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Quale futuro energetico ? -:)


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avatarsenior
inviato il 30 Aprile 2024 ore 10:43

@Lomography
guardate che le scorie nucleari alla fine occuperebbero poco spazio, ci stanno in un capannone
questo è un falso problema, dettato più dalla paura di avercele vicine
io che non ho remore politicamente corrette, farei un accordo con l'algeria o la libia, fai un sito di stoccaggio come si deve in mezzo al sahara e li non danno fastidio a nessuno, disabitato, asciutto e senza terremoti


Sembra il classico "scaricabarile" questa volta nucleare;-)

avatarsenior
inviato il 30 Aprile 2024 ore 11:29

@murphy
il green deal andrà a sconvolgere praticamente tutti i settori energivori e tutti quelli che utilizzano materie prime la cui estrazione richieda energia, a partire dai metalli. E il tutto senza ottenere NESSUN MIGLIORAMENTO PER L'AMBIENTE LOCALE

A parte che l'inquinamento locale, in particolare le pm10 del traffico, sono emesse solo dai motori diesel e dal consumo delle gomme in quota quasi simile. Per cui, un'auto a benzina e una elettrica emettono la stessa quantità di pm10.
E poi ci sono le pm di vario calibro emesse dalle altre attività o di origine naturale, tipo ad esempio l'aratura dei campi.

Trasformare il parco veicoli privato da combustione a elettrico avrà lo stesso effetto sull'inquinamento locale pari a quello sul clima mondiale: NULLO.

Inoltre, non si può giocare con queste cose: spendere TRILIARDI di euro per inseguire un risultato (salvare il clima) sperando nel contempo di ottenerne, come effetto secondario, un altro (inquinamento locale) è demenza allo stato puro.

in questo documento, a pagina 5 riporta la composizione delle PM e, appunto, la quota derivante dal traffico veicolare è inferiore al 10% sul totale.
www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://www.

quoto parte del testo, dove peraltro si parla pure della intelligentissima scelta di favorire la diffusione di quelle porcherie di caldaie a pellet.

L'aerosol primario, cioè quello generato da emissioni di polveri da camini e tubi di scarico, è fra l'altro costituito, per oltre il 50%, da fumi di combustione di biomasse legnose, sui cui molto ci sarebbe da dire e, soprattutto, da fare. Stiamo parlando della metà del 30%, ma anche di un contributo particolarmente problematico dal punto di vista tossicologico, visto che le emissioni da combustione da legna sono ricche di molecole con riconosciute proprietà cancerogene.

avatarsenior
inviato il 30 Aprile 2024 ore 11:36

io che non ho remore politicamente corrette, farei un accordo con l'algeria o la libia, fai un sito di stoccaggio come si deve in mezzo al sahara e li non danno fastidio a nessuno, disabitato, asciutto e senza terremoti MrGreen


in effetti non è che stai dicendo cose tanto scorrette, anche politicamente. Sono solo meno ipocrite, perchè Algeria e Libia prima o poi riusciranno anche loro a costruirsi centrali nucleari e, a quel punto, saranno loro stessi a farsi depositi di scorie in giro.
Se le facessimo noi adesso, almeno potremmo dare a questi paesi anche la capacità di stoccarle in modo sicuro.

Altrimenti, finisce che fanno come in unione sovietica, dove pur non essendoci i capitalisti brutti e cattivi interessati solo al dio denaro, hanno trasformato mosca in una discarica di scorie radioattive.


avatarsupporter
inviato il 30 Aprile 2024 ore 12:30

Sembra il classico "scaricabarile" questa volta nucleare;-)


esatto MrGreen, ma che se ne fanno di migliaia di kmq di deserto, almeno ci ricavano qualcosa

e comunque mi sembra un equo scambio, noi ci pigliamo immigrati, e loro soldi e scorie, altrimenti si puo fare, ognuno si tenga il suo, a me sta bene pure cosi

avatarsenior
inviato il 30 Aprile 2024 ore 12:33

@murphy
il green deal andrà a sconvolgere praticamente tutti i settori energivori e tutti quelli che utilizzano materie prime la cui estrazione richieda energia, a partire dai metalli. E il tutto senza ottenere NESSUN MIGLIORAMENTO PER L'AMBIENTE LOCALE

A parte che l'inquinamento locale, in particolare le pm10 del traffico, sono emesse solo dai motori diesel e dal consumo delle gomme in quota quasi simile. Per cui, un'auto a benzina e una elettrica emettono la stessa quantità di pm10.
E poi ci sono le pm di vario calibro emesse dalle altre attività o di origine naturale, tipo ad esempio l'aratura dei campi.

Trasformare il parco veicoli privato da combustione a elettrico avrà lo stesso effetto sull'inquinamento locale pari a quello sul clima mondiale: NULLO.

Inoltre, non si può giocare con queste cose: spendere TRILIARDI di euro per inseguire un risultato (salvare il clima) sperando nel contempo di ottenerne, come effetto secondario, un altro (inquinamento locale) è demenza allo stato puro.

in questo documento, a pagina 5 riporta la composizione delle PM e, appunto, la quota derivante dal traffico veicolare è inferiore al 10% sul totale.
www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://www.

quoto parte del testo, dove peraltro si parla pure della intelligentissima scelta di favorire la diffusione di quelle porcherie di caldaie a pellet.


@Angor
l'inquinamento locale non è solo PM10, se vedi il tuo documento parla anche di NOx e la
NH3. E ti dice pure cosa inquina e cosa si potrebbe fare, e alcune cose di quelle sono contenuti nel green deal europeo.
Tu ti sei focalizzato che è solo CO2, riscaldamento e macchine elettriche.
Ma toccheranno tutti i settori con vari impatti.
Secondo te se vanno a ridurre a NH3 a NOx non andranno a toccare tutte le maggiori fonti?

Secondo te non ci sarà un grosso impatto economico nell'agricoltura e nell'allevamento?

Per quanto riguarda NH3, i dati INEMAR sono chiarissimi circa le fonti: al settore
agrozootecnico è ascrivibile, in Lombardia, oltre il 97% del contributo emissivo (Fig.6). Del
resto da decenni la Lombardia ha sviluppato una politica agricola volta a specializzare la
propria produzione proprio verso quei settori (foraggero-mangimistico, bovino da latte,
suinicolo) che sono i maggiori responsabili delle emissioni di NH3, sia derivante
dall'impiego massiccio di fertilizzanti chimici, sia dalla gestione delle mandrie e delle loro
deiezioni.


Tu sei convinto che impatto economico è solo sulle macchine elettriche, mentre l'impatto economico è su tutti i settori e non sono sicuro se si raggiungeranno gli obiettivi e non faranno buchi.
Altro che macchina elettrica.

La Lombardia inquinata è dunque un grande armadio con due elefanti dentro: i NOx e la
NH3. Abbiamo fatto abbastanza per liberarci di queste ingombranti (e tossiche) presenze?
Vediamole singolarmente. Per quanto riguarda i NOx, molecole che si formano
prevalentemente nei processi di combustione, l'inventario INEMAR ci informa che la loro
fonte prioritaria è costituita dalla mobilità di persone e, soprattutto, di merci su strada (fig.
5), che da sola assomma al 45% delle emissioni di questo inquinante. Ma nell'ambito dei
mezzi di trasporto (e anche di trattori e macchine da cantiere) il diesel risulta essere la
fonte assolutamente prevalente (il 54% delle emissioni di NOx). La riduzione di questo
inquinante si affronta dunque prioritariamente con politiche di riduzione della mobilità
privata e della congestione da un lato, e con un convinto phasing-out dalla motorizzazione
diesel, che avrebbe dovuto (e potuto) essere affrontato da molto tempo (visto che i dati
dell'impatto del diesel sono noti da decenni).


cmq ti vorrei far notare che come conclusione nel tuo documento condiviso dice questo:MrGreen

priorità all'elettrico

misure per un rapido phasing-out dalla motorizzazione diesel (a favore di differenti
motorizzazioni, con priorità all'elettrico) , sia nel trasporto persone sia, soprattutto, nel
trasporto merci

avatarsupporter
inviato il 30 Aprile 2024 ore 13:18

esatto MrGreen, ma che se ne fanno di migliaia di kmq di deserto, almeno ci ricavano qualcosa

e comunque mi sembra un equo scambio, noi ci pigliamo immigrati, e loro soldi e scorie, altrimenti si puo fare, ognuno si tenga il suo, a me sta bene pure cosi
forse bisognerebbe anche considerare l'impatto ambientale pro-capite di un africano medio e di un europeo medio, impatto che ovviamente diviene globalizzato. In sintesi, un deserto sarà sempre più deserto perché altri consumano e inquinano come pazzi scatenati fottendosene che c'è gente al mondo che ha sempre meno acqua da bere.

avatarsenior
inviato il 30 Aprile 2024 ore 13:24

In un sistema "finito", qual'è la Terra, una coperta troppo corta non si può allungare, non resta che raggomitolarsi.

avatarsenior
inviato il 30 Aprile 2024 ore 13:36

una coperta troppo corta non si può allungare, non resta che raggomitolarsi.

bella questa me la segno :-)

avatarsupporter
inviato il 30 Aprile 2024 ore 13:38

Slow l'egitto ai tempi dei faraoni era una terra in gran parte fertile, ma la desertificazione era gia in atto 3000 anni fa, infatti oggi e quadi solo deserto

il sahara certo non é imputabile el capitalismo, e nemmeno si puo affermare che stia aumentando a causa sua, visto che é un processo in atto da centinaia di migliaia di anni

basta con sta storia che se consumiamo non piove in africa, é una caxxata che non ha senso

avatarsenior
inviato il 30 Aprile 2024 ore 13:44

Potrei aggiungere, come è già stato detto da più voci, che in un sistema "finito" non può esistere la "crescita infinita", prima o poi a qualcosa, volenti o dolenti, bisognerà pur rinunciare.

avatarsupporter
inviato il 30 Aprile 2024 ore 14:03

basta con sta storia che se consumiamo non piove in africa, é una caxxata che non ha senso
chi consuma maggiormente inquina maggiormente. E lo fa a scapito anche di chi consuma e inquina meno, perché l'aria, gira e rigira, è quella.

avatarsenior
inviato il 30 Aprile 2024 ore 14:19

Tu sei convinto che impatto economico è solo sulle macchine elettriche,

no, tutt'altro...ossia, inizialmente si, ma adesso che sto studiando questa cosa mi sono reso conto che appunto le auto elettriche sono solo una puntina dell'iceberg.

Si, ho letto le conclusioni ma considera che quello è un documento di legaambiente di cui mi interessava riportare i dati di partenza...le conclusioni, conoscendo il sito, nemmeno le ho lette. Infatti, se effettivamente sono il sostegno alla transizione elettrica dei trasporti, dimostrano il genere di paraocchi che hanno queste persone.


chi consuma maggiormente inquina maggiormente. E lo fa a scapito anche di chi consuma e inquina meno, perché l'aria, gira e rigira, è quella.


Vero...e quindi? abbiamo due alternative: rinunciamo a consumare (tenendo in considerazione "rinunciare a consumare" non significa tenere il cellulare o la reflex un anno in più, significa proprio non averli) o non rinunciamo.
Cosa cambia, a livello mondiale, se l'europa segue una qualunque delle due strade?

avatarsenior
inviato il 30 Aprile 2024 ore 14:40

Spegnete il computer e il fotofono.
Partiamo da lì.


avatarsupporter
inviato il 30 Aprile 2024 ore 15:23

chi consuma maggiormente inquina maggiormente. E lo fa a scapito anche di chi consuma e inquina meno, perché l'aria, gira e rigira, è quella.


no, l'aria inquinata che poi sarebbero le polveri fini é locale, mentre se per aria inquinata intendi la co2 quella non é un inquinante

e comunque ormai con la delocalizzazione si produce molto piu fuori dall'europa, se ai paesi in via di sviluppo togli loro le multinazionali occidentali che producono in loco cosa ottieni, solo piu fame e poverta, ci sono milioni di famiglie che vivono grazie a quei soldi che probabilmente voi considerate sporchi

sono un po stufo di queste fasi da liceali del tipo, l'occidente ha impoverito l'africa, insomma prendetevi un libro di storia e guardatevi cosa era nell'800 l'africa sub sahariana


avatarsenior
inviato il 30 Aprile 2024 ore 15:36

Sempre più auto, sempre più ingombranti, sempre più potenti = Sempre più strade, sempre più larghe, sempre più limiti.
Progresso? Futuro? Mah?

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