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Testo e foto by Carlo Mogavero. Pubblicato il 15 Ottobre 2014; 59 risposte, 13330 visite.
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Salve, se vuoi visitare il Mustang, devi partire il prima possibile, da qualche anno è stata costruita una vera strada sterrata .Attraversa tutta la valle e arriva fino a Lo Mantang, si progetta di farla arrivare in Tibet. Per come vanno le cose fra non molto sarà tutto "contaminato"e rimarra poco della sua silenziosa aspra solitaria bellezza. Nota positiva i restauri agli antichi dipinti murali dentro ai monasteri, un bravissimo restauratore italiano, Luigi Fieni, opera dal 1999 alla conservazione e formazione di restauratori locali. Un buonissimo lavoro, da solo meriterebbe una visita....parti presto Buon viaggio Maurizio
grazie mauri molto interessante spero di poter andare presto. Anche nella valle dello zanskar stanno costruendo la strada che va da padum a leh passando accanto al fiume dello zanskar. Quando sarà terminata sarà faciile accedervi, ora per sei mesi è completamente isolato. Mi dicevano i locali che però ci vorranno ancora anni. E' anche in costruzione la strada che va da padum a manali in india ma anche qui ci vorrà un pò di tempo. Per cui per ora nello zanskar d'inverno si va solo percorrendo il fiume gelato con una camminata di 5 giorni. Se qualcuno vuol fare foto da national geographic può tentare di farlo andando a fotografare i monasteri con la neve e il ghiaccio ... roba da non credere !!!!
Mi è piaciuto molto il racconto,anche perchè finalmente diverso dai soliti noiosi resoconti giorno per giorno del viaggio con descrizione persino di cosa si è mangiato o quante volte si è fatto sosta per fare la pipì Dalle tue parole si denota la tua grande passione per il viaggio e la tua ultima frase ne è testimonianza.emozionante il racconto del rientro del gregge hai catturato un momento VERO e gli hai dato il giusto riconoscimento. Non sono stato nella valle dello Zanskar,se non fino a Lamayuru,ma piuttosto in quella di Nubra,ma rivedendo le tue foto sono subito rtornato con la mente a quei posti davvero unici e irripetibili.grazie ciao Simone
Sono davvero commosso dalle vostre parole di apprezzamento. Penso che, come credo accada a tutti voi, quando si viaggia ci siano dei momenti particolari in cui ci si sente in armonia con il posto in cui ci si trova. Con la fotografia si ha la fortuna di poterli congelare. Sono quelli che io chiamo i momenti magici ;-)
Complimenti! Attendevo questo reportage che ci avevi annunciato ed è uno splendido lavoro! Foto meravigliose e racconti di viaggio appassionanti! Spero, come per la Birmania, di ripercorrere il tuo racconto dal vivo!! Ancora tanti complimenti e grazie per aver condiviso con noi!! A presto, sonia