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Una semplice riflessione sull'estetica della fotografia chimica


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avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2023 ore 17:12

Anche qui sbagli e si possono fare esempi.
Continui a parlare per assolutismi ma fai solo affermazioni soggettive
Credo che dovresti partire da qui perché anche quello che é esteticamente bello e accettabile é variabile e variato nel tempo.
Non puoi fare una riflessione e poi non voler riflettere perché vuoi che le persone ti diano le risposte che ti aspetti.
Non é affatto così, lo sfocato é un esempio, per un periodo nella moda era inaccettabile così come il mosso
Non funziona così e non é mai funzionato così mi dispiace dirtelo ma se ti fissi in questo modo continuerai ad avere una visione molto parziale e limitata che é in contrasto con quello che gli autori realizzano e soprattutto hanno realizzato nel passato.
Quando parlo di moda mi riferisco a foto ben antecedenti il digitale

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2023 ore 17:23

A proposito: il 100% con la pellicola che cosa potrebbe essere? La stampa a contatto?
**************************

Dipende.
Se l'immagine digitale al 100% corrisponde al massimo della qualità ottenibile allora si, il suo equivalente a pellicola dovrebbe essere la stampa a contatto, diversamente, se cioé il 100% digitale equivale al massimo ingrandimento al quale una fotografia possa essere giudicata fruibile "globalmente" allora no in questo caso equivarrebbe all'ingrandimento massimo al quale una determinata pellicola, osservata dalla distanza canonica, ossia la diagonale del formato, conserva un perfetto equilibrio fra il dettaglio disponibile e la sua fruibilità... in altre parole l'insorgere del "disturbo", della grana in pratica, non è tale da provocare una evidente perdita di qualità.
E in questo caso bisogna vedere caso per caso, nel senso che ogni pellicola fa un po' storia a sé.

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2023 ore 17:29

""... una fotografia ripresa dall'alto così come una ripresa dal basso restituirà sempre una immagine disarmonicamente soggettiva, quindi esteticamente brutta.
Punto.""

Credo che il nocciolo della questione stia tutto qui. Con lo sguardo del passato, la regola dei terzi etc etc l'affermazione ci potrebbe stare. Da molto tempo comunque nn è più così. Sono buone e vecchie regole da conoscere e pure da applicare ma non necessariamente. Non è l'inquadratura che definisce se una foto è giusta o sbagliata. Una volta certamente, oggi assolutamente no.

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2023 ore 17:31

"" Non puoi fare una riflessione e poi non voler riflettere perché vuoi che le persone ti diano le risposte che ti aspetti.
Non é affatto così, lo sfocato é un esempio, per un periodo nella moda era inaccettabile così come il mosso
Non funziona così e non é mai funzionato così mi dispiace dirtelo ma se ti fissi in questo modo continuerai ad avere una visione molto parziale e limitata che é in contrasto con quello che gli autori realizzano e soprattutto hanno realizzato nel passato.""

Da stampare.

avatarjunior
inviato il 02 Agosto 2023 ore 18:12

Il mio punto di vista su questa interessante discussione @Paolo è sicuramente parziale, ovvero di chi ha vissuto e vive di fotogiornalismo e reportage.
Dal mio punto di osservazione, e per i generi specificati, il passaggio analogico-digitale non ha influito sulla resa fotografica, intesa come complesso di fattori tecnico-estetici.
Ha influito decisamente di più l'alveo culturale e sociale, con la predilezione del fotografo per un aspetto wow, anche solo in termini di saturazione dei colori, piuttosto che per l'armonia complessiva. Detto in altri termini si cerca l'impatto emotivo più che la riflessione. Basta confrontare qualche foto della guerra russo-ucraina di oggi con quelle del Vietnam.
Bisogna riconoscere, però, che sono anche cambiati i tempi. E non parlo solo di gusti delle persone ma soprattutto di esigenze editoriali. Allora si vendevano serie di foto, interi reportage, che come tali servivano a illustrare l'articolo. In realtà non sapevi fino a che punto le foto erano a corredo dell'articolo o il contrario. Oggi si vende uno scatto, che poi un caporedattore, o chi per lui, abbinerà a un articolo. Spesso la collaborazione tra giornalista e fotografo è del tutto assente e questo influenza notevolmente anche le scelte stilistiche del fotografo che realizzerà una foto vendibile a differenti soggetti. Colpire l'attenzione è quindi la premessa per la vendita, specie su piattaforme dove sono presenti centinaia o migliaia di foto.
Per quel che vedo, personalissima e parzialissima opinione, tali mutamenti delle esigenze editoriali/commerciali hanno innescato un trend che ha i suoi riverberi anche in ambito amatoriale.

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2023 ore 19:22

Oggidì invece di portarci appresso il treppiedi siamo più propensi usare tempi brevi, pompare gli ISO e a mettere mano a software miracolosi che dovrebbero rimuovere il rumore senza conseguenze spiacevoli.
Ovviamente lo faccio spesso anch'io, portarsi appresso il treppiedi sempre è una bella scocciatura.
Però poi ti capita la foto particolarmente interessante, che hai fatto lo stesso senza treppiedi perchè non ce l'avevi in quel momento, e ti accorgi che era meglio usarlo...
Oppure esponiamo un po' come viene viene perchè tanto "con i sensori moderni si recupera in post...". Ok, certo che si recupera, ma se l'esposizione è azzeccata la foto viene sempre meglio. Magari di poco, ma meglio.

avatarjunior
inviato il 02 Agosto 2023 ore 19:48

@Miopiartistica, +1.;-)

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2023 ore 19:59

Una visione molto banalizzante
La realtà é che se puoi fare uno scatto e la tecnologia ti aiuta a farlo ben venga.
In molti cercano la massima qualità e poi lo lavorano per arrivare dove vogliono
Certo che se ci si rifà sempre alla mediocrità e si sparano frasi banali tipo si stava meglio quando si stava peggio si va poco lontani.
Aggiungo che alla fine a una mostra o in un libro non frega a nessuno se hai scattato su un piede solo, nudo sotto la pioggia gelata, quello che conta é che il risultato sia buono, coerente e sensato
Il resto sono inutili pippe da fotoamatore che trovano spazio solo su questi forum e in qualche circolo
Ci sono tanti lavori spettacolari e ben fatti ma uscite un po' dal forum e dal solito giro di amici

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2023 ore 20:06

+1 Matteo
Ma secondo me, neppure in passato le regole definivano se la foto era buona o no.
Così come CERTAMENTE non lo definivano gli ASA della pellicola, né il fatto che fosse su negativo, né tantomeno la bontà era scontata per il fatto che fosse stata fatta su diapositiva.
Anche quelle sono banalizzazioni belle e buone.

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2023 ore 20:19

"" il resto sono inutili pippe da fotoamatore che trovano spazio solo su questi forum e in qualche circolo
Ci sono tanti lavori spettacolari e ben fatti ma uscite un po' dal forum e dal solito giro di amici""

Amen.

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2023 ore 20:22

Paolo all'inizio parlava che la maggior parte delle foto sono state eseguite con tempi piuttosto lenti che hanno conferito alle foto una certa dinamicita'...

Pero' bisogna anche non confondere se certi risultati fotografici sono volonta' dall'autore o causa dei limiti dei mezzi dell'epoca.

Anche per me Matteo +1

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2023 ore 20:29

Chi nota ed apprezza le diverse interpretazioni di un notturno di Chopin date da Pollini o da Benedetti Michelangelo?

Michelangeli! Porca miseria... Triste

avatarjunior
inviato il 02 Agosto 2023 ore 20:41

@MatteoGroppi sono d'accordo che per l'utenza della foto,al di là di appassionati o addetti ai lavori, ê ininfluente attrezzatura usata e tecnica utilizzata. Il tema è però cosa preferisce l'utenza, o più spesso a cosa è stata abituata.
Le macchine di oggi offrono sicuramente maggiori gradi di libertà al fotografo e consentono scatti impossibili qualche decina di anni fa.
Se non guardiamo ai limiti tecnologici, dobbiamo riconoscere che lo "stile" delle foto è cambiato nel tempo per molte ragioni. È un fenomeno che subisce influenze culturali e sociali ma anche commerciali, innescando abitudini, trend e vere mode, allora come oggi.
La fotografia è ancor oggi considerata un'"arte minore" e, a mio avviso, è ancora acerbo il dibattito storico-artistico sulle scuole fotografiche, le correnti e i movimenti artistici che ne sono derivati.
Il tema affrontato da @Paolo, cercando di andare oltre le banalizzazioni, è se il digitale ha cambiato così tanto il modo di fotografare da creare uno spartiacque.
I miei due cent: non è stata la tecnologia ma i cambiamenti sociali, culturali e commerciali.

avatarjunior
inviato il 02 Agosto 2023 ore 20:43

Da settantenne ( ..ed oltre... ) passato dall'analogico al digitale con curiosità ( segreto per non invecchiare male, almeno nel mio caso... ) mi sono fatto una idea che vorrei provare a mettere sul tavolo ( leggo da sempre Paolo, Matteo ed altri con grande rispetto e attenzione sicuro di avere di fronte persone, oltre che fotografi, animati da....qualcosa che ci affratella ) : ma non sarà per caso che, al di là della tecnica usata, la differenza vera sta tra la fotografia ( che si sforza di essere ) autentica e quella dichiaratamente ruffiana ? E lo dico sapendo che le due possibilità/tentazioni in fondo albergano in ognuno di noi ( a partire dal sottoscritto, ovviamente ) e che in fondo la seconda scelta è più a portata di mano con la tecnologia di oggi mentre la prima richiede un di più di riflessione e, in fondo, anche di cultura ?

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2023 ore 20:50

Sicuramente i cambiamenti sono anche di carattere socio-cultural-commerciale
Ma la tecnologia ne fa parte


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