Le Isole Svalbard in Articoli il 07 Settembre 2011, 11:29 Immensi ed innumerevoli ghiacciai, fiordi, distese sconfinate di tundra,montagne innevate che precipitano nel mare, una straordinaria e variegata vita animale, iceberg, una "wilderness" estrema ed inebriante che a tratti ti lascia senza fiato, tutto questo vissuto in una settimana di crociera a bordo di una nave rompighiaccio russa, convertita a nave da turismo e gestita dalla Oceanwide-Expeditions, una compagnia olandese specializzata nelle visite del remoto arcipelago delle Svalbard.
Le isole, di sovranità norvegese, sono situate ad una latitudine che va dai 76°N agli 81°N, in pieno Mar Glaciale Artico (per intenderci il punto più a nord delle Svalbard dista meno di 1.000 km dal Polo Nord), buona parte dell'arcipelago è perennemente occupata da ghiacci e la temperatura media estiva si aggira intorno ai 5°C. La loro posizione così settentrionale significa anche sole di mezzanotte, infatti da fine aprile a metà agosto il sole è sempre sopra l'orizzonte, rendendo da una parte complicato addormentarsi, dall'altra regalando delle ulteriori ore di luce sfruttabili per fotografare.
Il tour che ho scelto e che avevo programmato con molti mesi di anticipo, è denominato North Spitzbergen (dal nome dell'isola maggiore). Si parte dalla capitale delle isole, Longyearbyen, e consiste in sette giorni di navigazione nella parte più settentrionale delle Svalbard fino ad arrivare al limite del pack, dirigendosi poi verso le più remote isole ad est; inoltre prevede un paio di escursioni giornaliere a terra utilizzando degli Zodiac, con la presenza costante ed attenta di una o più guide armate di fucile, vista la massiccia presenza dell'orso polare. Come però ho scoperto in seguito, lo svolgimento degli itinerari prestabiliti dipende da una serie di variabili non prevedibili a priori ed i cambi di programma sono frequenti.
Obbligatorio un abbigliamento adeguato al clima rigido delle isole, quindi calzamaglia termica, pantaloni imbottititi impermeabili, pile di diverse pesantezze, giaccone impermeabile, cappello, guanti pesanti (più un paio leggero per fotografare), calzettoni termici, e soprattutto stivali impermeabili utilissimi per gli sbarchi dal gommone e per camminare su terreni innevati o fangosi. Il tempo a queste latitudini è estremamente variabile, fortunatamente io ho avuto solo un paio di giornate di maltempo con nebbia e pesanti nuvole, per il resto dei giorni nell'arco delle 24 ore il tempo cambiava spesso, alternando sole pieno a leggere foschie, con delle nuvole molto coreografiche abbarbicate alle cime dei rilievi.
La mia attrezzatura fotografica (che è poi quella che mi sono portato in questo viaggio) è...
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