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Una semplice riflessione sull'estetica della fotografia chimica


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avatarsenior
inviato il 08 Agosto 2023 ore 19:27

Comunque per la proiezione non avete che da chiedere ;-)

avatarsenior
inviato il 08 Agosto 2023 ore 19:39

Prima o poi verrò, caro Paolo.
Ovviamente io riferivo una riserva che vale per me e non so per altri. Se volessi sintetizzare direi che non sempre quello che mi sembra ottimo a monitor regge la stampa. A volte cestino foto che mi erano sembrate decisamente buone. Ripeto, forse un mio limite, ma in proiezione ( dia o monitor) tutto mi sembra migliore. Se poi effettuato con una buona dissolvenza incrociata e con più proiettori, certo che si assiste ad un evento, quando fatto bene, spettacolare. Ma la spettacolarizzazione può diventare un limite.

avatarsenior
inviato il 08 Agosto 2023 ore 20:35

@Paolo con focali da 35 mm in giù basta usare f/16 e fuoco su infinito e hai relativamente a fuoco tutto fino ai tuoi piedi. Secondo Merklinger (1992).
Provo da anni a distogliere i profanacci dall'iperfocale, ma non c'è speranza.
Ottica geometrica elementare. Niente di incomprensibile, basta saper dividere la lunghezza focale per il diaframma per ottenere il diametro dell'apertura. Da 4 mm in giù funziona già e vale SEMPRE, per qualsiasi formato.;-)

avatarsenior
inviato il 08 Agosto 2023 ore 21:12

Prima o poi verrò, caro Paolo.
Ovviamente io riferivo una riserva che vale per me e non so per altri. Se volessi sintetizzare direi che non sempre quello che mi sembra ottimo a monitor regge la stampa. A volte cestino foto che mi erano sembrate decisamente buone. Ripeto, forse un mio limite, ma in proiezione ( dia o monitor) tutto mi sembra migliore. Se poi effettuato con una buona dissolvenza incrociata e con più proiettori, certo che si assiste ad un evento, quando fatto bene, spettacolare. Ma la spettacolarizzazione può diventare un limite.
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Hai perfettamente ragione Claudio, a monitor o in proiezione la fotografia appare sempre più bella e può ingannare, ma diciamo che uno che proietta delle diapositive non perfette non è un granché intelligente visto che.alla fine inganna se stesso! Eeeek!!!
E comunque ti confermo che l'eccessiva spettacolarizzazione di tanti audiovisivi degli anni '80 e '90 del secolo scorso serviva proprio a cercare di camuffare, o quantomeno a sminuire, la pochezza dei contenuti. Triste

avatarsenior
inviato il 08 Agosto 2023 ore 22:28

Paolo con focali da 35 mm in giù basta usare f/16 e fuoco su infinito e hai relativamente a fuoco tutto fino ai tuoi piedi. Secondo Merklinger (1992).
Provo da anni a distogliere i profanacci dall'iperfocale, ma non c'è speranza.
Ottica geometrica elementare. Niente di incomprensibile, basta saper dividere la lunghezza focale per il diaframma per ottenere il diametro dell'apertura. Da 4 mm in giù funziona già e vale SEMPRE, per qualsiasi formato.
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Infatti caro Valerio era proprio quello che facevo io.
Impostavo f16 o f22, ghiera di messa a fuoco su infinito, focale 35 o 50 mm e avevo tutto a fuoco da un paio di metri all'infinito... facile facile!
Ma come tutte le cose facili non sono tutte rose e viole perché quando hai tutto a fuoco in realtà hai nulla a fuoco Eeeek!!! insomma alla fine mica ce l'avevi davvero tutta questa grande nitidezza.

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2023 ore 0:10

Cioè, chiaritemi: con un 35 mm metti a fuoco all'infinito a f/16 e hai a fuoco da (?) a infinito? E col 50 mm?

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2023 ore 6:28

Precisamente.
Col 35 mm, chiuso a f 16 e con la messa a fuoco all'infinito, hai a fuoco da 2 metri all'infinito... col 50 mm devi chiude a f 22.
Ma voglio dire: non è una novità, è chiaramente visibile sui vecchi obiettivi a fuoco manuale dove sulla ghiera di messa a fuoco sono stampigliati sia i riferimenti della PdC che le distanze di MaF, sia in metri che in piedi/feet.
La realtà è che l'AF ci ha disabituati a certe cose, i moderni obiettivi delle fotocamere mirrorless poi non hanno neppure più la finestrella trasparente dove erano visibili le distanze di MaF...

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2023 ore 6:32

Diciamocela tutta: alla fine il progresso è anche questo, la perdita della saggezza e della sagacia antiche.

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2023 ore 8:19

@Paolo, Claudio scordarsi le formulette, sono meglio di niente SOLO per i principianti.
Merklinger ha dimostrato nel 1992 che usando l'iperfocale i paesaggi vengono poco nitidi all'infinito (ai paesaggisti qualche volta interessa lo sfondo nitido al massimo e i fili d'erba a 40 cm RAGIONEVOLMENTE risolti).
La limitazione di Merklinger è che bisogna usare focali corte e almeno f/11, meglio f/16, evitare f/22 possibilmente.
A causa della diffrazione.

Cominciano ad arrivare sensori da 1" (virtuali) sugli smartphone costosi. In parallelo ci sono gli sprovveduti che cominciano a sentenziare che con un 1" non si va oltre f/5.6 per via della diffrazione. Questi non hanno mai fatto prove di diffrazione con sensori da 1". Ne uso 3 e qualcosa avrò visto...MrGreen


avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2023 ore 9:18

La Nikon 1 J5 monta un Sony 1" non ultimo grido (ma pur sempre 20 mpx BSI, quindi con un sensel più piccolo della PhaseOne da 150 mpx!).
Il crop di un 1" rispetto ad un FF è ~ 2.7.
f/10 mm equivale ad un angolo di ~ 27 mm FF.
f/16, focheggiato a infinito (à la Merklinger). Il diametro dell'apertura è ~ 0.6 mm Tutto ciò che è > 0,6 mm viene a fuoco (passabilmente a fuoco, a fuoco quasi al massimo c'è la casa sullo sfondo che è quasi all'infinito).
È ottica geometrica. Due dettagli da 0.4 mm passano insieme per l'apertura, vengono sfocati. Due dettagli da 1 mm vengono RAGIONEVOLMENTE a fuoco. Giocando su f/ uno può modulare quello che vuole tenere a fuoco in una foto.
L'antistaminico sul tavolino è a ~ 25 cm di distanza. Giova sempre fotografare ANCHE caratteri perché è più facile capire cosa sta succedendo.



avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2023 ore 9:56

Merklinger ha dimostrato nel 1992 che usando l'iperfocale i paesaggi vengono poco nitidi all'infinito (ai paesaggisti qualche volta interessa lo sfondo nitido al massimo e i fili d'erba a 40 cm RAGIONEVOLMENTE risolti).
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Si Valerio ma a prescindere da quello che ha dimostrato Merklinger (non lo conosco ma se lo citi tu è certamente in gamba), non ci vuole un genio per capire che se metti a fuoco a 10 metri, ipotesi, per avere ragionevolmente a fuoco da mezzo metro all'infinito, l'infinito risulterà praticamente sfocato... visto che è al limite ESTREMO della zona RAGIONEVOLMENTE a fuoco... non della zona CHIARAMENTE a fuoco!

In altre parole questo fatto, all'epoca, l'ho visto e capito anch'io quindi...

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2023 ore 10:44

@Paolo avevi constatato che l'iperfocale è il massimo quando l'oggetto da avere a fuoco perfetto coincideva con la distanza prescelta sul barilotto. All'infinito l'iperfocale è peggio di Merklinger, da vicinissimo dipende.
Però i calcoli dell'iperfocale li puoi estendere a qualsiasi focale, anche un supertele.
Merklinger no. È limitato alle focali corte.
Mi diverto in città con la Sony A7R e un Nikkor 20/2.8 settato a f/16 e infinito.
Scatto come fosse una Instamatic, come si diceva una volta "divertimento innocuo per bambini scemi"MrGreen

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2023 ore 11:00

Il mio concetto era che mettere a fuoco all'infinito non è utilizzare in modo ortodosso l'iperfocale, ma affidarsi un po' alla cieca all'obbiettivo ( specie un grsndangolare) per la profondità di campo. Tutti sappiamo bene, fin dai primi mesi di uso di una reflex e ci siamo studiati da ragazzi ( ormai tanto tempo fa) l'iperfocale che bisogna un po' accontentarsi e che se non ti vuoi accontentare, oggi, hai strumenti validi quali appunto il focus stacking. Però io viaggio sempre con le mie tabelle DOF master e, se non voglio fare più scatti, le consulto per poter privilegiare quello che ho davanti e, ben conoscendo le caratteristiche delle mie ottiche, per evitare, quantomeno limitare se posso, che vadano in diffrazione; uso spesso il mio Zeiss Batis 18 mm e so bene che già a f/11 comincia a soffrire. Ma la fotografia è un compromesso. Inoltre non sono d'accordo sul fatto che sia SEMPRE importante avere perfettamente nitido ciò che è all'infinito e accertabilmente nitido il primo piano; per me spesso, ma ovviamente NON SEMPRE, è vero il contrario e cioè che un oggetto caratterizzante anteriore e il medio piano siano più spesso da privilegiare. Ma proprio perché il tutto varia a seconda di quanto ripreso, è necessario studiare anche a lungo ciò che si ha davanti e consultare ( sul cellulare) opportunamente le tabelle e non procedere a braccio o addirittura rifare ogni volta le formule. Le tabelle possono essere adattate alle necessità in base al soggetto, quindi.
Per ogni evenienza da sempre porto con me anche una tabella scritta su un foglio.
La tecnologia aiuta e caro Paolo, tra poco vorrei anche dire che certe funzioni applicare all'AF servono spesso

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2023 ore 11:39

In Sony, come certamente, per altri marchi, puoi non solo consultare le tabelle e le indicazioni sull'obiettivo ( utilissime di sera o di notte quelle illuminate presenti sul Batis), ma si può utilizzare la funzione focus magnifier anche in AF che consente fi valutare il fuoco di singole zone, spostandole lungo tutto il frame in modo da valutare ( con relativa scala metrica che appare nel mirino) la messa s fuoco per singoli punti. La zona valutabile viene indicata da un riquadro nel mirino e può essere ingrandita di 6,2 volte o 12 4 volte per valutarla con precisione. E ogni volta sai i metri corrispondenti che puoi raffrontare alle tabelle iperfocale. Questa funzione può essere integrata con il DMF che permette, dopo la valutazione in AF, i classici piccoli aggiustamenti manuali, ulteriormente precisati dalla scala metrica. Insomma, la tecnologia, se la interiorizza, permette di utilizzare al meglio lo strumento per ottenere quello che hai in mente.

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2023 ore 11:46

Beh Valerio non ci voleva molto per capirlo, e del resto mio zio Eolo, molti anni prima di Tutti Fotografi, mi aveva già spiegato che il piano a fuoco è UNO SOLO ed è quello, parallelo al Piano Focale, su cui giace il Punto di Messa a Fuoco.
Tutti gli infiniti altri piani (antecedenti o posteriori) al Piano di Messa a Fuoco sono tutti sfocati, VARIAMENTE SFOCATI, ovvio, ed è su questa INDISTINTA VARIABILITÀ dello sfocato che si gioca la partita legata alla teoria della Profondità di Campo.

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