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Sigma 150-600mm Contemporary: MTF Chart vs Sports Version


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avatarsenior
inviato il 25 Maggio 2015 ore 17:22

@giovannibg:
se fai foto di animali il recupero di nitidezza fatta con una postproduzione come si deve è essenziale rispetto alla pappa pronta fatta dell'ingegnere giapponese che ha sviluppato l'algoritmo della macchina


con la mia frase intendevo dire che jpeg per jpeg a questo punto faccio la conversione da raw sul pc senza toccare alcun parametro che è meglio che scattare una foto in jpeg direttamente in macchina,e con questo volevo rispondere a lupolu

poi,non è che gridiamo al miracolo ma a me le foto sfornate che ho visto mi piacciono e mi fanno dire che questa lente è una buona lente,io il 150-500 non l'ho mai provato ma da alcune foto e testo che ho visto mi pare di capire che il sigma 150-600 sia un po meglio,ora poi non volevo entrare in merito che si possa ottenere un ottima foto anche con il 500 e una buona PP

avatarsenior
inviato il 25 Maggio 2015 ore 22:41

@Joe84: un soggetto fotografato entro i 10 mt. rende benissimo anche su un Tamron 150-600 a 600 f/6.3, fidati, è oltre una certa distanza che si inizia a vedere le differenze.

Se notate, questi test vengono sempre fatti con riprese entro i 10 mt.
Anche un anno e mezzo fa, ai tempi dell'uscita del Tamron 150-600 si incantava le folle con test di animali ripresi "al di là del proprio naso", peccato che poi nella vita quotidiana di un fotoamatore le cose non sono sempre come le avevi viste, perché non sempre un airone lo fotografi a 7 o 8 metri.

Giorgio B.

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2015 ore 0:37

un soggetto fotografato entro i 10 mt. rende benissimo anche su un Tamron 150-600 a 600 f/6.3, fidati, è oltre una certa distanza che si inizia a vedere le differenze.

ah buono a sapersi giobol,ma non ho capito perchè però,perchè oltre una certa distanza gli obiettivi non rendono?

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2015 ore 8:33

ma non ho capito perchè però perchè oltre una certa distanza gli obiettivi non rendono?


Secondo me perché, quando il soggetto è grande, il disturbo si vede meno e può essere applicata una maschera di contrasto molto elevata per aumentare la nitidezza, cosa che fanno coloro che vogliono far vedere che una lente rende bene.
Quando il soggetto è lontano, se tenti di aumentare la nitidezza, aumenta subito anche il disturbo e il gioco non funziona.
Per questo diffido sempre dei test che fanno vedere uccelli nitidissimi, magari un airone a 5 metri. Mi piacerebbe vedere anche solo la foto di un passero, ma ripreso a 15/20 metri, per giudicare come rende un obiettivo.

user55571
avatar
inviato il 26 Maggio 2015 ore 8:51

Concordo con lupolu e giobol, anche se una passero a 20 mt quando lo fotografi?sarebbe una foto da cestino anche con un 600 professionale, troppo distante, per aironi e soggetti di quelle dimensioni ho ottenuto risultati più che buoni anche a 15/20 mt, parlo del sigma sport, quando posso posto qualcosa.

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2015 ore 11:43

ah buono a sapersi giobol,ma non ho capito perchè però,perchè oltre una certa distanza gli obiettivi non rendono?

Joe84, nota queste due foto:

Tamron 150-600 a 600 mm f/8:
www.giorgiobollati.it/FTP/Immagini/xFrancy/E7D_2014-10-24_0005_ipg.JPG

Canon EF 500/4L IS USM II a 500 mm f/8:
www.giorgiobollati.it/FTP/Immagini/xFrancy/E7D_2014-10-24_0008_ipg.JPG

Scattate con la mia 7D a distanza di 5 minuti l'una dall'altra. La distanza credo che fosse oltre i 50 metri.
Capisci ora perché uno costa 1.000€ e l'altro 9.000€?
Ma se avessi fotografato solo la testa della cicogna a 5 metri, le differenze sarebbero state così vistose come in quelle foto?

Giorgio B.

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2015 ore 11:51

non voglio fare l'antipatico però secondo me, se vuoi fotografare passeriformi o altri uccelli a 30 metri l'unica opzione valida che vedo è la coolpix P900 , perchè anche l' 800 col tc14 per certe foto sarebbe corto.
tra l'altro in queste ultime due foto vedo una grande differenza di luce ed esposizione, più che di lente ! bisognerebbe conoscere anche il tipo di trepiedi e altre informazioni. Insomma a me dicono poco, con il dovuto rispetto .
La differenza la fa la vicinanza dal soggetto ripreso, piccolo o grande che sia e la differenza tra una lente che costa poco ed una che costa tanto la fa l' utilizzo in condizioni critiche, vedi controluce, con la pioggia, la possibilità di scattare ad f2.8 o f4 abbassando gli iso ecc...

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2015 ore 11:55

ah buono a sapersi giobol,ma non ho capito perchè però,perchè oltre una certa distanza gli obiettivi non rendono?


perchè l'aria non è un mezzo perfettamente trasparente più aria c'è tra te e il soggetto più la definizione diminuisce.
Poi ci sono anche fattori quali l'umidità e le correnti d'aria che degradano ulteriormente.

La differenza di resa che c'è tra un nkon 400 F2.8 (13.000 euro) e un sigma 150-500 a 400 mm (800 euro) a 10 metri è infinitamente più marcata che a 100 metri.

Poi ci sono altri fattori tipo lo sfocato la velocità AF ecc. ecc.. ma se parliamo di definizione la faccenda è così.

Più la distanze è elevata più le prestazioni tendono ad livellarsi verso il basso.

Ecco perchè un test a 100 metri ha poco senso per far vedere le qualità di una lente.

Giobol se quella cicogna l'avessi fotografata a 10-20 metri la differenza sarebbe stata ancora più evidente.

Poi c'è il fenomeno wow...
Siamo abituati a fotografare con i nostri zommoni soggetti a distanze siderali e poi quando ci capita di fotografare un soggetto vicino abbiamo un salto di qualità tale (effetto wow) che pensiamo subito che la nostra lente rende meglio a corte distanze, ha problemi di ff o bf e "otticamente" ha problemi sulle lunghe distanze. Balle non è la lente è la distanza (= fattori esterni)


avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2015 ore 14:03

@Evil_Jin, sono state scattate a distanza di cinque minuti dalla stessa finestra, sullo stesso "sacco di fagioli" e nella stessa direzione, basta leggere gli Exif. Racconigi nell'autunno scorso. Arrancare differenze clamorose per questioni ambientali la vedo come un arrampicamento sui vetri. ;-)
Con il dovuto rispetto, naturalmente. ;-)

Giorgio B.

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2015 ore 14:10

Diciamo che se la gente praticasse un minimo di osservazione astronomica non si porrebbe di sicuro domande su perché più le distanze aumentano e più la nitidezza diventa problematica.

Rigel, l'hobby dell'astrofotografia è mediamente dieci volte più costoso di quello della fotografia naturalistica. MrGreen
Il mio compagno di merende con cui esco a fare foto è un ex astrofilo che ha abbandonato l'hobby poco meno di dieci anni fa. Con quello che ha ricavato dalla vendita, non completa, dell'attrezzatura, si è preso un bel 600/4, 70-200/2.8, 14-24, 300/2.8 e altri obiettivi di pregio tutti rigorosamente Nikkor.

Comunque ai tempi della scuola ero appassionato di astronomia, so quali sono i problemi atmosferici nelle osservazioni. ;-)

Però su distanze ridicole di 50/70 mt....

Giorgio B.

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2015 ore 14:45

@Giobol uno si arrampica sugli specchi se vuole sostenere una tesi che non sta in piedi, strampalata !
è evidente che in una c'è il sole in un modo e nell'altra cambiano le ombre... e che gli sfondi sembrano diversi come punto di ripresa...una acqua dietro e l'altra vegetazione... diverse quindi ... insomma a me continua a non convincere affatto come esempio ! ;-)
in comune ci vedo solo la gamba alzata, ci credo che possa essere lo stesso soggetto !

non credo che l'astronomia si discosti troppo dalla fotografia come spese... a meno che non portata agli estremi !

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2015 ore 14:58

Giobol.... 50/70mt di aria con appena sotto un terreno riscaldato dal sole ti garantisco che sono in grado di devastare una foto fatta con un 600mm.


Confermo pienamente...pratico digiscoping, scattando a soggetti distanti notevolmente; posso confermare che anche in giornate limpide e con bassissimo riverbero il dettaglio si annulla completamente!

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2015 ore 19:52

Che uno strato di aria calda possa danneggiare una foto sicuramente è possibile ma non molto comune,non siamo in Africa(anche se io ci abito molto vicino!),ed anche lì non mi ricordo tante fotografie,fatte ad animali a distanza notevole,rovinate dallo strato di aria calda.Sono d'accordo con Giorgio che 50-70 m. normalmente non sono un problema neanche in Sicilia,dove il caldo d'estate non scherza!Io sono dell'idea a prove fatte,che se con un ottimo teleobiettivo fisso in una buona giornata,si possono avere ottimi risultati su soggetti non troppo piccoli a distanza anche notevole ,nelle stesse condizioni un buon zoom(Sigma o Tamron che sia)dopo i 25-30 m. circa. ha difficoltà a fornire gli stessi ottimi risultati, tranne che uno si accontenti di una definizione inferiore.Provare per credere in inverno,e non mi dite che c'è la nebbia!!Saluti,Salvo.

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2015 ore 22:18

@Giobol uno si arrampica sugli specchi se vuole sostenere una tesi che non sta in piedi, strampalata !
è evidente che in una c'è il sole in un modo e nell'altra cambiano le ombre... e che gli sfondi sembrano diversi come punto di ripresa...una acqua dietro e l'altra vegetazione... diverse quindi ... insomma a me continua a non convincere affatto come esempio !

Ho provato a dire alla seconda cicogna di mettersi dove c'era l'altra, ma non ha voluto sentire ragioni! MrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 26 Maggio 2015 ore 22:30

Paradossalmente è più facile avvicinare un leone che un camoscio.

Non ne avevo dubbi, al camoscio non piace la carne d'uomo! MrGreenMrGreen

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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