| inviato il 23 Marzo 2017 ore 11:06
Papy 49: ci credo k fotografi dall'auto, abbandonarla lì è alquanto pericoloso! Già perso un vetro posteriore... :-( Comunque dall'auto si hanno buone occasioni, i soggetti vengono più vicini e sono - un po'... - meno diffidenti. Per le rondini, a volte può funzionare posizionare la macchina sul cavalletto focalizzando su un punto dove passano spesso e scattare a raffica quando ti sembra il momento, senza cercare di catturarle seguendone dall'oculare. Butti tanto ma con un po' di fortuna qualcosa azzecchi. |
| inviato il 23 Marzo 2017 ore 12:32
Il proposito del post però era un'altro, capire come alcuni di voi cercano nuovi posti adatti alla fotografia naturalistica, non una discussione su come fotografate (che pure è interessante) |
| inviato il 23 Marzo 2017 ore 13:56
... mettersi alla ricerca di luoghi idonei e' quasi .... " una partita persa" --- e' molto + costruttivo allacciare rapporti con persone o associazioni che fanno del monitoraggio/osservazione faunistica, la priorità rispetto al solo "portarsi a casa lo scatto" - nel mio caso specifico, ( Liguria, foce del fiume Entella ), si e' creato un gruppo, amici oasi faunistica dell'entella appunto, che conta soci Lipu, fotografi e semplici appassionati di " pura osservazione" --- si crea un monitoraggio costante e con un minimo di frequentazione si incrementano competenze e contatti che portano a scambi, anche di nuovi siti, magari conosciuti a pochi e " fuori-mano" ....! --- ... Quello che e' condizione irrinunciabile: il tempo disponibile, la passione e ... saper rinunciare allo scatto se la tranquillità x il soggetto lo richiede |
| inviato il 23 Marzo 2017 ore 15:10
Io non amo molto le oasi frequentate e prediligo la fotografia itinerante. Cerco posto nuovi soprattutto analizzando le mappe, dalle mie parti k x forza un po' conosco. È un lavoro k non dà frutti eccezionali però, finora almeno. Più facile trovare indicazioni da qualche parte, sito, rivista, ecc... ed andare a verificare. Spesso così trovo posti k magari erano più frequentati una volta ed ora meno, non necessariamente con accesso regolamentato. Poi, con un po' di esperienza, s'intuisce dove è meglio impiegare il tempo. |
| inviato il 23 Marzo 2017 ore 21:01
Verissimo Mauryg, infatti spesso faccio chiacchierate con ornitologi e appassionati che conosco, e ci scambiamo i dati sulle osservazioni e le presenze. Nel caso di Manzolino c'è anche un gruppo dove si segnalano le presenze e le ultime foto. |
| inviato il 23 Marzo 2017 ore 21:34
Anche io mi sono avvicinato a questo tipo di fotografia e ne sono rimasto affascinato. In primis bisogna attrezzarsi dopo bisogna a proprie spese esplorare esplorare e esplorare. Ancora adesso dopo diversi mesi non sono soddisfatto. Il lavoro la famiglia e la vita quotidiana non permettono troppo tempo , ma il poco tempo che riesco a ritagliarmi per questa passione la spendo per girare osservare ed ascoltare la natura. Questa tipologia di fotografia richiede una pazienza innata , alle volte torno a casa senza aver fatto neanche uno scatto in compenso ho fatto esplorazione e attività fisica e la mente si è liberata da tutti i pensieri che ci perseguitano. Io la vivo così. È quasi una malattia! Comunque seguo volentieri la discussione mi interessa molto sapere da tutti voi anche gli orari migliori e se avete consigli per come migliorare. |
| inviato il 23 Marzo 2017 ore 22:57
Alla fine i consigli in generale sono sempre quelli. Alba e tramonto sono gli orari migliori per gli avvistamenti dato che gli animali si muovono per cacciare. Cosa utile è saper leggere qualche orma per capire quali animali "bazzicano" da quelle parti e seguire le piste per poter sapere dove è meglio appostarsi. Evitare profumi, deodoranti e il fumo dato che rivelerebbero la nostra presenza..come anche gli indumenti sono da preferirsi di colori scuri o meglio ancora mimetici. Consigliate anche le reti fogliate. Studiare le abitudini degli animali poi è d'obbligo. |
| inviato il 23 Marzo 2017 ore 23:54
come non darti ragione maury, io nelle mie zone conosco pochissime persone e purtroppo anche poco disponibili per lavoro e impegni personali, ma nell'attesa di attrezzarmi poco per volta cerco di fare delle passeggiate solo allo scopo di scoprire luoghi, migliorare le mie capacità di osservazione e allenarmi a riconoscere versi e abitudini...e mi diverte moltissimo sperando che un giorno possa farlo in compagnia. faccio quasi allo stesso modo descritto da kappa04, e mi aiuta molto, anche a focalizzare meglio le mie giornate lavorative e scaricare la tensione.. ultimamente invece comincio a scegliere dei punti che credo più in la di usare come punti di appostamento ( itinerante o fisso che sia ) e li scelgo tenendo in considerazione cosa possa essere d'attrazione per gli animali ( presenza d'acqua nelle vicinanze, vegetazione più o meno fitta, e con qualche aiuto da internet, di cosa una determinata specie possa nutrirsi ). |
| inviato il 24 Marzo 2017 ore 9:06
Ciao Riccardo. Un post molto interessante... Per quanto riguarda l'avifauna, lato passeriformi o in ogni caso piccoli esemplari, il dilemma che mi si è presentato quando ho iniziato a fotografare animali è stato tra due approcci.: Classico capanno, quindi con struttura fissa, posatoi ben arredati e mangiatoie, oppure spostamento nei boschi con continui piccoli appostamenti? Per quanto riguarda i capanni ho sempre cercato luoghi in cui trovassi almeno due elementi: siepi ed acqua. Con quella combinazione e un po' di costanza con le mangiatoie ho visto di tutto...Il rovescio della medaglia è che le foto scattate si assomigliano tutte tra loro e sono uguali ad altre mille mila di altri fotografi. Rimane in ogni caso l'immenso piacere di vedere nel mirino splendidi esemplari... La fotografia itinerante invece, sebbene sia improduttiva confrontata a quella da capanno, mi ha permesso di scattare foto a mio avviso molto più interessanti, sia dal lato meramente estetico, sia a livello di contenuto. Riuscire infatti ad ambientare una foto naturalistica secondo me è il massimo, perché oltre raccontare qualcosa della morfologia dell'animale, si racconta qualcosa della vita dell'animale... Per quanto riguarda il discorso di non rivelare i luoghi, cosa spesso ritenuta un po' snob e spocchiosa, io la ritengo un sacrosanto diritto del fotografo e una forma di tutela nei confronti dell'animale che fotografo... Perché se ad esempio trovo il nido di un picchio verde, io posso garantire sulla mia etica (non disturbare, non avvicinarsi troppo)...Ma su quella di un altro fotografo no... |
| inviato il 24 Marzo 2017 ore 10:27
Quoto e aggiungo che la caccia itinerante da grandi soddisfazioni anche solo perchè si cammina in mezzo alla natura e si scoprono luoghi e opportunità inaspettate. |
| inviato il 24 Marzo 2017 ore 21:38
Aggiungo anche il sito ornitho, ricco di segnalazioni tutti i giorni. |
| inviato il 25 Marzo 2017 ore 8:24
Riccardo:Quale sito? |
| inviato il 25 Marzo 2017 ore 14:00
"Ornitho.it" |
| inviato il 25 Marzo 2017 ore 15:24
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