| inviato il 15 Settembre 2024 ore 12:37
No sarebbe strano se fosse uguale dappertutto. |
| inviato il 15 Settembre 2024 ore 12:41
Boh...io non ci sto più capendo nulla. Qui si sta da DIO. Stanotte, verso le 03:00... mi sono dovuto coprire con il lenzuoloooo. Max 24 Min 18 umidità quasi nulla. Cielo azzurro con le nuvole bianche. Il Paradiso.. |
| inviato il 15 Settembre 2024 ore 13:31
Non ci sono più le mezze stagioni crollo delle temperature di 15-20 gradi in una settimana. |
| inviato il 15 Settembre 2024 ore 14:46
Confermo quanto scritto da SaroGrey: l'altro ieri mattina, qui a Predazzo, c'erano 3 (tre) gradi; altro che clima settembrino!!! |
| inviato il 15 Settembre 2024 ore 14:49
Il clima in generale sta cambiando, con un generale aumento delle temperature. Sarebbe sciocco negarlo. Sta cambiando, come è già successo nelle decine di migliaia di anni da che l'atmosfera di questo pianeta è diventata quella nella quale viviamo anche noi. L'errore, a mio avviso, è quello di attribuire questo cambiamento, a cause esclusivamente umane. L'uomo, a ben vedere, nel ciclo naturale della Terra conta come la puzzetta fatta da un bambino in ascensore. |
| inviato il 15 Settembre 2024 ore 14:52
Enzo C. Ma secondo te l'uomo ha contribuito ad accellelare questo processo? |
| inviato il 15 Settembre 2024 ore 14:59
checché se ne dica, di questo non vi è la prova certa. Nonostante " il 97% degli scienziati, bla bla bla ". Per il resto, negli ultimi 50 anni, le città e l'ambiente sono infinitamente più salubri di allora. |
| inviato il 15 Settembre 2024 ore 15:03
“ L'uomo, a ben vedere, nel ciclo naturale della Terra conta come la puzzetta fatta da un bambino in ascensore „ Sottovaluti un po' le capacità umane, ma effettivamente non è tutto opera nostra. Però è sbagliato anche "assolverci" da qualunque coinvolgimento; l'uomo si è inizialmente adattato meglio degli altri, come ha fatto in questi anni il bostrico qui in Val di Fiemme, ma così facendo ha contribuito notevolmente a modificare l'intero ecosistema (non solo gas serra, ma inquinamento, cementificazione, irregimentazione dei corsi d'acqua, deforestazione con gravi modifiche degli habitat delle altre specie ecc.). Esattamente come avviene col bostrico, ora siamo alla resa dei conti perché ci stiamo accorgendo che non abbiamo più "casse d'espansione" per il nostro consueto operato e, per di più, ci siamo talmente abituati a quel "modus operandi" da non riuscire più ad adattarci agli ulteriori cambiamenti climatici (forse ci riusciranno ancora gli Yanomami dell'Amazzonia, se non li sterminiamo prima). L'unica differenza rispetto al bostrico è che noi siamo ben consci di cosa sta accadendo e di come abbiamo agito irresponsabilmente finora; è un'aggravante, non un'attenuante. |
| inviato il 15 Settembre 2024 ore 15:03
Ok la risposta per te è no. Se non ci fosse stato l'uomo oggi nel 2024 avremmo avuto lo stesso clima. |
| inviato il 15 Settembre 2024 ore 15:06
“ Per il resto, negli ultimi 50 anni, le città e l'ambiente sono infinitamente più salubri di allora. „ Vai a vedere quanto salubre è l'ambiente di gran parte del Canada dove si estrae il bitume deforestando in pochi giorni aree grandi come intere province del nostro Paese. Non è che per il fatto che queste cose accadano altrove, allora non accadono. |
| inviato il 15 Settembre 2024 ore 15:49
“ Vai a vedere quanto salubre è l'ambiente di gran parte del Canada dove si estrae il bitume deforestando in pochi giorni aree grandi come intere province del nostro Paese. „ il Canada, quello del metrosessuale Trudeau, tutto politically correct inclusivita e cambiamento climatico, certo aspettarsi critiche dai media al campione dell'ipocrisia di sinistra e chiedere troppo |
| inviato il 15 Settembre 2024 ore 20:07
Più che cambiamento climatico pare sia venuto a mancare in modo graduale quella specie di volano che faceva da elastico ammortizzatore sulle varie fasi meteo, i vari fenomeni sia in caldo, freddo, acqua, neve, vento ecc. ecc. arrivavano ugualmente nelle stesse quantità annuali però dosati in modo più graduale con meno eccessi e accelerazioni sui tempi stretti. E' li che la tecnologia deve intervenire e non cercando di spillarmi i soldi con la macchinetta elettrica mild, full hybrid e plug-in cercando di convincermi che una delle tre sarà la migliore per me per salvare il mondo, quella è la classica supposta business. |
| inviato il 15 Settembre 2024 ore 22:27
Indubbiamente, di fronte a certi scempi, il martellamento sull'auto elettrica e relativa riconversione suona tanto di tentativo di "distrarre" l'opinione pubblica. Un esempio su tutti: in Germania e nei Paesi nordici, dato lo spreco di energia per riciclare ad ogni utilizzo le bottiglie di vetro (una legislazione creata da veri "geni del portalampada", perché la lampada manco sanno cos'è), si sta pensando di introdurre l'obbligo di sostituirle con bottiglie di plastica. Ora, a parte che la soluzione più ecologica sarebbe quella di tornare al vecchio "vuoto a rendere" per essere riutilizzato, non riciclato ogni volta, ma la plastica con cosa pensano di fabbricarla? Alla fine si torna sempre al petrolio, magari con l'aggiunta di una frazione ottenuta da biomassa, giusto per potervi applicare la dicitura "bio"; che poi, basta fare qualche ricerca veloce per "scoprire" che le "bioplastiche" (che è diverso da "plastiche biodegradabili", ma si gioca anche sulla confusione determinata dalle terminologie ambigue) non sono necessariamente biodegradabili o compostabili, ma solo ottenute da prodotti non fossili. Alcune possono addirittura raggiungere un periodo di decomposizione persino più lungo rispetto a quello delle plastiche tradizionali. Chiuso OT (spero) |
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