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Smog, blocchi del traffico e paradossi


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inviato il 18 Gennaio 2020 ore 14:33

Tra le assurdità rilevate, dopo il dieselgate, è che secondo Altroconsumo la situazione sulle emissioni di inquinanti e CO2 , grazie agli sforzi tecnologici applicati dalle case produttrici, emerge che :
-1) un buon motore diesel (es.euro6) inquina meno di un equivalente a benzina ?
-2) Le vetture ibride sono risultate migliori solo se usate in città ? .
-3) Si incentiva il consumatore ad investire in tecnologie aggiornate (es euro 6 e il recente euro6D) , all'acquisto di nuovi mezzi di trasporto per poi inserirli nella lista rossa (= divieto di circolazione)
-4) Con il blocco di autovetture euro 5 e 6 si mettono in dubbio gli standard di omologazione U.E.

Lo studio pubblicato su Nature ha esaminato il particolato emesso dai propulsori diesel e da quelli a benzina a diverse temperature (+22° C e -7° C) ... Il risultato più interessante ha portato ad alcune conclusioni :
- la formazione di particolato e i relativi composti secondari sono più elevati in presenza dei motori a benzina che nei diesel dotati di filtro antiparticolato ? . L'ultimo paradosso? si incentiva l'acquisto di euro 6 per poi , come nel caso di alcune città, vietare la circolazione in certe aree proprio delle auto recenti diesel euro 6 .

Interessante questo articolo di Jacopo Giliberto su Il Sole24Ore : "Diesel, auto e inquinamento: cosa bisogna sapere"
www.ilsole24ore.com/art/diesel-auto-e-inquinamento-cosa-bisogna-sapere

Articolo di Mirco Magni su Quattroruote.it : "Il blocco delle diesel Euro 6 non ha ridotto lo smog"
www.quattroruote.it/news/ecologia/2020/01/15/roma_il_blocco_degli_euro

Articolo di Vincenzo Borgomeo Repubblica.it
"Oggi sembra nulla ma bloccare la circolazione di un'auto dal punto di vista giuridico è un atto gravissimo: si sta applicando infatti una norma retroattiva visto che - all'epoca dell'omologazione - una legge stabiliva che quel veicolo era adatto a circolare per sempre" ......
rep.repubblica.it/pwa/locali/2020/01/14/news/beffa_per_le_auto_appena_
"chi ha comprato una vettura a gasolio con l'ultima omologazione "green" ha quindi la certezza che il valore residuo della sua auto si avvicinerà a zero in tempi record"...
rep.repubblica.it/pwa/locali/2020/01/15/news/il_blocco_delle_auto_a_ro

Articolo di Giacomo Tagliani su Repubblica.it che ha intervistato il direttore del Cnr: "Il fermo alle auto non serve, le misure dei sindaci sono inutili"
-Cinzia Perrino, direttore dell'Istituto sull'Inquinamento atmosferico (IIA) del Cnr suggerisce che, seppur utili, le giornate di grande stop al traffico purtroppo "incidono poco" sulla qualità della nostra aria.
- Il contributo diretto del traffico relativo alle polveri Pm10 è stimabile intorno al 25%. Vietando la circolazione ai diesel incidiamo dunque solo su quel 25% ma nel frattempo tanti altri veicoli continuano a circolare, più o meno la metà di quelli abituali. A questo punto, il blocco, si potrebbe dire che incide per poco più del 12%. Una percentuale piccola, davvero marginale
- Perché le amministrazioni intervengono sempre e solo sul traffico?
"Perché è il più controllabile. Un blocco del traffico è la cosa più semplice per tentare una azione immediata, anche se l'efficacia è minima.
-Se non sulle auto, su cosa dovremmo concentrarci allora?
"Un aspetto poco discusso, soprattutto d'inverno, è per esempio quello che negli ultimi anni c'è stato un aumento importante dell'uso di legna e pellet per il riscaldamento, di termostufe, termocamini e caminetti, tutte strutture che emettono molte polveri, anche se sono impianti piccoli e domestici
-Per migliorare la qualità dell'aria esistono "blocchi" differenti a cui si potrebbe pensare?
"Io credo che come tecnologia dei motori ormai abbiamo tirato la corda al massimo: Euro 5 e Euro 6 sono molto vicini come caratteristiche emissive, non si migliora più di tanto
www.repubblica.it/cronaca/2020/01/15/news/smog_il_direttore_del_cnr_bl

Articolo di Antonio Sileo ilFoglio.it: "I paradossi del blocco del traffico a Roma: chi inquina di più può circolare"
..sono state bloccate le auto diesel Euro 6, nuove di pacca. Queste infatti, per gli agenti inquinanti citati nell'ordinanza (PM10 e NOx), hanno limiti identici nel primo caso o di poco superiori nel secondo, gli ossidi di azoto (0,6 contro 0,8 grammi per chilometro percorso) alle autovetture a benzina sempre Euro 6. Le auto a gasolio Euro 6 hanno poi valori di molto inferiori all'Euro 3 a benzina o uguali nel caso degli ossidi di azoto per Euro 4 sempre a benzina che invece nella Capitale possono circolare tranquillamente. Queste ultime vetture, peraltro, sono molte di più delle Euro 6 diesel.
Una situazione con evidenti problemi di illogicità come da più parti è stato detto..
www.ilfoglio.it/cronache/2020/01/15/news/i-paradossi-del-blocco-del-tr

Articolo pubblicato su AutoMoto.it : "Blocchi Diesel, il paradosso: le auto dei vigili non potrebbero circolare"
...Le Diesel non possono circolare, ma a controllare il rispetto del blocco ci sono i vigili urbani a bordo di... auto Diesel. E mica solo Euro 6 all'ultimo grido, ci sono anche più anziane Euro 4 e 5...
www.automoto.it/news/blocchi-diesel-il-paradosso-le-auto-dei-vigili-no

Articolo su MotoriVirgilio.it : "Il diesel Euro 6 inquina molto meno dei vecchi benzina"
Claudio Spinaci presidente Unione Petrolifera: “È una criminalizzazione che non dà giustizia agli sforzi fatti dai produttori di auto e carburanti. La politica deve dare risposte reali e non farsi trascinare dall'emotività. Oggi certi diesel non emettono inquinanti, la realtà è questa”
motori.virgilio.it/auto/diesel-euro-6-inquina-molto-meno-vecchi-benzin

Articolo su ilPost.it : "Particolato, polveri sottili, biossido di azoto, indice di qualità dell'aria: le cose da sapere per capire cosa respiriamo, soprattutto in giorni come questi"
www.ilpost.it/2020/01/16/inquinamento-aria/
...."Il riscaldamento domestico continua comunque a essere una delle principali cause di inquinamento, soprattutto negli edifici dove sono impiegate caldaie a legna, pellet e carbonella. Il progetto PrepAir – cofinanziato dall'Unione Europea - stima che in molte regioni italiane “più del 90 per cento del PM10 generato dal settore del riscaldamento domestico deriva dai piccoli apparecchi a legna”

avatarmoderator
inviato il 18 Gennaio 2020 ore 15:15

PROTOCOLLO ARIA un esempio di Accordo di Programma con attuazione di misure di risanamento per il miglioramento della qualità dell'aria Cool

Le misure di contenimento delle polveri sottili sono imposte dalla legge ai Comuni sopra i 30 mila abitanti

Entreranno in vigore martedì 1 ottobre le misure di contenimento delle polveri sottili, imposte dalla legge ( in virtù del Nuovo Accordo di programma per l'adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento per il miglioramento della qualità dell'aria nel Bacino Padano che coinvolge Emilia Romagna, Piemonte, Veneto e Lombardia) ai comuni sopra i 30.000 abitanti.

Per la prima volta, si avrà un'ordinanza condivisa fra le Città capoluogo di Provincia del Veneto su impulso del “Protocollo Aria”, di cui Treviso è capofila, accordo di programma per l'adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento della qualità dell'aria.

LIVELLI DI ALLERTA

A partire dal 1 ottobre e fino al 15 dicembre 2019 e dal 7 gennaio al 31 marzo 2020, verrà interdetta la circolazione – dal lunedì al venerdì, esclusi i giorni festivi infrasettimanali – dalle 8.30 alle 18.30 agli autoveicoli a benzina EURO 0 e EURO 1, ai veicoli diesel EURO 0, EURO 1, EURO 2 ed EURO 3, ai veicoli commerciali EURO 0, EURO 1, EURO 2 ed EURO 3 e ai ciclomotori e motoveicoli a due tempi EURO 0. Tale limitazione alla circolazione viene identificata con il livello “nessuna allerta” (LIVELLO VERDE), vale a dire quando valore limite giornaliero di PM10 non supera i 50 microgrammi/m3 per meno di 4 giorni consecutivi.

Quando il limite giornaliero di 50 microgrammi/m3 di PM10 viene superato per più di 4 giorni consecutivi sulla base della verifica effettuata il lunedì e il giovedì si passa al livello di allerta 1 (LIVELLO ARANCIO). In tal caso viene interdetta la circolazione dalle 8.30 alle 18.30 alle vetture alimentate a benzina EURO 0 e EURO 1, veicoli a gasolio EURO 0, EURO 1, EURO 2, EURO 3 ed EURO 4, i veicoli commerciali a gasolio EURO 0, EURO 1, EURO 2 e EURO 3 oltre ai ciclomotori e motoveicoli EURO 0.

Il livello di allerta 2 (LIVELLO ROSSO), infine, si attiva dopo 10 giorni consecutivi di superamento del limite giornaliero di 50 microgrammi/m3 sulla base della verifica effettuata il lunedì e il giovedì sui 10 giorni antecedenti.

In questo caso viene interdetta la circolazione dalle 8.30 alle 18.30 ai motoveicoli a due tempi EURO 0, ai veicoli a benzina EURO 0 ed EURO 1, diesel EURO 0, EURO 1, EURO 2, EURO 3 ed EURO 4 e ai veicoli commerciali a gasolio EURO 0, EURO 1, EURO 2, EURO 3 ed EURO 4 (per questi ultimi limitatamente alla fascia oraria 8.30-12.30), oltre a motoveicoli e ciclomotori EURO 0.

DEROGHE:
...Non saranno sottoposti ad alcun divieto i veicoli elettrici o ibridi, i veicoli a benzina con impianti a gpl o gas metano purché utilizzino questi ultimi due tipi di alimentazione, gli autobus adibiti al servizio pubblico di linea, i bus turistici, gli scuolabus, taxi e autovetture in servizio di noleggio con conducente, i veicoli di trasporto dei pasti per le mense, i veicoli a servizio dei portatori di handicap muniti di contrassegno, veicoli adibiti al trasporto di persone sottoposte a terapie indispensabili e indifferibili, i veicoli di soccorso (compresi quelli dei medici in servizio e dei veterinari in visita domiciliare urgente), i veicoli per il trasporto di farmaci, vetture con targa estera purché i conducenti siano residenti all'estero, i veicoli di servizio e nell'ambito dei compiti d'istituto delle Pubbliche Amministrazioni e delle Forze dell'Ordine, veicoli che devono recarsi alla revisione obbligatoria ....

www.comune.treviso.it/antismog/

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2020 ore 15:34

Chi si stupisce di queste incongruenze non ha ancora capito che tutto gira attorno all'obiettivo di fare acquistare nuove automobili.
Le lobbies stanno sempre dietro a qualunque iniziativa per difendere solo i loro interessi. Basti vedere in questi giorni quanto sta rompendo i cog..ni Confcommercio per evitare che si vieti agli esercizi commerciali di tenere le porte aperte. Lanentano che poi gli acquisti scenderebbero. Insomma l'interesse primario sono i consumi e le iniziative ambientali vengono dopo e quindi si adeguano di conseguenza.

avatarjunior
inviato il 18 Gennaio 2020 ore 16:26

Nessuno si è mai chiesto perché, ma ora mi sembra non sia più così da uno due anni, in Svizzera non c 'erano, ci sono, blocchi ai veicoli "inquinanti"!? Per l' aria buona, forse!? In isvizzera non ci sono fabbriche di automobili. Ps: mi dicono che in Germania ed in Svezia i diesel nei centri abitati non possono entrare. Spero di essere contraddetto.

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2020 ore 16:31

Pier il tuo post non mi è chiaro, che intendi dire?

avatarsupporter
inviato il 18 Gennaio 2020 ore 16:32

A mio avviso, la spinta a vendere auto nuove (elettriche o meno) non è che un aspetto del problema; il nocciolo della questione è che gli inquinanti provengono da una moltitudine di fonti (riscaldamenti non a norma innanzi tutto, emissioni di vario tipo da attività commerciali/industriali/autoveicoli) che non è possibile né monitorare adeguatamente né tantomeno controllare ; d'altro canto, le "gabbie" normative sulla qualità dell'aria nelle metropoli costringono gli amministratori cittadini a "fare qualcosa" e questi cosa fanno? Se la pigliano con l"'anello debole" della catena, cioè i poveri automobilisti, da sempre nel mirino del fisco e ora anche dei sindaci, semplicemente perché non possono fare altro! Lo sanno anche i muri che i motori diesel più recenti sono assai poco inquinanti, senza contare che anche dal punto di vista giuridico sono convinto tali provvedimenti siano ampiamente impugnabili, ma essendo questo il Paese dei pazzi, si fa così e basta! Naturalmente, a nessuna associazione di nessun tipo viene in mente di obiettare che, dato che le auto diesel sono ritenute così inquinanti, allora se ne vieti la vendita e siamo tutti contenti! Oppure, di intervenire sulle compagnie assicurative per defalcare dal premio annuo una quota parte per tutti i giorni che l'auto non ha circolato oppure ancora: se la mia auto ha superato la revisione per le emissioni, perché nn posso circolare? È un evidente nonsenso! E infatti, come dovevasi dimostrare: il Paese dei pazzi, appunto!

avatarmoderator
inviato il 18 Gennaio 2020 ore 17:03

Credo che questo passaggio chiarisce perchè si è inclini ad applicare tra le procedure anti inquinamento il blocco del traffico:
"Perché è il più controllabile. Un blocco del traffico è la cosa più semplice per tentare una azione immediata, anche se l'efficacia è minima"
Il protocollo Aria mi sembra ragionevole come è stato sviluppato , sono le applicazioni creative di alcune amministrazioni che stridono se inseriscono nel livello di allerta Rosso anche le euro 5 e euro 6 e tra poco le euro 6D ovvero autovetture che il Governo ha spinto come acquisto per svecchiare il parco auto circolante e favorire quindi l'acquisto di modelli maggiormente attenti all'ambiente.


avatarmoderator
inviato il 18 Gennaio 2020 ore 17:11

Ecotassa 2019 2020

Dal 1° marzo 2019 sino al 31 dicembre 2021, tutti coloro che acquisteranno un'auto con emissioni tra 161 e 175 g/km si vedranno costretti a pagare un importo pari a 1.100 euro che diventerà di 1.600 euro per le vetture fino a 200 g/km, di 2.000 euro fino a 250 e di 2.500 euro per tutte le auto con emissioni superiori ai 250 g/km.

1.100 euro dai 161 ai 175 g/km
1.600 euro da 176 ai 200 g/km,
2.000 euro dai 201 ai 250 g/km,
2.500 euro dai 250 g/km in su.
L'imposta dovrà essere corrisposta solo da chi acquista una vettura nuova le cui emissioni di Co2 sono superiori ai 160 g/km. L'ecotassa 2019 sulle auto quindi non si applica sui veicoli già in circolazione e non riguarda quindi auto usate e immatricolate precedentemente all'introduzione della nuova imposta

L'intero articolo di Automobile.it qui: www.automobile.it/magazine/in-primo-piano/ecotassa-12521

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2020 ore 17:34

Sarebbe facilmente controllabile anche che i negozi tengano le porte chiuse ma non lo fanno e poi entri e ci sono 25 gradi e commessi in t-shirt!
Serebbe controllabile anche la temperatura negli uffici pubblici ma anche lì non lo fanno.
Ricordo quel "genio" del precedente sindaco di Milano, tal Pisapia, che quando l'inviato di striscialanotizia gli fece notare che la temperatura negli uffici pubblici superava di molto il limite imposto lui candidamente disse "infatti come vedete io nel mio ufficio tengo le finestre aperte per abbassarla"Eeeek!!!
Uno così non sarebbe da cacciare subito a pedate? E invece non solo celi dobbiamo tenere ma siamo anche costretti a rispettare le assurde regole che questi soggetti stabiliscono (quello nuovoo è sullo stesso livello di quello precedente se non addirittura peggio).

avatarjunior
inviato il 18 Gennaio 2020 ore 18:32

@diebu. Che, in soldoni, i paesi che non producono automobili se ne fottono. Dalle Marche in giù non ci sono regole, D erogando mi pare, Toscana e Roma.

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2020 ore 18:46

Ok ora mi è chiaro cosa intendevi e qusto avvalora la mia tesi.

avatarsenior
inviato il 19 Gennaio 2020 ore 7:29

Se hai disel euro 3 e 4 e paghi 50 € a Milano puoi fare 6000 km in area c... Pagandonon inquini... Ridicolo tutto. E noi continuiamo a farci prendere in giro senza reagire...

user111807
avatar
inviato il 19 Gennaio 2020 ore 16:13

Diesel e benzina ?
Basta guardare i dati forniti dalle case automobilistiche di ogni modello, il vero problema è che la massa non legge più non pensa e credono a chi urla più forte.

user175879
avatar
inviato il 19 Gennaio 2020 ore 17:51

L'ultimo paradosso? si incentiva l'acquisto di euro 6 per poi , come nel caso di alcune città, vietare la circolazione in certe aree proprio delle auto recenti diesel euro 6 .

Nell'ipotesi migliore c'è incompetenza, nella peggiore malafede. Ma non è esclusa la presenza di entrambe le cause MrGreen

avatarsenior
inviato il 20 Gennaio 2020 ore 10:45

Ho letto che stufe a pellets o a legna ed i camini inquinano molto. Le polveri sottili derivano anche dal consumo dei freni e delle frizioni e dagli pneumatici delle auto. Chi rinuncia ad avere oltre i 20 gradi in casa? Pochi,e gli enti pubblici sono i primi a superare questa soglia. È tutto un insieme di cause,non solo dei veicoli diesel o benzina.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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