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Viaggio in Giappone







avatarjunior
inviato il 01 Maggio 2024 ore 11:31

Ciao Gambacciani!
Sono stato in Giappone tra marzo e aprile, sono curioso di vedere qualche tuo scatto :)
Sono stato il più controcorrente: per viaggiare leggero avevo solo il telefono MrGreen ho lasciato gli amici usare la fotocamera. Col mio pixel8, ho usato quasi solo lo zoom (che dovrebbe essere un 50mm equivalente). Ho trovato molto affascinante osservare e fotografare i dettagli, quindi se tornassi indietro con la fotocamera, credo me la godrei con solo un fisso, o al limite uno zoom 24-90

avatarsupporter
inviato il 06 Maggio 2024 ore 1:55

Siamo da poco salpati col traghetto da Aomori. In 3 giorni abbiamo attraversato tutta Honshu con nostro van preso a Tokyo, facendo varie tappe molto interessanti. Ora esploreremo la natura di Hokkaido e ci aspettano tanti altri km e un po' di pioggia. Stamattina per la prima volta il cielo non è azzurro.

Direi in generale tutto bene. Paese molto bello, divertente e pieno di cose interessanti. Soprattutto mi piacciono tanto loro, il loro approccio alla vita, il loro sorriso, il loro ordine, la loro organizzazione, il silenzio, la pacatezza.

Nn mi aspettavo fosse tutto così economico, e che fosse così facile fare tutto. Anche se qualcuno nn capisce nulla di inglese alla fine co si arrangia senza problemi. Per il resto c è san Google. Non mi aspettavo neanche si mangiasse così bene, anche il peggio snack da benzinaio è ottimo e c è da assaggiare l impossible. Nn mi immaginavo neanche facesse così caldo. Mi son dovuto comprare roba estiva e spero che a nord sia diverso se no butto la sacca a mare...

Lato foto, stiamo scattamdo molto. Ho finito 2 schede SD e 4 rullini di diapo. Ma ci sta...è un posto tutto nuovo con tantissime cose particolari e curiose che ti attirano.

Ovviamente uscendo da Tokyo il 35 si usa meno a favore dei lunghi specie il 100-400. Però ad esempio i panorami del fuji li ho fatti con 20 e 35, e i macachi alle terme ho usato prevalentemente il 35 ed il 135:2.


Ps. Ed intanto nello stretto siamo stati circondati da delfini. fanno le corse con la nave e surfano lo onde di scia. Don venutole anche un paio di foto belline.

Pps. Ed a quanto ho capito, hanno un problema di approvvigionamento di pellicole fuji. Per cui dopo 2 negozi andati a buca, ho dovuto prendere dei pessimi negativi colore

avatarjunior
inviato il 16 Maggio 2024 ore 17:29

Per curiosità, che hai portato alla fine e come è andata?

avatarsupporter
inviato il 16 Maggio 2024 ore 17:33

Sono ancora in viaggio. Ora Danimarca. Appena rientro faccio un sunto e qualche esempio di foto fatte

avatarjunior
inviato il 16 Maggio 2024 ore 21:27

Aspetto il tuo riassunto e le foto :)

avatarsenior
inviato il 17 Maggio 2024 ore 0:54

In un viaggio del genere, porterei sempre uno zoom grandangolare con mini cavalletto o gorilla-pod, un ottica luminosa fissa (il 35 oppure il 50, secondo gusti), un tele (a me piace il 70-300, ma va bene qualunque tipo). Zaino non troppo appariscente e che permetta di stipare ombrello, H20, maglietta di ricambio, ecc


avatarsupporter
inviato il 29 Maggio 2024 ore 11:13

Come promesso vengo a raccontarvi di questo viaggio in Giappone specialmente per quanto riguarda le implicazioni fotografiche e l'attrezzatura da portare. Però prima di addentrarmi nel discorso di macchine e obbiettivi (prossimo post) vorrei rendevi partecipi di cosa abbiamo fatto esattamente e del contesto in cui ci siamo mossi, perché tutto il resto è una conseguenza. Vi condivido, rimessi in bella un pò dei miei appunti.

Iniziamo a dire che eravamo solo io e la mia compagna Giulia, cioè per una volta non ho dovuto accompagnare nessun gruppo, ed ho potuto viaggiare per il solo piacere di farlo. Io sono fotografo di viaggio per professione, lei fotografa naturalista per piacere. Il viaggio si è svolto i primi 15 giorni di Maggio, poi siamo andati in Danimarca, e siamo rientrati una settimana fa circa. Giusto il tempo di smaltire il fuso, caricare tutto sul Nas e far frullare Lightroom per importare e organizzare tutto. NB: Non ho ancora esportato neanche una foto dalle macchine.

Per noi è stato il primo viaggio in Giappone, ed abbiamo visto tante cose, ma quello che vi racconto qui è funzione di questa unica esperienza e quindi vale di conseguenza. Penso a come vidi l'Islanda la prima volta tanti anni fa e come la vedo adesso… ovviamente non puoi avere lo stesso punto di vista.







Quindi iniziamo. Posso dire che è stato un viaggio bello, appagante ed intenso perché abbiamo sfruttando ogni singolo minuto delle giornate con ritmi molto sostenuti (come facciamo sempre quando siamo noi due). Nel complesso è andato tutto bene, non ci sono stati intoppi, ed abbiamo fatto più cose di quelle immaginate .

I primi giorni siamo stati a Tokyo, dormendo in hotel e spostandoci a piedi o in metro, poi abbiamo ritirato un camper van e siamo andati a nord girato guidati molto dall'istinto, fino a raggiungere le propaggini più estreme di Hokkaido, dove tutto cambia. Siamo rientrati l'ultimo giorno per lasciare il veicolo e andare in aeroporto. Non abbiamo mai dormito in strutture o altro. Il camperino è stato la nostra casa per tutto il tempo.







La mappa che vedete qui l'ho ricostruita dalle varie registrazioni GPS e quindi sono gli spostamenti effettivamente fatti. Il volo di andata ha sorvolato la Mongolia e la Cina, mentre il ritorno l'abbiamo fatto sulla rotta polare. E' stato fantastico sorvolare l'Alaska e la Groenlandia, il pack delle svalbard, con un cielo quasi completamente sereno. Compagnia aerea SAS air da Compenaghen a Tokyo.







Il Giappone è veramente un bel paese pieno di cose curiose e affascinanti, all'inizio non fai altro che girarti da tutte le parti, e fotografare qualunque cosa. Molti parlano di “shock” o “gap” culturale ma in realtà è un paese pienamente occidentale, e molto consumistico. Sono molto più le cose che ci uniscono di quelle che di dividono, ed anche i ritmi della vita son pressoché i soliti. Ok hanno alcuni comportamenti strani o bizzarri, e ok la lingua non è comprensibile, ma è così in quasi tutti i paesi stranieri che non siano a noi tanto prossimi (tipo Spagna o francia). Sinceramente non è diverso la prima volta che vai in Svezia o in Finlandia. Anzi, so che uno non assocerebbe d'istinto il Giappone ai paesi scandinavi, ma secondo è il perfetto paragone tra Europa ed Asia.

Al dilà di queste considerazioni la cosa che mi è piaciuta di più sono stati loro, come persone. Sono pacati, poco rumorosi, ordinati, organizzati, puliti, raffinati, educati e gentili. Come in Svezia appunto. Guardandoli ti viene da pensare: quanto avremmo da imparare qua in Italia. E non mi venite a dire che essere educati e gentili è una questione di gap culturale! Se mai siamo noi che ci siamo scordati come si dovrebbe stare al mondo...

Certo a volte non facile è comunicare, ma si fanno in quattro per aiutarti e alla fine ci si capisce. In ogni caso Giulia si era studiata un po' la lingua prima di partire, ed è stato utile i alcuni frangenti perché ci ha fatto risparmiare tempo, ed alla fine qualche rozza frase siamo riusciti a scambiarla. Per il resto santo google! Con uno smartphone in tasca diventa tutto facile.









Mi ha sorpreso anche il costo, perché è un paese molto economico ed abbiamo speso veramente poco per vivere là (contrariamente alle cose che si sentono in giro). Non solo è molto meno caro dei paesi del nord Europa dove andiamo di solito, ma è anche meno caro dell'Italia, specialmente per il mangiare. In una giornata da turisti in una grande città del Giappone, si spende grosso modo la metà di quello che si potrebbe spendere in una equivalente giornata in una città d'arte italiana, musei compresi, e 3 o 4 volte meno che in Islanda o Norvegia. Se poi si va fuori dai grandi centri o a nord è ancora più economico.

E poi era tanto che non mangiavo così bene all'estero. Tutto veramente ottimo, anche il peggio snack del benzinaio. Niente di troppo salato niente di troppo dolce. Sapori genuini, materie prime ottime. In ogni angolo anche del posto più sperduto ci sono dei ristoranti. Tutti molto piccoli che fanno solo poche cose. Non è come da noi che puoi ordinare dalla pizza al primo al secondo. Ci entri perché vuoi mangiare quella cosa lì, e fanno quella cosa da sempre come fosse la cosa più importante del mondo. Morale… ho inzeppato la valigia di cibo, penso sia la prima volta che mi capita. Scarse invece le birre ed anche i sake non è che mi abbiano conquistato (va anche detto che guidando le occasioni per bere son state molto poche).









Nel tratto in camper abbiamo guidato per circa 4000 Km più i due traghetti per e da Hokkaido (5 ore ad andare e 8 a tornare). Praticamente durante le ore di luce abbiamo visitato i posti e fatto le foto, mentre al calare della notte ci postavamo nella zona successiva. Grosso modo per metà viaggio abbiamo fatto tra città e luoghi turistici come monasteri, castelli, parchi ecc, mentre il resto natura, animali, luoghi selvaggi insomma.

NB: Al dilà del fuso orario +7, hanno gli orari spostati. Mi spiego. Sono alla nostra stessa latitudine e quindi dovrebbero avere il nostro orario di alba e tramonto ma non è così. Noi abbiamo alba alle 6.00 e tramonto alle 20.30 mentre loro hanno alba alle 4.00 e tramonto alle 18.30. Gli orari della vita son i soliti nostri (uffici, scuole ecc), per cui sembra che faccia subito buio ed anche in questo periodo ceni che è già buio pesto.

Facendo così abbiamo visto il paese vero, quello dove non vanno i turisti, mangiato in ristorantini dove non avevano mai visto entrare un occidentale, e abbiamo sbattuto il naso in tante piccole grandi abitudini loro o procedure che per noi sono strane. Ma non sono state vere difficoltà, quanto esperienze divertenti e piccoli rompicapi da risolvere.

Il camperino era un vecchio e grosso van Toyota ben arredato. Il letto era comodo anche per me che sono lungo, con ampia cucina, webasto, ed un sacco di scompartimenti dove riporre di tutto. Davanti tra i sedili c'era pure il posto per tenere due macchine fotografiche (pronte a tutto).







Trazione 4x4 permanente e gomme termiche perchè a Hokkido il meteo può essere veramente × anche a Maggio ed in effetti abbiamo anche trovato passi chiusi per neve e alcune notti abbiamo dormito con il termosifone acceso perchè fuori era sugli zero gradi. Col senno di poi direi che è stato un mezzo eccessivo ma era quello che tutti ci avevano consigliato. Costo del noleggio sugli 80 euro al giorno, consumo 8-9 km per un litro di benzina, 1 euro a litro circa. Pedaggi totali 280 euro per tutto l'itinerario.

Come dicevo è così economico e buono mangiare al ristorante che alla fine abbiamo cucinato pochissimo. Abbiamo finito giusto i viveri che ci eravamo portati dall'Italia, per riportare indietro un pò di cibo locale. Dopo le 20 è dura trovare un ristorante aperto, mentre i vari market, tipo 7-eleven son aperti anche la sera e sono una risorsa infinita di tutto. Il caffè era meno peggio del previsto, e ogni distributore ne aveva di caldo o freddo e di ogni tipo e marca. Noi però avevamo la moka e siamo stati dei signori.







Alcune curiosità del viaggiare in caper in Giappone:
* i benzinai sono quasi sempre gestiti da personale ovvero la benzina la fa il benzinaio e tu resti nel veicolo. La procedura del rifornimento è un esperienza che vale il viaggio. Di sera/notte purtroppo son chiusi e non ci sono self.
* Aree di sosta lungo le autostrade ce ne sono davvero poche, e di solito non ci sono le pompe per cui devi sempre uscire e rientrare per fare il pieno.
* Non ci sono i cestini per la spazzatura da nessuna parte, se non nei market più grandi, ed è rara la differenziata, per cui gestire i rifiuti, in particolare la montagna di packaging in cui è tutto imballato è complicato.
* Le aree di sosta, ovunque sono un dormitorio, evidentemente per loro stare in auto a mangiare o dormire è la normalità, anche di giorno in pausa pranzo.
* Le toilette sono uno spettacolo: sempre aperte, sempre pulite, con ogni confort possibile. Di solito i water sono elettronici con musichette e spruzzini automatici.
* I bagni pubblici (chiamati Onsen) sono una via di mezzo tra gli spogliatoi delle nostre palestre e le terme, cmq in qualunque parte del paese ti puoi fermare a lavare e rigenerare con pochi yen. Abbiamo fatto il bagno vista oceano anche sul traghetto perchè non esiste che non ci sia un Osen anche lì







Va detto che avevamo impostato questo viaggio come camperisti all'avventura perché facciamo così molto spesso nei nostri amati paesi del Nord Europa. E' un modo di viaggiare che si sposa bene con la fotografia perchè di fatto ti puoi adattare alla luce ed al meteo, così come schivare le ore di punta quando c'è troppo casino.

In molti ci avevano detto che eravamo pazzi: " un occidentale non può guidare in Giappone", " è troppo difficile, non si capisce nulla, vi perderete" e cose così. La realtà è che il Giappone è uno dei paesi migliori dove muoversi in auto o con un van. Sicuro, super attrezzato, super organizzato, guidatori disciplinati, tutto economico. Una vera pacchia. E si .. i cartelli sono anche in alfabeto inglese, e si google maps funziona che è una meraviglia con tempi di percorrenza super precisi.

Stiamo già pensando di tornare a Hokkaido il prossimo Febbraio...








avatarsenior
inviato il 29 Maggio 2024 ore 12:50

bel viaggio e bella coppia serena...g.

avatarjunior
inviato il 29 Maggio 2024 ore 13:50

Ciao Giovanni, complimenti e grazie per aver condiviso con noi questa bellissima esperienza in van.
Aspetto con grande curiosità le foto.

P.s. mi ha incuriosito molto anche l'esperienza dai benzinai :) potresti raccontarci qualche aneddoto?

avatarsupporter
inviato il 29 Maggio 2024 ore 13:53

Complimenti per il viaggio. Il Giappone è sempre stato un Paese che mi ha affascinato in particolare il nord. Chissà che prima o poi non riesca ad andarci. Bella anche l'idea di utilizzare il camper. Guida a dx o sx?

avatarsenior
inviato il 29 Maggio 2024 ore 19:22

20-70 f4 G +1 fisso luminoso se vuoi stare leggero, altrimenti aggiungi un 70-200 anche f4 o un 100-400 anche il sigma va piu che bene

avatarsenior
inviato il 29 Maggio 2024 ore 19:23

Racconto molto interessante, grazie della tua esperienza. Aspettiamo le foto e altri racconti

avatarsupporter
inviato il 30 Maggio 2024 ore 6:28

Sulla X100V/VI puoi mettere il convertitore per avere un 28 equivalente. Ho fatto NYC il mese scorso solo con X100V e convertitore. Nessun limite per me.

avatarsenior
inviato il 30 Maggio 2024 ore 9:04

WCL e TCL e viaggi sereno e leggero.
Poi certo dipende dalle esigenze, se professionali o personali, e dalle foto che si intende scattare.
La x100 la consiglierei per un viaggio di reportage o street, con qualche sconfinamento nei ritratti o nei panorami ma senza grandi pretese.
Se le esigenze sono più professionali e la tipologia di viaggio lo permette (come qui in camper), sicuramente un corredo più completo può essere preferibile.
Io ho sempre viaggiato con la x100 e i 2 convertitori ma nell'ultimo viaggio, a breve raggio e in macchina, ho portato la XT5 con il 16-55.

avatarsupporter
inviato il 30 Maggio 2024 ore 9:29

Bella anche l'idea di utilizzare il camper. Guida a dx o sx?


in giappone si guida al contrario rispetto a noi, quindi come gran bretagna o nuova zelanda per capirsi. cmq ci si abitua in fretta. poi loro guidano molto bene ed è facile i primi km accodarsi e prenderci la mano, copiando dalle loro manovre. la cosa più difficile è invertire gli steli di frecce e tergicristalli. adesso che son rientrato, con la mia auto, faccio partire le spazzole ad ogni incrocio e tra 10 giorni sarò in scozia, di nuovo contromano. MrGreen aiuto !

mi ha incuriosito molto anche l'esperienza dai benzinai :) potresti raccontarci qualche aneddoto?


Funziona più o meno così. tu entri o ti avvicini al piazzale delle pompe guidando la tua macchina. Ti corre in contro uno dei benzinai con la sua bella divisa pulita e luccicante. Tu devi restare fermo finché lui non ha controllato da che lato hai il bocchettone del serbatoio e ti guida fino alla tua pompa, ti fa fare manovra in modo tale che il veicolo sia perfettamente allineato. roba che da noi vedi solo quando fanno fare manovra agli aerei di linea dopo l atterraggio, ma loro sono fissati per allineare le vetture alle righe dei parcheggi. Un veicolo un po' storto o un po' avanti o un po' indietro non è tollerato.

A quel punto il benzinaio si mette in piedi, impettito accanto al finestrino del guidatore e ti parla. tu non puoi scendere ma DEVI parlare con lui. già il passeggero se parla è strano perchè l'interazione deve essere con il guidatore. Ovviamente gli devi spiegare quanta benzina vuoi, ad esempio il pieno, che tipologia di carburante e con che tipo di pagamento ovvero carta o contanti. Spesso ti chiedono anche se hai la tessera dei punti (questa è stata la cosa più difficile da capire), e se vuoi che facciano il lavaggio dei vetri. in genere questa operazione è compresa nel rifornimento in quasi tutti i benzinai. se non gli dici di no arrivano in 2 o 3 e ti fanno l'auto nuova. nessun sovrapprezzo.

In genere loro parlano solo giapponese e non si aiutano con i gesti. Quindi questa interazione è davvero complicata , oltre al fatto che sei seduto dentro, e loro son lì in piedi che ti parlano a macchinetta o aspettano in silenzio la tua risposta. i benzinai più svegli o con più esperienza capiscono che sei straniero e fanno quasi tutto loro: gli dici giusto 2 paroline e gli fai vedere la carta di credito e va bene così. altri più giovani stanno impalati e continuano a ripetere le stesse cose a nastro, come se ripendole ancora aiutasse la comprensione.

quando è finita la parte verbale, ti mettono una fascia di stoffa rossa allo specchietto destro che cala lungo la fiancata con degli ideogrammi sopra. credo che indichi che quella vettura sta facendo rifornimento ( come se potessi essere lì accanto alla pompa per un altro motivo??).

finito il rifornimento, ti levano la fascia dallo specchietto, ti riportano la carta di credito e lo scontrino su un luccicante piattino (non si possono toccare le mani). tu lo prendi ringrazi tre volte e esci dal piazzale. in genere tutti i benzinai sul piazzale ti ringraziano con vistosi inchini, come se passasse l'imperatore. non so se lo fanno sempre o solo a noi che eravamo stranieri, ma con noi lo hanno sempre fatto e qualcuno era visivamente soddisfatto e appagato di averci servito.

Credo che la cosa più appagante per loro sia fare bene il proprio lavoro, a prescindere che sia prestigioso o meno. Questa è un altra di quelle cose che dovremmo imparare

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