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Santoro...non so che idea ti sia fatto, ma qua nessuno incensa nessuno. Siamo tutti diversi per età, vissuti e sensibilità. Ed ognuno si fa i cazzi propri (intendo fra quelli che chiami "circolo magico"). Il fatto che si possa concordare su determinate dinamiche che attanagliano il mondo dei fotoamatori (che poi è solo la punta dell'iceberg), non significa nulla, a livello interpersonale. Mi chiedo come puoi parlare di incensamento quando sai benissimo (e tu stesso lo fai, per tua ammissione) che questa pratica di scambio fa parte di un'altra (e ben più rilevante) fetta di utenza.
Quiete, non voglio scoraggiare il tuo thread ma non è un argomento nuovo e si è affrontato più volte, sempre con gli stessi esiti...c'è poco da discuterne. Funziona così...bisogna farsene una ragione. Ognuno faccia le riflessioni che ritiene necessarie.
Quiete il tema te lo abbiamo già spiegato. Proviamo da un altro lato : questo sito è l'ultimo forum di fotografia rimasto . Tutti gli altri sono stati fagocitati dai gruppi di Facebook. Questo sito è amministrato sui contatti : più post si hanno piu' hai un ritorno in soldi ( pubblicità ecct ) . Per cui Juza ( ma se fossi al suo posto farei anche io lo stesso probabilmente) non limita il numero di foto giornaliere o mensili da proporre in galleria. Oltre questo la linea editoriale di Juza ( i famosi EP) sono orientati verso una fotografia naturalistica fatta di paesaggi, animali, e foto “ classiche “ di viaggi. Tutto ciò ha creato un substrato fotografico decisamente popolare, ma anche decisamente banale. L'arte su Juza non è bandita, ma vista quasi con sospetto. Invece le foto alla portata di tutti sono esaltate. Per cui il fenomeno si spiega con un utente nuovo che si iscrive e pubblica subito una quarantina di foto molto spesso “ semplici “ e viene gratificato da persone che vedono la fotografia come un passatempo con vari like e vari “ bellissima “ . Queste foto mediamente sono tutte con colori ipersaturi, con grandangoli estremi, con mancanza di ombre, con uso di cavalletti per sfruttare i tempi lunghi ecct ecct . I commenti ovviamente sono dei fotografi che fanno foto praticamente uguali, e come una catena di San Antonio tutti sono contenti per il like o per il “bellissima “. Non hanno bisogno di altro, non hanno bisogno di approfondire, perché culturalmente sono fermi lì e le foto che fanno ,o amano, non fanno pensare. Morale : la possibilità di cambiare la linea editoriale la ha solo Juza che giustamente però, un po' per gusto proprio, un po' per sano spirito imprenditoriale, non la cambia.
Caro il mio Rombro, arrivato a 64 anni, ho una lista lunghissima di temi che non sono innovativi, la cui discussione non cambierà le cose e che non valgono l'energia che costa affrontarli. La lista si allunga poi per l'attivo impegno di amici, parenti, conoscenti, consulenti e tanti altri afferenti.
Se hai un tema nuovo, la cui discussione può portare a miglioramenti rilevanti, ti seguirò con grande interesse e se ne sarò in grado, proverò a dare il mio contributo.
Il mio orientamento in questi tempi, di magrissimi raccolti per come la vedo, è proteggere i semi e buttarne qualcuno in giro. E' molto probabile che nessuno e nulla cambierà, ognuno potrà dissentire e chiosare, ma nessuno, dopo aver letto, potrà dire: 'non ci avevo pensato'.
Se pensi che sia una magra consolazione sbagli: è una magrissima consolazione. Hai di meglio?
E anche io ho le mie piccolezze: preferisco lusingare il mio ego buttando un granello di sabbia dove mi par giusto, che contare a numero i commenti alle mie foto (mentre leggo volentieri quelli che mi regalano un pensiero, anche se immeritato).
Non era per dirti "proponi cose nuove". Semplicemente non ci sono soluzioni per questo andazzo. Sostanzialmente per i motivi che ti ha spiegato Last. Io sono tra i primi a rizzare le antenne quando si affrontano discussioni come questa...solo che mi sono reso conto che la maggior parte degli utenti è totalmente immune ed indifferente. Perché loro stessi sono parte del meccanismo e non hanno nessun interesse a cambiare rotta ed usanze. In fondo è uno specchio di quello che viviamo...non è così assurdo, pur se deprimente.
Caro Last, grazie della lucida spiegazione, qualche intuizione l'avevo, ma si impara fino alla bara.
Ma ti par diverso il Festival di Sanremo? Non guardi mai 'Un posto al sole' ? Il nome Chiara Ferragni ti fa pensare subito al padre dentista? E per alzare un tanticchio la sbarra, credi sia diverso come votano la maggior parte degli italiani che poi passano il tempo a criticare chi hanno eletto?
Io continuo a buttare i miei granelli di sabbia e apprezzo il tuo club dei fotografi.
Se non ti fidi, accetto volentieri altre spiegazioni, ma francamente, mi sento già abbastanza disilluso
Beh, per buttarla in ridere, benvenuto nel club dei disillusi. Lo hai scritto tu : è ovvio che è lo specchio del paese. Ma d'altronde è più facile : meglio passare un paio di ore e guardare un qualsiasi spettacolo ( film foto musica ) che non fa pensare, che fondamentalmente rassicura, o mettersi lì e capire un film di Tarkowsky, una foto di Gioli o una musica di D. Sylvian ?
Tutti vogliono esistere, tutti vogliono opinare. I social hanno sdoganato questo bisogno grazie all'estrema, democratica (termine da prendere con le pinze) semplicità d'uso della parola e della comunicazione. Questo fa sì che, dietro la barricata del virtuale, si emette qualunque flatulenza pur di rivendicare il proprio esserci. Allo stesso tempo questo diminuisce drasticamente la capacità ed il bisogno di fare autocritica. Perché alla fine è più semplice "buttarla lì" senza curarsi delle conseguenze che provare a impegnarsi un minimo prima di rilasciare le proprie opinioni nell'etere. La stessa cosa succede con la fotografia amatoriale. Ancor più quando lo spazio che accoglie l'utenza segue la linea del "va bene tutto" indistintamente.
Vanno fatte delle precisazioni, altrimenti è la solita ribollita che critica la degenerazione antropologica assoggettata al web, ai socials, e via discorreGGe.
La cosa ironica è che si denunci questo tipo di derive comportamentali proprio su di un social network! Dice: "Eh, ma...questo è un forum, mica un social!!1"
Si parla dell' inefficacia dei likes...
E di cosa vivrebbero i socials, scusate? Cioè, avete presente i socials?
Però poi, se uno commenta con due righe di troppo, e magari "non costruttivamente" (ovvero tradendo le aspettative di chi si ritrova critiche negative sotto alle sue foto) quella persona viene additata come ingenua, irriverente, ipodotata... fino addirittura a ricorrere allo strumento di blocco.
Io tutto questo lo trovo meraviglioso, anzi, meravigliosamente paradossale. Quelli che in sostanza contestano il flusso delle visualizzazioni e degli apprezzamenti (anche invisibili, ovvero le semplici visualizzazioni ad un banalissimo e ripetitivo evento social come questo) e lo denunciano proprio per mezzo di un social. Non è meraviglioso?
Ayps mi dispiace, non mi sono spiegato bene, o forse stai rispondendo a qualcun altro. Io proprio non ho niente contro tutto il mondo internet, anzi penso che ci dia un potere straordinario e sono contrario alle opinioni di chi ne fa la causa di tutti i mali.
Mi limito ad auspicare un uso più fertile, più propizio, più ragionato e consapevole.
Se prendi un fotografo, puoi sviluppare il tuo proprio pensiero critico avendo accesso, in pochi minuti alle sue immagini, a quelle dei suoi colleghi coevi, precedenti e successivi, alle critiche che lo riguardano, ai lavori di artisti non fotografi del suo tempo, ai dati sulla società nella quale ha vissuto ed operato. Quanto tempo e soldi ci volevano per fare altrettanto solo pochi anni fa?
Oggi il sapere non è più 'sapere': è la capacità di imparare in fretta, di saper selezionare le fonti, è avere le nozioni di base per capire, è la capacità mentale di mettere in ordine tessere di puzzle, di lavorare per analogia, per antitesi. Peccato che nella scuola non si insegni come studiare, che oggi è la competenza più importante.
Più in generale penso che la tv spazzatura esista perché ci sono più persone che la guardano di quelle che preferiscono una qualità maggiore. Penso che la responsabilità sia più degli elettori che degli eletti, molto più degli Juzini che di Juza. Persino l'abuso di burro e dolci genera più costi sanitari dell'eroina, vogliamo sterminare le vacche?
Hai scritto che la vera questione sta nelle domande 'ancor prima' (dico io) che nelle risposte che pure vanno scelte.
Sono un grande estimatore della volontà, del libero arbitrio: ancorché ne avessimo poco, penso che usiamo (in tanti, ma non tutti) una piccola percentuale di quel poco che abbiamo.
Il senso della vita è quello è quello che gli diamo per scelta, non una verità da scoprire come H2O.
Daniele
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