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Smog, blocchi del traffico e paradossi


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user111807
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inviato il 21 Gennaio 2020 ore 22:32

Questi studi vengono da altri contestati in quanto le misurazioni non sono state effettuate su tempi abbastanza lunghi e quindi non comprendono la fase di rigenerazione del filtro, che è la più critica.

Infatti, a tal proposito, alcuni studi dell'Agip hanno dimostrato una maggiore produzione di nanopolvere da parte di questo dispositivo durante le fasi di rigenerazione,[13] anche se su livelli non superiori a quelli che si registrano sui veicoli non dotati di DPF. Secondo lo studio dell'Agip le nanoparticelle prodotte dai motori Diesel sarebbero prevalentemente volatili (cioè non comprese nel particolato comunemente inteso) e costituite soprattutto di acido solforico e composti organici pesanti, oltre che in gran parte da residui carboniosi (p. 43). Lo studio evidenzia altresì la quasi completa inefficacia dei comuni metodi di determinazione gravimetrica delle "polveri" (PM10) per la determinazione dell'effettiva quantità delle polveri .

avatarsenior
inviato il 21 Gennaio 2020 ore 22:32

I blocchi del traffico li fanno tutti nei mesi freddi quando vanno i riscaldamenti.
Anche un id iota capirebbe che il problema non sono le vetture, che ci sono sempre, ma i riscaldamenti, che funzionano solo quando fa freddo.
Quindi giustamente, siccome siamo un paese governato da perfetti cog lioni disonesti e incapaci, cosa blocchiamo?
Le vetture, che non sono il fattore determinante e da cui però si spremono soldi costringendo la gente a comprarne un nuovo modello.
Una logica ineccepibile...

avatarmoderator
inviato il 21 Gennaio 2020 ore 22:45

Lavano le strade peggio che peggio mettono la polvere sotto il tappeto


Riduci drasticamente quella volatile e quindi respirabile

il Pm10 si deposita sull'asfato e ad ogni passaggio dei mezzi si risolleva quindi diventa volatile interferendo con l'uomo

Con un lavaggio periodico delle sedi stradali riduci il Pm10 depositato al suolo e quindi risollevato

avatarsenior
inviato il 21 Gennaio 2020 ore 22:51

Gli studi dimostrano tutto e il contrario di tutto a srconda di chi li commissiona (cioè li paga).

user111807
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inviato il 21 Gennaio 2020 ore 23:01

Così va nelle falde acquifere peggio ancora.
Non c'è scampo purtroppo.
Nella benzina verde ci hanno messo di tutto dentro col risultato che la cura è peggio della malattia.


user68000
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inviato il 21 Gennaio 2020 ore 23:09

a) coppia (molto utile se devi percorrere strade di montagna)
b) numero di giri bassi
c) consumi ridotti
d) rendimento
e) longevità
f) percorrenza annua x lavoro
g) cambi evoluti a 8-9 marce


ecco, appunto: tutta roba inutile per me
e io vado anche spesso in montagna, solo che magari non ci vado come in pista?
MrGreen

se abitassi in città farei car sharing
in Belgio per es. anche in zone turistiche, ricordo di aver visto un traffico veicolare minimale, perché pochissimi usano auto di proprietà, e quando proprio serve l'affittano
idem in Olanda dove tutti pedalano: giovani e vecchi, magri (pochi) e grassi (quasi tutti MrGreen)

se si vuole meno inquinamento occorre "pedalare" ovunque sia possibile e usare i mezzi pubblici (cosa che ho fatto fino a quasi la fine dell'Uni)
finché si continua a girare in città su veicoli privati sproporzionati al numero di occupanti e all'uso non se ne esce

però è comprensibile che in Italia si faccia fatica a uscire dalla schiavitù del mezzo privato a motore
l'economia del nostro paese, e in particolare quella di Torino, si è retta per tanto tempo su questo concetto
affondando inesorabilmente tutto il resto della mobilità, a parte l'aereo

user111807
avatar
inviato il 21 Gennaio 2020 ore 23:13

Per non parlare del centro di Berlino sembra di essere in un universo parallelo, traffico quasi assente e quel poco che c'è sembra un rallenti alla moviola, quasi irreale.

user68000
avatar
inviato il 21 Gennaio 2020 ore 23:15

anche solo Ferrara, senza andare a Berlino

user111807
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inviato il 22 Gennaio 2020 ore 5:07

Esatto Claudio io abito ad un ora di macchina da Ferrara e ci sono spesso.

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2020 ore 6:18

Le industrie vogliono forzare l'acquisto di nuove auto.
Non ci sono altri motivi.

Nel 2015 si stima che le caldaie italiane abbiano prodotto 21mila tonnellate di particolato PM10.. (il "grande nemico" di oggi)
Il trasporto, per dare una idea, nello stesso periodo è stimato responsabile di 7mila tonnellate di particolato (e buona parte sono i mezzi pesanti, non le auto).


Mentre il riscaldamento è passato da 14 a 21 mila dal 2005 al 2015, il trasporto è passato da 13 a 7mila nello stesso periodo.
Quindi non raccontiamoci che ci interessa preservare l'ambiente e la qualità dell'ariaMrGreen

fonte dati Il sole 24Ore

avatarsenior
inviato il 22 Gennaio 2020 ore 7:46

Esattamente quello che chiunque con un po' di buon senso può capire anche se non ha dati cosí. Con dati cosí, invece, si può fare una class action alle amministrazioni comunali che limitano la mobilità e che non intervengono però efficacemente sui riscaldamenti (in primis di uffici e strutture comunali).
Qualcuno del Codacons interessato?

user177356
avatar
inviato il 22 Gennaio 2020 ore 8:14

una class action alle amministrazioni comunali


Non diciamo caxxate, va'.

user68000
avatar
inviato il 22 Gennaio 2020 ore 11:42

Le industrie vogliono forzare l'acquisto di nuove auto.


una volta forse...
oggi che interessi ha FCA in Italia?
bassini credo
la realtà è che l'Italiano medio non può stare senza veicolo privato, possibilmente grosso e puzzoso
MrGreen

avatarjunior
inviato il 22 Gennaio 2020 ore 11:57

Certo, Berlino, Belgio, Olanda...
Dobbiamo però fare i giusti paragoni credo.
Vivo a Roma e lavoro i diversi punti opposti della città che per essere raggiunti con i mezzi a disposizione impiegherei ore, impraticabile per il mio lavoro.
Non possiamo Paragonare Roma a Berlino, dove c'è una fitta rete metropolitana e servizi pubblici funzionanti al massimo. Come non possiamo fare paragoni con città con un terzo della popolazione.
(Popolazione Roma circa 2.800.000 , Berlino 3.748.000 Bruxelles 1.192.00)
Dovremo anche avere dei servizi pubblici adeguati nel 2020 per non incentivare l'uso dell'auto propria.
Sinceramente aver un'auto disel nuova di 3 anni e non poter circolare mi sembra una bella fregatura oltre ad essere inutile a fini della riduzione delle polveri come si è visto la scorsa settimana.

user68000
avatar
inviato il 22 Gennaio 2020 ore 12:10

dove c'è una fitta rete metropolitana e servizi pubblici funzionanti al massimo.


sì, ma questo è un serpente che si morde la coda: se non cala il traffico privato, i mezzi pubblici non possono diventare efficienti
prendiamo il caso di Torino
la costruzione della metro venne enormemente avversata, sostenendo che era inutile e invece ha levato via un bel po' di traffico dalle strade
non bisogna solo pensare a chi lavora come Anto78 in vari punti della città e deve magari portarsi dietro dei pesi
ci sono molti altri soggetti che possono muoversi benissimo con il pubblico
per es studenti e persone che lavorano in un ufficio

pr altro, sono stato a Roma per un corso anni fa, e molti lamentavano di fare tutti i giorni code di ore pure in auto, quindi?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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