motori e la meccanica nel 2035.
Già oggi, a causa della semplice incertezza, grossi produttori di componenti motoristici stanno iniziando a convertire le linee di produzione.
E queste sono capacità, tecnologiche e umane, che una volta perse non si recuperano semplicemente schiacciando un bottone.

Ogni anno di ritardo, sarà un anno di know how tecnologico e ingegneristico che verrà regalato alle industrie automobilistiche asiatiche.


avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2022 ore 14:25

Ricordo che la maggior parte degli utenti italiani fa si e no 10.000 km l'anno per lo più intorno a posto dove vive. Possiamo dire che le auto elettriche costano e sono meno adatte a fare lunghi viaggi, ma inadatte alla mobilità della "maggior parte degli utenti" mi sembra un filo eccessivo.


il discorso sulla media non vale quasi nulla: è vero la maggior parte degli utenti italiani fa, in media, 20 km al giorno...ma la maggior parte degli italiani poi, nel weekend, magari si fa 500km per andare a spasso (che sia a sciare, al mare, in montagna...). Perchè uno non dovrebbe più poterlo fare, oppure farlo accettando vincoli, scomodità e costi ingiustificati?

L'idea è che ciascuno potesse scegliere la modalità che preferisce, che sia elettrica o ibrida. Non che venga imposta in nome di una "ecologia" che è, da un lato, dolosamente falsa (zero emissioni) e dall'altro tutta da dimostrare persino nel rapporto rispetto alle auto a combustione.


avatarjunior
inviato il 05 Settembre 2022 ore 14:29

Ma sono due temi diversi, almeno per come la vedo io. Un tema è la produzione di auto convenzionali oltre il 2035 un altro è quello di spostare gli investimenti. La scadenza indicata dalle UE serve proprio a quello, suona un po' come "cicci, vediamo di cominciare a investire sugli sviluppi dell'elettrico". Non mi sembra che negli ultimi anni, prima della scadenza indicata indicata dall UE, l'automotive mondiale abbia tirato fuori chissà quale evoluzione, eppure i soldi li potevano investire tranquillamente. E' arrivato il FAP (bello ....), l'AD Blu (bello pure quello), ma grandi innovazioni non ne ricordo. Sicuramente molta elettronica in più e molto sull'infotaiment, ma quello ce l'hai pure sulle auto elettriche. Così come il reparto freni, sospensioni, studi per l'aerodinamica o altro. Il vero punto di stop dovrebbe essere sui motori, ma tanto è palese che sarebbe andata così in ogni caso, l'euro 7 non esisterà mai, sono anni che si fanno ritocchini sul euro 6: 6.1, 6.2. 6.2 e tra quarti .... ormai le migliorie sono asintotiche.

Parli di industrie asiatiche: ma perchè Toyota di dov'è? E non è già al vertice dei produttori mondiali di auto? E ci è arrivata senza le scadenze indicate dalla UE. Certo, ci son i cinesi, ma non mi sembrano siano mai stati la punta dell'innovazione in campo automotive. Poi magari sbaglio, lavoro in un altro settore, ma tutto sto problema di investimenti che si bloccano non lo vedo, i motori termici mi sembrano ormai al capolinea come evoluzione. L'efficienza è ferma a poco più del 30% da sempre. Se ci fosse stato spazio di miglioramenti qualcuno ci sarebbe già arrivato.

Vedo piuttosto che le industrie automobilistiche dovranno fare degli investimenti diversi, cimentarsi in campi dove si sentono meno sicuri, ma con tutti i soldi che si sono presi dai vari governi (e non parlo solo di Italia) negli ultimi 50 e passa anni non mi sanguina il cuore.

avatarjunior
inviato il 05 Settembre 2022 ore 14:35

500 km a weekend? Ma veramente? Abbiamo amicize diverse. E comuqnue starsi a preoccupare di quello che succederà tra 13 anni è molto lodevole, ma se come italiani lo avessimo fatto anche su altri temi (le pensioni, le fonti di energia, l'efficienza energetica, il debito pubblico) magari ora staremmo un filo più tranquilli e con qualche punto di inflazione in meno.

Lo detto e lo ripeto, non voglio convincere nessuno, io per primo riconosco che l'elettrico, oggi, non è per tutti. Non capisco però questa sorte di "risentimento" che leggo. Non ti piace l'auto elettrica? E che problema c'è, ci sono ancora 13 anni per comprare auto convenzionali che di norma durano una decina di anni. E ci stamo a fare problemi per quello che dovremo fare tra quasi un quarto di secolo? Ma veramente è questo il problema di cui essere preoccupati oggi?

Boh ...


user198779
avatar
inviato il 05 Settembre 2022 ore 15:57

Se i governi "lungimiranti" insisteranno sul 2035 sarà una catastrofe e mi fermo qui perché dopo si va in politica.
Una cosa solo la voglio dire , così si ridurrà sul lastrico le case automobilistiche che sono già alla canna del gas, dovranno fare grossi investimenti per un mercato che non ci sarà mai per ovvi motivi....

avatarsenior
inviato il 05 Settembre 2022 ore 16:02

il 2035 smettono di produrre endotermiche, non ine impediscono la circolazione!
Le endotermiche circoleranno come minimo fino al 2050, ma anche molto di più.
Il terreno ideale di un elettrica non è propriamente la città, ma proprio l'extraurbano, che poi è anche il percorso più percorso di sempre (scusate il gioco di parole)
Riguardo l'inquinamento sull'intero ciclo di vita, ci sono ricerche studi e dati. L'elettrico è una spanna sopra a parità di tipologia di automobile nella stragrande maggioranza dei casi.
Insomma a fine vita inquina di meno. ma molto meno di una benzina.



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