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No al fotografo di strada....


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avatarsenior
inviato il 08 Maggio 2024 ore 19:46

Ke regole spesso servono se no ognuno fa come vuole piazzandosi dove lo aggrada e non sarebbe fattibile

avatarsenior
inviato il 08 Maggio 2024 ore 20:12

No Matteo in Italia è tutto complicato e tutto fatto per ostacolare il più possibile la gente,abitando all'estero ti rendi conto di quanto la nostra burocrazia sia agghiacciante ,per fare un esempio qua vai in un ufficio e in 2 ore torni a casa con la pratica terminata ,in Italia devi controllare quando è aperto perché il più delle volte è 2/3 ore al giorno a giorni alterni,sperare che l'impiegato non sia un fancazzista senza voglia di vivere e augurarti che entro qualche settimana ti spediscano le carte ,ste cose però le vedi solamente uscendo dal nostro “bel paese” e capisci le differenze

avatarjunior
inviato il 09 Maggio 2024 ore 0:15

La burocrazia in Italia è già molto matura. Ma almeno si sta facendo sempre di più online. La scorsa settimana sono stato a Venezia, dove attualmente si deve pagare l'ingresso se si è turisti giornalieri e non si passa la vita in Veneto. Si è esentati anche se si pernotta a Venezia e quindi ho fatto richiesta di esenzione. Alla fine hai due link. Con uno si può scaricare il documento per l'esenzione e con l'altro link si può annullare l'esenzione. Mi chiedo perché hanno speso soldi e tempo per attuare la cancellazione e perché dovrei cancellarla? Anche se non posso andarci, non mi costa nulla.

Ma quello che non ho capito bene è perché è necessario un permesso per scattare foto? Oppure si tratta di una licenza commerciale e, in tal caso, cosa c'entra un'azienda con l'arte?

avatarsupporter
inviato il 09 Maggio 2024 ore 5:56

Forse ciò ha poco a che vedere con l'argomento, è più che altro una mia riflessione ma mio modesto parere , l'esistenza di una burocrazia asfissiante/ridondante è la consapevolezza da parte dell "autorità " dell'italica furbizia o meglio "furbetteria " se mi si passa il neologismo .
Si parte dal principio , cioè , che più sono i passaggi e quindi i controlli , meno possibilità si ha o si avrebbe di "fregare" lo Stato senza conseguenze (basti vedere dove si è applicata l'autocertificazione per ottenere sussidî quali voragini si sono aperte nelle casse statali !) .
Ovviamente , nel BelPaese fatta la legge , trovato l'inganno perché una volta individuato il funzionario "giusto" l'eventuale imbroglio può comunque essere condotto a termine .
Questo , sempre a mio modesto avviso, ha comportato per l'appunto.la ridondanza dei passaggi , il che vuol dire oltretutto ridondanza di personale e di "posti fissi" , altro mito italico , posti che , in epoche neppur troppo lontane (forse ancor oggi ? ) potevano fruttare qualche voto in periodo elettorale .
I tempi (forse) cambiano , ora c'è l'informatizzazione ma nel Paese in cui il cambiamento è tabù ... come dicono i francesi "plus ça change , plus ça reste egale " !

avatarsenior
inviato il 09 Maggio 2024 ore 6:56

La vedo in modo opposto, poche e semplici regole sono più facili da applicare e più difficili da eludere. Al contrario, la consapevolezza che comunque non si sarà mai "in regola", spegne sul nascere qualsiasi velleità di fare le cose per bene

avatarjunior
inviato il 09 Maggio 2024 ore 8:16

C'è da meravigliarsi che il Comune dove scatta le foto per strada non gli abbia chiesto la tassa per l'occupazione del suolo pubblico dal momento che piazza la macchina su cavalletto...

A me è successo a Firenze quando armato di fotocamera e cavalletto mi ero messo sul marciapiede di via Tornabuoni per fotografare la facciata del palazzo di fronte su richiesta specifica del proprietario del negozio del piano terra;
dopo poco arrivarono i Vigili in pompa magna chiedendomi se avessi pagato la "tassa per l'occupazione del suolo pubblico" e non ci fu verso fui costretto ad andarmene o a finire in tribunale...scelsi la prima opzione, un paio di foto buone le avevo già scattate.

Ma di cosa ci si meraviglia se quello lo cacciano, artista o fotografo non banale che sia...

P.S. Avevo P.Iva ed ero iscritto regolarmente alla CCIAA di Firenze in quel periodo

avatarsenior
inviato il 09 Maggio 2024 ore 8:21

Purtroppo, come si dice, per ogni problema complesso c'è una soluzione semplice, ed è sbagliata.

Riguardo la burocrazia, ho un'amica che vive E lavora da freelance a Berlino e rimpiange quella italiana.

avatarsenior
inviato il 09 Maggio 2024 ore 8:24

Il Rosario Patanè con la sua attrezzatura vetusta l'ho incontrato una volta, non ricordo dove. Occupazione di suolo pubblico con cavalletto fotografico con conseguente multa mi sembra veramente una caprata comunale. Magari non fanno le multe ai venditori ambulanti ma questa è l'ItaliettaMrGreen

avatarsupporter
inviato il 09 Maggio 2024 ore 8:29

Sono daccordo con te , Marco , questo direbbe il buon senso ; purtroppo , come viene dimostrato quotidianamente e anche in questo post , buon senso e Pubblica Amministrazione pare essere un ossimoro ... ;-)

avatarsenior
inviato il 09 Maggio 2024 ore 9:24

Credo che stia sfuggendo di vista il problema, a Patanè non è stato proibito di esercitare la sua attività semplicemente il Comune di Bellagio si rifiuta, a mio avviso giustamente, di definire l'attività di Patanè come attività artistica ma lo inquadra come artigiano, è lo stesso fotografo, anzi no artista e non "banale fotografo" autodefinitosi in quanto produce copia unica (secondo questa definizione di arte anche i tizi vicino fontana di Trevi che vendono scatti fatti con la Instax ai turisti sarebbero artisti), a rifiutare quel tipo di licenza.

avatarsenior
inviato il 09 Maggio 2024 ore 9:45

Si ma è possibile che uno a Milano sia "artista di strada", a Bellagio sia un "artigiano", a Roccacannuccia sia "Mago Zurlì" e a Trepalle diventi "uno stregone che ti ruba l'anima"? E' questo che a me fa incazzare, che in italia non c'è una regola comune e ogni amministrazione fa come vuole. Se questo tizio ha una partita iva o altro modo per essere identificato e pagare le casse come è possibile che in base alla contea in cui si sposta la sua qualifica cambi? E' un artigiano? Benissimo, ma che lo sia in tutta italia!

avatarsenior
inviato il 09 Maggio 2024 ore 9:50

Siamo alle solite in questo paese del cavolo dove ci si perde in cavilli che nessuno riesce a comprendere mentre altri fanno quel che gli pare in barba alle leggiSorry

avatarsenior
inviato il 09 Maggio 2024 ore 9:52

Si ma è possibile che uno a Milano sia "artista di strada", a Bellagio sia un "artigiano", a Roccacannuccia sia "Mago Zurlì" e a Trepalle diventi "uno stregone che ti ruba l'anima"? E' questo che a me fa incazzare, che in italia non c'è una regola comune e ogni amministrazione fa come vuole. Se questo tizio ha una partita iva o altro modo per essere identificato e pagare le casse come è possibile che in base alla contea in cui si sposta la sua qualifica cambi? E' un artigiano? Benissimo, ma che lo sia in tutta italia!

E' il bello delle autonomie locali, gabelle e balzelli differenziati, a dispetto di qualsiasi logica.

avatarsenior
inviato il 09 Maggio 2024 ore 9:57

Scusate, ma se invece di fare il fotografo facesse l'arrotino ("Donne, è arrivato l'arrotino...") potrebbe farlo?

Voglio spendere una parola sulla orrenda sciocchezza che la fotografia non sia un'arte: mai sentita una simile corbelleria!

La fotografia è arte così come lo sono
la pittura o il cinema, che con la fotografia ha molto da spartire.

Non è certo arte il selfie, ma anche certe orribili croste di pittori improvvisati non le qualificherei arte ma imbrattatura di tele altrimenti perfette, del resto, lo stesso diritto d'autore sulle fotografie è legato al fatto che la fotografia PUO' anche essere arte, laddove il fotografo fornisce una sua visione della realtà mediata da conoscenza tecnica e fantasia.

avatarsenior
inviato il 09 Maggio 2024 ore 10:03

Voglio spendere una parola sulla orrenda sciocchezza che la fotografia non sia un'arte: mai sentita una simile corbelleria!


A parte Baudelaire la definiva l'ancella delle arti negandole lo status di arte, non mi risulta che qualcuno abbia messo in dubbio che la fotografia sia un'arte ma, almeno io, ho la presunzione di pensare che non tutti i possessori di fotocamera siano artisti così come non tutti i possessori di pastelli sono artisti; critico fortemente l'idea, affermata dal buon Patanè, che se si produce una sola copia è arte altrimenti si è banali fotografi.


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