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Sviluppo e scansione rullini







avatarjunior
inviato il 19 Settembre 2023 ore 16:25

Ho lasciato da parte (per il momento) il 35 mm proprio per il fatto che 24/36 pose mi mettevano un po' in difficoltà nello sviluppo della pellicola, e anche perché non riuscivo a finire un rullino in tempi brevi.
Con i 15/16 scatti del medio formato riesco a gestire meglio tutto, e scattando tutto nella stessa giornata (un solo obiettivo, scorci urbani, o paesaggi ecc) difficilmente ho problemi con il contrasto.
Lo sviluppo va fatto in base a come si è esposto la pellicola e al tipo di luce che si è trovata quando sono state scattate le foto, con il BN non c'è un tempo standard, bisogna trovare quello che fa per noi in base al nostro modo di fotografare e in base a quello che vogliamo ottenere.
Tykos e Fileo, la(mia) verità sta nel mezzoSorriso

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2023 ore 16:31

In questo thread si sta parlando di affidare lo sviluppo di rullini B&N ad un laboratorio, non dobbiamo fare l'università dello sviluppo.
La pellicola va esposta bene, eventuali correzioni si applicano se ci sono stati errori, voluti o no di esposizione.
Poi ci sono le preferenze dello stampatore, che magari, se è un laboratorio, preferisce negativi più leggeri perché abbassa i tempi di esposizione e si sbriga prima.
Il negativo ideale, per usi standard, è quello non troppo denso ma che conserva il massimo dei mezzi toni.

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2023 ore 16:34

@Tycos MDC ha almeno per le pellicole che uso i tempo di sviluppo del produttore, io lo uso sempre in quanto mi personalizzo i sviluppi in termine di tempo e di agitazione e li salvo nel mio MDC, in modo che gli ho in memoria, aggiungendo anche delle note. Inoltre é un comodo timer.

vabbè allora pure il mio taccuino (che non compilo mai) è un ottimo prodotto MrGreen
Per le pellicole più famose (o per quelle senza bugiardino) non c'è alcuna indicazione di quali siano del produttore o di quali siano di un tizio a caso, e quindi nemmeno di come sono i risultati: se metto una pellicola 7-10 minuti in uno sviluppo non troppo diluito più o meno qualcosa mi esce sempre, ma cosa?
www.digitaltruth.com/devchart.php?Film=Ilford+HP5%25&Developer=Rodinal
stessa diluizione: c'è un 10-13 minuti a 20° e 200iso, che già un 30% di variazione mica è poco, poi invece a 250iso mi mettono 12 minuti a 24°.
Ora, a spanne molto grandi il tempo cala di 1minuto per ogni grado, vorrebbe dire che per la 250iso avrei 16minuti contro i 10-13 dei 200iso, cioè più della differenza di tempo che c'è tra 200 e 100 iso (uno stop intero contro 1/4. ok che non c'è compensazione lineare per sensibilità, ma...).
400iso: 11minuti.
800iso: 16 minuti.
Quindi fino a 400 il tempo cala con l'aumentare della sensibilità scelta, dopo 400 cresce.

Se vi sembra che stia tirando numeri casuali, è proprio così. La lettura del sito porta a questo.

Poi lo si usa per avere un tempo di partenza quando non esistono altre fonti, ma boh, davvero, non si capisce da dove arrivino quei numeri.

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2023 ore 16:38

Certo, un laboratorio per forza dovrà fornire uno sviluppo ipotetico e pigliatutto, spesso lavorando con più pellicole diverse e chi s'è visto s'è visto, ed è il motivo per cui se volessi fare bianco nero e non avessi una tank userei la xp2 e avrei la certezza del risultato ottimale (peraltro gran pellicola).
Io contestavo l'assunto che lo sviluppo non influisce per nulla, mentre influisce tantissimo - e tutto sto rimarcare che con più contrasti bisogna scegliere il tempo migliore dice appunto quello.

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2023 ore 16:40

Scusa Tycos, ma nella tabella ci sono trattamenti con diluizioni diverse, è normale che uno sviluppo più concentrato richieda meno tempo.

avatarjunior
inviato il 19 Settembre 2023 ore 16:44

Il rullino BN lo darei da sviluppare solo ad una persona che sta a Bologna, colore non ne faccio ma vicino Genova c'è un'altra persona molto capace che stampa(o stampava) colore con ingranditore.
Per il resto preferisco sminchiarlo io il rullo anziché darlo ad altriMrGreen
Ottima l'idea della xp2, prima o poi la devo provare.

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2023 ore 17:02

Lo sviluppo può influire molto, negativamente, se fatto male. Se la pellicola è esposta correttamente e lo sviluppo è effettuato secondo le indicazioni del produttore, il negativo DEVE essere ok.
Si parla dello sviluppo colore come di qualcosa univoca, perché esiste solo il prodotto originale (C41) anche se non è esattamente così perché sono esistiti (non so se sono ancora in commercio) prodotti alternativi di composizione diversa. Nel B&N ci sono prodotti differenti, ma se ci si orienta su prodotti di marca collaudati, non si dovrebbero avere sorprese. Quando sviluppavo le pellicole ho usato all'inizio il gradual ST 20 Ornano, poi passai all'ST 18 diluito 1/60. E' uno sviluppo per carta, ma dava risultati ottimi per pellicola, ad un costo ridicolo.

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2023 ore 17:08

Scusa Tycos, ma nella tabella ci sono trattamenti con diluizioni diverse, è normale che uno sviluppo più concentrato richieda meno tempo.

parlavo, come detto, della stessa diluizione ovviamente. 1+50 nello specifico.

Il rullino BN lo darei da sviluppare solo ad una persona che sta a Bologna, colore non ne faccio ma vicino Genova c'è un'altra persona molto capace che stampa(o stampava) colore con ingranditore.

se dici Presta, mi sa che non stampi più quasi nulla, e già nell'ultimo periodo stampava veramente di rado. Peccato, ho alcune sue stampe notevoli (a parte il problema principale, cioè il mio negativo).

Lo sviluppo può influire molto, negativamente, se fatto male. Se la pellicola è esposta correttamente e lo sviluppo è effettuato secondo le indicazioni del produttore, il negativo DEVE essere ok.

non sempre.
Cioè, ilford propone un contrasto di 0,65 nei suoi bugiardini. Altissimo, se lo usassi non ci stamperei nulla.
Rollei (maco) vende pellicole che all'origine sono quasi tutte in realtà identiche usando dei bugiardini di pellicole casuali ex-agfa non più prodotte da vent'anni.
Foma è un po' carente, e ad esempio non da' i tempi per molte combinazioni "standard" (d76 1+1, ad esempio).
E così via.

avatarjunior
inviato il 19 Settembre 2023 ore 17:14

Scusa Fileo, se sviluppi una hp5 con i tempi indicati dal produttore avrai dei negativi con contrasto altissimo e con ingranditore a condensatori stamparli sarà un disastro.
I tempi dati da diversi produttori sono per un contrasto (gamma) di 0.65 circa contrasto alto anche per ingranditore a luce diffusa.
Dico questo per esperienza(errore di essermi fidato del bugiardino) vissuta e negativi orrendi.

Scritto in contemporanea con tykosMrGreen

avatarjunior
inviato il 19 Settembre 2023 ore 17:16

Si Sandro Presta.

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2023 ore 17:18

Occhio che al variare della temperatura i tempi non è detto che si modifichino in maniera lineare. Gli sviluppi spesso sono realizzati con due sostanze (tipo fenidone e idrochinone) che non si comportano esattamente in maniera identica al variare della temperatura, quindi a temperature diverse potrebbe anche variare qualche parametro, come il contrasto.

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2023 ore 17:21

Personalmente l'HP5 l'ho sviluppata per anni in Normaton ST 18, diluito 1/60, 13' agitazione ogni 3'.
Negativi ricchi di toni e grana ridottissima, con una spesa di pochi spicci.

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2023 ore 18:04

A Bologna non c'è Presta ma Andrea Calabresi, il primo é a Genova.

Comunque i laboratori in genere non sanno i negativi che devono trattare come sono stati scattati, a che sensibilità in che giornate e con quale contrasto, insomma tranne pochi casi, non sono affidabili.

Poi ognuno fa e pensa quello vuole.

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2023 ore 18:21

Sandro Presta non stampa più.
Per il nostro povero amico che ha chiesto dove mandare a sviluppare i suoi rullini, visto che nessuno gli ha saputo indicare qualcuno vicino a Lucca, potrei suggerire www.ghisafilmlab.com/ vicino Milano.
Non lo conosco direttamente ma, a detta di persona fidata e competente, è un laboratorio di cui potersi fidare. Bisogna aggiungere i costi di spedizione, ma piuttosto che rischiare in un laboratoriaccio....

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2023 ore 19:12

Il problema nasce che coloro che oggi vogliono dedicarsi al B/N analogico, non l'hanno fatto negli anni che non c'era altro sistema per arrivare ad un risultato.

Non c'erano pellicole da 56.000 asa, ma fotografare a 50 asa (oggi iso) era normale e le pellicole più comuni Ferrania P30, Kodak plus xpan 100, Adox 21 din, venivano facilmente sviluppate nella tank in cui era controllata la temperatura del bagno, l'eliminazione delle bolle d'aria, l'agitazione etc etc.
Poi c'erano le pellicole particolari come la technical pan da 25 asa, o anche le pellicole ortomeccaniche dedite a forti contrasti per lavori particolari, ma in ogni caso chiunque dedito alla fotografia sapeva sviluppare e stampare le proprie foto.

Tutto era scrupolosamente rigido, a parte la scelta dei rilevatori, se compensatori, finegranulanti ecc, ma come dice giustamente Fileo, era un processo standardizzato e le riviste pubblicavano per ogni pellicola a seconda del rilevatore e della sua diluzione, i tempi di sviluppo. Altro principio di cui si teneva conto, che dato che il rivelatore era più volte usate nel suo arco di tempo di validità, veniva anche dichiarata la formula della variazione del tempo in funzione dell'esaurimento della capacità di sviluppo, oltre evidentemente i tempi di sviluppo base in funzione della temperatura.

Era comunque consigliabile scegliere la temperatura consigliata dal costruttore, 16, 18, 20 22 gradi perchè così si aveva un risultato migliore.


Al nostro amico che ci chiede dove mandare i rullini a sviluppare, consigliamo o di fare da se o passare al digitale.

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