| inviato il 30 Maggio 2018 ore 22:01
Senza addentrarmi nell'acquisto di una lente dedicata, vorrei acquistare un adattatore macro per fare qualche scatto ravvicinato. Al momento possiedo un m.zuiko 17mm f1.8 e un panasonic 35-100mm f4-5.6 (Anche il 14-42mm rII del Kit, che vorrei però vendere) ed all'inizio avevo adocchiato l'Olympus MCON-P02 che sarebbe utilizzabile con tutti e tre gli obiettivi in mio possesso (per il Pana non ufficialmente, ma il diametro è lo stesso e pare ci sia chi lo utilizza con successo). Ho però poi visto i Raynox DCR 150 e 250, che sembrano essere un po' più aggressivi in termini di diottrie e sono lodati per la loro qualità. Ci sono però due problemi con i Raynox: - Il primo è che sul sito del produttore è scritto che sono compatibili con qualsiasi obiettivo con focale > di 75mm eq., quindi un 37,5 sul MFT, il che squalificherebbe il 17mm. Certo non è una focale molto tipica per fare macro, ma pare che, avendo i grandangoli in genere una piccola MAF, possano dare comunque risultati interessanti. - Il secondo è che il supporto per il montaggio adattivo è, a detta di parecchie recensioni, pessimo. Inoltre comunque non arriverebbe ai 37 e ai 46mm della filettatura portafiltri dei miei obiettivi. Ciò comporterebbe l'acquisto e l'uso anche di anelli step-up per montare l'adattatore. Voi possedete uno di questi adattatori? Od altri? Che cosa consigliereste? Secondo voi cosa succederebbe se usassi uno dei Raynox sul 17mm? Grazie ;) P.S. tenderei a non considerare molto i tubi di prolunga per i MFT perché sono cari in rapporto a quanto sono (dei tubi con dei contatti), sballano la messa a fuoco automatica (va beh, non molto usata nelle macro) e sono ingombranti (vorrei tenere un corredo molto minimale e trasportabile). Potrei considerare invece dei tubi di prolunga per M42, di cui ho l'adattatore e 3 lenti vecchiotte, visto che costano pochi euro, ma non è una soluzione generale in quanto difficilmente li porterei fuori da casa. |
| inviato il 02 Giugno 2018 ore 11:54
Ho comprato il Raynox DCR-150 e un anello step-down 46->43mm per connetterlo alla filettatura dei miei obiettivi, vi farò sapere se funziona bene quando arriva ;) |
| inviato il 05 Giugno 2018 ore 23:15
Mi è sorta una domanda di ottica: Se uno degli effetti degli aggiuntivi è aumentare l'ingrandimento, ciò è equivalente all'effetto provocato da un aumento di focale? |
| inviato il 05 Giugno 2018 ore 23:30
l'effetto è quello di potersi avvicinare di più e nn di aumentare la focale, io ho il raynox in questione che monto con 46-49 e 46-58 su vari fissi, la qualità è ottima per essere un aggiuntivo. |
| inviato il 05 Giugno 2018 ore 23:35
Gli aggiuntivi macro lavorano accorciando la distanza di messa a fuoco e questo accade perchè il nuovo sistema ottico ( aggiuntivo+obiettivo ) ha una focale risultante più corta, data semplicemente dalla somma dei valori diottrici dei due elementi |
| inviato il 06 Giugno 2018 ore 9:19
Viltrox DG-M43 in arrivo oggi, vi tengo aggiornati. |
| inviato il 06 Giugno 2018 ore 22:18
@Regolus, in che senso avrebbe una focale risultante più corta? Il fatto che venga ridotta anche la MAF mi è chiaro, ma nelle schede tecniche si parla proprio di ingrandimenti... |
| inviato il 07 Giugno 2018 ore 0:43
e quindi? per dirla in parole povere l'ingrandimento dipende dal rapporto fra la distanza soggetto- centro ottico dell'obiettivo e da questo al piano focale. La focale nominale di un obiettivo (che è misurata all'infinito) in questa formuala dell'ingrandimento non c'è nenanche. Provo a spiegarlo in maniera semplice, in fondo i principi dell'ottica nonsono così difficili, Tieni presente che la diottria è pari a 1000/Focale in millimetri, così un 50mm è una lente da 20 diottrie e una lente addizionale da 4 diottrie ha una focale di 250mm. In un sistema di 2 lenti accoppiate le diottrie si sommano, quindi il 50mm con su la lente addizionale da 4diottrie nel complesso sono 20+4=24 diottrie, pari ad una focale risultante di 1000/24=41,6mm che però ha conservato il tiraggio (ossia la distanza da piano focale) del 50mm; semplificando al massimo (ma nella realtà le cose non si discostano di molto) è come se avessi un 41,6mm con anello di prolunga da 8,4mm... siccome il rapporto di riproduzione si può calcolare come focale/prolunga avremmo 41,6/8,4=4,95 (con l'obiettivo usato con la messa a fuoco su infinito). Oppure confrontiamo il tiraggio con la distanza da soggetto come detto nelle prime righe, in questo caso 250/50=5 che come vedi è un risultato analogo a quello ottenuto con l'altro procedimento |
| inviato il 07 Giugno 2018 ore 19:56
Grazie per la dettagliata spiegazione Regolus! Solo mi sfugge come hai fatto il secondo calcolo che ti risulta 5. |
| inviato il 07 Giugno 2018 ore 20:34
ricorda che in un sistema di lenti semplice l'ingrandimento si calcola dividendo la distanza soggetto-lente per la distanza lente-piano focale; un obiettivo fotografico non è proprio una lente semplice, ma si può immaginare che sue proprietà ottiche siano concentrate in quello che si può chiamare centro ottico. In quell'esempio la prima distanza la conosci perchè è la focale della lente addizionale (4 diottrie=250mm) la seconda è in pratica il tiraggio dell'obiettivo, che con messa a fuoco a infinito è pari alla sua focale originale, ossia 50mm. |
| inviato il 07 Giugno 2018 ore 21:22
Perché la distanza fra la lente e il soggetto sarebbe la focale della lente addizzionale? Tra l'altro dato che posso riprendere un soggetto a diverse distanze, non capisco come questa possa essere una costante dell'accoppiata lente + aggiuntivo. |
| inviato il 07 Giugno 2018 ore 21:59
come ho scritto tutto è valido con l'obiettivo messo a fuoco all'infinito. Quando il soggetto è all'infinito, i raggi in ingresso nella lente sono paralleli, chiaramente si possono considerare ancora (quasi) paralleli quando la distanza dal soggetto è è molto grande rispetto alla focale, ci siamo? Adesso davanti all'obiettivo mettiamo la nostra lente addizionale da 4 diottrie, ossia da 250mm di focale; si tratta di una normale lente convergente, che per esempio potresti usare per concentrare la luce del sole, giusto? Siccome il sole è all'infinito, la sua immagine verrà proiettata a fuoco 250mm dopo la lente, questa è in effetti la stessa definizione di distanza focale. Ma il comportamento della lente è perfettamente reversibile; la stessa lente può concentrare in un punto posto alla distanza focale i raggi paralleli provenienti da infinito; oppure può all'inverso anche rendere paralleli i raggi provenienti da un punto posto alla sua distanza focale. Con riferimento al disegno in bluejourneyastro.altervista.org/lunghezza-focale/ , la luce proveniente parallela da sinistra si concentra a destra sul sensore; se al posto del sensore metto una lampadina, la sua luce entra divergente da destra ed esce parallela a sinistra Quando mettiamo una lente addizionale davanti ad un obiettivo regolato su infinito accade proprio questo: l'addizionale rende paralleli i raggi provenienti da quello che è posto alla sua distanza focale (in questo caso 250mm); l'obiettivo vede questi raggi paralleli, proprio come se provenissero da infinito e quindi li concentra sul suo piano focale, appunto 50mm |
| inviato il 07 Giugno 2018 ore 23:51
Grazie mille Regolus, dettagliatissimo. |
| inviato il 08 Giugno 2018 ore 10:49
Viltrox DG-M43 arrivati ieri e provati su una M5II con i seguenti obiettivi: Oly 14-42 f/3.5-5.6 EZ Oly 40-150 f/4-5.6 R Oly 25mm f/1.8 Oly 45mm f/1.8 Funzionano sia con un anello separato che con entrambi in combinazione, mantenendo tutti gli automatismi. Ho provato anche col Samyang 12 f/2.0 ma, anche solo con l'anello da 10mm, non si riesce a mettere a fuoco. Costano poco e funzionare funzionano ma il loro punto debole sono gli innesti a baionetta che, anche se sufficienti per garantire il corretto funzionamento e l'assemblaggio dell'obiettivo al corpo macchina, mantengono sempre un minimo gioco; in apparenza potrebbe sembrare una cosa quasi irrilevante ma quando ci si approccia al mondo della macro ci si accorge dopo un paio di scatti che questo genere vive di rigidità: mettere a fuoco con 1~2mm di pdf senza una slitta micrometrica e con un obiettivo non perfettamente agganciato è un delirio... mi sono ridotto a spostare millimetricamente i piedi del cavalletto. Questo il miglior risultato che sono riuscito ad ottenere:
 Oly 25mm f/7.1 + anello da 10mm + anello da 16mm |
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