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Testo e foto by Juza. Pubblicato il 04 Dicembre 2024; 113 risposte, 12072 visite.
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“ Sento ancora tante leggende , e talvolta ancora qualcuno si ostina a recensire obbiettivi adducendo chissà quali mirabolanti doti di resa cromatica , quando poi nel digitale il risultato cromatico dipende per il 99.99% dal processo di sviluppo, sia esso in o out camera. „
È semplicemente una verità tecnica della riproduzione del colore nel digitale, non ci sono leggende. Che poi, attraverso la postproduzione, tutto possa essere modificato, non esclude affatto l'esistenza di differenze tra prodotti e tecnologie.
Mi concentrei di più sull'opportunità o meno di dedicare tempo a modificare le foto rispetto a trovare una combinazione di lente, fotocamera e profilo colore che più ci aggradi. Il time consuming va valutato caso per caso ed è del tutto soggettivo, come si vede, e si legge, in questo articolo di juza.
“ Che poi, attraverso la postproduzione, tutto possa essere modificato „
l'errore (a mio modesto avviso) sta proprio in questo passaggio. Io non ho parlato di modificare, bensì di come viene trattato un raw, anche senza apporre nessuna modifica. Il semplice fatto di aprire un raw con un software piuttosto che un altro implica una resa estremamente variabile in misura sicuramente maggiore di quanto possa incidere il tipo di lente utilizzata . Attenzione però io ho sottolineato che parlavo di lenti di pari livello non paragoniamo una lente entry level kit con un Summicron.
Detto questo sicuramente a livello puramente teorico ogni lente ha le sue caratteristiche, su questo non ci piove. ma nell'utilizzo pratico quando si scatta in raw, la resa finale (in particolare come cromie,nitidezza,contrasto,microcontrasto) dipende enormemente di più dal software usato e dai parametri usati rispetto a quanto possa dipendere dalla lente impiegata nello scatto. Chiaramente ci sono lenti più nitide e più contrastate di altre ma a parità di focale e qualità , le differenze iniziano ad essere davvero minime e comunque io mi riferivo in particolare alle cromie.
Se volessimo realmente "vedere" la resa di una lente l'unico vero modo sarebbe quello di utilizzare lo stesso identico corpo, con dei settaggi arbitrariamente scelti come "standard" e fare lo stesso identico scatto nelle medesime condizioni con varie lenti. A quel punto potremmo notare come una lente interviene rispetto ad un'altra sulla resa finale che però a sua volta rimarrà più influenzata dai suddetti settaggi che dalla lente stessa.
Non sono d'accordo, le differenze di cui parli sono in buona parte dovute alla qualità dei profili colore di fotocamera che il software utilizza e, per crearne uno, serve la combinazione lente+fotocamera+illuminate, quindi cambiando anche solo il primo elemento potrebbero notarsi differenze.
Gli obiettivi sono ragionevolmente "trasparenti" allo spettro del visibile, ma sussistono diffenze a volte anche marcate tra esemplari diversi.
Le tre possibili strade che vedo sono: dotarsi di una fotocamera, obiettivi e software che incontrino i propri "gusti cromatici"; numero due, acquistare o produrre in proprio dei profili colore e nel caso modificarli a piacimento; numero tre, fare come juza e postprodurre ogni fotogramma, creando dei preset.
Tutte le strade sono a mio avviso ottime, dipende dalle esigenze del singolo.
Si diciamo che sulla teoria siamo d'accordo ma ti chiedo : prendo la tripletta da te enunciata "camera+lente+illuminante" e creo un profilom Poi prendo un raw e lo sviluppo senza alcuna modifica , ma applicando solo quel profilo creato.
Secondo te il risultato finale cambierebbe maggiormente se andassi ad applicare un altro profilo colore o lasciando tutto invariato ma cambiando solo la lente ?
Grazie Juza per l'ennesimo interessante reportage di viaggio, correlato da ottime immagini, e per la recensione centrata della Leica oggetto di questo post. A me le Leica sono sempre piaciute, tantissimo. A volte ho avuto modo di maneggiarle, sin dai tempi delle meravigliose (a mio avviso) “M” a pellicola e telemetro, con quegli obiettivi piccoli e davvero ben realizzati. Non ne ho mai comprata una, però, per una mera questione di disponibilità economica non sufficiente. Mi diverto quindi, da una vita, con oggetti comunque buoni, ma “arrivabili” per il mio portafoglio. Stesso discorso potrei farlo per le Hasselblad 6x6 a pellicola, di cui ho sempre ammirato sia la meccanica che la resa delle ottiche zeiss sul medio formato. Quindi, secondo me, bella fotocamera, fortunato chi può permettersela e consueto ottimo “manico” del nostro admin. Complimenti ancora, Emanuele :-)
Siamo sempre la pero', una cosa e' avere il telemetro che fa parte della prova fotografica che fai da fotografo e una avere il pulsante di af.
Onestamente andrei in altri lidi con AF perche' la lente e la sua resa NON mi piacciono vedendo cosa fanno i fissi manuali M... e il costo e' davvero elevato. Una GR per me avrebbe fatto anche meglio e in molti casi sarebbe stata anche piu trasparente.
Una M... ti divertivi di piu' e avevi anche il tele
Doppio slot per Sd ? Ma è da buzzurri Meno cose ha così puoi aumentare il prezzo Come quella versione Leica senza display solo mirino Però finché ci saranno persone che si sentono gratificate nel avere una macchina per il gusto come ha scritto qualcuno : “per l'esperienza d'uso” fanno bene a proporre prezzi assurdi per macchine fotografiche che fanno meno di altre che costano meno e funzionano meglio Ma il bollino rosso attrae
Non capisco le solite polemiche sulle Leica. Purtroppo siamo in un paese sempre più povero, mentre altrove hanno potere d'acquisto maggiore e 6000 euro sono bruscolini. Da noi sono le Leica sono "status symbol", all'estero sono alternative alle top di gamma dei noti brand. Quello che mi chiedo è se con questi rialzi di prezzo e la presentazione di nuovi modelli in tempi sempre più brevi, cambierà anche il modo di acquistare la fotocamera, come per le auto. Anticipo, rate e maxirata, oppure si passa al modello nuovo, compresa la polizza kasko. Non di poco conto è anche il listino riparazioni per queste macchine, che se cadono (evento non proprio impossibile) o si rompono dopo 2 anni, è una vera e propria tragedia finanziaria per persone dal reddito normale.
“ Non capisco le solite polemiche sulle Leica. Purtroppo siamo in un paese sempre più povero, mentre altrove hanno potere d'acquisto maggiore e 6000 euro sono bruscolini. Da noi sono "status symbol", all'estero sono alternative alle top di gamma dei noti brand. „
Hai centrato il punto, è il potere d'acquisto italiano che ormai è sempre più basso. Una leica da 9000 euro per noi sembra fantascenza e se la possono permettere in pochissimi mentre basta andare oltralpe che diventa, in base al loro potere d'acquisto, un bene dal costo molto più basso.
Da " esterno", non avendo mai avuto nulla d'altro che non una bridge Leica V-Lux (Typ 114) della quale mi pavoneggiavo visto il bollino rosso, non entro in commenti da allenatore al bar se non sull'aver visto stampe giganti di immagini fatte con serie M ed obiettivi relativi : posso senza reverenza forzata asserire che un qualcosa di veramente diverso lo abbia trovato, per colori, sfumature e fascino generale. Sui costi...beh, anche la mia R3 non scherza, quindi poco da lamentarsi.