| inviato il 29 Aprile 2021 ore 7:12
Leggo spesso che una lente è meglio di un'altra perché ha più microcontrasto... è un semplice parolone per darsi un tono o è una caratteristica che esiste veramente? |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 7:13
la prima |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 7:17
Immaginavo Sento spesso che gli Zeiss sono meglio di ogni altra ottica esistente perché hanno un miglior microcontrasto... ok? e quindi? mostrami questo fantastico microcontrasto! |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 7:31
Allora il dubbio non è venuto solo a me! |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 7:34
Nei testi sacri ehm programmi è il leggendario contrasto locale, credo! |
user12181 | inviato il 29 Aprile 2021 ore 7:36
Non so cos'è, ma se è la differenza che noto tra i miei due Zeiss e i miei Nikon, c'è e si vede, basta fotografare un bosco. |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 7:38
Cos'è il microcontrasto? Di sicuro chiedendolo è rissa. "fgreen" |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 7:41
“ Non so cos'è, ma se è la differenza che noto tra i miei due Zeiss e i miei Nikon, c'è e si vede, basta fotografare un bosco. „ Esempi pratici da proporre per avvalorare questa tua sensazione? |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 7:46
Questo è quello che Zeiss usa per fare esempi di microcontrasto. io ci vedo solo una bella ottica apocromatica confrontata a tante con varie aberrazioni ottiche e difetti di trattamento dei riflessi
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| inviato il 29 Aprile 2021 ore 7:54
@zeppo "..è un semplice parolone per darsi un tono o è una caratteristica che esiste veramente? " Qualche scivolone sulla conoscenza tecnica delle ottiche è ammesso, ma questo è veramente grosso! Comunque, esiste eccome. Detta in una parola: il microcontrasto è la capacità di un'area dell'immagine di mantenere una forte variazione tonale rispetto alle aree adiacenti dell'immagine. Oltre che esistere, è anche minuziosamente misurato dalle normali MTF che forniscono le case: le MTF misurano solo quello, nulla più. Da quella misura, si possono trarre numerose informazioni a latere dell'ottica usata, prendendosi un po' di rischio, addirittura anche sullo sfocato. Questi sono i fatti. Da lì a dire che uno questi fatti li debba usare o meno, è tutto un altro discorso, ed io sono il primo a dire di non giudicare mai le ottiche dalle sole MTF, mai. |
user12181 | inviato il 29 Aprile 2021 ore 7:59
"Esempi pratici da proporre per avvalorare questa tua sensazione?" Dovrei mettere due scatti dello stesso soggetto fatti con uno Zeiss e un Nikon, li stavo giusto cercando, se non dello stesso soggetto, dello stesso luogo, la mugheta di Pinus mugo subsp. uncinata alla torbiera del rifugio Falck. Non trovo quello del Nikon, ma non sarebbero validi comunque, uno è uno zoom e uno un fisso... In comune però avrebbero la caratteristica di avere entrambi la fama di essere scarsi (25 F2,8 e 16-35). Certamente poi, se fotografo un abete rosso con lo Zeiss 35 F/2, la corteccia risulta esageratamente, direi per l'occhio dolorosamente microcorrugata, un'aggiunta di sharpening in pp la peggiorerebbe, anche con raggio al minimo. Ma non so se questo sarebbe il microcontrasto. P.S. Della definizione ingegneresca non ho capito nulla, beh, proprio nulla no, diciamo che ha poco microcontrasto. |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 8:06
Lenti dotate di intelligenza artificiale? |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 8:14
Leggo spesso che una lente è meglio di un'altra perché ha più microcontrasto... è un semplice parolone per darsi un tono o è una caratteristica che esiste veramente? No Zeppo, non è un semplice parolone, anche se lo vedo quasi sempre adoperato a sproposito, al contrario è una cosa piuttosto seria dal momento che esso è, insieme con la risolvenza, è una delle due caratteristiche basilari della Nitidezza. La Risolvenza è la capacità di distinguere un certo numero di coppie di linee (bianche e nere) per millimetro utilizzando come riferimento una comune mira ottica, come la classica USAF 1951 per esempio, e in pratica con essa si determina quella che potremmo definire la capacità analitica di un obiettivo. Il Microcontrasto (altrimenti detto nitidezza apparente ) invece serve per stabilire come vengono effettivamente distinte fra loro queste linee bianche e nere, diciamo che giudica la nettezza con la quale queste linee/mm vengono separate fra loro, in definitiva il microcontrasto stabilisce... come dire... la sensazione di pulizia dell'immagine ripresa. In genere un obiettivo con una Risolvenza molto spinta ha uno scarso Microcontrasto, quindi distingue parecchie linee/mm ma non in maniera netta; al contrario un obiettivo con uno spiccato Microcontrasto non ha una alta risolvenza... ma quel minor numero di linee/mm che risolve te le fa vedere molto più nette, nette e separate al punto da regalarti una maggiore Impressione di Nitidezza. Ovviamente un obiettivo ideale coniuga al meglio queste due caratteristiche, ossia al 50% ciascuna, delegando pertanto la propria nitidezza -in parti uguali - sia alla Risolvenza che al Microcontrasto. |
| inviato il 29 Aprile 2021 ore 8:14
“ il giorno che mi fate vedere una lente che fa questo ci credoSorriso (e per la cronaca non sarebbe affatto una cosa desiderata) „ Le ottiche macro hanno tendenzialmente maggior microcontrasto, per questo dicono che non sono propriamente adatte ai ritratti? “ In genere un obiettivo con una Risolvenza molto spinta ha uno scarso Microcontrasto, quindi distingue parecchie linee/mm ma non in maniera netta; al contrario un obiettivo con uno spiccato Microcontrasto non ha una alta risolvenza... ma quel minor numero di linee/mm che risolve te le fa vedere molto più nette, nette e separate al punto da regalarti una maggiore Impressione di Nitidezza. „ Interessante |
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