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Le scelte di oggi saranno fondamentali, forse la nostra civiltà non si è mai trovata a fare una scelta così importante a livello economico ed ecologico. L'indirizzo prevalente sembra per ora proteggere il nostro portafogli a discapito dell'ambiente. Dal canto mio il disastro ambientale oramai è ad un punto di non ritorno forse per il momento salvare l'economia non è una scelta sbagliata.
Chi avrà più risorse economiche domani avrà più probabilità di sopravvivere come in natura ci sarà una selezione dove rimarrà il più forte o chi riesce ad adattarsi meglio all'ambiente?
"L'accademico e altri tre ricercatori mostrano cosa ciò significa in concreto. La conclusione è che, seppur importanti nella transizione energetica, i pannelli solari e gli impianti eolici non basteranno per elettrificare il trasporto su strada e sostituire i sistemi di riscaldamento a nafta con pompe di calore."
Se però non si elettrificasse il trasporto servirebbero le nuove centrali?
“ Se però non si elettrificasse il trasporto servirebbero le nuove centrali? „
anche se dall'articolo sembra il contrario, l'energia elettrica serve comunque e ne servirà sempre di più, indipendentemente dalla elettrificazione dei trasporti. Anzi, quest'ultima è sempre più evidente che non sia attuabile in alcun modo, almeno non oltre una soglia che non supera l'1%.
Nell'articolo si fa comunque riferimento ad un discorso di autonomia energetica, mi pare evidente che lo scopo principale delle nuove centrali nucleari sia quello, piuttosto che creare le condizioni per una inutile elettrificazione massiva dei trasporti. O per prepararne il terreno quando, in un futuro, saranno disponibili quelle tecnologie oggi solo sognate per lo stoccaggio dell'energia elettrica e sarà realizzata almeno una buona parte della rete capillare di trasporto di potenza necessaria. E allora si potrebbe avere una naturale conversione da termico ad elettrico...libera e non forzata
Il vero rischio e' di finire dipendenti fonti di energia controllate da stati esteri.
Esattamente come con il petrolio. Spostando pero' il baricentro degli equilibri mondiali.
Gli Americani (ed i Russi) dispongono di una tecnologia collaudata per realizzare piccoli reattori che possono funzionare a scatola chiusa e con rischio molto limitato.
In pratica, un paio di questi reattori posati vicino ad una citta' potrebbero fornire tutta l'energia necessaria. Tutta la situazione attuale penso dipenda dal tentativo americano di divenire l'unico fornitore di energia nucleare in occidente.
La direzione e' quella, bloccare le fonti energetiche provenienti da medio oriente e russia, mentre si alzano i prezzi dell'energia. Creare una penuria su cui innestare i prossimi cinquanta anni di dominio energetico.
"La direzione e' quella, bloccare le fonti energetiche provenienti da medio oriente e russia, mentre si alzano i prezzi dell'energia. Creare una penuria su cui innestare i prossimi cinquanta anni di dominio "
Nel gas è già successo in Romagna si sta sventrando il territorio per distribuire il gas del rigassifigatore al largo del porto di Ravenna.
@Salt potresti aver ragione, se in tutto ciò ci metti anche l'aver sobillato il governo europeo a schierarsi contro la russia e ad interrompere con essa tutti gli scambi economici con la scusa delle sanzioni.
beh.. il gasdotto russo saltato recentemente e' un chiaro segnale. Stanno tagliando l'energia ed i collegamenti con l'Europa con tutti i mezzi.
Nel mirino c'e' il petrolio Arabo, il Gas e le rotte commerciali con la CIna.
Fare il giro dal Capo di Buona Speranza ci riporta alle rotte navali commerciali dell'800. Infiammare tutta l'area a Est impedisce il commercio via terra. Diventa difficile per noi restare in contatto con i produttori.
L'America rischia di diventare il nostro partner saldato a TIG.
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