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Nangi
www.juzaphoto.com/p/Nangi



Recensioni di fotocamere, obiettivi, treppiedi, teste e altri accessori pubblicate da Nangi


sony_a9iiiSony A9 III

Pro: Global shutter = definitivamente FINITO il "rolling shutter", che porta, tra le altre cose, alla "diagonalizzazione" delle linee verticali sui panning orizzontali ed inoltre addio banding. Ergonomia migliorata con ghiere forse un pochino morbide, ma personalizzabili sui 3 parametri fondamentali; display e pulsanti in generale. Protezione del sensore e mirino che è veramente eccellente. Connettività ai massimi livelli per il fotografo sportivo. AF-C spettacolare: per essere più chiaro colpisce il tracciamento, ma ancora di più se perdi per un attimo il soggetto se ripunti lo prende in modo subitaneo (sottolineo che a mio avviso è superiore a sony a1 ...reattività da spavento! Può capitare che qualche immagine sia fuori fuoco, ma la percentuale di quelle perfette è pazzesca; indubbiamente il "mezzo" migliore che io abbia mai provato). Tutte le rotelle dei parametri hanno un avanzamento con scatti percepibili e precisi: oltre ad emettere un più chiaro e udibile “clic”, trasmettono il cambiamento anche sotto i guanti. Schermo posteriore e mirino al massimo delle specifiche che oggi si possono richiedere. Pur non essendo esperto di video 4K 120 fsec (sottolineo senza crop) è tanta tanta roba. Batteria vecchia ok ma a mio parere non consuma moltissimo. Compensazione del breathing in macchina. Buona stabilizzazione sul sensore sino ad 8 stop (e per la prima volta assolutamente lodevole)

Contro: Forse il prezzo ... sicuramente il menù (seppure un passo avanti vs precedenti generazioni, ma più difficile e per così dire "scomposto". Inoltre le voci di menù sono abbreviate e di difficile lettura). Schede Cfast express tipo A necessarie (se si vuole sfruttare la velocità)

Opinione: Mi concentro su pochi aspetti: a) qualità dell'immagine, b) noise ad alti ISO c) utilizzo "amatoriale" sul campo ... Qualità dell'immagine: in JPEG netto miglioramento verso le precedenti sony a9 ed a9 II con aspetto meno "plasticoso" soprattutto se si "spremono" gli ISO; se si scatta in RAW c'è quasi uno stop evidente vs le fotocamere precedenti (nel senso che il file RAW di sony a9III ha più noise, ma credetemi molto meglio di quanto è stato detto ...). Anche per la gamma dinamica a mio avviso c'è quasi uno stop di differenza ... Nell'utilizzo sul campo la sony a9III ha un file RAW davvero facilmente lavorabile sia per colorimetria che per dettaglio fine, almeno sino a 6400 ISO per cui c'è ampio spazio di utilizzo (ci si può spingere anche più su ma non sono solito andare oltre); la iso invarianza del sensore è buona (anche se si assiste ad un viraggio sul magenta); il recupero sulle ombre è almeno sino a 4 stop ed un pò meno sulle alte luci di circa 1,5 stop sopra. Il global shutter cambia tutto e rende la macchina velocissima nello scatto e con risposta precisa alle insidie delle luci a impulso ... il rovescio della medaglia è che essendo una macchina con una raffica "imponente" vi trovate con schede "onestamente" troppo cariche di immagini uguali (io la uso in natura ed ho ridotto al più spesso la raffica). Francamente non c'è paragone come rendimento di AF-C con sony a9II (molto più reattivo, preciso e veloce quello della a9III). La A9 III può essere impostata anche per iniziare la cattura fino a 1 secondo prima della pressione del tasto di scatto: una specie di pre-recording che permette di tornare indietro nel tempo e azzerare il problema del tempo di reazione su eventi improvvisi ed imprevedibili e questo può essere di grande aiuto in scatti wild specialmente di volo. Come in tutte le macchine con shutter elettronico, la A9 III non ha un vero e proprio rumore di scatto né qualsiasi feedback di tipo meccanico e questo a mio avviso non è una mancanza. Una mia sensazione "precisa" dopo un recente viaggio in Canada al freddo è che il bilanciamento con lente sony 400 mm f/2.8 a mano libera e con i guanti mi sembra il migliore di sempre (per l'ergonomia del corpo macchina e dei pulsanti più sporgenti) ... allo stato attuale è assai difficile almeno per me dare un'opinione definitiva sull'acquisto ... sicuramente l'ho presa sulla base della scimmia che mi è venuta per il global shutter, ma non sono ancora "a bolla" ... una prima conclusione è NON considerate la raffica, ma la velocità e l'assoluta precisione l'AF-C ... per un fotografo sportivo è il TOP!

inviato il 11 Marzo 2024


sony_a7r_vSony A7r V

Pro: LCD posteriore ad angolazione variabile su 4 assi, stabilizzazione di immagine molto migliorata, eccellente autofocus (il sistema di messa a fuoco possiede un'area ancora più estesa - 693 punti anziché 567- sia in Fullframe sia in APS-C, con quest'ultimo che comprende quasi una sezione bordo-bordo), qualità del file, gestione colorimetrica migliorata, ottima ergonomia, monitor con la sua doppia funzione per foto e video. Qualità costruttiva: corpo in lega di magnesio - parti in plastica riciclata (SORPLAS) con buona tenuta a polvere/umidità.

Contro: Schede Cf type A troppo costose ancora oggi (ma necessarie se si vuole sfruttare appieno la "potenza" del mezzo), file raw davvero pesanti nella "gestione complessiva" , tasti non retro-illuminati ed infine menù ancora troppo incasinato

Opinione: E' già stato scritto molto in precedenza ... nella mia recensione vorrei sottolineare alcuni aspetti praticando prevalentemente fotografia naturalistica. a) grande pro è sicuramente la qualità complessiva del file (colorimetria, dettaglio ed incisione) compresa la possibilità del crop in camera personalizzando uno dei molteplici tasti funzione (dunque istantanea da inserire e togliere); il contro è che scattando molto a raffica in natura servono le "costose" cf tipo A sia per sfruttare "la bestia" appieno nelle sue funzioni che per poter avere la massima velocità nelle raffiche ... ne risulta che le foto da visionare, selezionare, cancellare e post-produrre ecc sono tutte foto in prevalenza "pesanti" (magari anche raw da 61 megapixel non compressi) ed impegnano moltissimo in termini sia di elettronica che tempo "totale" di lavoro. b) il sensore è esattamente lo stesso della a7RIV, ma l'elettronica, le funzioni computazionali ed il processore con modulo AI a detta di Sony dovrebbero migliorare molti aspetti della fotocamera, come ad esempio la gestione del rumore: ora, a mio parere, il noise di crominanza/luminanza è appena meglio dal modello precedente (diciamo sufficienza risicata "tipo APS-C") ... invece ha assolutamente un'ottima gamma dinamica, tonalità e colori perfetti ed una profondità che non sembra nemmeno da full frame. c) sottolineo che questa è una fotocamera "per tutti gli utilizzi" - viene descritta così - invece a mio parere bisogna tenere in conto che ha un sensore stacked che limita la velocità di readout: per questo motivo, non stiamo parlando di Sony A1, ci si deve preparare ad andare incontro ad un fastidioso rolling shutter (che nella pratica vuol dire buttare la fotografia: nella mia esperienza nelle fotografie di volo a tempi superiori a 1/2500-3200 è invasivo e pesante). Il rolling shutter non può essere evidentemente etichettato come “difetto”, perché per l'appunto questa non è una fotocamera "eminentemente" sportiva; dal momento che può risultare molto invasivo bisogna sottolinearlo ... d) riconosce l'uomo, animali di vario genere, uccelli, insetti, automobili, moto, bici, aerei ma anche gli occhi umani e degli animali, i visi e parti del corpo da tante angolazioni diverse: questa cosa unita al real time tracking permette di avere una precisione AF-C molto migliore vs il modello precedente ... e) a mio parere è un "secondo corpo" nel settore della fotografia naturalistica ... non giudico le funzioni video perchè non sono videomaker. NB Ci sono molte opzioni nel menù AF pertanto la macchina deve essere studiata a fondo direi "sul campo" per sfruttarla: ciò significa che la "curva di apprendimento" non è velocissima. Non la considero una macchina per "neofiti"(settaggi AF-C per fotografia di volo e naturalistica da studiare con cura) ... f) chiudo queste mie impressioni soffermandomi sulla porta USB-C (generazione 3.2 2x2) che permette sia di caricare la batteria che trasferire i files; è possibile scattare anche mentre la fotocamera è in ricarica e questa cosa è un plus non da poco ... È una fotocamera che può eccellere in un'ampia gamma di applicazioni, dai paesaggi ai ritratti in studio, matrimoni ed eventi alla fotografia di prodotti, anche se non è il tuttofare che è l'a1. La tecnologia per fornire combinazione di alta risoluzione e alta velocità non è ancora disponibile a questo prezzo.

inviato il 14 Agosto 2023


fujifilm_gf80_f1-7wrFujifilm GF 80mm f/1.7 R WR

Pro: Praticamente tutto: costruzione, qualità ottica, dimensioni e peso, apertura, velocità AF, bokeh, filettatura di 77 mm anteriore, dimensionato ed adatto sia per applicazioni in studio che all'esterno. Non c'è vignettatura!. Con una lunghezza focale standard di 80 mm (equivalente a 63 mm su FF) sono possibili differenti campi di utilizzo: ma l'ottica è stata concepita per ritrattistica

Contro: Nulla; lieve aberrazione cromatica a tutta apertura; paraluce non spettacolare

Opinione: I fotografi ritrattisti che utilizzano il sistema GFX possono ora scegliere tra il GF110mm f/2 R WR per quando desiderano immagini con un angolo di campo più stretto o l'ottica in oggetto per quando desiderano qualcosa di leggermente più ampio. Questa scelta offrirà molto soprattutto in termini di bokeh: l'ottica presenta nove lamelle del diaframma arrotondate che possono essere chiuse per fornire nitidezza da bordo a bordo o aperte per produrre immagini con un bokeh meravigliosamente uniforme, con una separazione sorprendente tra un soggetto e lo sfondo. Composto da 12 elementi divisi in nove gruppi, tra cui un elemento asferico e due elementi super ED, questo obiettivo è bilanciato in modo ottimale per controllare l'aberrazione sferica ed al tempo stesso fornire un bokeh omogeneo e cremoso, assolutamente unico nel suo genere, con una transizione tra i piani sempre molto naturale. La tecnologia di stampaggio dei vetri ad altissima precisione di Fujifilm è stata utilizzata sulle due superfici anteriore e posteriore della lente asferica: il risultato è l'incredibile riduzione di tolleranza che raggiunge 1/100.000 di millimetro: questo tipo di lavorazione è cinque volte più accurata di quanto le normali tecniche di stampaggio delle lenti possano produrre. Il tutto serve a ridurre al minimo l'effetto ad anello di cipolla che può comparire nelle aree sfocate di un'immagine. La messa a fuoco in condizioni di scarsa illuminazione utilizzando la GFX100 e/o l'ultima nata GFX100S raggiunge i EV-5.5, con un miglioramento di 0,5 stop nel caso della GFX100. Per quanto concerne la nitidezza segnalo che già a tutta apertura al centro è top; chiudendo a f/4 la nitidezza diviene imbarazzante sia al centro che ai bordi. Nelle immagini a tutta apertura segnalo anche una lieve distorsione a cuscinetto (che si corregge benissimo chiudendo di uno stop). Le prestazioni dell'autofocus sono massimizzate in ambienti scarsamente illuminati: con un'apertura massima di f/1.7, oggi è l'obiettivo "più veloce" tra gli obiettivi G Mount di Fujifilm (per farmi capire meglio considerando le dimensioni dei vetri che monta: è intuibile che ad esempio ottiche GF di inferiori dimensioni tipo il 45 f/2.8 siano "più rapidi"; sulla GFX 100s aggancia rapido, ma poi ha una sorta di piccolo tentennamento). Le guarnizioni resistenti agli agenti atmosferici sono state applicate al barilotto dell'obiettivo in 10 punti al fine di proteggerlo da polvere e acqua, fornendo allo stesso tempo la capacità di funzionare a temperature fino a -10 ° C. Campo di utilizzo: principalmente ritrattistica in studio ed in esterni...

inviato il 12 Marzo 2021


fujifilm_gf45-100Fujifilm GF 45-100mm f/4 R LM OIS WR

Pro: Qualità costruttiva: è munito di 11 guarnizioni per resistere alla polvere e agli agenti atmosferici, autofocus veloce, silenzioso e altamente preciso; stabilizzazione di 2-5 stop (sul campo si deve considerare su quale GFX lo si monta), gamma dinamica ampia; incisione già ad f/4 da bordo a bordo; estesa gamma di lunghezze focali, versatilità; estremamente portatile e "compatto" nonostante sia uno zoom 2,2x; diametro anteriore per montaggio filtri pari ad 82 mm; ottimizzato già per il sensore da 100 MPX. L'anello che indica i diaframmi ha un'ottimo frizionamento nella corsa

Contro: Prezzo (al momento dell'inserimento online della mia recensione è in corso una campagna di sconto alla cassa molto interessante); ingombro (dipende dall'utilizzo, ma chi possiede GFX è "abituato"...)

Opinione: Lo zoom standard GF 45-100 mm f/4 R LM OIS WR copre molte delle lunghezze focali più comunemente utilizzate; ha una lunghezza focale equivalente di 36-79mm su un sistema FF. Si integra perfettamente con gli altri due obiettivi zoom della serie GF: questi tre obiettivi coprono una gamma di lunghezze focali che rispettivamente parte da 25 mm ed arriva a 158 mm. Straordinario potere risolvente = incisione già a tutta apertura (l'apertura massima non è tra le più ampie in assoluto ed è pari a f/4 mentre l'apertura minima è di f/32) ed ampia gamma tonale sono a mio avviso le 2 caratteristiche principali della lente...a 100 mm restituisce una immagine "croccante" senza essere artificiale. L'ottica è costituita da 16 elementi in 12 gruppi, tra cui tre elementi asferici, un elemento Super ED e un elemento ED per controllare efficacemente l'aberrazione sferica e l'aberrazione cromatica: quest'ultima si può trovare in certe condizioni a tutta apertura. L'AF è guidato da un motore lineare che assicura estrema precisione, velocità e silenziosità. Un altro punto a suo favore è il sistema di stabilizzazione dell'immagine a cinque stop fattore molto importante al fine di sfruttare al massimo i sensori ad alta risoluzione delle fotocamere GFX non stabilizzate, soprattutto quando si realizzano immagini a mano libera. Campo di utilizzo: potrà essere impiegato per i ritratti (a mio modo di vedere in generale - sottolineo - potrebbe sostituire il 110 mm f/2, più in particolare a f/4 il bokeh risulta cremoso e molto graduale nello stacco dallo sfondo vs 110 mm ed infine ottimo in studio), per i paesaggi (perfetto per l'incisione che possiede anche a diaframmi spinti ad es. f/22 e soprattutto assoluta assenza di aberrazione cromatica), per fotografia street e di viaggio più in generale (ma sottolineo che in questo senso l'ingombro/peso si fa sentire); ho qualche dubbio nell'utilizzo per foto-giornalismo e per scatti naturalistici (tenendo in considerazione i limiti del MF ed il relativo ingombro)...

inviato il 10 Marzo 2021


canon_rf100-500Canon RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM

Pro: Costruzione da ottica serie Lusso, peso contenuto, precisione e velocità dell'autofocus, stabilizzatore, escursione della focale da 100 mm a 500 mm che permette molta versatilità di utilizzo; sul corpo è indicata la minima distanza di messa a fuoco sia in W che L; paraluce in linea; diametro filtro lente anteriore 77mm; stabilizzazione dichiarata a 5 stop per l'ottica, ghiera personalizzabile come per le altre ottiche "corte"

Contro: Prezzo (in linea con le ottiche RF che sono tra le più "costose" del mercato MR, ma la qualità si paga...); quando l'ottica è chiusa è molto compatta, ma a 500 mm l'escursione in avanti "si sente"...; non si può rimuovere la ghiera per il tripode

Opinione: L'ottica RF 100-500mm f/4.5-7.1 è il primo zoom con escursione focale da 100 a 500 mm dedicata alle MR Canon; l'ottica non presenta praticamente vignettatura a tutte le lunghezze focali ed a tutte le aperture di diaframma; per quanto concerne la distorsione questa è a cuscinetto molto contenuta nel range di focale da 100mm a 200mm, più accentuata a 500 mm a diaframma f/7.1; la valutazione dell'aberrazione cromatica è nulla a 100-200mm, mentre a 500 mm c'è un pò di aberrazione magenta (assai modesta). A mio avviso la resistenza al flare è ottima e spettacolare risulta essere l'effetto a stella a diaframma chiuso alla massima lunghezza focale. Chiudo la mia recensione soffermandomi su 2 aspetti che trovo di altissimo livello: la stabilizzazione, che è davvero spettacolare (con mano ferma si raggiungono facilmente 4 stop) e la nitidezza. Quest'ultima, alla lunghezza focale di 100 mm, a tutta apertura risulta già molto marcata raggiungendo un livello altissimo a f/8; a 500 mm è da rimanere a bocca aperta e non serve, se non in casi specifici, chiudere il diaframma oltre f/7.1...Consiglio questa lente zoom per fotografare avifauna in buona luce/wild in generale e per la fotografia sportiva/azione in generale; può essere molto utile anche in campo paesaggistico. Sostanzialmente in una parola sola è uno zoom da portarsi sempre appresso...

inviato il 22 Gennaio 2021


canon_rf28-70_f2usmCanon RF 28-70mm f/2 L USM

Pro: Qualità di immagine e qualità costruttiva; nitidezza; sigillato abbastanza bene per tenuta sotto acqua e polvere/sabbia. Messa a fuoco manuale a tempo pieno.

Contro: Peso ed ingombro (ma sono ovvietà più che contro), assenza di stabilizzazione; enorme dimensione del filtro anteriore pari a 95 mm

Opinione: E' il miglior obiettivo zoom che ho testato per qualità "complessiva" dovuta all'apertura f2 costante. Bokeh fantastico, nitidezza eccezionale, carattere nell'incisione dell'immagine già a tutta apertura, bellissimi colori e nessun "vero" problema tecnico. Il bokeh è cremoso sull'estremità più lunga ed abbastanza "nebuloso" a 28 mm. Chi desidera isolare il soggetto in una scena andrà subito su di giri grazie alla combinazione dell'apertura f2 con gli ISO; lo zoom permette di "contenere" gli ISO. L'autofocus è veloce ed anche le prestazioni di tracking sono notevoli: ad essere pignoli in condizioni di scarsa illuminazione, la messa a fuoco è generalmente molto accurata, ma può capitare che sbagli...ho utilizzato lo zoom 28-70mm f2 L USM pressochè esclusivamente per ritratti: in questo ambito raramente sbaglia il colpo a meno che non ci trovi con una retroilluminazione estrema con abilitato rilevamento del volto. Considerando quanto sia "gigantesco" questo obiettivo, senza dubbio sarebbe stato meglio se fosse totalmente impermeabile... Penso che l'optimum di utilizzo sia per ritratti, matrimonio o eventi in genere: francamente non lo prenderei in considerazione per altri tipi di utilizzo, seppur per foto-giornalismo e paesaggio si potrebbe discutere...chiudo questa breve recensione sottolineando che Canon considera questa lente come un'alternativa "zoom" ad ottiche fisse (il 28, 35, 50 e 70 mm) ... Il fatto che questo zoom sia un prodotto assolutamente unico nelle sue specifiche unito al concetto che sicuramente meno interessa ad un segmento ampio di consumatori, credo possa "far passare" il concetto che sia un'ottica che non ha bisogno di avere senso: dopo tutto si potrebbe dire che è un ottimo "testimonial" al sistema RF...

inviato il 26 Dicembre 2020


fujifilm_gf30Fujifilm GF 30mm f/3.5 R WR

Pro: Qualità costruttiva con lunghezza attorno ai 10 cm e peso contenuto, nitidezza, tropicalizzazione (garantito sino a temperature di -10°C), lunghezza focale equivalente a 24 mm su formato FF, resa del colore, ghiera di messa a fuoco fluida e ghiera dei diaframmi resistente "il giusto"; ottimo prezzo. Risolve perfettamente il sensore della GFX 100S e segnalo che il focus breathing è stato ridotto ad appena lo 0,05%, rendendolo un ottimo obiettivo anche per le riprese video.

Contro: In realtà nessuno

Opinione: Ho avuto modo di provare questa fantastica ottica per 10 giorni e direi che il Fujinon GF 30mm f/3.5 R WR è una lente ideale per fotografare paesaggi, street e architettura urbana oltre che utile in generale nella fotografia di viaggio. E' costituito da 13 elementi suddivisi in dieci gruppi, inclusi due elementi asferici e due elementi ED. I gruppi ottici sono posizionati per controllare in particolare la distorsione (comune negli obiettivi grandangolari), in modo da ottenere un'elevata nitidezza da bordo a bordo; a 24 mm ed a tutta apertura presenta una leggerissima distorsione a barilotto, ma facilmente eliminabile. Per contro mi hanno colpito in modo impressionante 2 aspetti: a) considerando appunto che si tratta di una lente grandangolare lo sfocato è eccellente, burroso, molto morbido e naturale, b) è in grado di catturare una quantità incredibile di dettagli e questo consente al fotografo di rendere al meglio l'atmosfera di ogni scena e restituire un senso di tridimensionalità pazzesco. Aberrazioni cromatiche, vignettatura e flare praticamente inesistenti a mio avviso; segnalo che il paraluce, di modesto ingombro, può essere montato al contrario. Per concludere design "estremamente portatile", nitidezza e resa dello sfocato i best di questa lente. Cosa si può davvero desiderare di più da un obiettivo grandangolare?

inviato il 13 Settembre 2020


leica_sl2Leica SL2

Pro: Menù intuitivi disposti con logica e facilissimi da capire, costruzione ed ergonomia, qualità complessiva del file derivante da un sensore di 47MP, ricarica, corpo completamente ridisegnato; elevata tenuta agli agenti atmosferici certificata da IP54 (non è sempre scontato che quanto asserito sia certificato), gamma dinamica e profondità di colore a 14 Bit, mirino grande tipo MF

Contro: Costo ed ingombro; AF-C migliorabile

Opinione: Fotocamera "gioiello" con una nuova interfaccia utente che permette ai fotografi di mantenere l'attenzione sul soggetto: i parametri di registrazione si possono vedere sul display posteriore e regolare anche solo toccando lo schermo con un dito, offrendo una immediatezza d'uso coadiuvata dalla ghiera cliccabile, dal joystick e dai tre pulsanti configurabili. Il sensore attuale ha più velocità, autofocus migliorato e soprattutto un sistema di stabilizzazione a 5 assi per scatti di 5 stop più lenti del tempo di sicurezza. Inoltre il sistema di stabilizzazione potrà essere utilizzato per scatti RAW a 187 megapixel: la fotocamera farà 8 scatti muovendo il sensore in modo che ogni pixel sia esposto a tutte le componenti colore e li lega in un file RAW, registrando anche però il primo scatto come RAW singolo da 47,3 per maggiore sicurezza. Nuovo anche il mirino, con sistema ottico di lenti studiato da Leica e pannello OLED da 5,76 milioni di punti: già il mirino della prima SL era ottimo, ma qui l'esperienza migliora ancora. Il mirino lavora a 120 fps, per una visione più fluida e non affatica per nulla l'occhio. Leica SL 2 non si limita a essere una fotocamera a tutto tondo, ma punta anche a essere una cinepresa cinematografica. Il comparto video è di rilievo (ma di questo non scriverò perché non è di mio interesse). La velocità operativa è sicuramente uno dei punti di forza, assieme al rinnovato comparto autofocus, che a mio avviso però non si allinea subito alla concorrenza pur essendo dotato di algoritmi in grado di riconoscere forme, corpi, volti e occhi (ma su questo punto tornerò più avanti). I file RAW, come da tradizione Leica, sono molto ricchi e profondi, hanno margini di recupero molto ampi soprattutto nelle ombre, motivo per il quale a mio avviso meglio esporre per non "bucare" le luci...Il nuovo Leica Object Detention AF garantisce una messa a fuoco veloce, ma non completamente affidabile in situazioni "critiche" (intendo la luce bassa ai margini della giornata) e con soggetti difficili (tipo uccelli). Oltre a una serie di modalità e funzioni davvero utili come il riconoscimento facciale, il sistema AF della SL2 rileva automaticamente se un soggetto è fermo o in movimento e commuta di conseguenza tra la priorità allo scatto in movimento e quella di messa a fuoco statica. La stabilizzazione d'immagine è dovuta al nuovo sensore flottante incorporato nella fotocamera: rende disponibile la stabilizzazione anche con gli obiettivi che non ne sono equipaggiati. La stabilizzazione è sui 5 assi e fino a 5,5 stop: nell'uso pratico si può tranquillamente scendere a tempi di 1/10 di secondo con facilità. La macchina si adatta a tutti i generi fotografici, ma nell'uso "critico" con AF-C non è paragonabile ad altre concorrenti (speriamo che gli aggiornamenti futuri del firmware colmino il gap)...la nitidezza del file è spettacolare così come la colorimetria (ovviamente dipende soprattutto dalle ottiche che si vanno a posizionare innanzi al sensore); la tenuta del rumore mi ha colpito in senso positivo. Io ho sostituito la prima Sl con questa e sono veramente felice del passo. Consiglio davvero a chi non ha mai visto un file che sforna di provare la fotocamera ...

inviato il 19 Aprile 2020


fujifilm_gf63_f2-8Fujifilm GF 63mm f/2.8 R WR

Pro: Qualità costruttiva, qualità di immagine, risolvenza, ingombro e peso, diametro filtri (che abbatte i costi degli stessi), 11 contatti nella baionetta che lasciano presagire implementazione di funzionalità, resistenza agli agenti atmosferici, AF veloce, versatilità ed infine già in grado di risolvere un sensore come quello della GFX 100

Contro: "Veri" nessuno...non è una lente stabilizzata cosa da considerare

Opinione: Voglio sottolineare in modo preponderante 2 aspetti senza la pretesa di scrivere una approfondita recensione ... a) questa lente è molto nitida, "forse troppo" (anche se può sembrare strano sottolinearlo). Fotografando con un obiettivo di questa qualità, ti rendi subito conto che è troppo tagliente se utilizzato per la ritrattistica e questo fa emergere alcuni dettagli della pelle ecc che poi potrebbero appesantire il flusso di lavoro nella pp. Questo vale sia con l'uso del flash sia utilizzandolo in luce naturale. Un'apertura più ampia avrebbe potuto aiutare a fornire alle immagini un aspetto più da medio formato, ma alzando incredibilmente i costi di produzione; b) per ottenere il massimo del bokeh da questo obiettivo, ci si deve avvicinare al soggetto ed evidentemente scattare a tutta apertura; sotto questo aspetto però si otterrà un diaframma equivalente di f/2.2: dunque un bokeh bello, morbido e pastoso, ma a mio modesto avviso non abbastanza "forte" per conferire all'immagine un aspetto da MF (pur notando una fantastica transizione e stacco tra i piani). Il colore nel sistema di fotocamere Fujifilm è sempre all'altezza e dipende molto dalla simulazione pellicola che si decide di utilizzare. Personalmente mi attengo alle impostazioni più tradizionali: tra le mie preferite c'è la simulazione pellicola astia a ISO 100; pur tuttavia le simulazioni pro negative high contrast, acros e simulazione standard sono ottime per valori di ISO di 400 o superiori. E' un'ottica molto buona anche nella realizzazione di fotografie di paesaggio proprio in virtù della nitidezza eccellente. Considerato il tutto è un'ottica di lunghezza focale equivalente a 50 mm su FF e da prendere seriamente in considerazione almeno sino alla uscita sul mercato di un equivalente a diaframma più ampio (se mai ci sarà). Non capisco bene il voto medio di 8,4 risultante sul sito...

inviato il 03 Aprile 2020


fujifilm_gf50wrFujifilm GF 50mm f/3.5 R LM WR

Pro: Qualità di immagine, semplicità d'uso (pancake), AF veloce, assolutamente preciso e silenzioso, bokeh, prezzo. Questo obiettivo ha un “breathing” limitato che lo rende ottimo per le riprese di filmati. La lente è sigillata in dieci punti, rendendola resistente alla polvere e agli agenti atmosferici ed in grado di funzionare a temperature fino a -10 °C. GF 50mm è un'ottica piccola e leggera, misura diametro 84x48mm e pesa 335g

Contro: L'obiettivo è nitido, ma non il più nitido sulla piattaforma GFX; la resa dei colori è "attenuata"; non è stabilizzato

Opinione: L'ottica GF 50mm f3.5 è una lente pancake equivalente ad un 40mm f2.8 su FF: dovrebbe soddisfare fotografi di strada, documentaristi, paesaggisti e molti altri. Le immagini sono nitide, c'è poca o nessuna distorsione e non c'è vignettatura: come pancake è una gioia da usare. La resistenza al flare è pazzesca! Forse l'unica cosa negativa di questo obiettivo è che sembra produrre colori leggermente attenuati. Il bokeh non è il più liscio e pastoso, ma è comunque piacevole alla vista; non è ultra-veloce, ma può comunque produrre un bellissimo isolamento del soggetto quando si lavora abbastanza vicino allo stesso. Un goal per l'ottica è l'assenza di aberrazione cromatica ed il perfetto controllo della distorsione. La resa colorimetrica dell'ottica è attenuata e dunque nella post produzione il cursore di saturazione sarà da tenere in considerazione: in altre parole scattare anche nella modalità profilo colore Velvia aiuta...L'obiettivo è un pò morbido ai bordi se utilizzato a tutta apertura, ma chiudendo un pelo diciamo a f/5.6 si ottiene una nitidezza da angolo a angolo eccellente. La diffrazione inizia a rendersi evidente a diaframma di f/22, ma anche per tali chiusure di diaframma regala immagini "mozzafiato". Chiudo queste mie impressioni dicendo che l'ottica è veramente easy e deve fare parte del corredo GFX: montato su GFX 50R, la combinazione pesa solo 1110 mg rendendolo il kit GFX più leggero e la scelta perfetta per la fotografia di street e di viaggio.

inviato il 31 Marzo 2020


fujifilm_gfx50rFujifilm GFX 50R

Pro: Gamma dinamica, risoluzione, dettaglio, tropicalizzazione, resa ad alti ISO, colori, durata batteria, regolazione diottrica con blocco, possibilità di crop, tenuta del controluce con modalità DR senza flare e peso. Il prezzo considerato che è una superFF è da tenere in giusta considerazione.

Contro: Estetica brutta, impugnatura poco avvolgente per la mano, AF-C poco utilizzabile per scatti dinamici, assenza stabilizzatore sul sensore, video no 4K e connettività

Opinione: Corpo realizzato interamente in lega di magnesio e con ottima tenuta all'acqua ed agli agenti atmosferici. Le dimensioni del sensore di 43,8 x 32,9 millimetri contro i 36 x 24 millimetri di una full frame, permettono di realizzare immagini di altissimo livello sia per i dettagli "inimmaginabili" che per la precisione colorimetrica. E' chiaro che il sensore di grandi dimensioni riesce a risolvere molto più precisamente rispetto ad una full frame, micro quattro terzi e così via, dovendolo quindi consigliare agli utenti che vogliono poi sfruttare le fotografie per stampe di grandi dimensioni e similari. Il suo optimum di utilizzo è lo studio, il paesaggio, la moda, la street e la ritrattistica in generale (considerato che lo stacco dei piani, la progressione nella sfumatura dei colori o nella scala dei grigi per foto in b/n, la tridimensionalità ed il bokeh sono tutti a suo favore)...Gli scatti continui non sono il suo forte, quindi non è una fotocamera per sport ed azione (anche se permette di realizzare qualche scatto in movimento per soggetti non particolarmente veloci). I punti di forza sono rappresentati a) dalla gamma dinamica estesa con possibilità di recuperare con certezza almeno 4 stop nelle ombre (e non scherzo...bisogna davvero impegnarsi per fare foto sottoesposte di 4 stop) e 2 stop nelle alte luci, b) dal microcontrasto e c) elevata risoluzione. Un punto importante che sottolineo separatamente è rappresentato dalla resa ad alti iso: un RAW ben esposto a 3200 ISO è praticamente "quasi privo" di rumore ed a 6400 ISO si rimane a bocca aperta quanto sia veramente eccellente...la batteria è l'ultimo aspetto positivo della fotocamera: garantisce 70 minuti di registrazione continua, nonché oltre 400 scatti senza particolari difficoltà o necessità di una presa a muro. Infine i menù e la loro organizzazione per chi è già abituato ad utilizzare il sistema Fuji sono "facili" ed intuitivi: sono organizzati bene nei capitoli e la macchina può essere facilmente "costruita su misura" tagliata sulle proprie esigenze... Punti negativi sono rappresentati da impugnatura ed estetica: la GFX 50R è un parallelepipedo (se mi è concesso una XE-3 bombata, oppure per i non giovanissimi tra gli anni 70 e 90 la Fuji GW690 III), non è maneggevole con facilità poiché l'impugnatura è ancora troppo piccola. Lo scatto continuo è lentissimo, anche se il "rumore" della piccola raffica non è poi così male...; schermo LCD non orientabile o tiltabile a 180°, ma touchscreen...una mancanza da tenere bene a mente riguarda l'assenza dello stabilizzatore d'immagine sul sensore; essendo nata per un utilizzo anche in mobilità e non solo in studio, è chiaro che l'utente si trova costretto a dover acquistare un obiettivo con stabilizzatore integrato, in caso contrario ci vorrà la giusta attenzione per realizzare buoni scatti a mano libera. E' un mezzo che straconsiglio per il paesaggio, la fotografia still life, la ritrattistica e la fotografia da studio!

inviato il 30 Marzo 2020


sony_a7r_ivSony A7r IV

Pro: Sensore eccellente, velocità autofocus, tracking e/o eye-detection, tasti ed ergonomia generale, crop a 26MPX, tropicalizzazione, combinazione di altissima risoluzione con frequenza di scatto continuo a 10fps. Il sensore è stato sviluppato direttamente da Sony, nell'ambito di un progetto precedente per ridurre lo spreco di luce che raggiunge i fotodiodi soprattutto ai bordi e migliorare in maniera consistente le prestazioni rispetto al classico sensore CMOS. Aggiungo infine INVARIANZA ISO pulita a mio avviso di pieni quasi 4 stop (veramente ha un sensore ISO invariante)

Contro: Rapporto segnale/rumore, menu e suddivisione degli stessi (numerosità e complessità), senza battery pack sbilanciata con ottiche G Master.

Opinione: Dopo circa 2 mesi di utilizzo, senza alcuna presunzione di arrivare a scrivere una recensione completa ed approfondita, posso portare il mio contributo con qualche "sensazione" dal campo: a) equilibrio veramente notevole tra qualità di immagine e versatilità derivante dalla combinazione tra altissima risoluzione e frequenza di scatto continuo pari a 10 fps; il buffer tiene il passo per circa 7-8 secondi..., ma può triplicare la sua capacità se si scatta in modalità APS-C (con fattore di crop di 1.5x). b) Sony ha dichiarato un affinamento della stabilizzazione a 5 assi interna che dovrebbe portare ad una capacità di compensazione fino a 5.5 stop, ma nella mia pratica a fronte di tempi in teoria sicuri il tasso di scatti portati a casa con successo è stato modesto. c) il mirino elettronico arriva a 5.76 milioni di punti, ma l'immagine che restituisce ha un aspetto troppo artificiale ed "inciso" frutto ovviamente di "oversharpening". d) consiglio di prendere anche il battery pack perché senza già con ottiche G master tipo 24-70 f/2.8 è un pò sbilanciata in avanti (immaginate con i lunghi...) e) la gamma dinamica è spettacolare (la resa del colore è ottima con JPEG veramente dall'aspetto naturale). Quando scrivo "spettacolare" intendo pieno recupero delle foto sottoesposte di quasi 4 stop e delle foto sovraesposte di uno stop e mezzo abbondante; f) l'Eye Af è "eccellente": mi è capitato che in qualche occasione "estrema" con soggetti di dimensioni anche non piccole abbia perso il fuoco. g) lo schermo posteriore da 3" è un pò piccolino per una fotocamera di questo livello (considerato a maggior ragione che il sottoscritto non utilizza la fotocamera per i video...) h) personalizzazione dei tasti della fotocamera a mio avviso necessaria per ovviare ad un menu composto da 6 schede ed una quarantina di sotto-schermate differenti. i) rapporto segnale/rumore: se non si padroneggia bene il processo di noise reduction nella post produzione, il file può essere "fortemente" demotivante (dipende ovviamente dalle condizioni di luce nelle quali si scatta). Per ultimo la durata della batteria è migliorata, con circa 530 scatti di autonomia quando si utilizza il mirino e poco più quando si va invece ad utilizzare lo schermo LCD: si tratta di cifre CIPA, molto conservative...sul campo significativamente meno.

inviato il 26 Gennaio 2020


leica_sl24-90Leica Vario-Elmarit-SL 24-90mm f/2.8-4 ASPH

Pro: Qualità complessiva dell'immagine, qualità costruttiva con quattro elementi asferici e undici elementi realizzati con vetri a dispersione parziale anomala per correggere le aberrazioni cromatiche; Af veloce, preciso e silenzioso; stabilizzazione, ottica veramente "indistruttibile" per quanto è massiccia

Contro: Peso ed ingombro complessivo

Opinione: Sino ad oggi, l'ottica in questione rimane l'unico obiettivo SL nativo che copre molte delle mie necessità e lo fa magnificamente sotto 2 aspetti: AF preciso e velocissimo e qualità dell'immagine tranquillamente paragonabile alle ottiche fisse. La distanza minima di messa a fuoco di soli 30 cm dal lato grandangolare ed un rapporto di riproduzione massimo di 1:3.8 dal lato tele offrono interessanti opportunità creative. A mio avviso possiede altissime prestazioni ottiche a tutte le distanze di fuoco; il rapporto tra nitidezza e morbidezza permette di riprendere accanto a dettagli del soggetto incisi anche delle splendide e morbidissime transizioni di fuoco tra i vari piani dello stesso. Questo zoom presenta un contrasto molto elevato sia a livello macro che micro, e questo si traduce in immagini con estrema chiarezza e dettaglio, dando la sensazione di un'enorme profondità. Il suo sistema di stabilizzazione ottica dell'immagine compensa tranquillamente 3 stop di tremolio della fotocamera. Il trattamento protettivo Aqua-Dura® che protegge l'elemento frontale dai graffi e dalle intemperie permette di utilizzare l'ottica in questione anche nelle peggiori condizioni meteo. A mio parere consigliatissimo

inviato il 12 Gennaio 2020


leica_summicron_sl35_f2Leica APO Summicron-SL 35mm f/2 ASPH

Pro: Nitidezza eccellente da bordo a bordo a tutta apertura, un obiettivo "universale", AF veloce, preciso e assai silenzioso (uso su Leica Sl2); robustezza nella costruzione con dimensioni e peso "contenuti", qualità complessiva dell'immagine; molto resistente a luci parassite e riflessi. L'elemento frontale dell'obiettivo presenta un rivestimento Aquadura idrorepellente che respinge polvere e umidità

Contro: Nessuno (il costo dei Summicron tutti considerati rimane troppo elevato, ma in realtà non so se si possa considerare un contro)

Opinione: Ottica superlativa da avere e potrei chiudere qua...possiede tre caratteristiche fondamentali a) il contrasto che è considerevolmente superiore rispetto agli obiettivi convenzionali: gli oggetti perfettamente a fuoco mostrano un contrasto molto più elevato di quelli sfuocati e dunque “saltano fuori” in modo più netto rispetto al primo piano o allo sfondo, staccandosi meglio. Questo crea un effetto visivo tridimensionale con una profondità apparente di grande impatto; b) la costruzione e la progettazione generale unitamente all'anello per il fuoco manuale garantiscono un'affidabile protezione verso gli spruzzi d'acqua e la polvere, inoltre verso impatti accidentali e altre sollecitazioni meccaniche; l'anello frontale possiede un movimento dolce e senza giochi; c) eccezionale qualità delle immagini sia per resa che per tridimensionalità...include 5 elementi asferici che permettono di ridurre aberrazioni e distorsioni. La messa a fuoco utilizza un motore passo-passo DSD (Dual Syncro Drive) che impiega appena 250 ms per passare da un estremo all'altro del range di fuoco ed è veramente velocissimo e precisissimo. Le dimensioni contenute, il peso ridotto e l'ottima ergonomia si apprezzano soprattutto nell'uso pratico. La SL2 con questa ottica è perfettamente bilanciata in mano e anche l'uso su treppiede risulta nettamente facilitato. Vivamente consigliato

inviato il 12 Gennaio 2020


sony_fe200-600Sony FE 200-600mm f/5.6-6.3 G OSS

Pro: Nitidezza in particolare alla massima estensione, messa a fuoco precisa, stabilizzatore, ottima tenuta con extender Sony 1.4x. E' l'ottica lunga "originale" nel mondo Sony che con una qualità così elevata fa piazza pulita di concorrenti di terze parti. Al variare della focale non si estende. Possibilità di montare filtri a vite di diametro 95 mm. Ha uno sfocato bellissimo: questo in relazione alle 11 lamelle del diaframma che in parte compensano il diaframma "non luminosissimo"; infine l'escursione da 200 a 600 mm è di poco più di un quarto di giro quindi estremamente contenuta. Dotato di stabilizzatore ottico con tre modalità, di 5 lenti in vetro Extralow Dispersion e di un elemento asferico, per mantenere la qualità d'immagine su tutto il fotogramma e a tutte le focali disponibili: a proposito di focali disponibili, ci sono anche un limitatore di range focale e tre pulsanti personalizzabili per il blocco della messa a fuoco.

Contro: In condizioni di scarsa luminosità la MAF non è fulminea e c'è qualche tentennamento. Peso e lunghezza senza tappo di 32 cm

Opinione: Questa lente e' eccellente sia in termini di resa che di versatilità. Dà il massimo a tutto zoom con un dettaglio veramente ottimo. La messa a fuoco nonostante la lunghissima focale e' reattiva, anche se c'è qualche tentennamento in condizione di bassa luminosità (provata su a9 alle prime luci del giorno). Stabilizzatore efficace. Direi un tele obiettivo straordinario, il migliore compromesso per chi pratica wildlife e/o sport outdoor e non può vendere un rene per il 600mm f/4. Infine una nota che nessuno ha sottolineato (e che io ho sperimentato mio malgrado) è la tropicalizzazione che risulta essere senza alcuna incertezza. Concluderei che il rapporto qualità/prezzo è da considerare al TOP.

inviato il 11 Agosto 2019


fujifilm_gf23_f4wrFujifilm GF 23mm f/4 R LM WR

Pro: Realizzazione, nitidezza, resistenza agli agenti atmosferici, lunghezza focale equivalente a 18 mm su formato FF, schema ottico (2 lenti sferiche, 3 lenti ED ed 1 super ED), resa del colore, ghiere di messa a fuoco, solidità complessiva

Contro: Grande, pesante e costoso...mi chiedo saranno "contro"? ovviamente parliamo di una lente per corpo MF e dunque la proporzione costo corpo/lente è nella media. Contro "veri" nessuno

Opinione: Una lente eccellente in combinazione con la GFX 50s. Straconsigliato, la qualità si paga ed il prezzo aihmè è adeguato al sistema. La nitidezza è davvero il punto di forza di questa lente, una vera "lama". E' già molto nitido a tutta apertura, la ghiera di messa a fuoco è fluida e scorrevole e nell'utilizzo sul campo restituisce un'impressionante senso di solidità e robustezza. Per chi ama fare fotografia di paesaggio è un must. Non leggerissimo (dimensioni importanti lungo 103 mm, larghezza lente frontale 82 mm e pesante quasi 850 g) montato sulla macchina è bilanciatissimo. Nonostante la lente frontale sia trattata con rivestimento Nano G (per sopprimere immagini fantasma e bagliori) può capitare, soprattuto di notte in vicinanza di fonti di luce, di assistere a fastidiosi fenomeni di lens flare. Il mio giudizio complessivo, seppur condizionato dalla poca esperienza di utilizzo dovuto al recente acquisto, mi porta ad affermare che questo obiettivo è "magico per incisione e risoluzione del dettaglio" senza sostanziali "difetti".

inviato il 25 Settembre 2017




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