| inviato il 09 Febbraio 2021 ore 19:34
Ora che l'hai confrontata con la Orizont si vede che non è affatto un mattone, è pure piccola! Mi vien da pensare che questi sovietici avevano dei cervelli sopraffini, delle idee superlative che magari poi non hanno saputo sviluppare o aggiornare e qui l'economia "di mercato" si è presa la rivincita. Guardando tutte le discussioni interessantissime che inserisci mi vien da dire che tutto ciò è stato un vero peccato per il mondo della fotografia ... e non solo. |
| inviato il 09 Febbraio 2021 ore 19:42
“ Mi vien da pensare che questi sovietici avevano dei cervelli sopraffini, delle idee superlative che magari poi non hanno saputo sviluppare o aggiornare e qui l'economia "di mercato" si è presa la rivincita. Guardando tutte le discussioni interessantissime che inserisci mi vien da dire che tutto ciò è stato un vero peccato per il mondo della fotografia ... e non solo. „ Robermaga, pensi bene. tieni presente che i russi sono sempre stati demonizzati da noi che siamo un paese filoccidentale e viviamo sotto la propaganda usa. Questo dal dopoguerra. Anche il genio russo è stato messo alla berlina. |
| inviato il 09 Febbraio 2021 ore 20:15
@Ooo ...esattamente come diceva @Vafudhr ... il diaframma è fisso a F5. Solo provandola ci si rende conto della "potenza" del motore a molla che esegue la rotazione del tamburo ... il dubbio sull'appesantimento eventuale nell'impugnatura verticale è assolutamente fuori discussione; trascinerebbe anche una carriola piena di sabbia !!! |
| inviato il 09 Febbraio 2021 ore 20:30
la storia la scrivono i vincitori ... ed ebbero anche gioco facile visto che i controlli qualità specialmente dagli anni 70/80 degradarono parecchio. Quasi mai le attrezzature soviet erano carenti dal punto di vista progettuale !! I problemi enormi erano altri ... non avete idea di come funzionavano i famigerati piani quinquennali e qual era il loro sistema meritocratico ... Una volta capito quello, tutto il resto, sulle attrezzature fotografiche (e non solo), vi apparirà più chiaro. |
| inviato il 09 Febbraio 2021 ore 21:40
“ Mi vien da pensare che questi sovietici avevano dei cervelli sopraffini, delle idee superlative che magari poi non hanno saputo sviluppare o aggiornare e qui l'economia "di mercato" si è presa la rivincita. „ Non posso parlare del mondo fotografico, a quello ci pensa Schyter, ma posso dirti che l'ingegneria russa non aveva nulla da invidiare al resto del mondo. Il programma spaziale sovietico ha fatto scuola come soluzioni spesso di una "semplicità" disarmante, ma capaci di durare nel tempo molto più di progetti ben più complessi e "avveneristici" occidentali. “ Quasi mai le attrezzature soviet erano carenti dal punto di vista progettuale !! I problemi enormi erano altri ... „ Ecco, appunto. |
| inviato il 09 Febbraio 2021 ore 23:34
... la complessità dell'universo sovietico è praticamente insondabile ... dal mio punto di vista assolutamente non comprensibile. Senza scadere nella politica, penso sia chiaro che, fortunatamente, quel sistema oppressivo è risultato perdente; la storia ed il buon senso hanno condannato quell'utopia. Detto questo, non ho il minimo problema a ritenere che "culturalmente" ed a livello educativo in ambito fotorafico, fecero di più gli odiati bolscevichi che non i brand occidentali finalizzati al "guadagno" come il capitalismo richiede... Un piccolo esempio nelle due immagini seguenti... sapete di cosa si tratta ?
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| inviato il 09 Febbraio 2021 ore 23:54
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user67391 | inviato il 10 Febbraio 2021 ore 6:01
Una fotocamera fai da te? Da assemblare da soli, c'è pure il cacciavite? |
| inviato il 10 Febbraio 2021 ore 8:15
I Russi avevano inventato questi kit per avvicinare i ragazzi a comprendere il funzionamento di una fotocamera ed avvicinarsi alla fotografia, letteralmente costruendo da sé l'apparecchio. Che era peraltro pure di buona qualità, nel suo genere ed elementare struttura. Sempre nel settore dell'ottica, vorrei ricordare il magnifico "Optik Kabinett" prodotto in più edizioni da un'azienda della DDR, specializzata in giocattoli educativi. Gioco che ancor oggi è tanto divertente, quanto validissimo e di notevole interesse didattico. Con esso si possono eseguire esperimenti di ottica e costruire strumenti come un cannocchiale, uno stereoscopio, ecc. Un gioco adattissimo ai ragazzi dalla quarta elementare ai primi anni delle superiori. Pluripremiato alla Fiera di Lipsia, rimase in produzione ancora nei primi anni post-riunificazione della Germania, finché l'azienda produttrice non rimase ingoiata nelle grandi chiusure che seguirono alla cessione delle aziende ex-statali. Comprai uno di questi giochi a Lipsia nel 1988 e, funzionalmente è ancora ottimo e con esso miei figli (11 e 8 anni), si divertono parecchio. Lo si può ancora trovare per pochi Euro sui vari siti di annunci e vendite online e vi assicuro che merita. Cercherò sicuramente uno di questi kit sovietici, perché credo che sia divertente ed istruttivo! |
| inviato il 10 Febbraio 2021 ore 9:42
già dagli anni 60 i sovietici pensarono alla divulgazione della fotografia (ed altro) ... L'idea di creare una fotocamera in un kit di montaggio fai da te, appartiene agli sviluppatori della LOMO, negli anni '60, hanno cercato di sviluppare un prodotto poco costoso che potesse attrarre i bambini alla fotografia (quasi tutti i bambini sovietici, ma in generale tutti i bambini, in quegli anni, sognavano una macchina fotografica) . Quindi sulla base di modelli di produzione di fotocamere "Smena" (sono quasi identici ) svilupparono i primi prototipi - di cui non si sa quasi nulla ed io non sono stato capace di trovare informazioni Un po 'più tardi, il kit "UFK-1" è stato sviluppato e commercializzato e, ancora più tardi, tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80, LOMO ha rilasciato una versione aggiornata del kit fotografico "UFK-2" per bambini basato sulla serie di fotocamere Smena-8M. Il "giocattolo educativo" si trasformava in una fotocamera, in un proiettore ed in un ingranditore ... Bene ha fatto @Enzo C a ricordare lo "Optik Kabinett" prodotto in DDR ... (sempre nel blocco sovietico siamo) Faccio notare che i sovietici affidarono a Lomo (marchio di punta della foto-ottica comunista) la produzione di questi kit per bambini, non ad una qualsiasi fabbrica di giocattoli ... Non mi sembra che all'epoca i vari brand occidentali (Leica, Pentax, Canon, Nikon etc etc) abbiano mai pensato a qualcosa di educativo creato appositamente per i ragazzi. |
| inviato il 10 Febbraio 2021 ore 11:38
tanto per rendere l'idea di cosa fosse ... una piccola parte del manuale d'istruzione.
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| inviato il 10 Febbraio 2021 ore 12:14
Magari mi avessero regalato qualcosa del genere quando ero bambino... |
| inviato il 10 Febbraio 2021 ore 12:17
mi ricorda il Meccano |
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