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Lavorare nel mondo fotografico - ambito sportivo


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avatarjunior
inviato il 09 Gennaio 2025 ore 22:35

Ciao :)
C'è qualcuno di voi che sa come si fa a lavorare in ambito fotografico, sportivo ?

immagino che bisogna farlo attraverso delle agenzie giusto ?

Nella vito io faccio tutt'altro, sono laureato in economia aziendale e lavoro in questo ambito...ma delle volte penso che rottura l'ufficio e il dover passare tanto tempo davanti a dei pc, mentre con la fotografia si potrebbe viaggiare di più e mi piacerebbe lavorare ad eventi sportivi come nel motorsport...non per forza F1 chiaramente, l'importante sarebbe essere pagati, ma anche altri sport comunque .

sapete dare qualche consiglio ?

avatarjunior
inviato il 09 Gennaio 2025 ore 22:48

Ciao!
ci sono mille strade diverse; per la mia singola esperienza - prendila per quel che vale - direi che è indispensabile essere appassionati di quello sport; un po' perché così sei invogliato a migliorare e a cercare sempre qualcosa di nuovo nelle foto, altrimenti ti annoi esattamente come in ufficio; ma soprattutto per questioni di relazioni professionali e conoscenza dei meccanismi. Ad esempio, in pista spesso serve un accredito (e averlo dipende da un'agenzia o dai contatti personali), nel ciclismo quasi mai (a parte rari casi del Giro/tour e simili), e chi lo sa come funziona in altre discipline.

(lo faccio come secondo lavoro, ho aperto P.iva nel 2023 dopo un paio d'anni a ritenuta d'acconto in cui mi sono creato un giro di contatti; al momento il lavoro sta crescendo ma non è abbastanza da essere primo reddito. In futuro vedremo)

avatarjunior
inviato il 10 Gennaio 2025 ore 12:44

Lungi da me considerarmi uno che ci lavora, praticamente sono ancora un dilettante.
Però ho capito un paio di cose fondamentali:

1) Prima di tutto, è vero, segui uno sport di cui sei appassionato. Lo capirai meglio e saprai quali sono le cose che funzionano di più, ma soprattutto: sarai più motivato per il secondo punto.

2) è fondamentale stare sul campo, partecipare a quante più gare possibile.
Vedo troppo spesso di gente che si spaccia come fotografo e poi però ti dice che si limita a fare solo le gare vicino a casa perché se se no costa troppo.

Cominciare è un dissanguamento continuo, ma è una maratona, non una gara sprint. Bisogna essere presenti e resistere, poi il tempo darà ragione ai meritevoli.

avatarjunior
inviato il 15 Gennaio 2025 ore 20:38

@Sigmarco
@Cicloreporter

si nel motorsport devi avere l'accredito e immagino che serva avere una p.i e pagare, immagino che lo stesso vale nel calcio o il tennis.

io come sport sono veramente appassionato dell motorsport, ma è chiaro che bisogna viaggiare in tutta Europa per i campionati europei principali e non vedo come potrei produrre reddito da questo se lo facessi in maniera autonoma, non saprei a chi vendere le foto e avrei come costi a mio carico le trasferte e il costo di accredito per essere fotografo.

o lavori per un agenzia che vende le foto ai giornali (a chi altro ? )

avatarjunior
inviato il 15 Gennaio 2025 ore 21:31

Eh, benvenuto nel club.
Per quanto mi riguarda sto ancora lavorando in perdita, nel senso che quel che vendo non copre di certo i costi.
Personalmente lo considero un investimento a lungo termine e nel frattempo cerco di creare contatti, stando sul campo.

Non sono di certo un esperto, dato che ancora non "ce l'ho fatta", ma pensare di partire ed andare subito in positivo con i conti sia prettamente impossibile.

avatarjunior
inviato il 16 Gennaio 2025 ore 10:06

@Sigmarco
Ciao :)
ma tu lavori come indipendente e non sotto un agenzia ?
a chi le vendi le foto ?

Che tipo di sport segui ?

Però come l'esempio che facevo io del motorsport, vivo a Roma e qui c'è Vallelunga...ma corrono solo campionati italiani e neanche ogni weekend ci sono, solo in pochi periodi dell'anno. Spostarsi significa raggiungere destinazioni dove bisogna fermarsi un weekend intero, quindi bisogna sostenere costi di trasporti, airbnb e accrediti...sostenere tutte queste spese credo sia proibitivo se neanche sai che per certo qualcuno comprerà le tue foto.

Pensavo fosse possibile lavorare per qualche agenzia che ti fornisce l'attrezzatura e ti manda agli eventi...ma evidentemente non sembra essere cosi perchè altrimenti magari risulta troppo costoso per loro.

avatarsenior
inviato il 16 Gennaio 2025 ore 11:06

Puoi iniziare a contattare chi già si occupa della vendita delle foto ai piloti magari, questi personaggi hanno sempre bisogno di carne fresca :) informati su chi vende le foto a vallelunga e chiama

avatarjunior
inviato il 16 Gennaio 2025 ore 11:28

Entrare nel giro del motosport in circuito è abbastanza complicato, oltre p.iva e assicurazione almeno in Italia devi essere accreditato come giornalista o per una testata, idem per il calcio serie A e B e tutte le categorie di sport maggiori.
Che livello di esperienza hai ?

avatarjunior
inviato il 16 Gennaio 2025 ore 11:51

ma tu lavori come indipendente e non sotto un agenzia ?
a chi le vendi le foto ?

Che tipo di sport segui ?


Ciclocross e mountain-bike.
Risposta rapida, sono un indipendente, poi è un po' più complicata la mia visione ;-)

sostenere tutte queste spese credo sia proibitivo se neanche sai che per certo qualcuno comprerà le tue foto.


non è un costo, è un investimento in te stesso.
Non ti conoscerà mai nessuno se non ci sei.

Poi mi rendo conto che in alcuni ambiti è più difficile presenziare senza avere alle spalle qualcuno.

avatarjunior
inviato il 16 Gennaio 2025 ore 11:58


Pensavo fosse possibile lavorare per qualche agenzia che ti fornisce l'attrezzatura e ti manda agli eventi...ma evidentemente non sembra essere cosi perchè altrimenti magari risulta troppo costoso per loro.


Entro direttamente a gamba tesa: perché dovrebbero scegliere e mandare proprio te?

avatarjunior
inviato il 16 Gennaio 2025 ore 17:13

Se non sei già una garanzia nessuno ti manda da nessuna parte ..
Se vuoi Provare a iniziare puoi contattare quei service o agenzie che si occupano di stampa immediata o di vendita foto agli eventi sportivi , sono una buona palestra , male che vada torni a casa con qualche euro in tasca e 10.000 scatti in più sulla macchina .

Io avevo cominciato scattando per un giornale locale , fai pratica , piccoli eventi e di li in poi e tutta in salita .

avatarjunior
inviato il 17 Gennaio 2025 ore 2:00

@Rosssiiii sono nella tua stessa identica situazione, laureato in ingegneria informatica ma mi sono rotto dell'informatica e sto cercando in iniziare a trovare qualche lavoretto in ambito sportivo per arrivare a fotografare le gare di moto.
Al momento ho seguito un corso di specializzazione in fotografia sportiva che mi ha fatto conoscere altri fotografi che lavorano già nel settore e che mi hanno consigliato agenzie che ti prendono abbastanza facilmente.
Io sono recentemente entrato in un'agenzia che copre soprattutto maratone e qualche evento aziendale con l'obiettivo di fare conoscenze che mi possano essere utili (al momento non ho p Iva, non ho un'assicurazione necessaria per fotografare in pista essendo appassionato di motociclismo, mi pagano con ritenuta d'acconto).
Inoltre ho chiesto a dei contatti che avevo per quanto riguarda dei piccoli campionati amatoriali di pitbike in piccoli circuiti e mi hanno permesso di andare a fotografare senza nessun tipo di requisito, per imparare e fare ulteriori conoscenze (i contatti che ho erano i miei istruttori di guida sportiva in un corso di guida in pista in moto) : da qui ho conosciuto una fotografa che ha lavorato al WDW.
Il prossimo weekend un mio amico che fa da sponsor a una squadra di serie C di hockey mi fa entrare per provare a fotografare anche l'hockey.
Infine, ciliegina sulla torta, a febbraio tramite la scuola del corso di specializzazione, vado a fotografare 2 partite delle final eight della serie A di basket (non chiedetemi come sia possibile ma mi hanno detto così giusto ieri).

Quello che ho capito dagli insegnanti del corso (tra cui Federico Ardito e Gigi Soldano) è che DEVI FARE CONOSCENZE e sopratutto farti il culo. Raggiungere il tesserino da giornalista (necessario praticamente per tutti gli sport più seguiti) è una vera odissea.

avatarsenior
inviato il 17 Gennaio 2025 ore 7:30

Ammiro la passione e la tenacia per fare una cosa che piace e che si presenta indubbiamente sfidante. Mi sembra che l'approccio delineato nell'ultimo intervento sia una buona direzione.
Su Juza ci sono almeno tre utenti che lo fanno di professione a livello F1, magari si affacciano sul post per qualche considerazione.

avatarjunior
inviato il 17 Gennaio 2025 ore 8:12

Per iniziare e fare pratica consiglio di cercare contatti con siti\giornali specializzati per eventuali richieste accrediti o anche mettersi in contatto con società o eventi organizzati a livello basso\locale\amatoriale, questo per fare esperienza.
Vero è che se ti interessa e conosci uno sport è molto di aiuto anche per fotografarlo, perchè capisci meglio come raccontarlo, quali sono i momenti chiave, sai dove posizionarti per seguire meglio l'azione, sai chi sono gli atleti o le personalità importanti, detto ciò, per me, aiuta ma non è strettamente necessario essere appassionati o super esperti di un determinato sport per fotografarlo (anche bene), al massimo magari servirà un attimo in più per capirlo meglio.
Come altri ti hanno detto fondamentale è iscriversi all'Albo come giornalista pubblicista, per farlo occorre documentare lo svolgimento di un'attività giornalistica continuativa e retribuita da almeno due anni presso una testata. Insomma spesso è un impresa e il percorso solitamente è ricco di fatiche e sacrifici. Per cui bisogna esser motivati e non mollare.
A quel punto potrai fare domande accrediti per fotografare eventi più interessanti. Cercare commissioni dirette da giornali, magazine, atleti credo sono preferibili per guadagnare qualcosa, mentre la vendita tramite agenzie varie frutta solo se si vende in ambito commerciale, ambito editoriale è molto più difficile tirare insieme cifre discrete.
Buona fortuna! Personalmente ho capito che è un settore dove guadagnare è veramente un impresa e da un paio di anni ormai fotografo pochissimo sport. Da freelance, vendendo tramite agenzie, per quel che mi ricordo, le poche volte in cui è valsa la pena era a livelli di competizione molto alti, tipo Champions League, eurolega di basket e competizioni internazionali tipo mondiali di ciclismo e hockey.
Fotografavo abbastanza di frequente con risultati discreti e costanti il campionato di calcio serie A belga, ma da quando ha chiuso l'unico magazine di calcio belga non vale piu la pena con pubblicazioni solo online.
Ho fotografato tanti sport (calcio, basket, hockey, ciclismo, volley, pallanuoto..) aimè non ho esperienza nel settore motorsport ma non credo vada molto diversamente.
Ovviamente questo discorso vale se lavorerai da freelance. A contratto è un altra situazione ma credo sia abbastanza rara.

avatarjunior
inviato il 17 Gennaio 2025 ore 9:22

Io ho colto i classici due piccioni con una fava: avendo seguito (e seguendo tutt'oggi) la scherma come giornalista per una testata specializzata, da un paio d'anni a questa parte ho cominciato a seguire le gare nella doppia funzione o comunque a chiedere accredito fotografico. Essendo la scherma uno sport "minore" (termine che odio, ma vabbeh è per rendere l'idea) anche ad altissimo livello non c'è problema ad avere l'accredito sia in Italia - ma qui vale anche la rete di contatti che mi sono fatto in 10 anni - che all'estero a gare di Coppa del Mondo, financo Mondiali ed Europei. Poi ho potuto fare dei lavori legati alle gare di scherma facendo il fotografo per i Comitati Organizzatori e per il Comitato Regionale Lombardia della FIS.

Per il resto mi accodo a chi mi ha preceduto: serve pazienza, investimenti all'inizio su attrezzatura ma anche e soprattutto sull'andare a quante più gare possibile per farti conoscere. Io ad esempio sto facendo così con la pallavolo, andando a fotografare le partite casalinghe di Chieri (A1 femminile) e quando posso Milano. Diversificare è comunque importante, io ho fatto anche gli Europei di salto a ostacoli (equitazione) giusto per aprire un altro fronte. Oltre che per variare un po' ambiente, a volte fa bene cercare nuovi stimoli MrGreen

Ovviamente non si può conoscere tutto di tutti gli sport, ma una profonda conoscenza di quel che si fotografa aiuta a fare begli scatti. Una volta, chiacchierando con Augusto Bizzi - fotografo ufficiale della federazione internazionale scherma - mi aveva detto che la fotografia (sportiva ma anche in generale ovviamente) ha una regola semplice semplice: "Se sai, ci stai". Riferendosi all'essere al posto giusto nel momento giusto. Se sai che una determinata atleta fa delle esultanze particolari dopo una vittoria, o ha dei riti scaramantici pre-match o mille altre sfumature (chessò: si affrontano due atleti che si odiano; ci sono in ballo motivi extra sportivi come nel match fra l'ucraina e la russa ai Mondiali di Milano 2023 che è stata ripresa da tutti i media; storie particolari da raccontare) ti apposti per coglierla. Conoscere bene uno sport significa anche e soprattutto capire in anticipo eventuali azioni, giocate o momenti decisivi. Chiaramente il "fattore c" è un prezioso alleato, ma la conoscenza può favorirlo.

Purtroppo è difficile crearsi un giro e farsi pagare, anche perché piccole società e testate locali non hanno budget tagliano il tagliabile (a un mio amico che lavorava in un giornale abbastanza importante è stato chiesto di farsi mandare direttamente dall'atleta un selfie dal podio) e avere un fotografo a libro paga è l'ultima preoccupazione. Anche perché per la comunicazione rapida che serve oggi, basta e avanza un telefonino. O al massimo il parente, amico/a, fidanzato/a con la macchina fotografica che fa le foto per tutti.
.




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