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Come un museo a cielo aperto la Liguria offre ai suoi visitatori naturalistici la possibilità unica in tutto il territorio nazionale di osservare Timon lepidus, distribuita tra il primissimo entroterra savonese e le colline a ridosso del mare di Imperia e Sanremo.
Il sauro italiano di maggiori dimensioni (maschi adulti in media 60 cm di lunghezza per 500 grammi di peso) dalla livrea di tonalità verde brillante con ocelli neri o blu.
Il naturalista Ugo de Cresi confida che se è già raro vedere un esemplare, assistere ai violenti combattimenti tra maschi è un vero e proprio colpo di fortuna e la regola principale resta comune a tutte le specie di fauna selvatica: una presenza umana caratterizzata da un rigoroso silenzio.
La lucertola ocellata si nutre di insetti ma la dieta spazia dai coleottori ai micromammiferi, piccoli serpenti e anfibi.
Si riproduce da marzo a giugno e dopo un trimestre di incubazione dalle uova nascono piccoli totalmente autonomi.
Ugo de Cresi aggiunge che i momenti migliori per l'esplorazione restano le calde e afose giornate senza sole scrutando l'arida macchia e le rocce tra gli uliveti e i muretti a secco, una tradizione costruttiva che offre un ottimo riparo ed una veloce via di fuga in caso di pericolo. Timon lepidus è predata dai rapaci che grazie alla loro acutissima visuale distinguono anche da quote altissime i colori sgargianti della lucertola.
Per fortuna le consistenze demografiche sono buone e stabili e questo inizio giugno con basse nuvole è il periodo adatto per tentare la sorte di scorgere un altro rettile presente solo in Liguria, il Colubro lacertino (Malpolon monspessulanus) un serpente dai colori e dalle squame spettacolari.
Trovate le osservazioni fotografiche complete nel gruppo facebook “zampe libere”.
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