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Tilt & shift analogici


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avatarsenior
inviato il 13 Marzo 2018 ore 13:23

Ci sono programmi che correggono la prospettiva e che pur degradando leggermente l'immagine, la degradano meno di un obiettivo shift.

Dipende, dipende dall'obiettivo e dall'angolo della panoramica. Ho una testa panoramica Manfrotto 303, un TS-e 24mm mkII ed un decentrabile 50mm Mamiya (dei primi anni 80 credo) adattato a Canon.
Ho fatto delle prove per produrre panoramiche usando i due decentrabili con tre scatti (centrale + decentrati dx e sx di 12mm con macchina in verticale) e scattando tre scatti girando lo stesso obiettivo su punto nodale su testa panoramica di tot gradi da ottenere lo stesso angolo visuale ottenuto decentrando di 12 mm.
I tre scatti ottenuti lo ho poi uniti usando PTGui ad ottenere il panorama. l risultato è stato che nel caso del TS-e 24mm è più nitido lo stitching ottenuto dai tre scatti decentrati rispetto a quello ottenuto dai tre scatti ottenuti ruotando sul punto nodale. Nel caso del Mamiya viceversa è più nitido lo scatto ottenuto ruotando piuttosto che decentrando.

avatarsenior
inviato il 13 Marzo 2018 ore 13:26

Interessante ma quanto più nitido? vale l'acquisto di un decentrabile ad hoc? per me solo quelli più wide hanno senso, il 17 canon, ma la qualità al bordo non mi fa impazzire, infatti poi molti croppano... oppure il 19 nikon che invece è notevole anche al bordo.....

avatarsenior
inviato il 13 Marzo 2018 ore 13:46

No Blade, ad essere onesto non direi che la differenza di risultato nel caso del 24 mm sia eclatante, semplicemente gli angoli sono leggermente più nitidi nel caso di decentramento rispetto alla rotazione sul piano nodale ma non direi che la differenza sia tale da suggerire un acquisto di un TS-E 24 per fare panoramiche rispetto a quello di una testa panoramica. Faccio alcune specifiche: la prova di cui sopra nel caso del TS-E 24 l'ho fatta su cavalletto in casa mia fotografando la libreria che distava ca. 5 mt, non ho condotto la stessa prova su un panorama naturale con messa fuoco all'infinito. Viceversa nel caso del Mamiya 50mm f4 Shift ho condotto la prova con messa fuoco all'infinito all'aperto.
Bisogna tenere conto delle differenze operative che possono orientare sul decentrabile piuttosto che su una testa panoramica: con la testa sono più flessibile nel senso che posso montarci qualsiasi tipo di obiettivo/LunghezzaFocale e posso fare panoramiche di qualsivoglia angolazione ed anche multiriga, con numero di scatti/rotazioni che si vuole (limitato dalle angolazioni prefissate dalla testa abbinate all'angolo di campo della lente).
Nel caso della panoramica fatta con decentrabili diciamo che il montaggio su cavalletto può essere più veloce non richiedendo il settaggio di una testa panoramica sul punto nodale e poi si può ottenere velocemente il panorama unito correttamente e direttamente in Lightroom con file RAW senza conversioni in tiff con il beneficio di più limitate dimensioni del file e flessibilità del file RAW sulle regolazioni dell'immagine. L'unione panoramica in Lightroom di file ottenuti con rotazione sul nodale invece non dà buoni risultati con il metodo di resa Prospettica (che è quello necessario se si vogliono mantenere rettilinee le linee di edifici o elementi architettonici).-
Edit: per intenderci Blade la differenza di nitidezza sugli angoli può essere approssimativamente simile a quella che si ha passando su un grandangolo da f3.2 ad f4

avatarsenior
inviato il 13 Marzo 2018 ore 14:45

Teste panoramiche e decentramento sono due cose un po' differenti..
Testa panoramica la si utilizza per unire più scatti, utile sopratutto se ci sono elementi vicini.
Sicuramente la Testa aggiunge molto più lavoro sia in preparazione che in postproduzione

PS:Tra quelle citate comunque aggiungo anche la Testa Novoflex Panorama Vr ottima

avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2018 ore 9:53

Montare più foto utilizzando un obiettivo decentrabile (possibilmente con un sostegno che permette di tenere fermo l'obiettivo e muovere la fotocamera) è cosa ben diversa dal punto di vista geometrico che montare più foto utilizzando un obiettivo normale e ruotando (o spostando) la fotocamera: nel primo caso assembliamo porzioni della stessa vista prospettica; nel secondo caso montiamo viste diverse che vengono in qualche modo «armonizzate» dal software.

avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2018 ore 10:12

è vero Niko_s , tuttavia bisogna considerare che la rappresentazione prospettica che dà un obiettivo come un tse24mm ,che ricostruisce l'immagine seguendo i principi della prospettiva lineare, è la stessa rappresentazione che mira a ricostruire un software come PTGui quando unisce le immagini con il metodo "Rectilinear", il risultato che si ottiene nei due modi (tre scatti con il decentrabile e tre scatti ruotando sul punto nodale) è sovrapponibile anche se il metodo è diverso. Nel decentramento lo "stiramento" delle superfici agli angoli è creato dall'ottica nel secondo caso è creato dal programma.
O dico una sciocchezza?

avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2018 ore 10:31

Utilizzando un decentrabile non c'è alcuna «deformazione». I vari scatti che ottengo decentrando sono porzioni della stessa (ed unica) vista prospettica. Con un TS-E 24 mm è come montare (virtualmente) porzioni di una inquadratura che si potrebbe avere sul FF con un 14 mm.
Più correttamente è come se utilizzassimo un 24 mm (perché quella è naturalmente la focale) su un sensore più grande (come quello di una MF) e che mappiamo facendo più scatti.

Quando invece ruoto (o traslo) la fotocamera (e poco importa la questione del punto nodale) in ogni scatto ho una diversa vista prospettica, che poi il software monta e «deforma» per trasformare il tutto in una vista coerente.

Sulla sovrapponibilità dei risultati (per quanto perfetto sia il software) qualche dubbio mi rimane, soprattutto in certe condizioni. Farei una prova, ad esempio, all'interno di una cappella o di qualsiasi altro spazio complesso.

Se non ci si vuole impegnare nell'acquisto di un obiettivo decentrabile, l'unica vera corretta soluzione – semplice anche se comporta lo spreco di una porzione dello scatto – resta per me l'utilizzo di supergrandangolari e ritagliare: per simulare il TS-E 24 mm serve un 14 mm, per il TS-E 17 mm un 10 mm, per il PC-E 19 mm un 11 mm.

Cosa che non sottovaluterei è che comunque solo con un decentrabile si ha il perfetto controllo e previsualizzazione dello scatto.

avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2018 ore 10:57

Quoto Niko
Con le teste panoramiche ottieni un risultato tipo fisheye. Al di là della qualità, correggere quella distorsione significa avere grossi problemi di composizione e previsualizzazione

avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2018 ore 11:04

Quoto Niko anche io ma su una cosa dissento.... credo che i risultati siano sovrapponibili, magari da distanza ravvicinata qualcosa, ma dopo una certa distanza veramente bisogna mettersi con il goniometro..... @Andrea.taiana il metodo "Rectilinear" funziona bene?

avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2018 ore 11:12

11-24 e 5drs MrGreen

avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2018 ore 11:28

Forse è solo una questione terminologica Niko_s. Quello che io intendo dire è che qualsiasi obiettivo rettilineo segue le regole ottiche della "prospettiva reale" (come la definisce Feininger) per arrivare a dare una rappresentazione di una realtà tridimensionale su un piano bidimensionale e nel fare ciò intrinsecamente distorce la realtà come si vede in questo schema della ripresa frontale di un colonnato rettilineo di un pronao dove le colonne, che nella realtà hanno identica sezione circolare, sembrano più larghe quanto più sono fuori asse:



Roberto P ha dato una spiegazione esaustiva della prospettiva e di quanto ne consegue qui su Juza in questo 3D a cui tu avevi partecipato:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2002244&show=3&npost=&o=/
In altre parole quello che io intendo dire è che se le foto al colonnato del pronao di un tempio le faccio decentrando un TS quella distorsione anamorfica è intrinseca alla lente, se invece faccio la ripresa con tre scatti girando la lente sul suo punto nodale le colonne riprese al centro del fotogramma hanno pochissima distorsione anamorfica e poiché sono diversi i tre punti di ripresa volta per volta avrò le colonne più sottili al centro e poi a destra e poi a sinistra: quando poi il software PTGui me le unisce con intento "rectilinear" mi "stira" le colonne di destra e di sinistra e lascia inalterate quelle al centro, dunque da una parte (TS-E) ho uno stiramento ottico fatto dalla lente dall'altra uno stiramento software che mi riposiziona ed interpola dei pixel seguendo le stesse leggi della prospettiva lineare.

Io ho fatto una prova fotografando la boiserie larga 6 metri in casa mia da ca. 5 metri di distanza nei due modi con lo stesso obbiettivo TSE24mkII, per intenderci una libreria geometrica di questo tipo (le mie foto in questo momento non le riesco a postare):



nei due modi ottieni due immagini che sono quasi sovrapponibili (se ci dedichi un po' più di tempo in ripresa ed in postproduzione secondo me ottieni due immagini perfettamente sovrapponibili). Meglio l'una o l'altra? dipende dalla bontà della lente decentrabile a mio parere.

avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2018 ore 12:06

Mi sembra un ottimo risultato su soggetti ravvicinati, su quelli lontani non ho dubbi.... come dicevo oggi i PCE hanno senso se sono molto wide altrimenti ormai via software si fa tutto... e quando una differenza te la devi cercare con il lanternino vuol dire che va bene così...

avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2018 ore 12:07

@Blade: il metodo "rectilinear" (o "prospettiva" su lightroom) funziona benissimo su PTGUI se fai le foto ruotando sul punto nodale accuratamente stabilito. Intendo dire che nel fotografare una boiserie larga 6 mt a soli 5 mt di distanza puoi stare sicuro di due cose:
- le linee rette rimarranno rette, sia le verticali che le orizzontali (se unisci i fotogrammi con metodo cilindrico e sferico o mercatore o altro le linee rette invece risulteranno curve)
- non avrai segni di giunzione, salti, interruzioni o errori di parallasse (se avrai cercato con precisione di ruotare sul punto nodale, può andarti bene anche se non ruoti sul punto nodale ma dipende dalle distanze relative dei soggetti)
Se però scatti a mano libera ad un edificio di tre quattro piani a distanza di ca 10 ruotando alla bene meglio allora PTGUI non ce la farà ad ricomporre gli scatti senza errori.
Il metodo di unione "prospettiva" su Lightroom o su Photoshop invece è inutilizzabile se si vuole qualcosa fatto bene, perché io da tre scatti ottengo un unione con la distorsione anamorfica applicata tutta sulla destra o sulla sinistra invece di avere il centro più o meno indistorto e lo stiramento su entrambi i lati della panoramica: ne risulta che anziché avere una modesta perdita di nitidezza sui due lati ti ritrovi un lato completamente sfocato e l'altro quasi inalterato rispetto ai pixel dello sctto originale singolo.
NdA la prova TSe24 decentrato e ruotato e l'acquisto della testa panoramica l'ho fatta sulla scorta di quanto qui su Juza afferma Michelangelo che è un sostenitore del metodo con testa panoramica.

avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2018 ore 12:15

Molto molto interessante, infatti ti avrei chiesto una comparazione con PS .... ho capito, devo cominciare a vedere una testa panoramica non troppo costosa..... in tal senso consigli? PTGUI lo provai tantissimo tempo fa, poi la non precisione me lo fece abbandonare, però di sicuro non avevo avuto le attenzioni che dici, inoltre dovrei cercare il punto nodale del mio tammy.... di sicuro da qualche parte ci sarà qualche anima pia che lo ha fatto

avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2018 ore 13:16

Ma a nessuno interessa che con i Ts si può lavorare sulla profondità di campo senza andare in diffrazione?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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