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Nuraghe Succoronis...

La Sardegna

Vedi galleria (42 foto)

Nuraghe Succoronis inviata il 01 Febbraio 2025 ore 1:19 da Emmegiu. 45 commenti, 566 visite. [retina]

a 31mm, 1/125 f/11.0, ISO 100, mano libera.

Il Nuraghe Succuronis, a Macomer, è un monotorre che “conserva intatto il suo fascino grazie alla sua posizione da cui si staglia nel cielo del Marghine. La sua costruzione ha seguito uno schema composito. Nella parte bassa si nota l'utilizzo di grandi massi irregolari che diventano sempre più piccoli e squadrati nel salire verso la parte alta. All'esterno sono presenti delle piccole aperture, poste quasi a spirale che permettono alla luce di filtrare all'interno. --------------------------------- 3700 anni fa, in Sardegna, sono state costruite circa 10 mila torri di pietra. Delle mega torri che, in alcuni, casi erano alte addirittura 30 metri. «In effetti i nuraghi da trenta metri sono le costruzioni più alte del pianeta dopo le piramidi egizie. Sono il simbolo della straordinaria capacità architettonica della civiltà sarda dell'epoca» dice Paolo Alberto, accogliendoci a Cagliari al museo Nuragica, che ci porta nella preistoria sarda: mille anni prima della fondazione di Roma. È in quest'epoca, tra il 1700 e il 1800 a.C., che in Sardegna vengono costruiti questi edifici di pietra - "nuraghi" da nur, "mucchio di pietre ma anche cavità" - con mura larghe anche 4 metri! Alcuni erano a due o più piani, con camere circolari sovrapposte. Ed erano delle vere fortificazioni, con una torre centrale e altre intorno, circondate da cinta murarie: un po' come i castelli medievali, pur essendo più antichi di quasi 3000 anni! I nuraghi venivano costruiti lungo il litorale dell'isola, in prossimità di approdi e foci di fiumi e torrenti: le vie naturali verso l'interno del paese. Ma anche sulla cima dei colli, a difesa dei pascoli. Insomma, in posizioni strategiche per il controllo del territorio. Erano infatti come delle “fattorie fortificate” che, oltre a sorvegliare il territorio, servivano come depositi per accatastare le risorse alimentari: cereali in particolare. Ancora oggi in Sardegna puoi ammirarne alcuni, come il nuraghe Nuraxi di Barumini, Patrimonio dell'Umanità riconosciuto e tutelato dall'Unesco. Il complesso nuragico Nuraxi di Barumini. Oltre alle imponenti torri di pietra, vi era tutto un mondo che sorgeva intorno a queste costruzioni. Attorno ai nuraghi sorgevano infatti i villaggi di capanne circolari, in pietra, e tetto di legno, col pavimento e le pareti isolate con argilla e sughero. Una capanna speciale era la "capanna delle assemblee"dove si svolgevano le riunioni degli anziani. Era un grande edificio circolare al cui interno ci si sedeva su un sedile che correva lungo tutto il perimetro: lì venivano prese le decisioni per la comunità Alcuni villaggi erano anche dotati di palestre (gymnàsia) dove i più giovani sfoggiavano le loro doti atletiche in prove di corsa, pugilato, lotta e lanci di attrezzi vari. Oltre alla selce e l'ossidiana - pietre con cui venivano realizzati utensili per tagliare, incidere, le punte delle frecce… - la popolazione sarda dell'epoca lavorava con maestria i metalli (piombo, rame…) con cui produceva spade, pugnali, asce, anelli, bracciali, pettini, rasoi, martelli, punte di trapano e i cosiddetti “bronzetti”: piccole sculture che raffiguravano guerrieri, sacerdotesse, pastori e animali (buoi, capre, cervi…). Il piombo veniva usato anche per restaurare gli oggetti in ceramica, come facevano i ceramisti giapponesi con l'oro, però alla fine del 1400. E con la ceramica i sardi preistorici producevano le anfore, usate per commerciare il vino da Cadice a Cartagine. Lungo le rotte del Mediterraneo commerciavano anche i metalli: in lingotti. Insomma, erano abili artigiani, marinai e navigatori. E chi non viaggiava si dedicava all'agricoltura: grano, avena, orzo, legumi, uva, fichi, ciliegie erano alla base dei menu nuragici, insieme ai prodotti dell'allevamento, della caccia e della pesca. Perché i bronzetti sono importanti per lo studio di questo popolo? Oltre al grande valore artistico, queste statue di bronzo hanno aiutato gli studiosi a ricostruire caratteristiche e figure presenti nella società dell'epoca. Le raffigurazioni infatti ci hanno rivelato non solo il "look nuragico" (tuniche corte o lunghe, semplici o con balze, veli, stole e mantelli decorati), ma anche il ruolo di chi indossava certi abiti. Chi aveva il mantello, ad esempio, era il capo villaggio, mentre la sacerdotessa indossava un grande mantello e il cappello a punta. (Da Focus)



Vedi in alta risoluzione 6.0 MP  





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avatarsupporter
inviato il 01 Febbraio 2025 ore 4:01

Un vero splendore, complimenti Giuseppe.
Molto interessante la didascalia.
Ciao
Mario;-)

avatarsenior
inviato il 01 Febbraio 2025 ore 4:09

Splendido scenario, un elemento decisamente interessante!
Complimenti, un saluto, Franco.-

avatarsupporter
inviato il 01 Febbraio 2025 ore 5:09

Una reliquia del passato, simbolo di un popolo operoso, che nei secoli ha saputo conservare molto della sua cultura. La sua Antica architettura è così giunta fino a noi.
Ben descritto nelle tue note, questa foto trasmette un fascino tutto particolare dell' antica Sardegna.
Ben fatto Giuseppe!
Un caro saluto amico mio

avatarsupporter
inviato il 01 Febbraio 2025 ore 7:08

Wow ! Wow ! Wow !
Uno per la lunga spiegazione a margine.
Uno per il "reperto" sicuramente da preservare.
Uno per la meravigliosa Sardegna.
Luciano

avatarsenior
inviato il 01 Febbraio 2025 ore 7:09

Bellissima e caratteristica. Sorriso
Interessante anche la tua didascalia Sorriso
Complimenti³
Ciao, Carlo

avatarsenior
inviato il 01 Febbraio 2025 ore 7:29

Bellissimo documento fotografico
Ciao

avatarsenior
inviato il 01 Febbraio 2025 ore 7:51

Meraviglio scatto!!! Descrizione puntuale e interamente come sempre caro Giuseppe … complimenti, ottima luce e colori! Un abbraccio Nadia

avatarsupporter
inviato il 01 Febbraio 2025 ore 8:21

Grazie Giuseppe per la bella mmagine, che trasmette il profumo della Sardegna, e per la istruttiva descrizione.
Buon sabato. Ciao.
Carlo

avatarsupporter
inviato il 01 Febbraio 2025 ore 8:53

Sei sempre bravissimo ad esaltare i luoghi particolari della Sardegna, ottima la didascalia a corredo. Complimenti.
Ciao, Rosario

avatarsenior
inviato il 01 Febbraio 2025 ore 8:56

Affascinante Sardegna con la sua storia infinita

avatarsupporter
inviato il 01 Febbraio 2025 ore 9:39

Complimenti Giuseppe,
bellissima immagine con ottimi colori, rappresentativa della tua meravigliosa terra.
Ciao e buon fine settimana,
Paolo

avatarsenior
inviato il 01 Febbraio 2025 ore 10:05

Una descrizione molto interessante per questa ripresa stupenda
Bun fine settimana Giuseppe

avatarsenior
inviato il 01 Febbraio 2025 ore 10:08

Bella con descrizione interessante. I colori sono stupendi.
Complimenti!

avatarsupporter
inviato il 01 Febbraio 2025 ore 10:20

Anche in questa bella immagine c'è tutto il fascino della tua terra. Complimenti Giuseppe, anche per l'esaustiva didascalia!
Ti auguro un buon fine settimana.
Ciao, Giorgio

avatarsenior
inviato il 01 Febbraio 2025 ore 10:28

Bellissima, spettacolare! Sintetizza la bellezza di una 'terra' fantastica!
Buon fine settimana.
Ciao
Franco

avatarsenior
inviato il 01 Febbraio 2025 ore 15:42

Magnifico scatto di queste bellezze con un'ottima didascalia

avatarsupporter
inviato il 01 Febbraio 2025 ore 16:01

Bella realizzazione, complimenti.

avatarsenior
inviato il 01 Febbraio 2025 ore 17:10

I nostri nuraghi!!
Splendide opere da preservare e rispettare...
Un caro saluto Giuseppe e buon fine settimana Sorriso

avatarsenior
inviato il 01 Febbraio 2025 ore 19:18 | Questo commento è stato tradotto automaticamente (mostra/nascondi originale)

La bellezza a cinque stelle del dipinto, con una meravigliosa e ricca descrizione, fornisce un documento magistrale della civiltà della Sardegna in quel tempo. Congratulazioni e cordiali saluti

avatarsupporter
inviato il 01 Febbraio 2025 ore 19:52

Avete una storia millenaria, siete un popolo intelligente e fiero fin dalla preistoria e il tuo scatto gli rende onore!
Complimenti, Giuseppe!




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