| inviato il 29 Aprile 2021 ore 8:52
Per questo apprezzo ancora il 135L...
A TA e ben fuori asse!
Chiudi a f 4 e poi ne riparliamo 
Ovviamente anche a f 4 i tre moschettieri di cui sopra avranno ancora (forse ai bordi) qualcosa in più da dare, ma stai certo che a quel diaframma la faccia la taglia pure il 135/2 L  altro che chiacchiere! |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 8:53
“ Domanda: chiarezza e microcontrasto sono correlate tra di loro? „
Sicuramente, ma secondo me è la maschera di contrasto lo strumento più giusto per variare il microcontrasto.
La chiarezza agisce anche su aree molto più ampie variandone il contrasto, anche lei comunque serve ad aumentare o diminuire la sensazione di nitidezza, non modifica però il contrasto generale dell'immagine |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 8:54
Domanda:
che differenza c'è tra contrasto e microcontrasto?
IL Contrasto definisce la differenza di luminosità fra le aree più chiare e quelle più scure di una stampa.
Ovviamente anche di una scena. |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 9:21
Praticamente si parla dei bordi di aree omogenee bianche o nere. Non linee ma questione bidimensionale... |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 9:32
Un piccolo esempio
Facciamo finta che esistano due lenti (lente A e lente B) con questi MTF
Quale delle due ha più microcontrasto?
Quale risolve i dettagli più fini?
Quale è meglio?
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| inviato il 29 Aprile 2021 ore 9:33
in quella scacchiera si vede chiaramente:
- la prima ottima sia come risolvenza (bordi netti) che come microcontrasto (bel contrasto tra quadrati neri e bianchi)
- la seconda scarsa come risolvenza (bordi sfumati e non definiti) ma buona come microcontrasto
- la terza buona come risolvenza ma scarsa come microcontrasto |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 9:37
è palese che la prima cosa da fare è definire dove misuriamo il microcontrasto e quanto è la soglia sotto la quale diciamo che non si risolvono più dettagli.
ad esempio
Se il microcontrasto è definito tra 30 e 40 cicli/mm la lente B ha un miglior microcontrasto
Se però il microcontrasto lo misuriamo da 50 cicli in su, o da 50 a 60 allora la lente A ha il miglior microcontrasto
Anche il limite minimo di contrasto che accettiamo come limite per risolvere i dettagli influisce.
Se si dice che il limite è il 10% è evidentemente meglio la lente A
Se il limite è l'1% sono uguali
Quale lente è meglio? boh dipende
A me piacerebbe di più quella con comportamento regolare (la B) ma sicuramente la A accentua la percezione dei dettagli (anche se secondo me renderebbe una immagine disastrosa) |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 9:39
“ Quale delle due ha più microcontrasto? „
dipende a quanti cicli/mm lo misuri....
“ Quale è meglio? „
a forti ingrandimenti è meglio la blu, a bassi la arancione
ci siamo accavallati |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 9:43
Allora, cos'è il microcontrasto?
I guru hanno sentenziato.
AP
“ Detta in una parola: il microcontrasto è la capacità di un'area dell'immagine di mantenere una forte variazione tonale rispetto alle aree adiacenti dell'immagine. „
Paolo
“ Il Microcontrasto (altrimenti detto nitidezza apparente ) serve per stabilire come vengono effettivamente distinte fra loro queste linee bianche e nere, diciamo che giudica la nettezza con la quale queste linee/mm vengono separate fra loro, in definitiva il microcontrasto stabilisce... come dire... la sensazione di pulizia dell'immagine ripresa. „
Ora, mettiamole insieme
“ Detta in una parola: il microcontrasto è la capacità di un'area dell'immagine di mantenere una forte variazione tonale rispetto alle aree adiacenti dell'immagine.
Il Microcontrasto (altrimenti detto nitidezza apparente ) serve per stabilire come vengono effettivamente distinte fra loro queste linee bianche e nere, diciamo che giudica la nettezza con la quale queste linee/mm vengono separate fra loro, in definitiva il microcontrasto stabilisce... come dire... la sensazione di pulizia dell'immagine ripresa.
„
Quindi vediamo.... variazione tonale, nettezza.... pulizia dell'immagine.....
Io aggiungerei sbidigula con scappellamento a destra..... 
Per quanto mi riguarda, il microcontrasto, è un contrasto molto piccolo..... |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 9:46
Microcontrasto: semplicemente alti valori di MTF alle frequenze più basse. E su uno spettro di lunghezze d'onda il più ampio possibile.
Era molto importante in era pellicola. Perchè il più delle volte non si ingrandiva molto (e quindi la risolvenza era meno importante). Perchè non esisteva la maschera di contrasto di Ps e perchè c'erano più ottiche ciofeca in giro, quindi la differenza tra uno Zeiss e un Soligor era lampante. |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 9:48
“ ci siamo accavallati;-) „
Si infatti!
“ perchè c'erano più ottiche ciofeca in giro, quindi la differenza tra uno Zeiss e un Soligor era lampante. „
si altrettanto infatti |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 9:59
“ Facciamo finta che esistano due lenti (lente A e lente B) con questi MTF
Quale delle due ha più microcontrasto?
Quale è meglio?
Quale risolve i dettagli più fini? „
Dato che il limite di risolvenza è fissato intorno al 10/20% di contrasto restituito, la lente con grafico BLU ha più risolvenza (65lp/mm contro 60lp/mm al 20% di contrasto e differenze maggiori al 10%); quella con grafico ROSSO è superiore alle frequenze più basse, quindi ha più microcontrasto.
Qual'è la migliore? Secondo me non c'è una risposta univoca, dipende anche dal sensore che viene usato.
Per esempio se si usa un FF da 12MP, che ha una risoluzione effettiva di circa 40lp/mm, l'ottica ROSSA è preferibile perchè ha un contrasto maggiore fino al limite di risolvenza del sensore; se si usa una FF da 45MP, che ha una risoluzione effettiva di circa 90lp/mm, meglio usare l'ottica BLU per avere più potere risolvente (anche se non si arriva ai limiti del sensore).
Comunque anche con sensori con molti MP, in stampa, a meno che non si stampi in dimensioni molto grandi, non si riesce comunque a distinguere i dettagli al limite della risolvenza dell'ottica, quindi tanto vale avere un'ottica con più microcontrasto e meno risolvenza. Però c'è anche da considerare che il microcontrasto si può, in parte e con un po' di attenzione a non fare danni, aumentare in PP, quindi può essere preferibile privilegiare la risolvenza a scapito di un po' di microcontrasto.
Sono arrivato un po' tardi.
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| inviato il 29 Aprile 2021 ore 10:05
Ottimo Rolubich |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 10:09
Esistono almeno quattro definizioni diverse di risoluzione tanto per citare le famose.. e ognuna porta a un valore percentuale su mtf differente
Presa luce a 550nm:
Rayleigh limit: 1.22 • 550 • 0.206/D = (risoluzione in arcosecondi)
Dawes Limit: 1.025 • 550 • 0.206/D = (risoluzione in arcosecondi)
Sparrow's Limit: 0.94 • 550 • 0.206/D = (risoluzione in arcosecondi)
The Abbe Limit: conosciuto come "Diffraction Limit" 113/D =(risoluzione in arcosecondi)
è una mezza via tra Dawes and Sparrow limits.
(Rayleigh=0.61, abbe, 0.50, ossia 82% di quello di Rayleigh)
Come vedete ognuno ha i suoi criteri
che corrispondono ad una differente separazione fra le due figure di diffrazione per considerare separabili i due punti
Sul microcontrasto c'è chi considera tutta la parte bassa del grafico di mtf, chi solo la zona intermedia.. ma anche qua ripeto non c'è una definizione univoca di quale sia "la parte bassa" o quella "intermedia" |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 10:16
Aggiungo che anche se un'immagine non ha molti dettagli fini, o se non siamo interessati ad evidenziarli, non vuol dire che una buona risolvenza (o meglio un contrasto alto alle frequenze elevate) non serva a dare qualità alla nostra foto. Infatti perchè ogni linea di separazione fra due colori (o luminosità) rimanga una linea e non una fascia sfumata, c'è bisogno di un obiettivo con una buona restituzione del contrasto a frequenze elevate; e la netta separazione di due elementi in una foto è secondo me importante.
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